Muco cervicale e ovulazione: guida pratica (e facile)

Introduzione

La natura ha dotato il corpo femminile di vari meccanismi biologici che possono aiutarci a comprendere i diversi stati di fertilità durante il ciclo mestruale.

Uno di questi segnali è il muco cervicale, che subisce modifiche significative in risposta agli ormoni sessuali, diventando un importante indicatore dell’ovulazione. Queste trasformazioni, sebbene funzionali al corpo stesso, offrono la possibilità di trarre preziose informazioni osservando e apprezzando le loro caratteristiche distintive.

Attraverso una consapevole osservazione, possiamo così sfruttare queste indicazioni per comprendere meglio i tempi di maggiore fertilità, contribuendo alla gestione consapevole della salute riproduttiva.

Cos’è il muco cervicale?

Il muco cervicale è una secrezione prodotta dalle ghiandole cervicali, situata all’interno del collo dell’utero.

La sua composizione e consistenza variano durante il ciclo mestruale a causa delle fluttuazioni ormonali, in particolare degli estrogeni e del progesterone. Il ruolo principale di questa secrezione è quello di facilitare o impedire il passaggio degli spermatozoi attraverso il canale cervicale, oltre che lubrificare il canale vaginale durante il rapporto sessuale.

Come cambia il muco durante il ciclo?

  1. Fase pre-ovulatoria: Dopo la fine delle mestruazioni, il muco cervicale può essere inizialmente assente o molto denso e appiccicoso. Questa consistenza impedisce l’ascesa degli spermatozoi nell’utero, creando un ambiente ostile.
  2. Avvicinandosi all’ovulazione: Man mano che l’ovulazione si avvicina, aumenta la produzione di estrogeni, rendendo il muco più abbondante, chiaro e elastico, simile al bianco d’uovo crudo. Questa trasformazione è cruciale poiché crea un ambiente favorevole per gli spermatozoi, facilitando il loro movimento verso l’ovulo.
  3. Post-ovulazione: Dopo l’ovulazione, il livello di progesterone aumenta, causando il ispessimento del muco per formare una barriera che protegge l’ambiente uterino. Il muco diventa nuovamente opaco e denso, ostacolando il passaggio degli spermatozoi.

Muco cervicale denso e appiccicoso

Il muco cervicale nei giorni non fertili presenta caratteristiche distinte rispetto al periodo fertile del ciclo. Durante questi giorni, il muco cervicale si manifesta generalmente in una delle seguenti forme:

  • Aspetto e consistenza
    • Assente o scarso: Spesso non c’è muco evidente nei giorni meno fertili o, se presente, la quantità è minima
    • Appiccicoso o grumoso: Il muco può essere spesso e appiccicoso, oppure può apparire granuloso o cremoso, indicando un ambiente non favorevole alla sopravvivenza o al movimento degli spermatozoi.
  • Colore opaco: A differenza del muco fertile, che è trasparente e simile al bianco d’uovo, il muco non fertile è più opaco, bianco o giallastro.
  • Sensazione: Durante la valutazione, il muco può dare una sensazione di secchezza o essere appiccicoso al tatto, a differenza della sensazione molto scivolosa del muco fertile.

Muco cervicale fertile, com’è?

Muco cervicale fertile

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Il muco cervicale è un marker naturale di fertilità. Durante i giorni più “fertili”, il muco acquista caratteristiche che possono essere osservate e tracciate per prevedere l’ovulazione. Molte donne utilizzano la consistenza del muco per applicare il metodo sintotermico, un approccio efficace per ottimizzare le possibilità di concepimento.

  • Aspetto: Il muco cervicale fertile ha un aspetto molto particolare che lo rende facilmente distinguibile dalle altre fasi del ciclo:
    • Trasparente: simile all’aspetto del bianco d’uovo crudo, il che permette una maggiore visibilità e meno opacità.
    • Elastico e scivoloso: il muco fertile si estende tra le dita senza rompersi facilmente, talvolta raggiungendo una lunghezza di diversi centimetri prima di spezzarsi. Questa elasticità è spesso descritta con il termine “spinnbarkeit”, un termine tedesco che significa “filante”.
  • Tocco e sensazione: al tatto il muco fertile ha consistenza scivolosa e spesso la donna è in grado di descrivere una sorta di sensazione di bagnato, a prescindere dall’eccitazione.
  • Funzione:
    • Aiuta gli spermatozoi: la consistenza scivolosa e l’ambiente alcalino del muco fertile aiutano a proteggere gli spermatozoi dall’acidità della vagina e facilitano il loro viaggio verso l’ovulo.
    • Filtro naturale: filtra gli spermatozoi non vitali o anormali, consentendo solo agli spermatozoi più sani di avanzare verso l’ovulo.
  • Durata: la fase di muco fertile può durare da alcuni giorni fino a una settimana, a seconda del ciclo individuale e dei livelli ormonali. Solitamente, la presenza del muco fertile aumenta fino al giorno dell’ovulazione.
    Con il passare degli anni i giorni in cui il muco si presenta con queste caratteristiche tendono a diminuire.

Come monitorare il muco cervicale?

  1. Osservazione regolare: È essenziale osservare e registrare giornalmente le modifiche del muco cervicale a partire dai primi giorni dopo la mestruazione.
  2. Valutazione della consistenza e del colore: Durante la verifica, presta attenzione alla quantità, alla consistenza (liquido, appiccicoso, cremoso, elastico) e al colore (trasparente, bianco, giallastro). Il modo più efficace consiste probabilmente nel prendere una piccola quantità di muco tra pollice e indice e provare poi ad allontanare le dita. La possibilità di estendersi in lunghi filamenti (che ricordando la mozzarella filante della fetta di pizza allontanata dal piatto) è indicativo di giorni fertili.
  3. Documentazione: Mantenere un diario o usare un’app specifica può aiutare a tracciare i cambiamenti nel tempo e prevedere i giorni più fertili.

Come prelevarlo

  1. Lavare le mani: Prima di tentare di prelevare il muco cervicale, è fondamentale lavarsi le mani con acqua e sapone per evitare di introdurre batteri nell’area vaginale.
  2. Trova una posizione comoda: Puoi provare diverse posizioni fino a trovare quella che ti permette di accedere più facilmente al muco cervicale. Le posizioni comuni includono sedersi sul water, stare in piedi con una gamba sollevata su un supporto come il bordo della vasca o accovacciarsi.
  3. Usare il pollice e l’indice: In passato si consigliava di raggiungere il collo dell’utero per prelevare il muco cervicale, ma è considerato sufficiente un prelievo anche meno in profondità. Nei giorni fertili il muco può essere in realtà così abbondante da vedersi già sugli slip. È comunque possibile inserire delicatamente il pollice e l’indice nella vagina fino a raccogliere un piccolo campione (se assente, è anche questo indicativo).
  4. Esaminare il muco: Una volta prelevato, osserva il muco tra il pollice e l’indice. Allontana delicatamente il muco tra le dita per valutarne l’elasticità e la consistenza.
    Guarda anche il colore e la trasparenza.
  5. Documentazione: Registra le caratteristiche del muco per ogni giorno, inclusa la consistenza, il colore e altre note che ritieni importanti. Questo ti aiuterà a riconoscere i modelli nel corso del tempo.
  6. Ripulire: Dopo aver finito, lava nuovamente le mani e pulisci eventuali residui.
  7. Consigli aggiuntivi
    • Regolarità: È utile controllare il muco cervicale ogni giorno, alla stessa ora, per avere un quadro più chiaro della tua fase di fertilità durante il ciclo.
    • Attenzione: Se riscontri dolore, fastidio eccessivo o irregolarità durante l’esame, è consigliabile consultare un medico.

Muco cervicale subito prima del ciclo

La consistenza può diventare più densa, cremosa, o appiccicosa, piuttosto che elastica o acquosa come nel periodo fertile.

In alcuni casi, può apparire leggermente più umido e scivoloso, con caratteristiche molto simili a quelle osservate nei giorni fertili, ma in genere non raggiunge la stessa quantità e qualità dell’ovulazione.

Se stai cercando una gravidanza e osservi questa consistenza, in ogni caso, non è ancora detta l’ultima parola finché non vedi comparire le mestruazioni; in alcuni casi le fluttuazioni ormonali rendono difficile interpretabile il muco in questa fase.

Muco cervicale dopo il concepimento e all’inizio della gravidanza

Dopo il concepimento, il corpo di una donna inizia subito a subire cambiamenti per sostenere la gravidanza, e il muco cervicale non fa eccezione. La produzione e la consistenza del muco cervicale cambiano in risposta ai cambiamenti ormonali che avvengono dopo il concepimento, principalmente a causa dell’aumento del progesterone. Ecco cosa generalmente succede al muco cervicale dopo il concepimento:

  • Aumento del progesterone Il progesterone, il cui livello aumenta significativamente dopo il concepimento, ha l’effetto di ispessire il muco cervicale. Questo cambiamento crea una sorta di “tappo mucoso” nel canale cervicale. Il tappo ha lo scopo principale di proteggere l’utero, e quindi il feto in crescita, da infezioni esterne.
  • Variabilità individuale È importante notare che la consistenza e la quantità del muco cervicale possono variare notevolmente da donna a donna e da gravidanza a gravidanza. Alcune donne potrebbero non notare grandi cambiamenti nel muco cervicale, mentre altre potrebbero vedere differenze significative.
  • Caratteristiche del muco cervicale dopo il concepimento
    • Più spesso e appiccicoso: Diversamente dal muco elastico e acquoso osservato durante i giorni fertili, il muco dopo il concepimento tende ad essere più denso e appiccicoso.
    • Colore opaco: Il muco può apparire più opaco, e non chiaro come durante l’ovulazione.
    • Meno abbondante: Mentre alcune donne potrebbero notare un aumento del muco subito dopo il concepimento, il muco tende generalmente a ridursi in quantità man mano che la gravidanza progredisce.
  • Il ruolo del tappo mucoso Il tappo mucoso che si forma è molto importante per la salute della gravidanza. Rimane in posto per la maggior parte della gravidanza, fornendo una barriera contro i patogeni e sostanze esterne. Questo tappo viene espulso solo verso la fine della gravidanza, spesso segnalato da ciò che viene chiamato “perdita del tappo mucoso”, che può essere un preludio al travaglio.

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Importante

Revisione a cura del Dott. Roberto Gindro (fonti principali utilizzate per le analisi http://labtestsonline.org/ e Manual Of Laboratory And Diagnostic Tests, Ed. McGraw-Hill).

Le informazioni contenute in questo sito non devono in alcun modo sostituire il rapporto medico-paziente; si raccomanda di chiedere il parere del proprio dottore prima di mettere in pratica qualsiasi consiglio od indicazione riportata.