Lingua a carta geografica: cause, sintomi e cura

Introduzione

La glossite migrante è una patologia infiammatoria benigna ed autolimitante della mucosa linguale descritta per la prima volta nel 1831. Il curioso nome con cui viene spesso indicata, lingua a carta geografica, è dovuto alla peculiare caratteristica di questa patologia, le cui tipiche lesioni conferiscono alla lingua l’aspetto di una vera e propria carta geografica con zone di rilevo a ricordare i continenti e le parti sane, più depresse, gli oceani.

Se glossite è il termine medico che indica l’infiammazione della lingua, l’aggettivo “migrante” è invece riferito ad un’altra curiosa caratteristica, consistente nel fatto che le chiazze eritematose subiscono dei continui cambi di forma, si rimpiccioliscono fino a sparire o si ingrandiscono ulteriormente, fornendo la sensazione di continuo movimento/mutamento.

La diagnosi è sostanzialmente clinica, ovvero formulata sulla sola visita medica, e necessita di escludere altre patologie più gravi accomunate dalla possibilità di causare lesioni simili. Essendo una condizione benigna ed autolimitante non è necessaria terapia, mentre è sufficiente l’adozione di una scrupolosa igiene orale.

Lingua a carta geografica

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Cause

Le cause che possano spiegare lo sviluppo della glossite migrante non sono ancora state appurate nonostante sia ormai conosciuta da quasi due secoli, ma si tratta di una condizione su base infiammatoria non contagiosa e non infettiva.; si conoscono casi di familiarità, che induce quindi all’ipotesi di una possibile influenza genetica.

La lingua a carta geografica colpisce l’1-3% della popolazione, prevalentemente il sesso femminile e può avere carattere recidivante, ricomparendo a distanza variabile di tempo nello stesso punto o in altre parti della lingua.

Tra i possibili fattori scatenanti della patologia si riscontrano:

  • Malnutrizione e carenze vitaminiche
  • Stress fisici e psichici
  • Patologie gastriche
  • Eccessivo uso di bevande alcoliche e cibi molto speziati
  • Gravidanza

Tra le patologie predisponenti che sono state associate alla glossite migrante si annoverano:

Sintomi

Glossite migrante

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La mucosa linguale appare ricoperta di chiazze rosse, variabili per forma e grandezza (da pochi millimetri a qualche centimetro), circoscritte da un orletto rilevato di colore bianco giallastro. Queste chiazze sono soggette a variabilità temporale, tendono cioè a subire cambi di forma e dimensione nel tempo, andando a rimpicciolirsi o ingrandirsi: persistono in una certa zona per un periodo di tempo variabile per poi scomparire e riapparire in un’altra zona o nella stessa, ma con altre dimensioni, fornendo nel complesso un effetto ottico di movimento (da cui il nome glossite migrante).

Le zone eritematose sono aree caratterizzate da atrofia delle papille filiformi, che nella condizione fisiologica ricoprono interamente il dorso della lingua donando alla stessa il normale colore rosato.

L’orletto di contorno biancastro invece è formato da papilla filiformi allungate ed ipercheratosiche.

Queste lesioni occasionalmente possono comparire anche sulla mucosa del palato molle, delle tonsille, delle guance e in tali casi la patologia viene ad essere definita lingua a carta geografica ectopica o stomatite migrante.

Oltre a questa caratteristica manifestazione la patologia è quasi sempre priva di altri disturbi, che quando presenti possono comprendere:

Complicazioni

Queste lesioni non lasciano cicatrici e si osserva invece una piena restitutio ad integrum (guarigione completa senza sequele). Non sono lesioni precancerose, ma assolutamente benigne ed autolimitanti.

Diagnosi

La diagnosi della glossite migrante è sostanzialmente clinica, basata cioè sulla raccolta anamnestica e sull’esame obiettivo.

Qualunque medico è in grado di diagnosticare e trattare adeguatamente questa patologia, tuttavia lo specialista di riferimento è il medico dermatologo o il dentista.

Occorre porre in diagnosi differenziale lesioni simili ma ascrivibili a patologie più severe per le quali è al contrario indispensabile un trattamento mirato, come:

In casi selezionati è invece indispensabile ricorrere a biopsia della mucosa linguale per giungere a diagnosi di certezza.

Cura

Non esiste una terapia specifica per la glossite migrante, anche perché si tratta di una patologia benigna ed autolimitante. Per velocizzare il processo di guarigione è possibile porre rimedio ad eventuali fattori di rischio ed adottare scrupolose misure di igiene orale. Risulta utile a tal punto:

  • Lavare accuratamente i denti dopo ogni pasto
  • Effettuare risciacqui con acqua e bicarbonato di sodio o, in casi più severi e previo giudizio medico, con soluzioni contenenti cortisonici, antistaminici o antimicotici
  • Ricorso ad integratori alimentari (tipicamente multivitaminici) in caso di carenze
  • Abolizione di fumo, consumo di alcolici ed alimenti molto conditi

 

A cura del dr Mirko Fortuna, medico chirurgo

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Importante

Revisione a cura del Dott. Roberto Gindro (fonti principali utilizzate per le analisi http://labtestsonline.org/ e Manual Of Laboratory And Diagnostic Tests, Ed. McGraw-Hill).

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