Globuli rossi nelle urine: quando preoccuparsi?

Valori Normali

Di norma nell’urina non sono presenti globuli rossi.

(Attenzione, gli intervalli di riferimento possono differire da un laboratorio all'altro, fare quindi riferimento a quelli presenti sul referto in caso di esami del sangue ed urina.)

Descrizione

Ematuria è il termine medico che si usa per indicare il riscontro di globuli rossi nelle urine, globuli rossi che sono infatti il principale costituente del sangue (oltre ad essere responsabili del caratteristico colore del fluido).

La loro presenza nelle urine può provenire da qualsiasi parte del tratto urinario:

  • rene,
  • ureteri (i canali che trasportano l’urina dai reni alla vescica),
  • vescica (dove viene immagazzinata l’urina),
  • prostata (presente solo negli uomini),
  • uretra (il canale attraverso il quale l’urina esce dal corpo) .

Ancora prima che negli esami del sangue, può succedere di vedere l’urina rossa e, sebbene sia un evento che possa comprensibilmente preoccupare, ma fortunatamente nella maggior parte dei casi si tratta di condizioni non pericolose; questo non toglie ovviamente la necessità di indagare, perché occasionalmente le cause possono essere più serie ed eventualmente urgenti.

Sangue nelle urine

Shutterstock/Tom Schoumakers

Interpretazione

L’ematuria, ovvero la presenza di sangue (e relativi globuli rossi) nell’urina viene distinta in due possibili casi:

  • Ematuria macroscopica: è possibile osservare il sangue ad occhio nudo perché il colore dell’urina è chiaramente alterato (rosa, varie tonalità di rosso o addirittura color cola);
  • Ematuria microscopica, in cui l’urina è di colore normale e la presenza di globuli rossi viene rilevata attraverso l’esame di un campione in laboratorio.

Tra le principali cause di sangue nelle urine figurano:

  • Cistite, ovvero l’infezione della vescica: tipicamente accompagnata da bruciore o dolore durante la minzione e urgenza, è probabilmente la causa più comune, ma fortunatamente quasi mai preoccupante. È importante che non venga trascurata perché l’infezione potrebbe risalire lungo gli ureteri raggiungendo il rene.
  • Pielonefrite (infezione del rene): più seria della cistite, è importante che non venga trascrurata.
  • Calcoli renali, che di solito si presentano con il caratteristico dolore ad un lato schiena o al fianco (colica renale).
  • Altre condizioni renali.
  • Traumi renali (ad esempio in seguito a cadute o incidenti).
  • Ingrandimento della prostata (iperplasia prostatica benigna), un disturbo esclusivamente maschile e comune in età avanzata.
  • Tumore della vescica, della prostata o del rene: colpisce tipicamente pazienti di età superiore ai 50 anni.
  • Ematuria familiare benigna.

Tra le altre possibili cause figurano anche malattie epatiche, anemia falciforme, malattia renale policistica e disturbi della coagulazione (come l’emofilia).

Per chiarire la causa del sanguinamento, a meno di un quadro clinico (sintomi) estremamente chiaro, è possibile ricorrere ad esami di approfondimento quali ad esempio:

  • Esame delle urine
  • Esami del sangue, qualora vi sia il sospetto di malattie renali.
  • Ecografia, TAC, … Si tratta di esami di imaging  utili a esaminare la struttura dei reni, degli ureteri e della vescica, per evidenziare ad esempio la presenza di calcoli renali o anomalie degli organi.
  • Cistoscopia, un esame più invasivo in cui un tubicino dotato di telecamera viene introdotto delicatamente fino alla vescica attraverso l’uretra per esaminare il rivestimento dell’organo e procedere, se necessario alla raccolta di un piccolo campione di tessuto per la successiva analisi di laboratorio (biopsia).
  • Biopsia renale: durante una biopsia renale si preleva rimuove un piccolo frammento di tessuto dal rene per la successiva analisi.

Fattori che influenzano l'esame

Anche l’esercizio fisico intenso potrebbe causare una temporanea e non significativa presenza di sangue nelle urine, così come recenti rapporti sessuali. Non è raro che possa essere rilevato sangue nelle urine in caso di contaminazione del flusso mestruale.

Talvolta l’urina è rossa o rossastra a causa della presenza di sostanze coloranti, consumate ad esempio con alimenti come le barbabietole o in seguito all’assunzione di alcuni farmaci (come la fenazopiridina, un analgesico delle vie urinarie non molto usato).

Quando viene richiesto l'esame

L’esame può essere richiesto come test di routine, oppure qualora il paziente noti una colorazione anomala delle urine, o ancora in caso di sintomi anomali come bruciore e urgenza della minzione.

Preparazione richiesta

L’esame viene condotto su un campione di urina raccolto in qualsiasi momento (tipicamente la mattina per comodità, ma non necessariamente a digiuno, che tuttavia può essere richiesto per altre analisi).

È necessario un campione di urina pulito, per questo in genere si consiglia di:

  1. Procedere ad un’accurata igiene intima, scoprendo il glande negli uomini e pulendo con attenzione le labbra vaginali nel caso della donna.
  2. Si inizia ad urinare nel sanitario per poi interrompersi dopo la prima emissione (primo mitto).
  3. A questo punto si raccoglie il campione (mitto intermedio).
  4. E infine si svuota la vescica con l’urina rimanente nel sanitario.

Articoli ed approfondimenti

Link sponsorizzati

Importante

Revisione a cura del Dott. Roberto Gindro (fonti principali utilizzate per le analisi http://labtestsonline.org/ e Manual Of Laboratory And Diagnostic Tests, Ed. McGraw-Hill).

Le informazioni contenute in questo sito non devono in alcun modo sostituire il rapporto medico-paziente; si raccomanda di chiedere il parere del proprio dottore prima di mettere in pratica qualsiasi consiglio od indicazione riportata.