Introduzione
L’esaurimento da calore è una sindrome non pericolosa per la vita causata dall’esposizione al calore; si tratta di una condizione più grave rispetto ai crampi da calore, ma a differenza del colpo di calore non è pericolosa per la vita (la capacità di regolazione della temperatura corporea non è compromessa, nonostante sia possibile rilevare un aumento della stessa).
Tra i sintomi più caratteristici troviamo:
- mal di testa,
- capogiri
- sensazione di malessere
- sudorazione e alterazioni del colore cutaneo (da rosso intenso a pallido)
- crampi agli arti e addominali
- aumento della frequenza respiratoria e cardiaca
- talvolta febbre.
Cause
L’esaurimento da calore si verifica in ambienti ad alta temperatura, in soggetti non acclimatati, specie se associato ad affaticamento muscolare (sforzi fisici); a differenza dell’insolazione non è necessariamente dovuto all’esposizione solare.
Anche indicato come collasso da calore, è il risultato di un’insufficienza circolatoria ad esordio brusco e di breve durata, causata da vasodilatazione per diffusa riduzione delle resistenze venose: la conseguenza è una riduzione dell’afflusso di sangue a livello cerebrale.
Fattori di rischio
Chiunque può sviluppare una patologia da calore, ma sono esposti ad un rischio maggiore:
- Neonati e anziani
- Alcuni farmaci (diuretici, antipertensivi, antistaminici, calmanti, …)
- Obesità
Sintomi
I sintomi caratteristi dell’esaurimento da calore sono:
- mal di testa
- vertigini
- affaticamento e stanchezza
- crampi muscolari
- crampi addominali
- nausea
I sintomi sono spesso sovrapponibili in adulti e nei bambini, anche se nel secondo caso è più comune osservare stanchezza e sonnolenza.
Alcuni autori riconoscono poi due differenti forme cliniche in base alla gravità del quadro:
- Lieve
- iperemia del volto (colorito rosso),
- sudorazione profusa,
- tachicardia,
- ipertermia (febbre leggera).
- Grave
- colorito della cute grigio-livido,
- cute fredda e umida (sudorazione algida),
- extrasistolia e tachicardia,
- ipotensione ortostatica (abbassamento della pressione nel passaggio dalla posizione seduta a quella eretta).
Quando rivolgersi al medico
In genere è possibile far fronte autonomamente all’esaurimento da calore, ma qualora i sintomi non migliorassero o dovessero peggiorare si raccomanda di cercare assistenza medica.
È invece necessario allertare immediatamente i soccorsi in caso di
- sintomi neurologici (come confusione, agitazione, perdita di conoscenza, letargia, convulsioni, …),
- febbre alta,
- assenza di sudorazione nonostante la temperatura ambientale elevata.
Diagnosi
La diagnosi è prettamente clinica, ma è richiesta l’esclusione di altre possibili cause, come
- ipoglicemia,
- sindrome coronarica acuta,
- infezioni,
- …
Può essere utile la valutazione dei livelli di natremia (concentrazione ematica di sodio) in quei soggetti che abbiano reintegrato solo i liquidi, per il conseguente rischio di iponatremia.
Cura e rimedi
L’esaurimento da calore non è una condizione pericolosa per la vita, ma è importante prevenire l’evoluzione verso il colpo di calore, situazione ben più grave; si consiglia di far riposare i pazienti in ambiente fresco, in posizione distesa o con le gambe leggermente sollevate per favorire il ritorno venoso. La ripresa avviene in genere entro la mezzora.
È importante una corretta reidratazione con acqua e sali minerali per via orale (nei casi più severi è possibile ricorrere all’infusione endovenosa di una soluzione fisiologica al 0,9%).
In genere non servono misure di raffreddamento esterno, ma per alcuni pazienti può essere valutato il ricorso ad un antipiretico (previo avallo del medico).
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