Proctoscopia: preparazione, procedura, effetti collaterali

Introduzione

La proctoscopia (o rettoscopia) è una procedura medica che consente di esaminare la cavità anale, l’ampolla rettale e il sigma-colon, ovvero la parte terminale dell’intestino; viene praticato mediante l’utilizzo di un rettoscopio, rigido o flessibile, che si presenta come una sorta di tubo cavo dotato di una minuscola luce all’estremità.

Oltre all’ispezione visiva trova anche applicazione nel prelievo di piccoli campioni di tessuto (biopsia) per la successiva analisi di laboratorio, nonché per la rimozione di polipi ed altre escrescenze anomale.

Medico in procinto di eseguire una rettoscopia

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Rettoscopia o colonscopia?

L’ispezione del tratto intestinale viene eseguita mediante strumenti specifici (endoscopi) di forma tubolare e dotati di una di camera e fonte di luce (a LED nelle ultime generazioni di dispositivi).

  • Lo strumento per l’esame del solo ano è l’anoscopio (anoscopia).
  • Lo strumento per l’esame del retto è chiamato proctoscopio/rettoscopio (proctoscopia o rettoscopia).
  • Per esaminare il colon sigmoideo (il tratto termine dell’intestino, per circa 25 cm) viene utilizzato un dispositivo chiamato sigmoidoscopio (sigmoidoscopia).
  • Per esaminare l’intero colon, dal retto al cieco, viene utilizzato il colonscopio a fibre ottiche (colonscopia).
Anoscopio, proctoscopio e rettoscopio

Di Anoscope,_proctoscope_and_rectoscope.png: Mikael Häggströmderivative work: Adert (talk) – Questo file deriva da: Anoscope, proctoscope and rectoscope.png:, Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=18502182

La differenza risiede quindi essenzialmente nel tratto di intestino che è necessario ispezionare, con la rettoscopia che risulta meno invasiva della colonscopia.

A cosa serve?

La proctoscopia viene in genere prescritta in presenza di sintomi rettali di origine poco chiara, ad esempio un sanguinamento rettale e anale non direttamente spiegabile da disturbi comuni come le emorroidi.

Può quindi essere richiesta in caso di sintomi di cui non si trova la causa, come ad esempio:

Più in generale consente di:

  • diagnosticare disturbi localizzati a livello di retto e ano (poliposi, fistole rettali e anali e tumori)
  • evidenziare l’origine del sanguinamento (se presente)
  • monitorare o rimuovere polipi intestinali o altre escrescenze anomale
  • monitorare pazienti con precedente diagnosi di tumore del retto.

Preparazione

La preparazione alla rettoscopia consente un’accurata pulizia del retto, la parte terminale dell’intestino dove si raccolgono le feci prima della loro espulsione.

Più scrupolosa è la pulizia, più facile sarà per il medico osservare a fondo la mucosa rettale (aumentando così la sensibilità dell’esame e riducendo il rischio di dover ripetere l’esame in una seconda seduta); il medico suggerirà quindi come procedere, ad esempio con preparati orali e/o (più comunemente) clistere di pulizia (eventualmente da ripetere due volte, la sera prima e poi ancora la mattina dell’esame).

Non sono richieste prescrizioni particolari per la dieta nei giorni precedenti una rettoscopia.

Si raccomanda di segnalare preventivamente al medico l’eventuale assunzione di farmaci anticoagulanti.

Anestesia

L’esame viene eseguito a livello ambulatoriale e, salvo eccezioni, non necessita né di sedazione né di anestesia, essendo meno invasivo della colonscopia. In caso di sedazione si raccomanda di evitare il consumo di cibo nelle ore che precedono l’esame.

Può invece essere applicata della crema anestetica localmente (ad esempio lidocaina 1%), qualche minuto prima dell’inizio, per ridurre il disagio.

Quanto dura?

La rettoscopia richiede in genere circa 15 minuti per essere completata.

Procedura

Per praticare una rettoscopia il paziente viene fatto sdraiare su un lettino e le possibili posizioni sono in genere due:

  • posizione laterale sinistra, con le gambe flesse sull’addome
  • posizione inginocchiata sul lettino, con il tronco piegato in avanti e incurvato.

Il medico eseguirà prima un esame rettale preliminare con un dito lubrificato guantato, dopodiché inserirà delicatamente nel canale anale il rettoscopio, per poi osservare i diversi tratti dell’intestino, intervenendo se necessario.

Durante il movimento del rettoscopio è possibile avvertire una sensazione come se fosse necessario defecare.

La rettoscopia è dolorosa?

In genere la rettoscopia viene descritta come fastidiosa, ma non causa di vero dolore (a meno della presenza di emorroidi molto infiammate).

Durante l’eventuale insufflazione di aria (che migliora la capacità di visione del medico, grazie alla distensione delle pareti) è possibile avvertire leggeri crampi addominali o una sensazione di pienezza.

Rischi ed effetti indesiderati

La rettoscopia è un esame a bassissimo rischio; tra gli effetti collaterali più comuni, comunque rari, figura un leggero sanguinamento rettale in concomitanza dell’inserimento del proctoscopio, soprattutto in caso di mucosa rettale infiammata. Rare anche le eventuali infezioni post-esame.

Rettoscopio

Il rettoscopio è uno strumento di lunghezza variabile, ma generalmente entro i 25–30 cm circa (diametro di 25-30 mm).

Lo strumento è oggi di materiale plastico e racchiude un sistema ottico dotato di luce, che consente di ispezionare il tratto terminale dell’intestino.

In corrispondenza del fondo si trova un piccolo stantuffo di gomma attraverso il quale il medico è in grado di insufflare aria nel retto, al fine di distenderne le pareti e favorire una miglior osservazione dei tessuti; consente inoltre l’introduzione di strumenti in grado di consentire il prelievo di frammenti di tessuto (biopsia) sospetti e la rimozione di polipi.

Negli ultimi anni i rettoscopi flessibili stanno gradualmente sostituendo i tradizionali strumenti rigidi, perché meglio tollerati dai pazienti e in grado di garantire una miglior maneggevolezza all’operatore.

Fonti e bibliografia

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Importante

Revisione a cura del Dott. Roberto Gindro (fonti principali utilizzate per le analisi http://labtestsonline.org/ e Manual Of Laboratory And Diagnostic Tests, Ed. McGraw-Hill).

Le informazioni contenute in questo sito non devono in alcun modo sostituire il rapporto medico-paziente; si raccomanda di chiedere il parere del proprio dottore prima di mettere in pratica qualsiasi consiglio od indicazione riportata.