Sangue nell’occhio? Cosa fare e quando preoccuparsi

Introduzione

Per emorragia sottocongiuntivale (o iposfagma) s’intende la rottura di un piccolo vaso sanguigno con conseguente stravaso ematico al di sotto della congiuntiva bulbare (la superficie trasparente dell’occhio); poiché la congiuntiva non è in grado di assorbire il sangue rapidamente, questo rimane intrappolato e visibile per qualche giorno.

Tra la sclera e la congiuntiva sono presenti capillari non visibili, a meno che l’occhio non sia infiammato (i classici occhi arrossati), tanto numerosi quando fragili, con la tendenza a rompersi facilmente al minimo trauma. Questo evento rappresenta un’evenienza abbastanza comune e generalmente priva di conseguenze su occhio e visione, con la tendenza alla risoluzione spontanea nel giro di un paio di settimane al massimo.

Capillare rotto nell'occhio di una donna

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Cause e fattori di rischio

Riconoscere una causa scatenante non sempre è possibile, infatti nella maggior parte dei casi ci si accorge della presenza di sangue nell’occhio casualmente, spesso alla mattina guardandosi allo specchio e notando questa macchia rossa sulla sclera (la parte bianca dell’occhio).

La presenza di un’emorragia sottocongiuntivale è infatti evidente per un osservatore esterno (oppure allo specchio), mentre non viene percepita dal paziente stesso.

Nella maggior parte dei casi si parla di emorragia idiopatica, ossia senza causa apparente o nota, ma tra le altre principali condizioni scatenanti si annoverano:

  • traumi oculari (sfregamento dell’occhio, penetrazione di corpo estraneo, uso incorretto di lenti a contatto)
  • lievi traumi (talvolta banale come uno starnuto, un colpo di tosse o il riflesso del vomito)
  • stress ed affaticamento oculare
  • eccessivi sforzi fisici
  • ipertensione (pressione alta)
  • manovra di Valsalva (manovra medica che consiste in un’espirazione forzata a glottide chiusa della durata di circa 10 secondi)
  • uso di farmaci anticoagulanti/antiaggreganti come aspirina e warfarin
  • sbalzi ormonali in gravidanza
  • comorbilità importanti (su tutti il diabete e disturbi della coagulazione).

Può comparire a qualsiasi età, ma è sicuramente più comune nella persona anziana.

Sintomi

Emorragia subcongiuntivale nell'occhio di un uomo

iStock.com/amenic181

Generalmente la rottura di un capillare non è accompagnata da alcun sintomo o segno, se si fa eccezione per l’impatto estetico che comporta; occasionalmente viene lamentata la sensazione di sabbia nell’occhio interessato.

Non causa dolore, gonfiore, prurito né secrezioni di alcun tipo e, nella maggior parte dei casi, il soggetto non è consapevole della presenza dell’emorragia sottocongiuntivale, che viene invece scoperta casualmente guardandosi allo specchio e notando la presenza di una macchia di sangue nella sclera, oppure perché notata da terzi. Inizialmente questa macchia si presenta di colore rosso vivo, per poi andare a cambiare di tonalità verso il blu e infine il verde giallo prima di sparire completamente (sovrapponendosi quindi al normale decorso dei lividi sulla pelle).

I tempi di riassorbimento sono in genere pari a 1-2 settimane al massimo.

Complicanze

La rottura di un capillare nell’occhio non è considerata una situazione di particolare gravità, al contrario tende a passare da sola, tuttavia in particolari casi occorre avere qualche accortezza in più, come in soggetti

  • diabetici
  • in terapia cronica con FANS (antinfiammatori)
  • con concomitante infezione o infiammazione agli occhi
  • che presentino corpi estranei nell’occhio
  • che manifestino altri ematomi apparsi senza apparente causa.

Più in generale, invece, soltanto nel caso in cui essa sia accompagnata da dolore, difficoltà visive e fastidi, o quando non si osservi un riassorbimento spontaneo entro qualche giorno si raccomanda di fare riferimento allo specialista (oftalmologo).

È infine necessario escludere la presenza di patologie più gravi ed in grado di manifestarsi anche attraverso lo sviluppo di emorragia sottocongiuntivale, come:

  • Aumento della pressione intracranica
  • Aumento della pressione intraoculare
  • Trauma contusivo
  • Frattura cranica
  • Disturbi della coagulazione
  • Glaucoma

Quando rivolgersi al medico

Si raccomanda di rivolgersi al proprio curante o allo specialista in caso di.

Diagnosi

Per la diagnosi non c’è necessità di nessun tipo di esame, mentre è sufficiente la visita per appurare l’esistenza di un’emorragia sottocongiuntivale; non rappresentando una minaccia di salute ed avendo un decorso benigno caratterizzato da risoluzione spontanea non rappresenta una patologia rilevante di per sé, mentre è di grande importanza escludere che si possa trattare di altre condizioni con manifestazioni simili, ma con prognosi peggiore).

Diagnostica differenziale

È opportuno distinguere l’emorragia sottocongiuntivale da altre patologie, come:

 

Cura

Non si rende necessario alcun trattamento, in quanto evento autolimitante, che si risolve da solo senza complicanze nel lungo termine; a giudizio del medico è eventualmente possibile fare ricorso a colliri eparinici che in teoria potrebbero accelerare il processo di guarigione.

Rimedi naturali

In caso di sensazione di fastidio è possibile ricorrere all’instillazione di lacrime artificiali, mentre per favorire il riassorbimento dello stravaso si consiglia di:

  • consumare cibi ricchi di flavonoidi (come frutti di bosco, agrumi, vite rossa)
  • evitare sostanze con effetto di vasodilatazione sui capillari, come cibi piccanti, alimenti molto caldi, bevande gassate, caffè, alcolici.

Prevenzione

Per prevenire la rottura di capillari e la conseguente comparsa di sangue nell’occhio si consiglia di:

  • evitare di sfregare gli occhi,
  • usare colliri e gocce per gli occhi,
  • proteggere gli occhi con occhiali protettivi per evitare che nei luoghi polverosi entrino negli occhi polveri o altre sostanze,
  • usare occhiali da sole per proteggersi dal sole intenso.

 

A cura del dr Mirko Fortuna, medico chirurgo.

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Importante

Revisione a cura del Dott. Roberto Gindro (fonti principali utilizzate per le analisi http://labtestsonline.org/ e Manual Of Laboratory And Diagnostic Tests, Ed. McGraw-Hill).

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