- Introduzione
- Cancrena o gangrena?
- Cause
- Classificazione
- Immagini
- Sintomi
- Complicazioni
- Quando rivolgersi al medico
- Diagnosi
- Cura e rimedi
- Fonti e bibliografia
Introduzione
La cancrena è una condizione pericolosa e potenzialmente fatale che si verifica quando il flusso sanguigno verso una vasta area di tessuto viene meno; le cellule, non ricevendo più ossigeno e nutrienti, vanno inevitabilmente incontro a morte, processo che determina il caratteristico colore nero-verdastro che assume la pelle che ne è affetta; ad accompagnare questa variazione della tonalità si verificano anche una riduzione della temperatura nell’area colpita (venendo meno l’apporto di sangue anche il calore si riduce), dolore e sviluppo di fissurazioni (ferite), mentre a livello sistemico possono manifestarsi febbre e setticemia (condizione di infezione diffusa).
Cancrena o gangrena?
I due termini sono sostanzialmente sinonimi; nel linguaggio specialistico si fa in genere uso del termine gangrena, mentre a livello popolare è più comune sentire l’uso del termine cancrena.
Cause
La cancrena si verifica quando l’afflusso di sangue verso uno specifico tessuto viene meno, per esempio a causa di:
- un’infezione
- una lesione traumatica, come una ferita, un morso di animale od un’ustione,
- congelamento,
- interruzioni del flusso sanguigno (il sangue fornisce ossigeno e sostanze nutritive a tutte le cellule dell’organismo, oltre ad essere responsabile della distribuzione degli anticorpi in caso d’infezione; senza un adeguato e costante apporto di sangue le cellule non possono sopravvivere e i tessuti non possono che andare incontro a decomposizione).
Braccia e gambe (arti), ed in particolare mani e piedi (ovvero le estremità) sono i distretti più comunemente interessati; può verificarsi anche nei muscoli e negli organi interni, come la cistifellea.
Fattori di rischio
Chiunque può sviluppare cancrena, ma ne risultano più esposizione pazienti affetti da:
- qualsiasi malattia cronica in grado di danneggiare il sistema circolatorio, come ad esempio diabete, aterosclerosi, arteriopatia periferica, , malattia di Raynaud),
- ferite gravi,
- sistema immunitario indebolito:
- chemioterapia/radioterapia
- HIV
- alcolismo
- malnutrizione
- età superiore ai 60 anni
- insufficienza renale.
Fattori di rischio quali obesità, abitudine al fumo rappresentano un ulteriore aumento della probabilità di sviluppare complicazioni.
Classificazione
La cancrena si può presentare in molte forme differenti, ma tra le più comuni vale la pena di ricordare
- La cancrena secca si verifica quando l’afflusso di sangue ai tessuti viene interrotto, con la conseguenza che l’area interessata diventa secca, diventa nera e tende a raggrinzirsi. Si verifica più comunemente in pazienti con diabete od altre affezione in grado di causare alterazioni della circolazione, come l’aterosclerosi.
- La cancrena umida si verifica quando si sviluppa un’infezione nel distretto colpito, che rende conto della comparsa di gonfiore, presenza di essudato purulento e cattivo odore. È più comune in caso di grave ustione, congelamento o lesione traumatica, ma si verifica anche nei pazienti diabetici che inconsapevolmente sviluppano problemi al piede. Ha decorso molto rapido e potenzialmente fatale.
- La cancrena gassosa colpisce tipicamente il tessuto muscolare più profondo, tanto che nelle fasi iniziali la pelle superficiale potrebbe anche non presentare alcuna alterazione. Con il progressivo peggioramento diventa tuttavia pallida (a causa della riduzione dell’afflusso di sangue) per poi virare verso il grigio od il rosso porpora. Lo sviluppo di sostanze gassose è responsabile del caratteristico crepitio che si avverte quando si preme sulla lesione. Come la cancrena umida, la cancrena gassosa è una condizione che diventa rapidamente pericolosa per la vita.
- La cancrena interna colpisce uno o più organi interni, in genere addominale (intestino, cistifellea, appendice, …); può verificarsi ad esempio in caso di ernia strozzata, una complicazione delle ernie responsabile dell’interruzione del flusso di sangue.
Alcuni autori considerano anche la fascite necrotizzante nella classificazione.
Immagini
Sintomi
I sintomi della cancrena dipendono in parte da causa e posizione, ma a livello cutaneo i più caratteristici e comuni sono:
- Alterazione cromatica della pelle, che può variare dal pallido a colori più scuri (blu, viola, nero, rosso) a seconda del tipo di cancrena
- Gonfiore
- Sviluppo di vesciche
- Dolore improvviso e intenso seguito da una sensazione di intorpidimento
- Cattivo odore (soprattutto in presenza di cancrena umida)
- Riduzione della temperatura nell’area interessata.
Il passaggio del colore verso una tonalità più scura (viola o nero), con seguente avvizzimento e distacco della pelle, è indicativo della morte del tessuto (necrosi).
A livello sistemico, in presenza di contemporanea infezione, è possibile che compaiano i sintomi caratteristici di shock settico
- febbre
- perdita di appetito
- abbassamento della pressione del sangue (ipotensione)
- aumento del battito cardiaco (tachicardia)
- capogiri e vertigini
- mancanza di fiato
- confusione
Complicazioni
La cancrena è una condizione in grado di diventare rapidamente fatale se non trattata, ma anche nei pazienti in cui sia possibile una rapida diagnosi ed un tempestivo trattamento è purtroppo molto comune lo sviluppo di
- ampie e profonde cicatrici
- amputazioni.
Quando rivolgersi al medico
La cancrena è una condizione che può rapidamente precipitare, è quindi di grande importanza rivolgersi al medico in tutti i casi in cui ci sia anche solo il sospetto della presenza; una diagnosi precoce può fare una grande differenza in termini di prognosi.
In caso di shock tossico è indispensabile rivolgersi invece in Pronto Soccorso; tra i sintomi di allarme ricordiamo
- polso rapido (tachicardia) ma debole
- vertigini, inizialmente anche solo al passaggio dalla posizione seduta a quella in piedi
- confusione o disorientamento
- difficoltà respiratorie
- vomito
- diarrea
- pelle fredda, umida e pallida.
Diagnosi
La diagnosi non può prescindere da un’accurata ispezione visiva, già fortemente suggestiva, che trova in seguito nell’anamnesi (raccolta di informazioni, ad esempio su eventi traumatici e/o storia clinica del paziente) ed esami di laboratorio le necessarie conferme e le informazioni utili a stabilire il tipo di cancrena.
Il riscontro di un aumento dei globuli bianchi circolanti, ad esempio, è in genere suggestivo di infezione; è inoltre possibile ricorrere a prelievi di campioni di tessuto per l’analisi di laboratorio e la caratterizzazione del sintomo, esami di imaging (radiografia, CT, risonanza magnetica) od eventuali interventi chirurgici per esplorare l’eventuale presenza di infezioni più profonde.
Cura e rimedi
Il trattamento della cancrena è una combinazione variabile di diversi approcci, scelti in base a stato di salute generale del paziente, gravità dei sintomi, rischi e complicazioni; le terapie più comuni possono annoverare
- Antibiotici, utili tipicamente in caso di cancrena umida.
- Antidolorifici, utili per dare sollievo al paziente.
- Chirurgia, utile per rimuovere le porzioni di tessuto in necrosi e quindi responsabili della diffusione dell’infezione (sbrigliamento). Nei casi più gravi è possibile dover ricorrere all’amputazione di mani/piedi o di parte dell’arto colpito.
- Terapia larvale, che rappresenta un’alternativa meno invasiva alla chirurgia, pur condividendone gli obiettivi (le larve di mosca poste sulla pelle in necrosi digeriscono il tessuto in necrosi). Secondo alcuni lavori questo approccio di debridement (sbrigliamento) larvale garantisce risultati più efficaci rispetto al debridement chirurgico, anche se purtroppo non è sempre disponibile anche in considerazione della riluttanza di molti pazienti all’idea di sottoporvisi.
- Camera iperbarica, che consiste in una specifica camera in grado di esporre il paziente ad ossigeno ad altra pressione, che ha effetto antibatterico (utile soprattutto in caso di piede diabetico).
Fonti e bibliografia
Articoli ed approfondimenti
- Malattie
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