Introduzione
Il mollusco contagioso è una malattia dermatologica di origine virale che si manifesta con la comparsa di papule a forma di cupola con un cratere centrale, di colore rosa-perlaceo e che
- possono essere singole o multiple e interessare qualsiasi distretto cutaneo,
- hanno in genere dimensioni di 2-5 mm,
- solitamente non danno sintomi, se non, a volte, prurito o leggero fastidio (mai dolore).
Trova particolare diffusione nei bambini, ma di fatto può colpire a qualsiasi età.
Il mollusco contagioso, nonostante il nome, è una malattia cutanea di origine virale ed il cui contagio può avvenire per contatto:
- diretto e ravvicinato con la pelle di una persona infetta (compresi i rapporti sessuali),
- indiretto attraverso oggetti contaminati (asciugamani, giocattoli, vestiti, biancheria, …).
In caso di comparsa delle lesioni il virus può facilmente diffondersi anche in altre aree per autocontagio (più correttamente autoinoculazione).
La condizione è tipicamente benigna e innocua e tende a migliorare in pochi mesi senza alcun trattamento specifico e tuttavia, a causa della possibile diffusione e autoinoculazione, possono essere necessari fino a 18 mesi o più perché la si risolva completamente. Possono verificarsi recidive a distanza di tempo, ma non è la norma.
Un eventuale trattamento viene in genere raccomandato solo nel caso dei bambini più grandi e degli adulti, quando le papule siano particolarmente sgradevoli a livello estetico e/o in caso di pazienti con un sistema immunitario indebolito; in tali casi tra le terapie disponibili ricordiamo
- liquidi, gel o creme che vengono applicati direttamente sulla pelle,
- procedure ambulatoriali minori come la crioterapia (dove le papule del mollusco contagioso vengono rimosse per congelamento).
Foto e immagini
Cause
La malattia è causata dal molluscum contagiosum virus (MCV), appartenente alla famiglia Poxviridae. Il suffisso pox contenuto nel nome fa riferimento alle vescicole (in inglese, poxes) prodotte dal virus del vaiolo, altro virus facente parte della famiglia.
Si tratta di una patologia piuttosto comune a trasmissione interumana con il contagio che si verifica:
- mediante contatto diretto (compresa la trasmissione sessuale),
- attraverso l’uso di oggetti contaminati (ovvero fomiti, come ad esempio spugne, asciugamani o giocattoli),
- attraverso l’acqua: piscine, bagni e saune sono tutti luoghi dove è facile contagiarsi,
- mediante autocontagio: un individuo affetto, toccando o grattando le proprie lesioni, può trasportare in altri distretti corporei il materiale infetto. L’autoinoculazione può avvenire anche con la rasatura: il rasoio può
- tagliare le papule spargendo il loro contenuto infetto,
- fungere da oggetto contaminato se viene utilizzato in altre parti del corpo o da altre persone.
Non si sa esattamente per quanto un soggetto possa trasmettere l’infezione a seguito del contagio, ma l’ipotesi prevalente è che la contagiosità persista fino alla scomparsa dell’ultima papula.
È importante evitare lo schiacciamento e la rottura delle papule, poiché ciò aumenta il rischio che l’infezione si diffonda ad altre parti del corpo.
Fattori di rischio
I soggetti più frequentemente interessati dal mollusco contagioso sono rappresentati da:
- bambini di età compresa tra i 2 e i 10 anni, a causa di un sistema immunitario ancora immaturo,
- individui in età adulta in caso di partner multipli,
- pazienti con patologie dermatologiche come la dermatite atopica, perché la pelle danneggiata costituisce un fattore favorente le infezioni,
- soggetti immunodepressi, come pazienti in trattamento cronico con corticosteroidi, soggetti che si stanno sottoponendo a cicli di chemioterapia, trapiantati e individui HIV-positivi (nei soggetti affetti da AIDS conclamato i meccanismi di immunità cellulo-mediata, che intervengono in caso di infezioni virali, sono deficitari).
Sintomi
La malattia ha un periodo d’incubazione di 1-6 mesi, trascorso il quale l’individuo affetto manifesta lesioni cutanee
- costituite da papule, ovvero formazioni rilevate, emisferiche, lucide, di colore perlaceo, a forma di cupola con una depressione centrale che appare come un cratere ripieno di detriti cellulari, componenti virali e acidi grassi,
- di dimensioni finali di circa 0,2-0,5 cm, raggiunte in 2-3 mesi,
- in forma solitaria o multipla,
- con compresenza di isomorfismo di Koebner (il soggetto affetto che subisce un trauma alla cute, anche lieve, sviluppa le lesioni caratteristiche del mollusco nella sede colpita),
- che possono essere soggette a infiammazione, presentandosi come un foruncolo,
- che possono divenire pruriginose, se si infiammano.
Il virus può infettare qualsiasi zona della pelle, ad eccezione delle palme delle mani e delle piante dei piedi.
- volto
- collo
- arti
- glutei
- ventre
- genitali, inguine e nella zona intorno all’osso pubico, soprattutto in caso di trasmissione sessuale.
Nei soggetti HIV-positivi la malattia assume aspetti atipici:
- i molluschi sono particolarmente diffusi in forma multipla al volto,
- le dimensioni delle papule sono maggiori,
- le lesioni sono refrattarie al trattamento
- e sono associati a una prognosi sfavorevole per quanto riguarda il decorso dell’AIDS.
Il mollusco contagioso può venire contratto più volte nel corso della vita, non si acquisisce cioè immunità al virus a seguito della prima esposizione.
Complicazioni
Di norma il mollusco contagioso si risolve spontaneamente in un arco di tempo che va dai sei mesi a un anno. In alcuni casi, tuttavia, le lesioni permangono più a lungo.
Le papule guariscono generalmente senza lasciare reliquati, ma, quando di grandi dimensioni e infiammate, potrebbero residuare delle cicatrici, anche se si tratta di un’evenienza non comune.
Non è da sottovalutare l’impatto psicologico che una manifestazione numericamente rilevante può avere sul benessere psicologico del soggetto, che può trovarsi in imbarazzo nei confronti di terzi (si pensi in particolare ai bambini, che devono essere istruiti anche sull’evitare contatti a rischio).
Più raramente le lesioni del mollusco possono andare incontro a sovra-infezione batterica, tuttavia ciò si verifica soprattutto nei soggetti HIV-positivi.
Diagnosi
L’esame visivo è quasi sempre sufficiente per porre diagnosi di mollusco contagioso, avendo le lesioni un aspetto peculiare. Il medico curante o il dermatologo dovrà tuttavia distinguere le papule da altre lesioni simili, quali quelle che si osservano in corso di:
- verruche,
- lichen planus,
- follicolite,
- condilomi,
- xantomi.
In casi selezionati si ricorre ad una biopsia per l’esame istologico da eseguire al microscopio, al fine di formulare una diagnosi certa.
Cura e terapia
Non è di per sé necessario alcun trattamento, dal momento che la malattia va incontro a guarigione spontanea, a meno che le lesioni non siano antiestetiche o causa di insofferenza da parte del paziente; fanno eccezione le lesioni all’inguine degli adulti, che vengono in genere sempre trattate onde prevenire la loro diffusione attraverso contagio sessuale.
Le opzioni di trattamento ambulatoriale del mollusco contagioso prevedono:
- curettage delle singole lesioni (si pratica con uno strumento metallico, detto curette, che termina a un’estremità a forma di minuscolo cucchiaino dai margini taglienti),
- crioterapia con azoto liquido,
- bruciatura mediante laser o corrente elettrica.
In genere non è richiesta alcuna anestesia locale, tranne nei casi in cui le papule siano grosse o la rimozione sia particolarmente fastidiosa per il paziente.
Tali procedure vanno effettuate rigorosamente ed esclusivamente da personale medico, in quanto un’autoterapia potrebbe condurre a sovrainfezioni e ulteriori diffusione dell’infezione.
Le opzioni farmacologiche comprendono diversi tipi di creme da applicazione localmente a base di:
- acido tricloroacetico,
- podofillina,
- cantaridina,
- tretinoina,
- imiquimod, un immunomodulatore,
- idrossido di potassio.
È controindicato l’impiego di cortisone, farmaco che deprime ulteriormente le difese immunitarie e che favorirebbe quindi la duplicazione del virus.
Prevenzione
Al fine di prevenire il contagio e la diffusione del virus responsabile del mollusco contagioso si raccomanda di:
- lavarsi accuratamente le mani,
- non usare asciugamani, rasoi, spugne o biancheria di altre persone,
- non radersi o depilarsi nella regione in cui sono presenti le papule,
- evitare di avere rapporti sessuali in caso di lesioni genitali, onde evitare il contagio,
- coprire le lesioni con un cerotto o una medicazione le lesioni, per prevenire la diffusione del virus a distanza, la contaminazione di oggetti e il contagio ad altre persone,
- non toccare né tanto meno grattare le lesioni.
I bambini affetti possono frequentare l’asilo o la scuola, a patto di coprire le lesioni con una medicazione per evitare di contagiare altri soggetti
A cura della Dr.ssa Giovanna Celia, medico chirurgo