- Introduzione
- A cosa serve?
- Controindicazioni
- Preparazione alla laringoscopia
- I diversi approcci alla laringoscopia
- Fa male?
- Quanto dura?
- Cosa succede dopo
- I rischi della laringoscopia
- La laringoscopia è uguale alla gastroscopia?
Introduzione
La laringoscopia è una procedura diagnostica e in alcuni casi anche terapeutica, utilizzata dagli operatori sanitari (spesso l’otorinolaringoiatra) per esaminare in profondità la gola, e più in particolare laringe, faringe e fosse nasali.
Si tratta di un esame endoscopico in cui viene introdotto un tubo sottile dotato di telecamera all’interno della bocca e poi guidato delicatamente fino alla laringe; permette di rilevare le cause di ostruzione respiratoria, la presenza di neoformazioni nelle vie aeree superiori e di eseguire biopsie o piccoli interventi.
È possibile distinguere diverse tipologie di laringoscopia:
- Laringoscopia indiretta;
- Laringoscopia diretta con fibre ottiche rigide;
- Laringoscopia diretta con fibre ottiche flessibili;
- Video-fibrolaringoscopia con “Narrow-Band Imaging” (NBI).
Richiami di anatomia
La laringe è l’organo deputato alla fonazione (parola) e consente il passaggio di aria dai polmoni alla cavità nasale e orale. Presenta una forma tubulare e contiene le corde vocali. È situata nel collo, tra faringe e trachea, ed è delimitata superiormente dall’epiglottide. L’epiglottide è una struttura cartilaginea che regola il passaggio di cibo e aria dalla bocca all’esofago e alla laringe. Le dimensioni medie della laringe sono circa 4 cm di larghezza e 3,5 cm di diametro.
A cosa serve?
La laringoscopia è utilizzata per lo studio dei disturbi e delle patologie della laringe, del cavo orale, della faringe, dell’epiglottide e della mucosa che riveste le vie aeree superiori. Grazie alle immagini sul monitor e alla possibilità di effettuare biopsie per studiare campioni di tessuto al microscopio, è possibile definire le cause di ostruzione respiratoria nasale o faringea o delle alterazioni della deglutizione e della fonazione. Alcuni esempi di patologie diagnosticabili sono infezioni delle vie aeree superiori, traumi alla gola, polipi, lesioni precancerose o i tumori in stadio iniziale della laringe o della faringe. La fibrolaringoscopia, inoltre, è utilizzata anche per la diagnosi della sindrome delle apnee ostruttive del sonno (OSAS).
Il medico potrebbe richiederla per valutare il paziente che riferisce segni e sintomi quali:
- Tosse cronica,
- Difficoltà di deglutizione (disfagia),
- Dolore o bruciore alla deglutizione (odinofagia),
- Raucedine o alterazione della voce (disfonia),
- Dolore cronico alla gola,
- Sensazione di un nodulo o di un corpo estraneo nella gola,
- Sintomi di aspirazione (passaggio di materiale nelle vie respiratorie),
- tosse con sangue (emottisi).
Oltre al ruolo diagnostico, la laringoscopia può essere indicata anche per trattare alcune patologie delle corde vocali o della gola.
Controindicazioni
La fibrolaringoscopia è un esame privo di controindicazioni, che può quindi essere praticato in pazienti di qualsiasi età e condizione (neonati, donne in gravidanza, …), fatte salve eventuali controindicazioni all’anestesia totale nel caso della laringoscopia diretta.
Preparazione alla laringoscopia
Prima di eseguire una laringoscopia è opportuno informare il medico dell’assunzione di qualsiasi medicinale, vitamina o integratore e riferire eventuali allergie a farmaci (in alcuni casi potrebbe essere richiesta la sospensione della terapia anticoagulante o antiaggregante alcuni giorni prima del test).
Si richiede inoltre alcune ore di digiuno dal cibo e dai liquidi prima di eseguire la procedura (dalla sera prima in caso di anestesia totale).
I diversi approcci alla laringoscopia
È possibile distinguere diverse tipologie di laringoscopia:
- Laringoscopia indiretta
- Laringoscopia diretta
- Fibrolaringoscopia
- Laringoscopia a fibre ottiche rigide
- Video-fibrolaringoscopia con “Narrow-Band Imaging” (NBI).
Laringoscopia indiretta (a specchio)
La laringoscopia indiretta è una procedura non invasiva eseguita in regime ambulatoriale e senza necessità di anestesia né sedazione. In alcuni casi potrebbe essere utilizzato uno spray anestetico locale per ridurre l’eventuale disagio per il paziente.
Prevede l’introduzione di uno specchio laringeo (un piccolo specchietto curvo) all’interno del cavo orale e mediante una fonte luminosa permette di eseguire l’esame obiettivo di faringe e laringe. Lo specchietto viene riscaldato in modo da evitare l’appannamento.
La laringoscopia a specchio fornisce solo una visione limitata della laringe sottoglottica e della trachea prossimale, ma non richiede che dispositivi estremamente semplici. Se si sospetta una patologia in queste regioni è tuttavia opportuno utilizzare altre procedure, come la laringoscopia diretta o la broncoscopia.
Laringoscopia diretta
La laringoscopia diretta è un esame più invasivo, eseguito in anestesia in un contesto specialistico (sala operatoria in anestesia totale).
Il paziente è posizionato sul lettino in decubito supino (sdraiato sulla schiena) e un tubo rigido viene inserito dal cavo orale fino alla laringe. Le immagini riprese dalla telecamera vengono inviate a un monitor esterno o a un microscopio binoculare. In questo modo è possibile visualizzare lo stato dell’organo, delle corde vocali e se necessario eseguire piccole procedure chirurgiche (ad esempio con laser).
Fibrolaringoscopia
La laringoscopia diretta con fibre ottiche flessibili (fibrolaringoscopia) è un esame meno invasivo del precedente e viene generalmente eseguito in anestesia locale. Il laringoscopio flessibile viene inserito dal naso, per cui permette di visualizzare anche le cavità nasali e le tre porzioni della faringe, oltre alla laringe e alle corde vocali.
Laringoscopia a fibre ottiche rigide
La laringoscopia a fibre ottiche rigide una procedura che fa uso di un tubo rigido dotato di luce; consente allo specialista un’osservazione diretta della gola, fino alle corde vocali. È particolarmente utile per valutare le meccaniche di vibrazione delle corde vocali, grazie all’ausilio di luce stroboscopica. Viene in genere somministrata un’anestesia locale in forma di spray al fine di ridurre il disagio per il paziente.
Video-fibrolaringoscopia con NBI
Questo esame consente di visualizzare la struttura laringea a un ingrandimento maggiore e offre quindi un grado di dettaglio superiore. I fibroscopi dotati di tecnologia “Narrow-Band Imaging”, inoltre, possono valutare le anomalie vascolari e aiutare a distinguere lesioni precancerose da lesioni benigne. Solitamente prima del suo utilizzo si impiega uno spray anestetico che consente di inibire il riflesso della tosse e del vomito.
Fa male?
La laringoscopia è un esame che non provoca dolore, ma può essere fastidioso, soprattutto in presenza di alcune caratteristiche anatomiche personali come cavità nasali particolarmente strette o un facile riflesso faringeo (che induce conati di vomito).
In genere lo specialista mantiene il contatto con il paziente, guidandolo ad una corretta postura e respirazione per minimizzare il disagio e favorire una più rapida e accurata valutazione.
Utile ricordare che l’applicazione di l’anestetico locale spray inibisce anche la percezione del passaggio dell’aria, inducendo la sensazione di leggero soffocamento, ma NON ci sono rischi da questo punto di vista (in quanto trattasi, appunto, solo di sensazione).
Quanto dura?
Gli approcci ambulatori hanno durata limitata, indicativamente non più di 15-30 minuti (spesso anche meno nelle visite di routine).
La laringoscopia diretta ha invece una durata estremamente variabile, dipendendo dal tipo d’intervento necessario.
Cosa succede dopo
Dopo aver eseguito la laringoscopia, il paziente verrà osservato da vicino per monitorare la comparsa di eventuali complicanze. In caso di anestesia locale la durata può essere di alcune decine di minuti, mentre in seguito ad anestesia totale potrebbero essere richieste un paio d’ore; in questo secondo caso è consigliabile avere un accompagnatore per il passaggio a casa, dato che gli effetti dell’anestesia potrebbero impedire al soggetto di guidare nelle ore successive.
Se sono state eseguite delle biopsie come parte della procedura, i risultati saranno in genere disponibili entro alcuni giorni.
I rischi della laringoscopia
La laringoscopia indiretta non presenta particolari rischi; nel caso di applicazione di anestesia locale, la cavità orale e la gola rimarranno anestetizzate per alcune ore e non sarà possibile riprendere a mangiare fino a che la sensazione di intorpidimento non sarà scomparsa.
La laringoscopia diretta è generalmente sicura, ma come ogni procedura invasiva presenta minimi rischi di:
- Reazioni all’anestesia
- Denti scheggiati o rotti
- Dolore alla lingua o alterazioni del gusto
- Infezione
- Raucedine
- Sanguinamento in gola (molto raro).
La laringoscopia è uguale alla gastroscopia?
Il principio della laringoscopia è molto simile a quello dell’endoscopia digestiva (gastroscopia), ma i due approcci vengono utilizzati per studiare organi diversi, la laringe in un caso e il tratto esofago-stomaco nell’altro. Il laringoscopio è quindi uno strumento specificamente progettato per visualizzare la laringe.
A cura del Dr. Marco Cantele, medico chirurgo
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