Gravidanza biochimica: sintomi, valori beta e altri dubbi comuni

Cosa è una gravidanza biochimica?

Una gravidanza biochimica è una gravidanza molto precoce che si interrompe poco dopo l’impianto.

È definita “biochimica” perché viene rilevata solo attraverso test biochimici – i test di gravidanza che misurano i livelli dell’ormone gonadotropina corionica umana (hCG) nel sangue o nelle urine – senza che la gravidanza sia mai stata visualizzata tramite ecografia.

Si tratta in altre parole di un aborto molto precoce e soprattutto molto più comune di quanto generalmente si creda (forse fino a una gravidanza su 3).

Da sempre un significativo numero di tutte le gravidanze si conclude in realtà come gravidanza biochimica, spesso senza che la donna ne sia consapevole, semplicemente questo fenomeno è diventato più evidente (e diagnosticato con maggiore frequenza) soprattutto grazie alla diffusione e all’alta sensibilità dei test di gravidanza casalinghi.

Questi strumenti sono ora in grado di rilevare livelli molto bassi dell’ormone hCG (gonadotropina corionica umana), l’indicatore biochimico della gravidanza, già entro giorni dal concepimento e tipicamente ben prima del ritardo del ciclo mestruale. La conseguenza è che molte donne scoprono di essere incinte molto presto, permettendo di identificare gravidanze che in passato sarebbero potute passare del tutto inosservate.

La maggiore consapevolezza e la diagnosi precoce di una gravidanza biochimica riflettono quindi non tanto un aumento della sua incidenza, ma piuttosto i progressi nella tecnologia dei test di gravidanza e nella sensibilità di questi strumenti.

Cosa succede esattamente?

Dopo essere stato fecondato, l’ovulo si avvia verso l’utero dove avviene regolarmente l’impianto.

È solo a questo punto che, per qualche ragione, la gravidanza non è in grado di procedere e s’interrompe entro pochi giorni.

Test di gravidanza positivo

Shutterstock/FotoDuets

Cause e fattori di rischio

Le cause di una gravidanza biochimica sono diverse e spesso rimangono sconosciute, ma nella maggior parte dei casi del tutto indipendenti dai comportamenti della madre (tra le più comuni figurano sicuramente anomalie cromosomiche dell’embrione, del tutto casuali e non ereditate, e difficoltà nell’impianto in utero).

Tra i possibili fattori di rischio in grado di aumentare la probabilità di gravidanza biochimica figurano:

  • età
  • obesità
  • fumo
  • consumo di droghe
  • abuso di caffeina e alcolici.

Sintomi

In molti casi una gravidanza biochimica può passare inosservata senza sintomi specifici.

Alcune donne potrebbero notare i segni iniziali e caratteristici di una gravidanza, come seno dolente, leggeri crampi addominali o stanchezza insolita, ma questi sintomi possono scomparire rapidamente man mano che i livelli di hCG diminuiscono.

In altri casi, può verificarsi un ritardo nel ciclo mestruale o un ciclo leggermente più abbondante del solito, che potrebbe essere l’unico indizio suggestivo di una gravidanza biochimica.

Diagnosi

La diagnosi di una gravidanza biochimica avviene tipicamente quando una donna si sottopone a un test di gravidanza precoce dopo aver notato un ritardo nel ciclo mestruale (o addirittura qualche giorno prima, quando vi sia un’attiva ricerca di gravidanza), e il test risulta positivo. Tuttavia, nei giorni successivi, i livelli di hCG possono iniziare a diminuire rapidamente, portando a un test successivo negativo, o un’ecografia potrebbe non mostrare segni di gravidanza intrauterina.

In alcuni casi la diagnosi può essere confermata mediante analisi del sangue che mostra una riduzione dei livelli di hCG.

Valori beta

I valori delle beta-HCG tendono rapidamente a esaurirsi, senza raggiungere concentrazioni rilevanti. Nei primi giorni spesso NON è possibile distinguere una gravidanza normale da una che si esaurirà in una gravidanza biochimica.

Non esiste una definizione unanime, ma è possibile affermare che

una gravidanza biochimica potrebbe essere definita dalla combinazione di un basso valore di β-hCG (inferiore a 100 mIU/mL), seguita da una rapida caduta della concentrazione urinaria o sierica dei valori e la mancanza di un ritardo sostanziale all’inizio del successivo flusso mestruale.

Cura

Non è di norma richiesto alcun intervento medico.

Poiché le gravidanze chimiche si verificano così precocemente, il corpo di una donna in genere supera la gravidanza in modo naturale e si riprende rapidamente.

Implicazioni per la fertilità futura

Posto che dopo una gravidanza biochimica non è fisicamente necessario aspettare per provare a rimanere incinta di nuovo, diverso può essere l’impatto psicologico; sebbene vivere una gravidanza biochimica possa essere un’esperienza emotivamente difficile, è importante capire che la maggior parte delle donne che la sperimentano possono avere successivamente gravidanze sane.

Una gravidanza biochimica non è generalmente considerata un indicatore di problemi di fertilità a lungo termine, a meno che non si verifichino ripetute gravidanze biochimiche, per le quali potrebbe essere consigliabile consultare uno specialista in fertilità per escludere eventuali problemi sottostanti (come ad esempio una carenza di progesterone nella seconda fase del ciclo mestruale).

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Importante

Revisione a cura del Dott. Roberto Gindro (fonti principali utilizzate per le analisi http://labtestsonline.org/ e Manual Of Laboratory And Diagnostic Tests, Ed. McGraw-Hill).

Le informazioni contenute in questo sito non devono in alcun modo sostituire il rapporto medico-paziente; si raccomanda di chiedere il parere del proprio dottore prima di mettere in pratica qualsiasi consiglio od indicazione riportata.