- Introduzione
- Segni e sintomi
- Come distinguere le due malattie
- Incubazione e durata dei sintomi
- Per quanto tempo si è contagiosi
- Fonti e bibliografia
Introduzione
Sia la COVID-19 che l’influenza stagionale sono malattie respiratorie con sintomi spesso sovrapponibili, ma ci sono differenze importanti tra i due virus e le modalità di diffusione/trasmissione; conoscerle può avere risvolti determinanti a livello di salute pubblica, nel presente articolo è quindi possibile trovare una panoramica delle indicazioni in proposito fornite dalle più prestigiose organizzazioni mondiali e società di ricerca che si occupano di salute.
Il testo è suddiviso per argomenti e, per ciascuno, vengono evidenziati punti in comune e differenze.
Per approfondimenti sulle singole malattie si rimanda agli articoli dedicati:

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Segni e sintomi
I segni sono diversi dai “sintomi”, anche se entrambi sono manifestazioni anormali e potenzialmente indicativi di una condizione di salute; semplificando possiamo definirli come segue:
- un sintomo è un disturbo o una manifestazione sperimentato ed avvertita dal paziente (ad esempio il dolore),
- un segno viene invece scoperto/evidenziato dal medico durante la visita (pressione alta).
In alcuni casi i due concetti possono arrivare a sovrapporsi.
Analogie
Sia COVID-19 che l’influenza possono avere segni e sintomi di diversa entità, variabili da una completa assenza di disturbi (soggetto asintomatico) a condizioni potenzialmente fatali.
I sintomi in comune tra le due condizioni sono:
- Febbre o sensazione di febbre/brividi
- Tosse
- Affaticamento (stanchezza)
- Mancanza di respiro
- Gola infiammata
- Naso che cola e/o congestionato
- Dolori muscolari e generale sensazione di malessere
- Mal di testa
Alcuni soggetti possono infine manifestare vomito e diarrea, anche se sono sintomi più comuni nei bambini.
Differenze
COVID-19 è più spesso causa di manifestazioni gravi; tra i sintomi più caratteristici ricordiamo i cambiamenti o la perdita di gusto e/o olfatto.
Alcune fonti segnalano inoltre i sintomi oculari (rossore e gonfiore) e i rash cutanei come possibili disturbi indicativi di coronavirus, ma non si tratta di organi sanitari ufficiali.
I sintomi residui sul lungo periodo presentano piccole ed ulteriori differenze; i soggetti guaridi dal COVID-19 riportano molti più effetti a lungo termine dell’infezione rispetto all’influenza; sintomi persistenti come debolezza, mancanza di respiro, difficoltà di concentrazione e, in alcuni casi, problemi ai reni e al cuore sono molto più comuni dopo COVID-19.
Per approfondire i sintomi della malattia da nuovo coronavirus fare riferimento all’articolo dedicato.
Come distinguere le due malattie
La diagnosi sulla base della sola sintomatologia è piuttosto difficile, a meno della presenza di sintomi specifici (come le alterazioni di gusto e olfatto), quindi è in genere necessario il ricorso al tampone.
Si noti che è peraltro possibile contrarre contemporaneamente entrambe le infezioni, anche se non è ancora chiaro quanto sia probabile.
Incubazione e durata dei sintomi
In caso di influenza l’incubazione, ossia il tempo che intercorre tra il contagio e lo sviluppo dei sintomi, è di 1-4 giorni. La durata dell’infezione è in genere limitata a pochi giorni, quasi sempre entro due settimane (la febbre tipicamente 3-4 giorni).
La COVID-19 ha un tempo di incubazione variabile (2-14 giorni), ma spesso pari a 5 giorni; la durata è anche in questo caso molto variabile.
Per quanto tempo si è contagiosi
In entrambi i casi un paziente è contagioso già prima della comparsa dei sintomi, almeno nel giorno precedente (probabilmente 2 in caso di malattia da coronavirus); in caso di malattia da coronavirus si rimane contagiosi più a lungo:
- Influenza: I bambini più grandi e gli adulti sembrano essere i più contagiosi durante i primi 3-4 giorni della malattia, ma molti rimangono contagiosi fino a 7 giorni (neonati e soggetti con un sistema immunitario indebolito possono essere contagiosi anche più a lungo);
- Covid-19: I tempi esatti sono ancora oggetto di studio, ma si ritiene che si rimanga contagiosi per almeno 10 giorni dall’insorgenza dei sintomi.
Fonti e bibliografia
Articoli ed approfondimenti
- Malattie
- Scheda presente nelle categorie: Vie respiratorie
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