Introduzione
La cinetosi, anche detta malattia del movimento, è più comunemente conosciuta come mal d’auto o mal di mare e si riferisce alla tipica sensazione di malessere che si manifesta quando un soggetto che ne soffre si trova a bordo di un mezzo di trasporto (aereo, treno, nave, macchina, …) durante il suo movimento. Una particolare declinazione del disturbo è il cosiddetto mal di sbarco (mal de debarquement), una condizione che si verifica al termine di un viaggio per cui si continua a percepire il movimento come se ci si trovasse ancora sul mezzo di trasporto.
È una condizione molto comune che colpisce prevalentemente i bambini fino ai 12 d’anni d’età e, sebbene tenda a migliorare gradualmente con la crescita, ne soffrono anche moltissimi adulti, con una spiccata prevalenza nei pazienti soggetti ad emicrania e nelle donne in gravidanza.
La sintomatologia include vertigini, nausea e vomito, manifestati a causa della discrepanza di messaggi raccolti dall’ambiente (di tipo vestibolare, visivo e propriocettivo) e processati dal cervello; più nello specifico è implicato l’apparato vestibolare, ossia il sistema sensoriale sito nell’orecchio interno e responsabile del mantenimento dell’equilibrio e dell’orientamento all’interno dello spazio, grazie al quale l’organismo è in grado di coordinare i propri movimenti.
La diagnosi è puramente clinica, sulla base della sintomatologia riportata durante specifici spostamenti (non esistono test o indagini strumentali per avvalorare l’ipotesi diagnostica); in alcuni casi può essere richiesto il supporto clinico di un medico otorinolaringoiatra, in virtù dell’implicazione dell’apparato vestibolare.
Il trattamento farmacologico viene utilizzato solo nei casi più gravi, prevalentemente tramite la somministrazione di antagonisti muscarinici (ad esempio la scopolamina) e di antistaminici di vecchia generazione come il dimenidrinato; per i casi meno gravi, invece, vengono consigliati strategie comportamentali volte alla prevenzione dei sintomi, come ad esempio evitare di leggere o utilizzare cellulari/computer, ridurre il movimento del proprio corpo, guardare la linea dell’orizzonte. Tra i principi attivi naturali si segnala il frequente utilizzo dello zenzero.

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Rimedi
Non esiste ad oggi una cura definitiva per la cinetosi, ma possono essere somministrati alcuni specifici farmaci da assumere preferibilmente prima di intraprendere un viaggio, oppure al momento dell’insorgenza dei sintomi, in grado di contenere efficacemente la sintomatologia. Si noti che non solo un’assunzione preventiva risulta più efficace, ma in caso di comparsa di vomito potrebbe diventare impraticabile in fasi successive.
Tra i principi attivi più prescritti allo scopo si annoverano
- Antiemetici (anche a base naturale, come lo zenzero)
- Antagonisti muscarinici (ad esempio la scopolamina in cerotti, purtroppo non più in commercio in Italia)
- Antistaminici (ad esempio prometazina e soprattutto il dimenidrato, grazie alla doppia azione antistaminica e anticolinergica, disponibili anche in forma di gomme da masticare; non sono in genere indicati nel caso di viaggi brevi e nelle situazioni meno gravi a causa dei possibili effetti collaterali, prima fra tutte l’eccessiva sonnolenza o possibili mal di testa).
A seconda della lunghezza del viaggio l’assunzione dei medicinali può doversi ripetere ogni 6-8 ore.
Per quanto riguarda i rimedi appartenenti all’ambito della medicina alternativa e complementare si ritiene utile riportare integralmente la posizione dell’Istituto Superiore di Sanità:
Metodi alternativi (non convenzionali) come la digitopressione o l’uso di magneti, attraverso l’applicazione di appositi braccialetti, sembrano poter contribuire alla prevenzione e al controllo della nausea, anche se non sono attualmente disponibili evidenze scientifiche sulla reale efficacia di questi sistemi. Comunque, non provocando alcun effetto collaterale, possono essere presi in considerazione anche nei bambini.
Prevenzione
Alcuni accorgimenti possono essere adottati per evitare il malessere durante i viaggi più brevi e soprattutto nei soggetti che non riportino una sintomatologia abbastanza grave da richiedere l’utilizzo di una trattamento preventivo farmacologico.
Il soggetto predisposto allo sviluppo di cinetosi durante i viaggi dovrebbe
- Ridurre i movimenti del proprio corpo.
- Guardare un punto fisso come ad esempio la linea dell’orizzonte.
- Evitare che l’ambiente diventi particolarmente caldo, garantendosi anche un adeguato ricircolo d’aria (come dimostra l’abitudine popolare di esporre una mano od un braccio fuori dal finestrino in auto).
- Evitare pasti, specialmente se abbondanti, prima di intraprendere il viaggio.
- Sedersi in prossimità del finestrino o sedersi nella parte anteriore durante i viaggi in auto.
- Nei viaggi in nave sedersi al centro della stessa per ridurre al minimo i movimenti percepiti.
- Controllare la respirazione e cercare di rilassarsi/distrarsi.
- Qualora possibile effettuare numerose e brevi soste.
- Evitare di leggere, guardare film, utilizzare il cellulare, il computer o il tablet.
- Evitare di guardare altri oggetti in movimento (ad esempio le macchine vicine).
- Ridurre l’esposizione ad odori particolarmente forti nell’abitacolo (profumi o fumo di sigaretta).
- Stare seduti rivolti nella stessa direzione del movimento.
- Chiedere al guidatore di mantenere una guida costante e moderata.
Cause
L’eziologia della cinetosi non è stata del tutto chiarificata, ma è probabile che possa rivestire un ruolo di primo piano la predisposizione genetica dei soggetti che ne sono più colpiti e che tendono a soffrirne anche in età adulta.
La cinetosi è causata da un’alterata sensibilità dell’apparato vestibolare posto nell’orecchio interno, che è il sistema sensoriale più rilevante in termini di contributo al senso di equilibrio e di orientamento nello spazio per gestire il coordinamento movimento-equilibrio; più in generale sono 4 le componenti che prima raccolgono e poi inviano informazioni al sistema nervoso centrale:
- Orecchio interno
- Occhi
- Muscoli
- Articolazioni
A causare il malessere è, di fatto, lo spostamento attraverso un mezzo di trasporto nuovo o che compie movimenti insolitamente intensi e frequenti (ad esempio un’auto lungo una strada con diverse curve, quando tende a frenare frequentemente ed in modo imprevedibile per il passeggero, oppure una nave che circola sul mare particolarmente mosso); la difficoltà di allineare il reale movimento con le percezioni raccolte o previste è all’origine del malessere ed in quest’ottica appare chiara la ragione dell’esperienza comune che vede ad esempio il peggioramento delle sensazioni di disagio abbassando la testa in auto, perché non vedendo più la strada è preclusa al cervello la possibilità di anticipare e prevedere gli spostamenti laterali delle curve e la variazione di accelerazione, oppure lo sviluppo di nausea indossando occhiali 3D (l’apparato visivo raccoglie informazioni sul movimento non necessariamente suffragate dall’apparato sensoriale dell’organismo).
I mezzi di trasporto che possono causare cinetosi possono essere:
- Auto
- Treni
- Pullman/Bus/Tram
- Aerei
- Navi
- Traghetti
- Giostre (ad esempio l’altalena nei soggetti più sensibili)
- Ascensore
Alcuni soggetti particolarmente sensibili possono soffrire anche della sola osservazione di proiezioni cinematografiche con movimenti della camera particolarmente rapidi.
Nei bambini il disturbo sembra essere più frequente perché il sistema di regolazione dell’equilibrio non ha ancora completato la sua maturazione.
Fattori di rischio
Tra i fattori considerati predisponenti per il malessere da cinetosi si annoverano:
- Gravidanza
- Età compresa tra i 2 e i 12 anni
- Soffrire di emicrania
- Trovarsi in un ambiente particolarmente caldo e scarsamente ventilato
- Contraccettivi ormonali
Sintomi
La sintomatologia conseguente alla cinetosi si manifesta con un malessere generale che può presentarsi all’inizio del viaggio e proseguire o peggiorare per tutta la durata dello stesso.
I segni più comunemente lamentati dal soggetto sono
- Pallore
- Sudori freddi
- Nausea e vomito
- Vertigini
- Ipersalivazione
- Disidratazione
- Diarrea
- Spossatezza
- Senso di svenimento
- Respirazione accelerata
- Tachicardia
- Sonnolenza
- Mal di testa
Se la sensazione di movimento, non accompagnato dalla sintomatologia, persistesse anche dopo il termine del viaggio di parla più propriamente di mal di sbarco (mal de debarquement), una condizione paradossalmente ancora poco studiata sebbene tipica ad esempio del termine dei viaggi in crociera e che può manifestarsi in diverse forme, in alcuni persistendo per mesi.
Diagnosi
La diagnosi di cinetosi è clinica, formulando attraverso la semplice raccolta della sintomatologia riportata dal paziente e successivamente all’indagine anamnestica del soggetto stesso. Non vi sono test strumentali utilizzati a supporto della diagnosi. Lo specialista di riferimento è solitamente il pediatra, data la specifica età di insorgenza della condizione, ossia intorno ai due anni.
Può essere utile la consultazione di un medico otorinolaringoiatra, specialmente se la sintomatologia dovesse persistere anche successivamente al termine del viaggio o presentarsi in momenti diversi dal trasporto; in questi casi, infatti, è necessario escludere patologie più gravi come ad esempio una labirintite (neuronite vestibolare).
A cura del Dr. Enrico Varriale, medico chirurgo
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