Glomerulonefrite (nefrite renale): cause, sintomi e cura

Introduzione

Con il termine “glomerulonefrite” si fa riferimento ad una malattia renale che colpisce i glomeruli, i piccoli capillari sanguigni dei reni deputati al processo di filtrazione del sangue che avviene nell’organo; questa patologia infiammatoria, con decorso acuto o cronico, può essere indotta da molteplici fattori, ma i più importanti clinicamente sono:

  • Infezioni
  • Malattie genetiche ereditarie
  • Malattie autoimmuni.

La caratteristica conseguenza consiste in ogni caso una compromissione della capacità di filtrazione renale del sangue, soprattutto relativamente a proteine e globuli rossi che, nonostante siano normalmente trattenute dai piccoli pori glomerulari, in caso d’infezione non vengono più riassorbiti a livello vasale ed al contrario escrete tramite le urine con conseguente comparsa di:

  • Edemi tissutali (gonfiore)
  • Ipertensione arteriosa (pressione alta)
  • Anemia (riduzione del numero di globuli rossi circolanti).

Per diagnosticare la malattia possono essere necessari esami del sangue e delle urine, nonché esami di diagnostica per immagini.

In alcuni casi selezionati, per confermare la diagnosi, può essere effettuata una biopsia renale (un prelievo di un frammento di tessuto dell’organo su cui sarà condotto un esame istologico).

La terapia è specifica a seconda della patologia che ha indotto la glomerulonefrite ed è coadiuvata, generalmente, dall’adozione di un regime alimentare con ridotto contenuto di sale e proteine.

Nefrite renale, glomerulonefrite o pielonefrite?

Spesso usati come sinonimi, in realtà i due termini hanno un’accezione differente e facilmente comprensibile ragionando sull’etimologia del termine.

Il termine nefrite, (dal lat. tardo nephritis, gr. νεϕρῖτις, der. di νεϕρός «rene», fonte Treccani), indica infatti una generica infiammazione del rene di tipo infiammatorio (si noti il suffisso –ite); questa può interessare porzioni differenti dell’organo, ma soprattutto mostrare cause molto diverse tra loro

  • i glomeruli renali (glomerulonefrite, oggetto di questo articolo), che possono essere immaginati sostanzialmente come la singola unità dell’organo;
  • il parenchima renale (pielonefrite), ovvero il tessuto renale nel suo complesso, nella maggior parte dei casi è conseguenza di un’infezione da Escherichia Coli derivante da infezioni delle più basse vie urinarie (vescica ed ureteri);
  • lo spazio tra i singoli tubuli renali (nefrite interstiziale), spesso derivante da reazioni allergiche a farmaci o carenza di potassio.
Paragone semplificato di un rene sano e uno infiammato

iStock.com/VIKTORIYA KABANOVA

Cause

Glomerulonefrite acuta

Questa variante di malattia si caratterizza per il decorso rapido e la repentina insorgenza dei sintomi; può essere primitiva, se il processo infiammatorio prende origine direttamente dal rene, o secondaria, quando riconducibile ad altre patologie associate.

Nella maggior parte dei casi una glomerulonefrite acuta è il risultato di un’infezione batterica streptococcica nata a livello della cute e della gola (faringite streptococcica); in questo caso il processo infiammatorio glomerulare (che è noto come glomerulonefrite acuta post-streptococcica) colpisce principalmente i bambini di età compresa fra i 2 e i 10 anni, in seguito alla guarigione dell’infezione primitiva (faringite, tonsillite, …); il filtrato prodotto dal rene risulterà ridotto (la produzione di urina scende a soli 50-400 mL al giorno) a causa della ritenzione idrosalina, con perdita di sangue e modesti quantitativi di proteine mediante la minzione e conseguente produzione di urine dall’alto peso specifico.

La glomerulonefrite acuta, inoltre, può essere causata da:

  • Altri tipi di infezioni (in questo caso la glomerulonefrite che ne consegue è detta “glomerulonefrite post-infettiva”):
    • virali (come la varicella),
    • parassitarie (come la malaria),
    • batteriche (da pneumococco o stafilococco).
  • Disturbi non infettivi
    • Nefropatia da IgA: patologia renale caratterizzata dal deposito di immunocomplessi IgA a livello glomerulare;
    • Lupus eritematoso sistemico: malattia infiammatoria cronica di natura autoimmune che colpisce il tessuto connettivo e causa danni a livello di articolazioni, rene, cute, mucose e parete dei vasi sanguigni;
    • Sindrome di Goodpasture: questa patologia rara, di natura autoimmune, causa sanguinamento polmonare e insufficienza renale progressiva;
    • Granulomatosi con poliangiote: infiammazione dei tessuti e dei vasi sanguigni di piccole dimensioni presenti a livello di diversi distretti dell’organismo;
    • Crioglobulinemia: tipologia di vasculite sistemica che si caratterizza per la presenza, nel sangue, di immunocomplessi che precipitano a basse temperature, definiti “crioglobuline”.

La glomerulonefrite rapidamente progressiva, infine, può essere considerata una forma di glomerulonefrite acuta, caratterizzata dalla comparsa di insufficienza renale (qualche settimana o qualche mese dopo l’esordio della patologia), come conseguenza, generalmente, di malattie autoimmuni o tumorali.

Glomerulonefrite cronica

La forma cronica è spesso conseguente alla mancata risoluzione di una glomerulonefrite acuta, in cui il processo infiammatorio diventa persistente; in alcuni casi, inoltre, può essere conseguenza di una nefrite ereditaria, una patologia genetica che riduce progressivamente la funzionalità renale.

Questa forma di malattia può decorrere in maniera asintomatica o associarsi ai sintomi tipici delle glomerulonefriti, come edema, ipertensione arteriosa e insufficienza renale.

Sintomi

La glomerulonefrite acuta decorre in maniera asintomatica in circa la metà dei pazienti affetti; nei pazienti più anziani la sintomatologia può essere sfumata e includere senso di malessere generalizzato e nausea, tra gli effetti più comuni.

Nei restanti casi l’infiammazione acuta dei glomeruli si manifesta con:

  • Edema: questo caratteristico accumulo di liquidi a livello tissutale consegue alla ritenzione idrica correlata alla ridotta produzione di urina; è visibile come un rigonfiamento, principalmente a livello delle palpebre, del volto e delle gambe;
  • Aumento della pressione arteriosa;
  • Comparsa di urine scure con tracce di sangue.

La glomerulonefrite rapidamente progressiva si manifesta con:

La glomerulonefrite cronica causa sintomi più sfumati e per questo può non essere facilmente individuata; quando sintomatica determina:

Complicazioni, decorso e prognosi

La prognosi è fortunatamente molto positiva nella maggior parte dei casi di glomerulonefrite infettiva, soprattutto nel caso dei bambini, tuttavia esiste il rischio di sviluppare la malattia renale cronica.

Nel caso di glomerulonefrite rapidamente progressiva molto dipende dalla rapidità con la quale la patologia viene riconosciuta e trattata, nei pazienti in cui la diagnosi avviene tardivamente esiste un elevato rischio di andare incontro alla necessità di una dialisi permanente.

Più in generale, tra le possibili complicazioni della glomerulonefrite ricordiamo:

Diagnosi

L’iter diagnostico prevede:

  • Esecuzione di esami del sangue: esami come urea e creatinina consentono di valutare il grado di disfunzione renale, saranno poi valutate la gravità dell’anemia e lo stato di salute generale del paziente;
  • Esame delle urine, per accertare principalmente la presenza di sangue e proteine;
  • Biopsia renale: avviene tramite l’inserimento di un ago a livello renale per il prelievo di un campione di tessuto che sarà successivamente analizzato per confermare il sospetto diagnostico.

Cura

La perdita di funzionalità di filtro del rene può provocare un rapido accumulo di prodotti di rifiuto, che in alcuni casi richiedono una dialisi di emergenza, un procedimento artificiale che consente di rimuovere liquidi e tossine dal sangue.

Il trattamento della glomerulonefrite dipende dalla causa che è alla base del processo infiammatorio e dalla gravità del quadro clinico;

Nella forma acuta spesso non viene attuato un vero e proprio trattamento specifico;

  • farmaci antibiotici, tuttavia, trovano impiego nelle forme di malattia causate da infezione batterica ancora in corso.
  • Se la glomerulonefrite è stata indotta da patologie autoimmuni, invece, possono essere utilizzati farmaci corticosteroidi e\o immunosoppressori.

L’uso di diuretici, congiuntamente all’attuazione di un regime dietetico a basso contenuto di sodio e proteine è utile per favorire il recupero della funzionalità renale; inoltre, l’ipertensione arteriosa deve essere sempre valutata e trattata in maniera specifica.

La glomerulonefrite rapidamente progressiva deve essere trattata tempestivamente mediante l’impiego di farmaci immunosoppressori e\o corticosteroidi per risolvere il processo autoimmune; quanto più precocemente è impostata la terapia, infatti, tanto maggiore è la probabilità che non si instauri una condizione di insufficienza renale grave, per cui si debba ricorrere alla dialisi o al trapianto.

La glomerulonefrite cronica, infine, è comunemente trattata mediante l’impiego di un inibitore dell’angiotensina, al fine di ridurre la pressione arteriosa e la perdita di proteine attraverso le urine, oltre che attraverso una dieta a basso apporto di sodio.

 

A cura della Dott.ssa Chiara Russo, medico chirurgo

 

Fonti e bibliografia

Articoli ed approfondimenti

Link sponsorizzati

Importante

Revisione a cura del Dott. Roberto Gindro (fonti principali utilizzate per le analisi http://labtestsonline.org/ e Manual Of Laboratory And Diagnostic Tests, Ed. McGraw-Hill).

Le informazioni contenute in questo sito non devono in alcun modo sostituire il rapporto medico-paziente; si raccomanda di chiedere il parere del proprio dottore prima di mettere in pratica qualsiasi consiglio od indicazione riportata.