Introduzione
Diaforesi è il termine medico che indica un’eccessiva e anomala sudorazione in relazione ai livelli di attività e alle condizioni ambientali; talvolta viene chiamata anche iperidrosi secondaria, per indicare la sua natura di sintomo dovuto a condizioni sottostanti e per distinguerla dall’iperidrosi primaria, che è invece una malattia provocata da un disordine primitivo del sistema nervoso.
La diaforesi tende a colpire l’intera superficie del corpo, mentre un’eccessiva sudorazione di zone circoscritte (come i palmi delle mani) prende il nome di efidrosi.
Alcune delle condizioni che provocano la diaforesi possono essere molto gravi, fino a costituire una minaccia per la vita, e richiedono un immediato trattamento, ma si tratta in ogni caso di un sintomo fastidioso e invalidante dal punto di vista emotivo, specialmente nell’ambito lavorativo o delle relazioni sociali, in grado di ridurre la qualità della vita dei pazienti affetti.
Cause
Essendo la diaforesi un sintomo di una condizione sottostante, le cause possono essere molteplici, spaziando in gravità da patologie lievi a potenzialmente letali:
- Menopausa: si tratta di una causa fisiologica tipica della donna, conseguente alle modificazioni ormonali (in particolare, il calo degli estrogeni), che sono in grado di influenzare il sistema termoregolatorio situato nell’ipotalamo
- Sindrome premestruale: nelle donne può verificarsi eccessiva sudorazione nel corteo di sintomi che caratterizza i giorni immediatamente precedenti alla mestruazione
- Consumo di cibi eccessivamente piccanti o speziati (peperoncino, wasabi, curry, …)
- Assunzione di farmaci, come antidepressivi (fluoxetina, venlafaxina), aspirina, FANS, caffeina e teofillina, agonisti colinergici (pilocarpina, piridostigmina), ipoglicemizzanti (insulina, sulfaniluree, tiazolidinedioni), infliximab e inibitori delle fosfodiesterasi (sildenafil)
- Assunzione di droghe (cocaina, amfetamine etc.) o di eccessive dosi di alcolici
- Sindrome da astinenza da sostanze, per esempio nell’astinenza da oppiacei, da alcol o da fumo di sigaretta
- Malattie psichiatriche, come il disturbo d’ansia sociale o il disturbo d’ansia generalizzato
- Tumori, in particolare linfomi e leucemie, in cui è caratteristica la sudorazione prevalentemente notturna accompagnata da febbricola, eccessiva stanchezza e calo di peso
- Ipertiroidismo, malattia endocrina causata da un’aumentata attività della ghiandola tiroide
- Crisi di ipoglicemia, che sono più spesso di origine iatrogena, cioè provocate dall’utilizzo dei farmaci per il diabete, in particolare le sulfaniluree; possono essere causate anche da un prolungato digiuno
- Eccessiva secrezione di ormoni sessuali causata da agonisti del GnRH
- Infezioni da batteri, virus e funghi, soprattutto se si sviluppa febbre (l’eccessiva sudorazione si sviluppa principalmente durante la fase di defervescenza, cioè quando si abbassa la temperatura corporea e diminuisce la febbre)
- Sindrome da carcinoide: corteo di sintomi conseguenti ai tumori carcinoidi, che producono quantità eccessive di ormoni come la serotonina
- Sepsi e shock settico
- Feocromocitoma, tumore delle cellule cromaffini producenti catecolamine (adrenalina), localizzate principalmente nelle ghiandole surrenali
- Malattie neurologiche (sindrome di Arnold-Chiari, malattia di Parkinson)
- Morso di animali velenosi, come serpenti, ragni o scorpioni, che possono anche mettere a rischio la vita della persona
Sintomi
I sintomi associati ad un’eccessiva sudorazione dipendono dalla patologia sottostante, ma in generale si può presentare con cute calda o fredda, in base alla malattia.
- Menopausa:
- vampate di calore, soprattutto al collo e al volto,
- cute calda,
- alterazioni dell’umore e del pensiero,
- secchezza vaginale
- Ipertiroidismo:
- tremori,
- palpitazioni,
- pelle calda,
- agitazione,
- insonnia,
- dimagrimento,
- diarrea
- Ipoglicemia:
- cute fredda,
- sensazione di testa vuota o di svenimento,
- incapacità di concentrazione,
- tachicardia
- e fame
- Sindrome da carcinoide:
- vampate di calore alla testa e al collo (cosiddetto flushing),
- arrossamenti cutanei con cute calda,
- dolore addominale e diarrea,
- tachicardia
- Feocromocitoma: sono tipiche
- crisi parossistiche di ipertensione (pressione alta),
- sudorazione con pelle fredda
- e palpitazioni
- Disturbo d’ansia: durante una crisi il paziente manifesta diaforesi con
- cute fredda,
- tremori,
- palpitazioni,
- nausea
- e sensazione di allarme e pericolo
- Morsi di animali velenosi: i pazienti possono presentare vari sintomi in funzione dell’animale responsabile, della quantità di veleno iniettata e della sede. Sintomi comuni includono
- ecchimosi,
- gonfiore locale,
- necrosi dei tessuti,
- tachicardia,
- ipotensione (pressione bassa),
- alterazioni del sensorio,
- crampi e fascicolazioni muscolari,
- emorragie diffuse,
- paralisi fino all’arresto respiratorio.
- Sostanze da abuso: i sintomi variano in base alla sostanza assunta in acuto o nella crisi d’astinenza
- Linfomi e leucemie:
- astenia,
- perdita di peso ingiustificata,
- febbre soprattutto notturna.
Gravidanza
Durante la gravidanza si può manifestare diaforesi fisiologicamente, ossia in modo prevedibile e non preoccupante, a causa dell’aumento dei livelli del progesterone rispetto a quelli degli estrogeni.
Diagnosi
In caso di episodi ripetuti ed inspiegabili di sudorazione eccessiva si raccomanda di fare riferimento al medico curante.
L’iter diagnostico inizia in genere con un’accurata anamnesi per identificare eventuali malattie sottostanti, valutando ad esempio eventuali alterazioni del ciclo mestruale o la sua scomparsa nel caso di una donna, poi vanno escluse malattie endocrine o condizioni psichiatriche.
Tra gli esami di laboratorio potenzialmente utili ricordiamo:
- Emocromo (per una valutazione complessiva e d’infezione in atto)
- FSH, LH, AMH (esami ormonali per la valutazione della menopausa)
- Glicemia (diabete)
- TSH ed eventualmente FT4 (funzionalità della tiroide)
- Metanefrine plasmatiche e urinarie (feocromocitoma)
- Cromogranina A e acido 5-idrossiindolacetico (tumore carcinoide)
- Proteina C reattiva (indice infiammatorio)
- Gonadotropina corionica (eventuale gravidanza)
A complemento di questi, il medico potrà poi prescrivere esami di diagnostica per immagini (ecografia tiroidea, TC o RM addome) in base al sospetto clinico.
Rimedi e cura
Il trattamento è mirato sulla causa primaria sottostante. Nelle condizioni fisiologiche (gravidanza, menopausa, sindrome premestruale) i sintomi vanno gestiti solo se invalidanti.
Rimedi utili in qualsiasi caso di eccessiva sudorazione sono:
- Bere molta acqua per recuperare l’idratazione persa col sudore
- Utilizzare indumenti di fibre naturali (es. cotone, lino), più traspiranti di quelle artificiali (acrilico, poliestere)
- Eliminare o limitare il consumo di alcolici o cibi piccanti o speziati
Talvolta si possono valutare farmaci specifici contro l’eccessiva secrezione di sudore, come deodoranti antitraspiranti a base di alluminio zirconio o soluzioni o creme con alluminio cloruro al 20%. Questi composti provocano ostruzione o distruzione delle ghiandole sudoripare, un’azione non sempre benefica in quanto l’azione del sudore, cioè di eliminare il calore in eccesso dal corpo, è funzionale.
Altri farmaci che si possono assumere per bocca sono gli anticolinergici, principalmente ossibutinina e glicopirrolato; tuttavia, presentano una serie di discreti effetti collaterali.
Altre metodiche includono la ionoforesi, l’iniezione locale di tossina botulinica o l’opzione chirurgica simpaticectomia.
Tutte queste terapie sono in realtà maggiormente indicate in caso di eccessiva sudorazione primaria, dunque di iperidrosi primitiva; per il resto dei casi è fondamentale gestire la malattia d’origine.
Fonti e bibliografia
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