HER2/neu e tumore al seno

A seguito della diagnosi di tumore al seno, lo specialista potrebbe decidere di ordinare diversi esami di laboratorio per caratterizzare meglio la malattia, così da ottenere preziose informazioni che consentano di valutare meglio percorso terapeutico e prognosi.

Tra i test che più spesso vengono richiesti si trova il la ricerca di HER2/neu, un esame il cui risultato permette di orientare nella scelta della cura più efficace.

Per meglio comprendere la natura dell’esame è necessaria una piccola premessa teorica: un recettore ormonale è una proteina specializzata che si trova sulla superficie o all’interno di una cellula e che ha l’effetto di un interruttore. Gli ormoni femminili circolanti nel sangue, ad esempio, possono raggiungere il proprio recettore specifico e legarvisi, con l’effetto diretto di attivare attivare una qualche funzione nella cellula, come innescare il processo che condurrà alla moltiplicazione cellulare.

Molte cellule tumorali del cancro della mammella contengono recettori ormonali, spesso anche in gran numero. Quando questi recettori ormonali sono presenti, gli estrogeni e/o il progesterone circolanti (gli ormoni femminili) possono così alimentare la crescita del tumore.

Tali tumori si definiscono ormono-dipendenti e spesso rispondono bene alla terapia ormonale, mentre quando non si rilevino né i recettori per gli estrogeni né quelli per il progesterone la terapia ormonale sarebbe probabilmente inefficace.

L’HER2/neu (recettore 2 per il fattore di crescita epidermico umano) è proprio uno di questi recettori e il relativo esame ne cerca la presenza nella donna colpita dal tumore. Il recettore viene costruito nella cellula in base alle istruzioni presenti del DNA, che contiene informazioni relative anche alla quantità di recettori da costruire.

I recettori HER2 sani sono proteine necessarie ​​che aiutano a gestire diverse funzioni di crescita e di riparazione della cellula del seno, tuttavia in circa un quarto di tutti le pazienti affetti da cancro al seno le istruzioni che riguardano il recettore HER2 non sono corrette e così ne viene costruito un numero eccessivo: tecnicamente si dice che si sviluppa un’iperespressione della proteina HER2. Di norma una cellula del seno dispone di due copie del gene HER2, ma circa il 15-20% delle pazienti con carcinoma mammario invasivo mostrano livelli anormalmente elevati del gene HER2 e/o della relativa proteina.

Il risultato finale è che le cellule del seno crescono e si moltiplicano in modo incontrollato, sotto la spinta degli ormoni circolanti.

I tumori caratterizzati da questa sovra-espressione tendono a essere più aggressivi e resistenti alla terapia endocrina (antiormonale) oltre che ad alcuni protocolli chemioterapici; le donne con tumore al seno positivo all’HER2/neu richiedono una terapia mirata, ovvero specifica per i tumori positivi all’HER2/neu, il cui obiettivo è fermare la crescita cellulare incontrollata agendo e bloccando proprio questo recettore.

Il test HER2/neu può scoprire se il campione di tessuto tumorale, in genere prelevato attraverso una biopsia o a seguito della mastectomia, sia normale o se invece codifichi per un numero eccessivo di copie.

Fotografia di un fiocco rosa, simbolo della lotta al tumore al seno

iStock.com/Tero Vesalainen

Interpretazione

Un risultato positivo all’esame dell’HER2/neu sul tessuto del seno significa che la paziente probabilmente ha sviluppato un tumore aggressivo, che risponderà male alla terapia endocrina e sarà resistente alla chemioterapia standard.

Se l’esito dell’esame dell’HER2 è negativo o non determinato con un metodo (IHC o FISH) viene eseguito con l’altro metodo.

In alcuni casi gli esami danno un risultato dubbio, quindi potrebbe essere necessario ripetere il test usando un campione diverso.

I trattamenti che colpiscono specificamente HER2 sono molto efficaci, così efficaci che la prognosi per il cancro al seno HER2-positivo è abbastanza buona.

Tra i farmaci disponibili ricordiamo:

  • Trastuzumab (Herceptin®)
  • Lapatinib (Tyverb®)
  • Pertuzumab (Perjeta®)
  • Trastuzumab emtansine (Kadcyla®)

In aggiunta ci sono diversi nuovi farmaci in fase di sviluppo con lo stesso obiettivo.

Fattori che influenzano l'esame

La ricerca ha dimostrato che alcuni risultati dei test HER2 possono essere errati e questo succede perché diversi laboratori applicano soglie diverse per la classificazione dello stato positivo e negativo.Inoltre ogni patologo può utilizzare criteri leggermente differenti per interpretare il risultato.

Nella maggior parte dei casi questo accade quando i risultati del test sono borderline, ossia né fortemente positivi né fortemente negativi.

In altri casi può succedere che il tessuto prelevato da specifica zona del tumore sia HER2-positiva e il tessuto prelevato da una diversa area sia invece negativa.

Questi errori diagnostici possono essere causa di difficoltà nella scelta della terapia migliore.

Quando viene richiesto l'esame

Caratterizzazione del tumore

L’esame dell’HER2/neu viene prescritto alle donne con diagnosi di tumore al seno per scoprire quanto il recettore HER2 sia espresso; il risultato permetterà ai medici di scegliere la migliore opzione terapeutica.

Viene spesso associato a all’esame dei recettori dell’estrogeno e del progesterone per una prima comprensione delle caratteristiche di un tumore invasivo al seno.

Poiché lo stato HER2 volte può cambiare nel tempo, o con il trattamento, il test può essere ripetuto se il cancro al seno si ripresenta (recidiva) o se si diffonde in un’altra parte del corpo (metastasi).

L’esame dell’HER2/neu può anche usato come marcatore prognostico per capire se il tumore al seno è più o meno aggressivo.

Non è quindi un esame diagnostico, ma aiuta a capire quali sono le possibilità della terapia e a comprendere meglio le caratteristiche del tumore.

Per aiutare il medico a decidere se la terapia HER2-specifica è una opzione di trattamento adatta si può procedere come segue (linee guida americane):

  • In caso di diagnosi di cancro al seno invasivo il test HER2 deve essere fatto sul tumore al momento della diagnosi, in modo da determinare se la terapia specifica è la scelta migliore. In caso di metastasi o di recidiva l’esame va ripetuto.
  • Si può ricorrere a entrambi i metodi possibili, a patto che l’esame sia correttamente eseguito, validato e riproducibile.
  • La maggior parte dei test HER2 sono chiaramente negativi o positivi, il che significa che il tumore non pone dubbi sulla sua caratterizzazione. Se i risultati della prova fossero dubbi l’esame andrebbe ripetuto su un nuovo campione.
  • Se il tumore è HER2-positivo, si procederà alla terapia specifica.

Follow-up

L’esame del sangue per l’HER2 in alcuni casi viene prescritto dopo la diagnosi per capire la concentrazione dell’HER2 di partenza e poi, se positivo, ripetuto periodicamente per monitorare la risposta alla terapia.

Altri utilizzi

Il test può venire richiesto anche in alcuni casi di tumore allo stomaco e all’esofago, mentre alcune ricerche stanno indagando la possibile utilità anche per altri tumori (ovaie, vescica, polmoni).

Esame del sangue

Le cellule diffondono la proteina HER2 nel sangue ed è quindi disponibile un test sierico per misurare la quantità di proteina presente nel sangue delle pazienti a cui sia stato diagnosticato un tumore al seno. Il livello sierico dell’HER2 è debolmente correlato con la quantità di tessuto tumorale positivo all’HER2/neu presente nell’organismo.

Quest’esame non è usato come screening e non sostituisce la biopsia, ma può essere prescritto per aiutare i medici a stabilire la prognosi e monitorare l’efficacia della terapia.

Se viene effettuata una diagnosi iniziale di tumore al seno metastatico, può essere eseguito l’esame del sangue, e se il livello iniziale è superiore ai 15 ng/mL, l’esame può essere usato per monitorare la terapia. Se il livello dell’HER2 rimane alto oppure diminuisce e poi aumenta può darsi che la terapia non stia funzionando come dovrebbe.

Preparazione richiesta

Il campione di tessuto del seno è ottenuto tramite agoaspirato (biopsia) o con metodi chirurgici.

In specifici contesti è possibile inoltre procedere alla ricerca sul sangue, in questo caso prelevato normalmente da una vena del braccio.

Altre informazioni

Quali sono gli altri esami per il tumore al seno eseguiti sul tessuto tumorale?

Durante la valutazione iniziale dei tumori invasivi al seno, il medico probabilmente eseguirà gli esami dei recettori dell’estrogeno e del progesterone (ER e PR). Chi è positiva ad almeno uno dei due esami potrà avere una minore risposta alla terapia endocrina/ormonale, se è anche positiva all’esame dell’HER2/neu. Il medico potrà anche prescrivere un esame dell’espressione genica del tumore al seno per capire meglio le caratteristiche del tumore.

L’esame dell’HER2/neu può anche essere utile per gli uomini?

L’esame dell’HER2/neu può anche essere eseguito negli uomini. La frequenza del tumore al seno negli uomini è molto inferiore a quella nelle donne, ma ci sono casi anche negli uomini, che possono essere positivi all’ HER2/neu. Inoltre, alcuni dati indicano che l’HER2/neu può essere utile per stabilire la prognosi del tumore alla prostata.

Come funziona l’esame?

I due metodi attualmente utilizzati per verificare HER2 sono:

  • immunoistochimico (IHC)
  • ibridazione in situ (ISH).

Il test IHC può mostrare “quanta” proteina HER2 sia presente sulla superficie delle cellule tumorali, mentre il test ISH misura il numero di copie del gene HER2 all’interno di ogni cellula.

Articoli ed approfondimenti

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Importante

Revisione a cura del Dott. Roberto Gindro (fonti principali utilizzate per le analisi http://labtestsonline.org/ e Manual Of Laboratory And Diagnostic Tests, Ed. McGraw-Hill).

Le informazioni contenute in questo sito non devono in alcun modo sostituire il rapporto medico-paziente; si raccomanda di chiedere il parere del proprio dottore prima di mettere in pratica qualsiasi consiglio od indicazione riportata.


Commenti, segnalazioni e domande

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  1. Anonimo -

    Ma esistono donne guarite da her2 positivo? Alla fine herceptin prolunga la sopravvivenza di 6 mesi.tutto questo è quello che hanno scoperto?

  2. Anonimo -

    Si guarisce da un tumore her 2positivo con metastasi al fegato..le terapie funzionano

    1. Dr. Guido Cimurro (farmacista) -

      Mi dispiace, ma non mi sento di esprimere giudizi perchè non ho l’esperienza per farlo.

  3. Anonimo -

    Salve questa è la mia situazione è un mese che sono stata operata a un tumore al seno classificato carcinoma mammario infiltrante di tipo non specifico la sentinella e negativa quelli che mi proccupa sono i recettori entrambi sono negativi quello che mi chiedo e un bene o un male cioè e a mio favore?

    1. Anonimo -

      Intanto grazie x avermi risposto voglio inviarle la diagnosi completa carcinoma mammario infiltrante di tipo non specifico (istotipo sec. Who2012) duttale del warner della mammella destra la lesione neoplastica presenta le seguenti caratteristiche focalita tumorali singola grading microscopico(sec.elston_ellis):3 invasione vascolare peritumorale:evidente,focale necrosi: presente (circa5% presenza di microcalcificazione stromale restante parenchima con adenosi, cisti margine di resezione idenni. Valutazione fattori prognostico predittivo (determinati con metodica immunoistochimica recettori x estrogeni e progesterone negativo indice di proliferazione (hi_67):circa il 45% her2 /neu(clone4b5 ventana)2+(moderata incompleta colorazione di membrana in>del10%delle cellule neoplastiche) diagnosi in corso volevo un suo parere su questa diagnosi

    2. Dr. Guido Cimurro (farmacista) -

      La ringrazio per la fiducia, ma purtroppo non sento di avere le competenze per esprimere giudizi di questo tipo.

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