Febbre dengue: sintomi, pericoli, cura e vaccino

Introduzione

La dengue è un’infezione virale trasmessa dalle zanzare, che provoca una malattia simil-influenzale e, più raramente, una forma più severa indicata come dengue grave (o febbre emorragica dengue).

Esistono quattro tipi di virus dengue e si acquisisce immunità solo verso la forma virale contratta, non verso le altre, per questa ragione si può contrarre la malattia fino a 4 volte nella vita.

I sintomi di solito durano 2-7 giorni, dopo un periodo di incubazione di 4-10 giorni dalla puntura di una zanzara infetta; può manifestarsi con

  • febbre alta (40°C)
  • forte mal di testa,
  • dolore dietro gli occhi,
  • dolori muscolari e articolari,
  • nausea e vomito,
  • gonfiore dei linfonodi
  • eruzioni cutanee.

Non esiste un trattamento specifico per la febbre dengue, tanto meno per la dengue grave, per cui tuttavia un’assistenza ospedaliera in termini di supporto vitale può fare la differenza in termini di tassi di mortalità (da oltre il 20% a meno dell’1%).

Esiste un vaccino ragionevolmente efficace (80%), che tuttavia può essere somministrato solo a soggetti che abbiano già contratto almeno una volta la malattia (in caso contrario il rapporto rischio-beneficio non sarebbe favorevole).

Zanzara, contagio e trasmissione

L’incidenza globale della dengue è cresciuta notevolmente negli ultimi decenni, tanto che circa la metà della popolazione mondiale è oggi esposta alla possibilità di contagio; è diffusa principalmente nelle aree urbane e semiurbane in climi tropicali e subtropicali di tutto il mondo ed in particolare:

  • Sud-est asiatico
  • Caraibi
  • subcontinente indiano
  • Sud e Centro America
  • Africa
  • Isole del Pacifico
  • Australia.
Aedes aegypti

Shutterstock/Tacio Philip Sansonovski

L’infezione si contrae principalmente attraverso la puntura di esemplari femmina di zanzara Aedes aegypti che, dopo l’incubazione del virus per 4-10 giorni (periodo di incubazione estrinsecavariabile in base a fattori quali la temperatura esterna, variante virale, concentrazione virale, …), diventa in grado di trasmettere il virus per il resto della sua vita. Gli esseri umani (sintomatici o meno) sono invece i  serbatoi del virus, fungendo da fonte per le zanzare non infette mediamente per 4-5 giorni (con punte massime di 12) a cavallo della comparsa dei primi sintomi.

Queste zanzare pungono durante il giorno, tendenzialmente soprattutto al mattino presto o nelle prime ore della sera (prima del tramonto); l’habitat ideale è nei pressi di pozzi, serbatoi di stoccaggio dell’acqua o in vecchi pneumatici per auto.

La dengue non si diffonde invece da persona a persona, con la possibile eccezione della trasmissione verticale (materna, durante la gravidanza).

Sono stati registrati rari casi di trasmissione tramite emoderivati, donazione di organi e trasfusioni.

Sintomi

Il periodo d’incubazione della febbre Dengue, ovvero il tempo che passa tra l’infezione e la comparsa dei sintomi, è di 4-10 giorni; sebbene in alcuni pazienti  l’infezione decorra in modo asintomatico (senza disturbi), quando presenti i più comuni comprendono:

L’infezione è generalmente lieve e passa dopo circa 1 settimana senza complicazioni, salvo eccezioni, ma è possibile sviluppare un senso di stanchezza a malessere persistente della durata che può raggiungere anche diversi mesi.

Complicazioni

In rari casi la dengue può evolvere verso forme molto severe e potenzialmente letali; il rischio è maggiore in caso di infezioni successive alla prima e si manifesta con:

La dengue grave è una complicanza potenzialmente mortale per grave perdite di plasma, accumulo di liquidi, difficoltà respiratoria, emorragie gravi o compromissione d’organo.

Diagnosi

La diagnosi di certezza è ottenuta mediante esami del sangue specifici, tesi ad isolare la presenza del virus (mediante PCR) o degli anticorpi segno di precedente infezione; questo secondo approccio è lo stesso utilizzato per testare un soggetto prima della vaccinazione (vide infra).

Cura

Non esiste una cura specifica per la dengue, che viene quindi affrontata con la sola somministrazione di farmaci sintomatici:

  • antinfiammatori e/o paracetamolo per dolori e febbre
  • abbondante idratazione per prevenire la disidratazione
  • riposo.

Il mantenimento del volume dei fluidi corporei del paziente è fondamentale per la cura della dengue grave.

Vaccino

La prevenzione ed il controllo della dengue dipendono dall’attuazione di efficaci misure di controllo delle zanzare; un vaccino (Dengvaxia®) contro la dengue è stato autorizzato da diverse autorità di regolamentazione nazionali e internazionali per l’uso in soggetti di età compresa tra 9 e 45 anni che vivono in ambienti endemici. Si tratta tuttavia di una formulazione particolare, che può essere somministrata solo in soggetti che abbiano già contratto in passato una forma della malattia e che consente quindi un’efficace protezione verso nuove infezioni verso le altre varianti virali (il rischio di complicazioni da dengue è maggiore nelle infezioni successive alla prima, così come nei soggetti vaccinati che non fossero mai venuti in contatto prima con il virus).

Il vaccino, contenente una versione attenuata del virus, viene somministrato in tre dosi, a sei mesi di distanza. L’iniezione viene effettuata sotto la pelle, preferibilmente nella parte superiore del braccio (deltoide).

Gli effetti indesiderati più comuni di Dengvaxia sono mal di testa, arrossamento e dolore nel sito d’iniezione, sensazione di malessere generale, dolore muscolare, debolezza e febbre. Le reazioni allergiche sono invece rare.

Non si conosce ancora con esattezza la durata della protezione essendo disponibile solo da pochi anni, ma è sicuramente non inferiore a 6 anni.

Fonti e bibliografia

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Importante

Revisione a cura del Dott. Roberto Gindro (fonti principali utilizzate per le analisi http://labtestsonline.org/ e Manual Of Laboratory And Diagnostic Tests, Ed. McGraw-Hill).

Le informazioni contenute in questo sito non devono in alcun modo sostituire il rapporto medico-paziente; si raccomanda di chiedere il parere del proprio dottore prima di mettere in pratica qualsiasi consiglio od indicazione riportata.