Clamidia: sintomi, cause, test ed esami

Valori Normali

Un paziente sano risulta negativo al test.

(Attenzione, gli intervalli di riferimento possono differire da un laboratorio all'altro, fare quindi riferimento a quelli presenti sul referto in caso di esami del sangue ed urina.)

Descrizione

La Clamidia è una malattia a trasmissione sessuale causata dal batterio Chlamydia trachomatis, particolarmente insidiosa per il genere femminile dove può causare la chiusura delle tube ed una conseguente sterilità permanente (salvo ricorrere a tecniche di fecondazione assistita).

È una delle più comuni malattie sessualmente trasmesse, anche se in Italia sembra essere meno diffusa che in altri Paesi.

L’infezione viene in genere trasmessa attraverso rapporti sessuali non protetti e, più in generale, attraverso il contatto con secreti infetti (sperma o fluido vaginale); possono quindi essere motivo di contagio

  • rapporti non protetti vaginali, anali od orali,
  • condivisione di sex toys non lavati,
  • contatto con sperma o muco cervicale, anche senza penetrazione/orgasmo/eiaculazione.

Può infine essere trasmesso da madre a figlio durante la gravidanza.

La Clamidia non può invece essere trasmessa attraverso contatti casuali, come

  • baci e abbracci,
  • condivisione di bagni, asciugamani, piscine, WC o posate.

La malattia è purtroppo conosciuta come infezione silenziosa, perché la maggior parte dei pazienti colpiti (sia uomini che donne, in circa il 50% e il 70% dei casi rispettivamente) non ne manifesta alcun sintomo; quando presenti, invece, le manifestazioni compaiono da una a tre settimane dopo il contagio (tempo d’incubazione).

La donna può osservare:

Gli uomini possono invece lamentare

  • dolore e bruciore durante la minzione,
  • perdite bianche o grigie dal pene,
  • bruciore o prurito nell’uretra (il canale da cui esce l’urina),
  • dolore ai testicoli.

La Clamidia può inoltre infettare:

  • il retto, in caso di rapporti sessuali anali non protetti, causando disagio e perdite anali;
  • la gola, in caso di rapporti orali non protetti; è tuttavia una situazione rara e spesso priva di sintomi;
  • gli occhi, se vengono a contatto con sperma fluido vaginale infetto, causando congiuntivite.

Il trattamento richiede la somministrazione di antibiotici.

Nel caso di infezioni non trattate fino a risoluzione le complicazioni possono essere particolarmente gravi, soprattutto per le donne:

  • Può favorire la comparsa della malattia infiammatoria pelvica, in grado di causare
  • Aumento del rischio di contagio da HIV durante i rapporti non protetti.
  • Aumento del rischio di aborto, parto pretermine e contagio del neonato, che può sviluppare:

L’unica via certa per la diagnosi è rappresentata dal test, che può essere suggerito anche in assenza di sintomi a seguito di comportamenti a rischio; l’esame prevede il prelievo di un campione di cellule che può avvenire con due modalità:

  • tampone, che prevede di passare un piccolo batuffolo di cotone sulla zona da verificare (cervice, vagina, ano, …); in generale il tampone vulvovaginale sembra essere più sensibile di quello cervicale.
  • analisi delle urine.

Il reperto così raccolto viene poi analizzato in laboratorio.

Negli uomini può essere richiesta una spermiocoltura (analisi dello sperma, alla ricerca di batteri).

Foglio di diagnosi con la scritta "Clamidia"

iStocl.com/Shidlovski

Interpretazione

Un risultato positivo dell’esame indica che è in corso un’infezione che richiede una cura a base di antibiotici.

Il risultato negativo indica l’assenza di prove che l’infezione sia presente al momento dell’esame, ma è importante che i soggetti a rischio si sottopongano regolarmente ad esami di controllo per verificare di non aver contratto la clamidia (anche perché le ricadute sono comuni, soprattutto tra gli adolescenti).

Se il paziente risulta infetto, è importante che vengano testati e curati anche tutti i suoi partner sessuali.

Fattori che influenzano l'esame

Terapie antibiotiche di qualunque genere nei giorni precedenti l’esame potrebbero interferire con l’esito dell’esame.

Quando viene richiesto l'esame

Il medico può richiedere l’esame della clamidia se il paziente lamenta sintomi come

  • perdite vaginali e dolori addominali (nelle donne),
  • perdite anomale dal pene o dolore quando si urina (negli uomini).

Tuttavia, poiché molte persone con l’infezione da clamidia non hanno alcun sintomo, diverse organizzazioni consigliano controlli generalizzati sulle fasce di popolazione a rischio.

È molto importante non ritardare un’eventuale diagnosi per evitare di incorrere in complicazioni, che nelle donne possono diventare causa di danni permanenti.

In particolare viene raccomandato in caso di:

  • presenza di sintomi, eventualmente anche nel partner
  • rapporti sessuali non protetti con un nuovo partner
  • rottura di un preservativo con partner a rischio o occasionale
  • gravidanza
  • età inferiore ai 25 anni e sessualmente attiva (test annuale)

Molte società mediche raccomandano poi la ripetizione dell’esame a distanza di qualche tempo dal trattamento, per rilevare eventuali recidive.

Lo screening annuale per gli uomini non è invece in genere raccomandato, anche se può essere preso in considerazione in determinati contesti ad alto rischio.

Quando a un paziente viene diagnosticata la clamidia (o qualsiasi altra malattia sessualmente trasmessa) è necessario che provveda ad avvertire tutti i più recenti partner sessuali (il CDC americano consiglia di andare indietro di almeno 2 mesi), in modo che possano sottoporsi agli esami necessari ed eventualmente procedere alla terapia.

Preparazione richiesta

È possibile sottoporsi all’esame in qualsiasi momento, ma si consiglia di attendere almeno 2-3 settimane in caso di un rapporto a rischio.

L’esame può essere condotto su campioni di vario tipo, ma non tutti i laboratori sono attrezzati per l’esecuzione su tutti i substrati.

In alcuni casi l’infermiere usa un tampone o uno striscio per raccogliere un campione di cellule o di secrezioni dall’area interessata dall’infezione, come l’uretra, il pene, l’ano, la gola, il collo dell’utero o la vagina; in altri può essere la stessa paziente a usare un tampone per raccogliere un campione dalla propria vagina (autotampone).

Un campione del primo getto di urina può essere raccolto in un contenitore fornito dal laboratorio o dal personale sanitario.

Altre informazioni

Si può prevenire la clamidia?

Il modo migliore per prevenire la clamidia o qualsiasi malattia sessualmente trasmessa è l’astinenza dai rapporti sessuali vaginali, orali e anali.

In caso di rapporti si consiglia di:

  • Usare il preservativo. I preservativi sono il modo migliore per prevenire le malattie sessualmente trasmissibili quando si hanno rapporti sessuali. Poichè il contagio può avvenire in entrambi i sensi anche prima dell’eiaculazione, è importante indossarlo fin dall’inizio del rapporto o di qualsiasi contatto tra i genitali. Altri metodi di controllo delle nascite, come la pillola anticoncezionale, non proteggono dalle infezioni sessualmente trasmissibili.
  • Essere monogami. Avere rapporti con un unico partner permette di ridurre (in teoria annullare) il rischio di contrarre malattie sessualmente trasmissibili; la probabilità di contagio diventa più alta all’aumentare del numero di partner sessuali.
  • Evitare lavande vaginali non prescritte, che possono ridurre le difese vaginali.
  • Non abusare di alcol ed evitare la somministrazione di droghe, il cui utilizzo favorisce l’adozione di comportamenti a rischio.

Articoli ed approfondimenti

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Importante

Revisione a cura del Dott. Roberto Gindro (fonti principali utilizzate per le analisi http://labtestsonline.org/ e Manual Of Laboratory And Diagnostic Tests, Ed. McGraw-Hill).

Le informazioni contenute in questo sito non devono in alcun modo sostituire il rapporto medico-paziente; si raccomanda di chiedere il parere del proprio dottore prima di mettere in pratica qualsiasi consiglio od indicazione riportata.


Commenti, segnalazioni e domande

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  1. Anonimo -

    Ma il tampone e l’esame delle urine sono in alternativa uno all’altro, oppure servono entrambi per una diagnosi certa?

    E il fatto di non avere riscontrato anomalie di sorta nell’esame delle urine “standard” e nel pap-test può escludere la presenza di infezioni tipo clamidia e gonorrea, o è comunque necessario richiedere un esame delle urine specifico?

    1. Dr. Guido Cimurro (farmacista) -

      Il tampone diagnostica infezioni vaginali, l’esame delle urine è invece volto alle vie urinarie; uno non esclude l’altro.

      Se ci sono motivi per pensare ad un contagio potrebbe valere la pena indagare con esami specifici.

    2. Anonimo -

      Grazie per la spiegazione!

  2. Anonimo -

    ho fatto sesso con una ragazza più grande di me dopo qualche mese mi ha detto che aveva la clamidia e che je l.avevo trasmessa io .ma la prima volta che abbiamo fatto sesso ero ancora vergine e possibile??

    1. Dr. Guido Cimurro (farmacista) -

      No, praticamente impossibile; le raccomando di verificare con il medico, perchè adesso potrebbe averla anche lei.

  3. Anonimo -

    Ho avuto una relazione di tre mesi ee dopo il primo mese ho incominciato ad avere disturbi tipo cistite acuta dolore vescicale che si irradiava ai reni in ospedale mi hanno curata per cistite … ancora prendo antibiotico unudrox 600 ma sono passate due settimane ma il dolore alla vescica nn passa in più proprio ieri il mio ormai ex mi ha informata che forse ha la clamidia come devo comportarmi e sopratutto devo far fare la cura al mio attuale compagno?

    1. Dr. Guido Cimurro (farmacista) -

      Si rivolga innanzi tutto al ginecologo o ad un dermatologo per la diagnosi; se venisse confermata l’infezione le verrà suggerita la terapia e gli eventuali esami a cui sottoporre l’attuale partner.

  4. Anonimo -

    Buongiorno. Mi e’ stata diagnosticata spondilite anchilosante nel 2013 a seguito caduta dalle scale (evento scatenante) ma avevo forti dolori già dal 2012 con formazioni di una sorte di cisti diametro 1 cm vicino alle vertebre e tibie,dolorose,ma che nessun dottore ha saputo spiegare cosa siano. Mi hanno sottoposta a protocollo spondilite con ricerca clamidia,salmonella,borrelia, e molti altri virus. Esito negativo.mi curano con sulfasalazina ma con pochi risultati. Leggendo e informandomi su clamidia scopro che attendibilità test solo del 50%. Sono sposata e ho rapporti solo con mio marito,non protetti. Il dubbio che mi sorge a questo punto e’ se posso aver contratto la clamidia da mio marito,qualora lui avesse avuto rapporti fuori coppia. e’ il caso che ripeta il test? Lo dovrebbe fare anche lui? Qualora risultasse positivo come si può risalire al momento del contagio? Avendo anche mia madre con gli stessi identici sintomi, posso invece averlo contratto da mia madre alla nascita?( mio padre aveva rapporti anche con altre donne). Cerco di capire,per trovare il modo di curarmi correttamente perché ho dolori ovunque. Grazie x la risposta che vorrà darmi.p.s. Per rifare test a che specialista ci si deve rivolgere?

    1. Dr. Guido Cimurro (farmacista) -

      Che tipo di test ha fatto per la clamidia?

    2. Anonimo -

      Tampone vaginale effettuato d a ginecologo mentre ero ricoverata in attesa di diagnosi.e’ risultato negativo. Ma se esito fosse inattendibile.altrimenti quali altri parassiti posson causare spondilite,fibromialgia,dattilite se son negativa anche a borrelia,salmonella e sygella?

    3. Dr. Guido Cimurro (farmacista) -

      Della fibromialgia non si conosce ancora la causa esatta, che comunque si pensa essere NON infettiva; la stessa spondilite non ha cause chiare, non è necessariamente causata da infezioni.

  5. Anonimo -

    Dicon non esser neppure genetica,eppure sia io che mia madre siamo hlab27 positive e abbiam entrambe le stesse patologie., io purtroppo in forma più acuta. Una strada per trovare l origine ci deve essere, io le provo tutte e da qualche parte arrivero’! Grazie tantissimo delle risposte celeri e chiare, e’ molto importante sapere che non cammini solo ma ce sempre qualcuno che ti affianca! Grazie!

    1. Dr. Guido Cimurro (farmacista) -

      Mi tenga al corrente.

    2. Anonimo -

      Ho fatto l’ amore con una ragazza che aveva la Clamidia A Dicembre dice che si è tolta… ma io penso che mi sia infettato ugualmente perché dopo 2 settimane ho fatto tanta pipi’ la notte e poi mi sono venuti formicolii mani e piedi come se fosse artrite è possibile?

    3. Dr. Guido Cimurro (farmacista) -

      Mi sembra che ci sia un po’ di suggestione, ma segnali TUTTI i sintomi al medico per i necessari accertamenti.

  6. Anonimo -

    Ho contratto la clamidia e ho seguito tutta la terapia che mi è stata prescritta, ma vorrei fare un tampone per verificare di essere effettivamente guarita. Dopo quanto tempo è consigliabile farlo, considerando che con oggi finisco la terapia? Deve farlo anche il mio ragazzo un tampone? (È stato curato anche lui con una terapia sistemica)

    1. Dr. Guido Cimurro (farmacista) -

      1. Probabilmente le verrà consigliato di aspettare qualche settimana.
      2. Al suo ragazzo era stata diagnosticata oppure è stata solo una copertura per scrupolo?

  7. Anonimo -

    Salve
    ho fatto la ricerca della clamidia nelle urine ha dato esito negativo, ma ho un tasso positivo debole delle IgG . Non Capisco se ho la clamidia o solo gli anticorpi, in passato ho avuto tre volte la cistite in tre anni e nessun altra malattia o sintomo.

    1. Dr. Guido Cimurro (farmacista) -

      Verranno probabilmente prescritti ulteriori esami per verificare.

    2. Anonimo -

      nel prelevament vaginale non risulta nessun germe patogeno e urine idem , solo nelle analisi del sangue IgG é a 13 e il massimo sarebbe 8… quindi non so

    3. Dr. Guido Cimurro (farmacista) -

      Potrebbe essere un falso positivo od un’infezione superata; il medico cosa ne pensa?

  8. Anonimo -

    ho ritirato le analisi oggi non so. nel referto c’é scritto solo che il risultato va interpretato in base al contesto clinico. Quindi non so…. Un infenzione superata potrebbe essere pericolosa in caso di gravidanza?

    1. Dr. Guido Cimurro (farmacista) -

      No, ma raccomando comunque di verificare con il medico prima di iniziare la ricerca. Se mi tiene al corrente mi fa piacere.

  9. Anonimo -

    Salve, volevo sapere se esiste un tempo minimo da aspettare tra la data di sospetta contrazione della clamidia e quella dell’esame clinico. in altre parole se, come nel caso dell’Hiv fare l’esame troppo a ridosso dell’attività sessuale sospetta faccia sì che la presenza di clamidia non sia rilevabile. E in tal caso qual è la finestra di tempo consigliabile.

    1. Dr. Guido Cimurro (farmacista) -

      Sì, c’è sicuramente un tempo minimo di attesa, ma che io sappia non è quantificato in modo accurato come per esempio l’HIV; alcuni casi si possono rilevare già pochi giorni dopo il rapporto, ma altri possono richiedere fino a qualche settimana. Non posso che consigliarle di fare il punto con un venereologo se c’è questo dubbio.

  10. Anonimo -

    Salve,
    se dovessi aver contratto la clamidia avendo fatto del sesso orale a una donna (cunnilingus/anilingus) i sintomi mi si presenteranno nella zona genitale o alla gola?

    1. Dr. Guido Cimurro (farmacista) -

      Gola.

  11. Anonimo -

    salve a dicembre del 2014 mi sono lasciato con la mia ragazza lei a febbraio a conosciuto un uomo con la quale si sentiva in chat e la prima volta che lo ha incontrato ha avuto con lui solo baci e lo ha masturbato,a lei la toccata solo a l’esterno dei pantaloni,senza sbottonarla,lui non e stato molto pulito,perchè non ha avvisato il suo arrivo in quanto,la sporcata addosso lei poi si e pulita le mani e il resto con dei fazzoletti,non lo ha piu rivisto,si scopre successivamente che ha l’HIV, io ritorno con lei fine aprile,abbiamo rapporti tutto maggio,poi pausa per una partenza e tutto ricomincia dopo meta dicembredel 2015,nel 2016 quasi tutti i giorni avevamo rapporti,da circa tre mesi ho avuto dolore alla prostata,ho fatto il psa sotto antibiotici ed e risultato negativo,sono dovuto andare in ospedale perche stavo molto male,ed ho riscontrato varicocele in tutte e due testicoli,prostata molto infiammata,gonorrea clamidia,microplasma,sto veramente a pezzi dolori lacinanti, la mia fidanzata agli esami risulta negativa,ma io non ho avuto nessun rapporto con altre donne,quale potrebbe essere la spiegazione fra 20 giorni dovro fare gli esami,in quanto sto seguendo una terapia,levoxacin,500mg,topster,supposte 3 mg,mediflus,320,grazie aspetto risposta.

    1. Dr. Guido Cimurro (farmacista) -

      Mi dispiace, ma onestamente non mi so spiegare il contagio.

    2. Anonimo -

      Ma queste malattie li ho tratte perchè questo tizio era infetto?lei e negativa a tutti e tre gli esami.

    3. Anonimo -

      cioe’le ho tratte dalla mia fidanzata,non ci sono altre spiegazioni?

    4. Dr. Guido Cimurro (farmacista) -

      Quello che non capisco è proprio quello, si può essere contagiati solo da un soggetto a sua volta infetto (che quindi dovrebbe risultare dagli esami).

      Data la delicata situazione le consiglio, a prescindere dalle cause, di fare anche il test HIV.

  12. Anonimo -

    buongiorno,
    mi è stato detto tramite medicina quantistica di aver avuto la clamidia, poi risoltasi “da sola” (specifico medicina quantistica e che la dottoressa non mi ha specificato in quale periodo della mia vita è successo). nel corso dell’ultimo anno ho avuto piccoli sanguinamenti dopo il rapporto ma solo la settimana prima del ciclo (prendo pillola yasminelle da circa 3 anni). ho avuto una candida recidiva che si è protratta da luglio 2015 fino a questo autunno (continuo a prendere ovuli di ab300 preventivi circa una volta al mese). la ginecologa aveva detto che mi avrebbe fatto un test per la clamidia, ma quando le ho detto che i sanguinamenti li avevo solo nella settimana pre ciclo ha detto che è quasi certamente l’effetto dell’uso prolungato della pillola anticoncezionale. ora non so se richiedere comunque un test per la clamidia… inoltre, dato che è a trasmissione sssuale, è possibile che me l’abbia passata il mio ragazzo, anche se stiamo insieme da maggio 2014? o è possibile che io l’abbia contratta nel periodo precedente da altri partner e che sia rimasta “latente” per circa un anno? la ringrazio per la risposta

    1. Dr. Guido Cimurro (farmacista) -

      Premesso che non credo alla medicina quantistica, può comunque valere la pena di verificare, in quanto si tratta di un’infezione che può creare problemi anche importanti se trascurata.

    2. Anonimo -

      grazie,
      ho specificato appunto perchè non ho avuto un vero riscontro medico, ma la ginecologa mesi fa aveva avanzato l’ipotesi della clamidia e quando qualche settimana fa è risultato dalla medicina quantistica sono andata completamente in paranoia.

    3. Anonimo -

      grazie,
      ho specificato proprio perchè non ho avuto un vero parere medico al riguardo, ma dato che mesi prima la ginecologa aveva suggerito la clamidia come possibile patologia, quando è stata confermata dalla medicina quantistica sono completamente entrata nel pallone…è possibile che io l’abbia contratta nel periodo precedente alla mia relazione (dura da circa 2 anni) da altri partner e che sia rimasta “latente” per circa un anno?

    4. Dr. Guido Cimurro (farmacista) -

      Sì, è possibile (ma la invito a non dare peso alla “diagnosi” avuta, ma solo all’ipotesi avanzata dalla sua ginecologa).

  13. Anonimo -

    Mi è stata riscontrata la clamidia con un test di urine. Volevo sapere se fosse possibile che il test sia sbagliato e com’è possibile che non abbia infettato il mio partner. Grazie

    1. Dr. Guido Cimurro (farmacista) -

      1. Poco probabile un falso positivo.
      2. Il contagio non è mai scontato.

  14. Anonimo -

    volevo sapere se la clamidia si vede da un esame urinocoltura per ivu o no grazie?

    1. Dr. Guido Cimurro (farmacista) -

      Non necessariamente.

    2. Anonimo -

      nel senso che c’è un esame più specifico per le urine o può essere un falso negativo?

  15. Anonimo -

    Salve, dopo aver fatto il test tramite tampone risultato negativo, la ginecologa a causa della nostra infertilità inspiegata mi ha fatto ripetere il test tramite analisi del sangue. Nello specifico ho fatto il test anti-chlamydia trachomatis (IFa) su sangue. I valori di riferimento sono <1:80 e il mio valore è 1:320. Se ho capito bene vorrebbe dire che è positivo? e che questa infezione, probabilmente, contratta molto tempo fa, potrebbe essere la causa? A questo punto si può fare qualcosa? grazie

    1. Dr. Guido Cimurro (farmacista) -

      Sì, sembrerebbe positivo e verranno probabilmente prescritti approfondimenti; l’isterosalpingografia è stata fatta?

    2. Anonimo -

      si, ma sembrerebbe a posto. Se il problema fosse questa infezione passata avrei speranze con la FIVET?

    3. Dr. Guido Cimurro (farmacista) -

      Se le tube sono aperte la clamidia non sarà un problema una volta risolta.

    4. Anonimo -

      Mi tolga una curiosita 1:32 e meno di <1:80

    5. Dr. Guido Cimurro (farmacista) -

      1:32 o 1:320?

    6. Anonimo -

      Da 1:80 o 1:320 deve arrivare a mille per arrivare a 2:00 no capisco il loro calcoli

    7. Dr. Guido Cimurro (farmacista) -

      Può immaginarle come diluizioni successive, più è alto il risultato e più è concentrato il campione iniziale perchè nonostante sia stato diluito molte volte lo si rileva ancora.

  16. Anonimo -

    Salve ho fatto ill tampone massaggio prostata. Anche per vari tes l unico e stato la clamidia anche il retto a volte si infiamma sono stato curato per 15 gg con klacid pero mi sa che nn ha fatto tanto effetto perche il retto a volte si infiaamma e no so si e per quello pero sto dimagrendo tanto a volte sento delle fitte ( ogni tanto) alla parte sinistra vicino alle costele a volte nn riesco capire da dove viene ho fatto l ecografia e tutto nella anche l emocromo trane il colestorolo che e alto 275 quelo totale… che mi cosinglia di fare

    1. Dr. Guido Cimurro (farmacista) -

      Cosa intende per infiammazione del retto?
      Di quanto è dimagrito esattamente e in quanto tempo?

    2. Anonimo -

      Quando faccio. Le feci la punta del del retto mi diventa duro…. quasi 10kg

    3. Dr. Guido Cimurro (farmacista) -

      Se ha perso 10 kg in modo inspiegabile è indispensabile segnalarlo al medico.

    4. Anonimo -

      Glie l ho fatto presente e mi ha dato un integratore neoiosolo una cosa del genere con nessun risultato percge stavo anche a dieta per il colesterolo alto no so se la clamidia mi sta facendo tutte ste cose o altro per quanto riguarda algune fitte sul fianco sx e spalle dx

    5. Dr. Guido Cimurro (farmacista) -

      Se era a dieta allora non è una perdita inspiegabile.
      No, la clamidia ha sintomi più limitati.

  17. Anonimo -

    Salve dottore.sono stato con una ragazza x 2 mesi.verso la fine della relazione no cominciato ad avere un po’ di prurito ed un po’ di perdite andando dal dottore mi ha diagnosticato la clamidia dopo aver fatto la cura di antibiotici nn no più fastidio ma ogni tanto ho ancora un po’ di perdite vorrei sapere ma quanto tempo impiega a passare?devo prendere altri antibiotici?

    1. Dr. Guido Cimurro (farmacista) -

      1. Segnali al medico le perdite residue, la terapia potrebbe non essere stata sufficiente.
      2. Se ancora non l’avesse fatto segnali l’infezione alla ex-partner, nella donna può passare inosservata e creare danni permanenti.

  18. Anonimo -

    Salve, 1 anno fa ho avuto uretrite con perdita di muco, prurito e bruciore alla minzione, fatto un ciclo di Augmentin, dopo di che tutto ok.
    Dopo fatto tampone e colture urine ed è risultato tutto negativo.
    Ma dopo ho continuato ad avere il meato uretrale rosso con bruciore, il medico mi ha diagnosticato micosi, da curare con delle creme e un antimicotico x bocca, ma sono passati diversi mesi e il problema persiste.
    Anche la mia compagna ha avuto qualche problemino, ma da diverse analisi le è risultato tutto negativo. Devo persistere nel curare la micosi o mi consiglia esami specifici?
    Grazie

    1. Dr.ssa Fabiani (Medico Chirurgo) -

      Buonasera, con sintomi così aspecifici e senza visita è difficile un inquadramento terapeutico. Si faccia rivalutare dal medico, magari da uno specialista urologo stavolta. Saluti.

  19. Anonimo -

    Salve Dottore!
    Ho 23 anni e ho sempre avuto delle perdite vaginali abbondanti e di odore un pò sgradevole. Ora ho fatto il test con il tampone e sono risultata positiva alla clamidia. L’ho comunicato al mio fidanzato, con cui stiamo insieme da un anno e mezzo. Lui, trovandosi in Ingjilterra, si è recato al medico là e gli volevano già prescrivere le cure, ma, dopo aver scoperto che in questo momento stiamo vivendo una relazione a distanza e non ci vediamo spesso, gli hanno fatto un test dell’urina per la clamidia/gonorrea per assicurarsi che lo tenga anche lui. Ed è risultato negativo! E’ possibile che in 1,5 anni io non gliel’habbia passata la clamidia o che lui sia resistente al virus o che non sia visibile?? La probabilità del tradimento da parte mia è assolutamente da scartare (nessun bacio o contatto sessuale con un’altra persona, tranne il mio fidanzato!) Lui ora vuole ripetere il test, ma cosa significherebbe se dovesse risultare negativo anche questa volta ?? Aspetto una vostra cortese risposta! E’ molto importante, non so più cosa pensare!! Grazie!

    1. Dr. Guido Cimurro (farmacista) -

      Che io sappia il test sull’urina è non permette di escludere con certezza la presenza dell’infezione, che in ogni caso non è scontato che venga trasmessa.

  20. Anonimo -

    Buongiorno. Ho effettuato un pap test nel novembre 2014 da cui è emersa una vaginosi batterica curata con maclon. Al termine della cura la ginecologa non ha ritenuto opportuno fare ulteriori analisi. Ho rieffettuAto il pap test nell aprile 2016 ed è emersa flogosi. Ho fatto una cura di mc mirror, rifatto il pap test dal quale è emerso flogosi abbondante. La ginecologa mi ha suggerito un tampone cervio vaginale da cui è emersa clamidia. Mi ha prescritto una cura di zitromax per 6 giorni e di ovuli abb 300. Ritiene la cura idonea? Mi chiedevo, se a suo avviso la vaginosi emersa dal pap test 2014 potesse già essere clamidia o se invece potrei averla contratta dopo.
    Al mio partner ha consigliato la medesima cura con zitromax, ma quale analisi potrebbe far per verificare che anche lui abbia questa infezione (abbiamo solo rapporti protetti).
    Grazie mille

    1. Dr. Guido Cimurro (farmacista) -

      1. Sì, la cura è adatta, ma raccomando di verificare con scrupolo di aver risolto l’infezione, la clamidia può diventare pericolosa.
      2. Purtroppo è impossibile dire quando sia avvenuto il contagio.
      3. Con rapporti protetti è improbabile un contagio, ma può comunque fare il punto con un dermatologo.

    2. Anonimo -

      Per verificare con scrupolo che l’infezione sia passata è sufficiente rieffettuare un tampone cervice-vaginale o suggerisce anche altre indagini? Grazie

  21. Anonimo -

    Avrei un altro quesito…come.mai consiglia di ascoltare un dermatologo?

    1. Dr. Guido Cimurro (farmacista) -

      1. Questo lo lasciamo decidere alla ginecologa.
      2. Perchè il dermatologo è lo specialista che si occupa delle infezioni sessualmente trasmesse (venerologo).

    2. Anonimo -

      Mi scusi per l.ennesima domanda…leggevo su internet che solitamente la cura per la clamidia con zitromax prevedere 1 Gr in un’unica soluzione. La cura prescritta dalla mia ginecologa (1 compressa al giorno per 6 giorni ) può ritenersi ugualmente valida?
      La ringrazio per I preziosi consigli

    3. Dr. Cracchiolo (Medico Chirurgo) -

      Salve, intende sei giorni di azitromicina?

    4. Anonimo -

      Sì. 6 giorni di zitromax. 1 compressa da 500 mg al giorno

    5. Anonimo -

      La cura è stata prescritta anche per il mio partner ma che tipo di analisi potrebbe fare lui per accertarsi di essere infetto ed eventualmente guarito dopo la cura? È sufficiente un esame delle urine o è necessario esame del.sangue? Grazie

  22. Dr. Cracchiolo (Medico Chirurgo) -

    Salve di nuovo, è una cura aggressiva ma corretta. Il suo partner dovrebbe fare un esame delle urine, o meglio, un tampone uretrale. saluti

  23. Anonimo -

    Buongiorno dottore! Risulto positiva alla clamidia. Abbiamo rapporti non protetti con il mio partner da 4 mesi, ma il suo test è negativo. Non ho avuto rapporti al di fuori della relazione. Su alcuni forum ho letto che la clamidia non si trasmette sempre, è possibile? Cosa ci suggerisce di fare? Grazie!

    1. Dr. Guido Cimurro (farmacista) -

      Un contagio non è mai scontato, in ogni caso valuti con il medico che ha individuato l’infezione se trattare anche il partner.

  24. Anonimo -

    Buongiorno. Sto facendo una cura per la clamidia. Consigliate qualche sapone intimo da utilizzare durante la cura e dopo per igiene quotidiana? Grazie

    1. Dr. Guido Cimurro (farmacista) -

      Qualsiasi detergente per l’igiene intima di buona qualità va bene.

  25. Anonimo -

    Buongiorno. Ho preso ieri sera l.ultimo antibiotico previsto dalla cura contro la clamidia prescritto mi (6 gg di zitromax 500 e ovuli ab 300). Da stamattina ho però un lieve prurito intimo esterno. Potrebbe essere dovuto ai proteggislip utilizzati per proteggermi dalle perdite derivanti dagli ovuli? Tra domani e dopo domani dovrebbe anche venirmi il ciclo. Cil passare delle ore, forse suggestionata, sento il prurito diffondersi alle gambe, braccia e collo…
    Sto passando un periodo particolarmente stressante e stamattina ho avuto l ennesima giornata pesante…tanto è che ho la pancia gonfia piena d aria…

    1. Dr. Guido Cimurro (farmacista) -

      Imminenza del ciclo, proteggisplip, antibiotico, … sono tutte cause plausibili, quindi niente panico; ovviamente se persistesse il prurito (candida?) lo segnali al medico.

    2. Anonimo -

      Non credo sia candida…non l ho mai avuta e dal tampone, da cui è emersa la clamidia, ero risultata negativa alla candida…

    3. Dr. Guido Cimurro (farmacista) -

      OK, ma mi sembra di capire che adesso i sintomi siano diversi (e l’assunzione di antibiotici predispone alla comparsa di candida; in ogni caso era solo un’ipotesi, raccomando di fare il punto con il medico.

    4. Anonimo -

      Il prurito sembra attenuato…tra 10 giorni vado dalla.ginecologa a rieffettuare il.tampone…se i fastidi persistono ne parlerò con la dottoressa… quindi la candida può comparire anche da sola? Senza essere stati mai contagiati?

      Grazie mille per i preziosi consigli e per la dedizione con cui risponde ad ogni quesito

    5. Dr. Guido Cimurro (farmacista) -

      Sì, esatto, è anzi raro che sia trasmessa sessualmente.

  26. Anonimo -

    Salve, le spiego la mia situazione.
    Circa un mese fa ho avuto un rapporto (omosessuale con un ragazzo) si è trattato di sesso orale ricettivo ed attivo per entrambi in due casi a distanza di una settimana circa l’uno dall’altro. Abbiamo provato il rapporto anale senza riuscire e ovviamente con preservativo (non usato in quello orale). Pochi giorni fa il ragazzo in questione mi ha detto di aver contratto la gonorrea avvertendone i classici sintomi dopo circa una settimana dal rapporto avuto con me, avvertendomi quindi di fare un esame. Premesso che per scongiurare ogni dubbio farò un test, pur non annettendo alcuna sontomatologia volevo sapere:

    1) è possibile che sia stato io a trasmettere pur non avendo sintomi di nessun genere?
    2) se fossi stato io dovrei pensare ad una gonorrea alla faringe dato che non abbiamo avuto rapporti anali?
    3) è mai possibile che io non avvertq sintomi ed il ragazzo si nel caso in cui sia stato io a contagiarlo?
    4) poiché abbiamo avuto due volte lo stesso tipo di rapporto, come mai il contagio è avvenuto la seconda volta e non la prima ? Specifico che nell’intervallo di tempo intercorso tra i due rapporti (una sett circa) io non ho avuto rapporti con altri di alcun genere.

    1. Dr.ssa Fabiani (Medico Chirurgo) -

      Salve, tutto quello che chiede è possibile, potrebbe essere un portatore sano; riguardo il tempo del contagio non essendo una scienza esatta non si può sapere perchè è avvenuto la seconda volta invece che la prima. Fermo restanto tutto, bisognerebbe capire se al partner è stata fatta effettivamente diagnosi di gonorrea e soprattutto le consiglio di farsi visitare quanto prima per valutare la sua situazione. Saluti.

    2. Anonimo -

      La ringrazio per la risposta tempestiva.
      Ho dimenticato di specificarlo, comunque si è stata diagnosticata gonorrea al ragazzo in questione, non si tratta solo di ipotesi insomma.
      Eseguirò gli esami il prima
      Possibile. Grazie

  27. Anonimo -

    Buonasera dottore, alla mia ragazza è stato riscontrato l’hpv a gennaio, ha fatto il primo ciclo di 2LPAPI per due mesi e a giugno ha rifatto il test ed è ancora positivo quindi ora ha riniziato il ciclo. Le volevo chiedere:” è normale che il primo ciclo non abbia funzionato?”
    Oggi leggendo su questo blog ho letto della CLAMIDIA, lei ha solo delle perdite dii mucosa ma non ha mai avuto febbre, dolori addominali, fuoriuscita di sangue al di fuori del ciclo e non ha mai avuto dolori durante o dopo i rapporti.
    Possiamo stare tranquilli o è meglio fare un tampone per questo tipo di infezione?
    Grazie mille.

    1. Dr. Guido Cimurro (farmacista) -

      1. Non c’è motivo di pensare alla clamida.
      2. Non esiste cura per l’HPV, ma solo integratori che potrebbero aiutare il sistema immunitario a velocizzare la risposta verso il virus.

    2. Anonimo -

      grazie mille dottore.

  28. Anonimo -

    salve
    3 settimane fa ho avuto un unico rapporto con un ragazzo a cui ad aprile-maggio è stata diagnosticata clamidia. ha fatto cura antibiotica per 21 giorni. dopo di che ha rieffettuato tutti i tamponi, che sono risultati negativi. mi consiglia di fare comunque il test? lui ora sta facendo un altro ciclo di antibiotici, ma il suo dottore dice che lo fa “per sicurezza” e che il problema è limitato a lui. c’è da fidarsi?

    1. Dr. Guido Cimurro (farmacista) -

      Faccia il punto con il suo ginecologo, ma direi che può stare tranquilla se il tampone è negativo.

  29. Anonimo -

    Salve dottore
    Ad inizio luglio, tornando da un viaggio a Bali, ho avuto dei pruriti, perdite maleodoranti seguite da perdite di sangue molto chiaro ed ho quindi deciso di andare dalla ginecologa per un controllo. Mi è stata diagnosticata clamidia e rilevate presenze di gardnerella. Ho quindi fatto la cura antibiotica prescritta dalla dott.essa e assunto delle supposte vaginali contro questa gardnerella. Ho finito la cura da circa due settimane e martedì scorso ho rifatto un test (da un’altra ginecologa dato che mi trovo lontana da casa) e mi ha detto di farsi sentire entro una settimana qualora i risultati fossero di nuovo positivi. Il mio partner ha eseguito la stessa cura per prevenire un eventuale contagio (dimenticando di prendere l’antibiotico un giorno durante la cura!) e domenica scorsa abbiamo avuto rapporti. Da ieri ho di nuovo delle perdite di sangue, uguali a quelle di allora.
    Le mie domande in attesa di sentire la dottoressa (assente durante il finesettimana):
    -mi devo preoccupare?
    -devo andare a farmi vedere da un medico durante il finesettimana o basta sentire il parere della ginecologa lunedì?

    La ringrazio vivamente!

    1. Dr. Cracchiolo (Medico Chirurgo) -

      Salve, ma l’esito degli ultimi test fatti non sono ancora disponibili? sembrerebbe che ci sia stata una reinfezione, per cui potrebbe nell’attesa di lunedi ripetere la stessa cura. saluti

    2. Anonimo -

      La ringrazio per la risposta tempestiva. Purtroppo non ho ancora avuto nessun esito da parte dalla dottoressa; vedrò cosa mi dice lunedì. Le perdite questa mattina erano più marroncine (erano anche molto meno abbondanti) e sembravano leggermente “granulose”. Potrebbe trattarsi di candida, o ritiene più probabile una reinfezione?
      Cordiali saluti

    3. Dr. Guido Cimurro (farmacista) -

      Possiamo sperare che sia candida, ma a distanza purtroppo è quasi come tirare a indovinare.

      In ogni caso non si allarmi, la situazione è assolutamente risolvibile, ma non va trascurata.

  30. Anonimo -

    Mi è stata riscontrata la clamidia ma sia io che mio marito non abbiamo avuto rapporti al di fuori della coppia ed eravamo entrambi vergini quando ci siamo conosciuti…su internet leggo che la clamidia si trasmette sessualmente ma qual’è l’origine? Cioè da cosa nasce?

    1. Dr. Guido Cimurro (farmacista) -

      Probabilmente è uno dei rari casi da trasmissione da fomiti (bagno pubblico, sauna, …).

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