Insolazione (colpo di sole): sintomi, rimedi e cosa fare

Introduzione

Il colpo di sole (o insolazione) è una condizione caratterizzata da un insieme di disturbi che si verificano in seguito ad una prolungata esposizione del corpo e soprattutto della testa ai raggi solari, come conseguenza di di un’alterazione del funzionamento dei centri diencefalici di regolazione di circolo e respiro; può inoltre essere associato ad ustioni di primo o secondo grado superficiale sulla pelle o sul capo, soprattutto nel caso di persone con i fototipi più bassi (pelle chiara).

Si tratta di un evento tipico del periodo estivo e delle giornate più calde e afose, più evidente con il ridursi della latitudine.

L’insolazione è una delle possibili forme che può assumere una patologia da calore, insieme a

Si differenzia dal colpo di calore che, oltre ad essere responsabile di sintomi molto più gravi, può essere causato da qualsiasi fonte di calore intenso, non necessariamente solare.

Cause

L’insolazione è provocata da un’eccessiva e prolungata esposizione ai raggi solari con un innalzamento della temperatura corporea. Oltre all’azione del calore sull’organismo, si aggiungono gli effetti delle radiazioni ultravioletta UVA, UVB e infrarosse soprattutto sul capo e sui vasi cerebrali, responsabili di buona parte dei sintomi.

Fattori di rischio

Tra i fattori che espongono ad un rischio maggiore di insolazione ricordiamo:

  • Età estreme: bambini e anziani devono prestare maggiori attenzioni
  • Temperatura esterna elevata
  • Umidità relativa elevata
  • Ventilazione assente
  • Stagione estiva.

È infine importante sottolineare come il colpo di sole non sia una patologia che si verifica solo al mare, al contrario è ugualmente frequente anche in montagna in quanto, nonostante le temperature ambientali siano più basse, l’irradiazione solare è molto più intensa.

Sintomi in adulti e bambini

Il soggetto colpito ad insolazione avverte spossatezza e malessere generale, spesso associati a senso di nausea, vertigini e intorpidimento mentale, spesso accompagnati da

  • eritema diffuso nelle parti foto esposte con possibile comparsa di bolle e flittene;
  • occhi arrossati con abbondante lacrimazione e fotofobia (senso di fastidio alla luce);
  • pelle calda al tatto e sudaticcia;
  • possibile comparsa di febbre;
  • senso di pesantezza alla testa, dolore nucale, rigidità del collo e stato confusionale (sintomi legati all’effetto di congestione dei vasi cerebrali).
Donna esposta al sole

iStock.com/slavadubrovin

Diagnosi

La diagnosi è posta essenzialmente grazie all’anamnesi e alla presentazione clinica del paziente, che presenta i sintomi caratteristici nel contesto di una giornata particolarmente soleggiata. Essendo una situazione abbastanza frequente e di gravità lieve non è in genere richiesto ricovero ospedaliero e quindi non è necessario alcun esame di laboratorio.

Rimedi: cosa fare?

Con la comparsa dei sintomi dell’insolazione si raccomanda di:

  • recarsi subito in un luogo fresco ed arieggiato
  • assumere posizione antishock (sdraiati supini, con le gambe leggermente sollevate per favorire il ritorno venoso al cuore)
  • idratarsi abbondantemente con acqua naturale
  • raffreddare il corpo con spugnature (soprattutto tempie, polsi e i lati del collo), evitando acqua eccessivamente fredda che causerebbe vasocostrizione andando a diminuire la dispersione di calore.

In genere il colpo di sole, se riconosciuto e trattato immediatamente, regredisce senza complicazioni, tuttavia per la guarigione di eventuali scottature solari potrebbe essere necessario più tempo, fino a qualche settimana.

Quando rivolgersi al medico

In assenza di miglioramenti entro 20 minuti nonostante gli accorgimenti descritti, si raccomanda di allertare il medico; nel caso di sintomi gravi e necessità di ricovero ospedaliero è spesso consigliabile contattare il 118 per richiedere un’ambulanza, per evitare un trasporto autonomo in automobile non consigliabile (soprattutto se la giornata è molto calda e batte il sole).

Richiedono invece un’immediata assistenza medica sintomi quali:

  • ustione di secondo grado superficiale, per cui in genere verrà prescritta una crema a base di idrocortisone
  • febbre alta persistente
  • forte cefalea persistente
  • perdita di coscienza
  • altri sintomi e segni di gravità manifesta

Prevenzione

Anziani e bambini sono sicuramente le categorie più esposte al rischio di insolazione, ma i seguenti consigli dovrebbero essere applicati a prescindere dall’età:

  1. Bere molta acqua durante la giornata, adottando l’abitudine di consumare almeno un bicchiere l’ora.
  2. Seguire un’alimentazione sana, preferendo cibi freschi e leggeri, a base di frutta e verdura (che contengono abbondanza di acqua e sali minerali)
  3. Prediligere uscite nelle prime ore del mattino o della sera, evitando l’esposizione nelle ore più calde della giornata (dalle 12 alle 15).
  4. Indossare abiti leggeri e di colore chiaro, realizzati con tessuti naturali e traspiranti (come lino e cotone), cappellini.
  5. Gli ombrelloni non filtrano i raggi ultravioletti, pertanto non è buona abitudine stare nelle ore centrali al mare anche se sotto un ombrellone.
  6. Fare uso di creme solari ad alta protezione ed esporsi progressivamente al sole, dando modo alle cellule di abituarsi a questa nuova situazione.
  7. Evitare di assumere alcolici e bevande ghiacciate.

 

A cura del dr Mirko Fortuna, medico chirurgo

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Importante

Revisione a cura del Dott. Roberto Gindro (fonti principali utilizzate per le analisi http://labtestsonline.org/ e Manual Of Laboratory And Diagnostic Tests, Ed. McGraw-Hill).

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