Megacolon: significato, cause, sintomi e cura

Introduzione

Il megacolon è una malformazione del colon, il tratto terminale dell’apparato digerente che possiamo immaginare come una sorta di canale in cui normalmente avviene il riassorbimento di acqua che consente la formazione di feci compatte pronte ad essere espulse; il megacolon consiste in particolare in un’anomala dilatazione del canale, spesso accompagnata dalla perdita della capacità di sospingere il materiale presente all’interno con il previsto movimento muscolare (peristalsi).

Colon

Ultimo tratto dell’intestino tenue e colon (GettyImages)

La prevedibile conseguenza è quindi lo sviluppo di disturbi digestivi anche molto gravi, fino alla formazione di masse dure e consolidate di feci (fecalomi) che possono arrivare a richiedere la chirurgia per essere eliminate.

Le cause possibili sono sostanzialmente di tre tipi:

  • anomalie congenite (presenti sin dalla nascita)
  • infezioni batteriche
  • intossicazioni da farmaci.

Il trattamento, così come la prognosi, è ampiamente variabile a seconda della causa scatenante, che potrebbe richiedere una combinazione di stile di vita, farmaci ed eventualmente l’intervento chirurgico.

Nella maggior parte dei pazienti il megacolon è una condizione reversibile, ma questo dipende strettamente dalla causa scatenante.

Cause

Benché il meccanismo di sviluppo del megacolon non sia ancora chiaro nei dettagli, soprattutto per quanto riguarda le forme acquisite, il fattore comune risulta essere una motilità intestinale gravemente compromessa che evolve in un progressivo accumulo di feci, aria e secrezioni intestinali nel colon, fino a causarne l’inevitabile dilatazione: non riuscendo più a sospingere in avanti il materiale fecale, questo di accumula dilatando pericolosamente le pareti dell’intestino.

Le possibili cause che evolvono verso la perdita della capacità di spinta (peristalsi) sono diverse:

  • danno neurologico/muscolare,
  • infiammazione/infezione locale (megacolon tossico).

Megacolon tossico

È importante differenziare il megacolon tossico da altre condizioni che si presentano con megacolon, ma privo di tossicità sistemica, ovvero in assenza di sintomi d’infezione che arrivano a coinvolgere l’intero orgnismo.

Classificazione e fattori di rischio

La definizione di megacolon prevede di osservare un ingrandimento anomalo dell’organo che non derivi da cause meccaniche, come un’ostruzione che fisicamente aumenti il calibro del canale.

Può essere classificato in base a differenti caratteristiche, ad esempio

  • acuto, se la dilatazione è temporanea,
  • cronico, quando la dilazione sia permanente.

Tutte le forme di megacolon acuto sono necessariamente acquisite, mentre nelle forme croniche è possibile operare una suddivisione in cause

  • acquisite,
  • congenite (presenti dalla nascita).

Tra le cause più comuni di megacolon acquisito si annoverano

Vale la pena sottolineare come la loperamide sia in vendita anche come farmaco da banco, ovvero senza ricetta, e rappresenti uno tra i più comuni principi attivi antidiarroici.

Tra le forme congenite di megacolon la più conosciuta è una malattia rara che prende il nome dal primo medico che l’ha descritta, ovvero il morbo di Hirschsprung.

Quando non sia possibile risalire alla causa si parla genericamente di megacolon idiopatico.

Sintomi

I sintomi comuni del megacolon annoverano

Nei casi più severi è possibile osservare la formazione di dure e voluminose masse fecali (fecalomi), così come sintomi in grado di coinvolgere anche il tratto digestivo superiore ed altri apparati:

A seconda della causa il megacolon può presentare sintomi aggiuntivi anche molto gravi; nel caso di megacolon tossico il paziente può sviluppare

Complicazioni

Il megacolon a seconda della causa può diventare più o meno rapidamente un’emergenza medica, in grado di esporre il paziente a rischio di sviluppo di gravi complicazioni potenzialmente fatali, tra cui

Diagnosi

Il megacolon viene in genere diagnosticato quando il diametro del colon a livello del tratto ciecale supera i 12 cm (la norma è un valore inferiore a 9 cm), misurato mediante radiografia (quando possibile mediante mezzo di contrasto, ovvero pasto baritato o clisma opaco) od ecografia; a questo esame può seguire una TC per escludere la possibile presenza di occlusione intestinale (in alcuni casi si opta alternativamente per una colonscopia, che è tuttavia controindicata in caso di possibile megacolon tossico per l’elevato rischio di perforazione).

Cura

L’approccio terapeutico al megacolon varia sensibilmente in base alle cause e soprattutto alla gravità del paziente; da un punto di vista generale sono quindi possibili diversi approcci, più o meno invasivi:

  • lassativi (osmotici, volumizzanti, clisteri, …) e miglioramento dello stile di vita in genere
  • cortisonici ed altri antinfiammatori
  • antibiotici
  • manovre mediche a decomprimere meccanicamente il blocco intestinale
  • chirurgia (in genere rimuovendo la parte dell’intestino non più recuperabile).

 

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Importante

Revisione a cura del Dott. Roberto Gindro (fonti principali utilizzate per le analisi http://labtestsonline.org/ e Manual Of Laboratory And Diagnostic Tests, Ed. McGraw-Hill).

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