MOC (esame): quando, come e perché

Cos’è la mineralometria ossea computerizzata (MOC)?

La mineralometria ossea computerizzata (MOC) è un test diagnostico che utilizza i raggi X per misurare in modo indiretto la quantità di minerali (soprattutto il calcio) presenti nelle ossa del paziente. Si tratta di una procedura estremamente importante nella prevenzione e nella diagnosi precoce dell’osteoporosi, una malattia che affligge maggiormente la fetta di popolazione di sesso femminile e che costituisce un fattore di rischio importante per le fratture ossee.

Disegno semplificato del dispositivo che consente l'esame MOC (DEXA)

By BruceBlaus. When using this image in external sources it can be cited as:Blausen.com staff (2014). “Medical gallery of Blausen Medical 2014“. WikiJournal of Medicine 1 (2). DOI:10.15347/wjm/2014.010. ISSN 2002-4436. – Own work, CC BY 3.0, Link

L’osteoporosi è una patologia dello scheletro osseo caratterizzata da una diminuzione nella quantità di calcio che costituisce la matrice ossea e da un’alterazione nella sua micro-architettura strutturale; la naturale conseguenza di questa malattia è l’aumentata fragilità e quindi la maggior propensione alle fratture anche per traumatismi di entità ridotta. Le sedi maggiormente a rischio di osteoporosi sono:

  • vertebre,
  • collo del femore,
  • polso,
  • omero,
  • caviglia.

La MOC prende talvolta il nome di assorbimetria a raggi X a doppia energia (DXA o DEXA), ma la metodica alla base della tecnica è uguale: si tratta quindi dello stesso esame.

A cosa serve la MOC?

La mineralometria ossea computerizzata viene solitamente richiesta dal proprio Medico nel sospetto di un’aumentata fragilità ossea, che può rappresentare la prima manifestazione dell’osteoporosi, ma trova applicazione anche nell’ambito dello screening: talvolta infatti l’osteoporosi mostra i suoi primi segni solamente a livello microscopico, asintomatico, mentre le ossa sono appunto ancora stabili e forti.

Riconoscere l’osteoporosi in tale frangente precoce consente di attuare misure terapeutiche preventive che preservano l’architettura ossea e che consentono di arricchirne la matrice calcica, ad esempio attraverso l’assunzione di farmaci e integratori alimentari contenenti la vitamina D.

Chi si deve sottoporre a screening per l’osteoporosi?

Il National Institute of Health (NIH) raccomanda lo screening alle seguenti categorie di pazienti che sono state riconosciute a rischio per tale patologia:

  • Tutte le donne di età superiore ai 65 anni
  • Tutte le donne di età inferiore ai 65 anni che abbiano un aumentato rischio di frattura

Il sesso femminile presenta infatti un rischio di sviluppare osteoporosi molto superiore rispetto a quello maschile, soprattutto a causa di alcuni meccanismi ormonali che vengono meno dopo la menopausa.

Costituiscono altri fattori di rischio per lo sviluppo di osteoporosi:

  • consumo di alcolici (quantificato come assunzione di più di 3 unità di alcol al giorno)
  • abitudine al fumo di sigaretta
  • insufficienza renale cronica
  • menopausa precoce
  • artrite reumatoide
  • anoressia o altri disturbi dell’alimentazione che determinino un basso indice di massa corporea (sottopeso)
  • anamnesi famigliare positiva per osteoporosi
  • storia di fratture da fragilità (ossia fratture causate da attività considerate normali, non traumi gravi)
  • recente riscontro di diminuita altezza (sintomatico di crollo vertebrale)
  • stile di vita sedentario

Preparazione e come vestirsi

La mineralometria ossea computerizzata richiede una preparazione minima se non nulla: nella maggior parte dei casi non è necessario neanche togliere i vestiti; sarebbero tuttavia da evitare abiti con bottoni o cerniere in quanto i metalli possono interferire con il passaggio dei raggi X.

Non è necessario essere a digiuno.

Come si svolge l’esame?

L’intera procedura è indolore, non invasiva e non serve assumere nessun farmaco o tracciante per la sua esecuzione. È necessario semplicemente stendersi sul lettino e rimanere fermi durante la registrazione delle immagini.

Lettino per la MOC

iStock.com/baranozdemir

Il tipo di esami che può essere eseguito è duplice:

  • MOC centrale:  Le immagini vengono registrate con il paziente steso su di un lettino, mentre la sorgente dei raggi irradia le anche, la colonna vertebrali o altre ossa del rachide.
  • MOC periferica: Le immagini vengono registrate in maniera meno impegnativa, con uno strumento più piccolo che normalmente viene adoperato come mezzo di screening per valutare se è necessario eseguire una MOC centrale.

Rischi associati

La mineralometria ossea computerizzata è un tipo di esame che fa uso dei raggi X per rilevare la densità ossea delle regioni interessate; ciò rende esposti i pazienti ad una piccola dose di radiazioni, anche se in realtà si tratta di quantità minime che hanno un impatto quasi insignificante sul possibile sviluppo di patologie o complicanze.

Nello specifico è scientificamente dimostrato da meta-analisi comparative che il beneficio ottenuto dallo screening con MOC è molto superiore al rischio radiologico legato all’esposizione ai raggi X.

Nel caso in cui ci sia ragione di credere che una gravidanza è un corso sarà necessario avvisare il Medico, in quanto l’esposizione ai raggi X può essere dannosa per il feto.

Valori e interpretazione

I risultati del test vanno mostrati al proprio Medico, che avrà cura di attribuirvi un significato e di spiegarlo con chiarezza al paziente. La densità ossea media viene espressa come “T-score”, ossia un punteggio che compara la propria densità ossea a quella di un individuo dii 30 anni compiuti in buona salute.

Un T-score di 0 è da considerarsi ottimale.

Secondo il National Institute of Health i risultati dell’esame vanno così interpretati:

  • T-score compreso tra -1 e 1 — esito normale
  • T-score compreso tra -1 e -2,5 — diminuita densità ossea
  • T-score inferiore a -2,5 — osteoporosi
  • T-score inferiore a -2,5 con fratture da fragilità — osteoporosi severa

Cosa fare per migliorare la propria condizione?

Le informazioni che fornisce la MOC consentono al proprio Medico di trarre conclusioni su quale sia il percorso diagnostico o terapeutico ottimale. Un T-score intermedio può infatti essere segno di una condizione di osteoporosi lieve, anche chiamata osteopenia; riconoscerla è importante, in quanto essa può essere potenzialmente trattata attraverso l’utilizzo di farmaci ed integratori.

Chi in generale presenta una massa ossea bassa può adottare alcuni accorgimenti per fare in modo di rallentare la perdita di tessuto e quindi prevenire l’osteoporosi:

  • Mangiare cibi ricchi in calcio
  • Prendere il sole regolarmente, utilizzando le dovute precauzioni, per assicurarsi un una sufficiente produzione di vitamina D
  • Praticare esercizio fisico regolarmente
  • Evitare il fumo di sigaretta
  • Valutare con attenzione le terapie a base di corticosteroidi, che annoverano tra gli effetti collaterali un aumentato rischio di osteoporosi

Le forme di osteoporosi franca beneficiano solo in parte di questi accorgimenti (che rimangono necessari, ma non sufficienti) e richiedono l’inizio di un percorso terapeutico mirato, solitamente basato sull’assunzione di vitamina D e/o di bifosfonati.

Fonti e bibliografia

 

A cura del Dr. Marco Cantele, medico chirurgo

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Importante

Revisione a cura del Dott. Roberto Gindro (fonti principali utilizzate per le analisi http://labtestsonline.org/ e Manual Of Laboratory And Diagnostic Tests, Ed. McGraw-Hill).

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