Atrofia vaginale: cause, sintomi e rimedi

Cos’è l’atrofia vaginale

L’atrofia vaginale, nota anche come vaginite atrofica, è una condizione che colpisce molte donne, tipicamente dopo la menopausa. Si tratta di un assottigliamento delle pareti vaginali dovuti alla diminuzione degli estrogeni, accompagnato da secchezza e infiammazione. Questo può portare a sintomi fastidiosi e dolorosi che possono interferire con la qualità di vita e l’intimità.+

Sebbene i termini “atrofia vaginale” e “vaginite atrofica” siano spesso usati in modo intercambiabile, essi non sono del tutto equivalenti:

  • Atrofia vaginale si riferisce al processo di assottigliamento delle pareti vaginali e alla compromissione delle loro funzioni, come la diminuzione dell’elasticità e della produzione di lubrificazione naturale.
  • Vaginite atrofica, invece, rappresenta lo stato infiammatorio (indicato dal suffisso -ite) che consegue all’atrofia vaginale.

Quando le donne presentano una significativa componente di disturbi urinari associati all’atrofia vaginale, il quadro clinico può essere definito in modo più completo come “sindrome genitourinaria della menopausa”.

Donna con vestito rosso, seduta, con le mani appoggiate sulla zona pubica

Shutterstock/Siriluk ok

Cause

L’atrofia vaginale è principalmente causata da una diminuzione dei livelli di estrogeni, tipica dell’entrata in menopausa.

Gli estrogeni sono ormoni femminili prodotti dalle ovaie che, tra le numerose funzioni, mantengono anche la vagina ben lubrificata, favorendo il mantenimento di pareti elastiche e del giusto spessore.

Durante la menopausa la produzione di estrogeni diminuisce significativamente, portando all’assottigliamento e secchezza delle pareti vaginali. Anche alcuni trattamenti medici come la chemioterapia, la radioterapia pelvica o l’asportazione chirurgica delle ovaie (menopausa chirurgica) e la pillola anticoncezionale possono indurre una riduzione della produzione di estrogeni e conseguente atrofia vaginale.

Sintomi

I sintomi dell’atrofia vaginale possono variare da donna a donna, ma in genere comprendono uno o più fra i seguenti:

Questi sintomi possono avere un impatto significativo sulla qualità della vita, causando disagio fisico e emotivo e interferendo con l’intimità di coppia.

Diagnosi

La diagnosi di atrofia vaginale si basa su un’attenta anamnesi dei sintomi e un esame obiettivo ginecologico. Durante l’esame il medico valuterà l’aspetto delle pareti vaginali e del vestibolo vulvare, verificando la presenza di arrossamento, pallore, assottigliamento e secchezza.

Trattamento

Il trattamento dell’atrofia vaginale mira ad alleviare i sintomi e migliorare la qualità di vita. Le principali opzioni terapeutiche includono:

  • Lubrificanti vaginali: L’uso regolare di lubrificanti idrosolubili durante l’attività sessuale può alleviare la secchezza e il disagio. Evitare lubrificanti a base di oli che possono irritare la mucosa.
  • Idratanti vaginali: Questi prodotti possono essere usati regolarmente per mantenere l’idratazione vaginale. Contengono acido ialuronico e altri agenti idratanti.
  • Terapia ormonale locale: L’applicazione di creme, ovuli o anelli vaginali a base di estrogeni a basso dosaggio può ripristinare la normale fisiologia vaginale. Questi prodotti hanno un assorbimento sistemico minimo e sono quindi generalmente ben tollerati.
  • Terapia ormonale sistemica: In alcuni casi, gli estrogeni per via orale o transdermica possono essere considerati, soprattutto se coesistono altri sintomi menopausali (come le vampate di calore) in forma particolarmente grave e debilitante.
  • Modulatori dei recettori degli estrogeni (SERM): Ospemifene è un farmaco approvato per il trattamento dell’atrofia vaginale. Agisce selettivamente sui recettori vaginali degli estrogeni.
  • Laser e altre terapie: La terapia laser e a radiofrequenza sono opzioni emergenti per il trattamento dell’atrofia vaginale, ma sono necessari ulteriori studi per stabilirne l’efficacia e la sicurezza a lungo termine.

Prevenzione

Alcune misure preventive possono aiutare a mantenere la salute vaginale e ritardare l’insorgenza dell’atrofia:

  • Mantenere un’attività sessuale regolare che promuova la lubrificazione e l’elasticità vaginale.
  • Usare regolarmente lubrificanti durante i rapporti.
  • Eseguire esercizi di Kegel per rinforzare i muscoli del pavimento pelvico.
  • Mantenere una buona igiene intima ed evitare saponi aggressivi o detergenti profumati.
  • Seguire una dieta ricca di fitoestrogeni, contenuti ad esempio in soia, semi di lino e legumi.
  • Evitare il fumo che può peggiorare l’atrofia vaginale.Complicazioni

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Importante

Revisione a cura del Dott. Roberto Gindro (fonti principali utilizzate per le analisi http://labtestsonline.org/ e Manual Of Laboratory And Diagnostic Tests, Ed. McGraw-Hill).

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