Neuroma di Morton: cause e sintomi. È un tumore?

Il neuroma di Morton è un tumore?

Un neuroma è un tumore benigno di un nervo, ma il neuroma di Morton non è in realtà un tumore, bensì un ispessimento del tessuto che circonda il nervo digitale che porta alle dita dei piedi.

Si manifesta principalmente attraverso lo sviluppo di un dolore persistente, bruciante, avvertito sulla pianta del piede, che alcuni pazienti associano mentalmente alla sensazione di camminare su una biglia.

I sintomi possono spesso essere alleviati con trattamenti in automedicazione, mentre se trascurato il dolore peggiora nel tempo.

Neuroma di Morton

Shutterstock/rumruay

Cause

Il neuroma di Morton consiste in un ispessimento del tessuto che circonda un nervo del piede, in seguito ad insulti di vario genere (irritazioni, traumi, ..); si sviluppa più frequentemente tra il terzo e il quarto dito del piede, di solito in risposta a irritazioni, traumi o pressioni eccessive, come ad esempio:

  • utilizzo di scarpe strette, a punta o col tacco,
  • podismo od altre attività che comportino un’elevata pressione sulla pianta del piede,
  • altri disturbi del piede, come ad esempio
    • piedi piatti,
    • borsiti,
    • dita a martello.

L’incidenza del neuroma di Morton è da 8 a 10 volte maggiore nelle donne rispetto agli uomini.

Sintomi

Di norma esteriormente non si vede nulla, non è possibile osservare la presenza di noduli alla palpazione ad esempio, tuttavia il paziente può avvertire un dolore bruciante sulla pianta del piede che è in grado di irradiarsi fino alle dita.

Il dolore generalmente s’intensifica con l’attività ed il movimento, ma anche indossando scarpe strette o con il tacco. Durante la notte, in posizione distesa, è possibile trovare sollievo venendo meno la pressione del peso del corpo.

Alcuni pazienti sviluppano anche una sorta d’intorpidimento alle dita dei piedi, dovuta alla compressione del nervo.

Quando rivolgersi al medico

Si raccomanda il parere del medico ogniqualvolta un dolore persista per più di qualche giorno.

Diagnosi

Durante la visita specialistica il medico potrebbe riconoscere una massa palpabile tra le ossa, la cui pressione innesca lo stesso dolore che in genere spinge il paziente a cercare una diagnosi; tra le patologie che entrano in diagnosi differenziale, ovvero che è necessario escludere per giungere alla diagnosi di neuroma di Morton, figurano tra l’altro:

  • calli
  • fratture da stress.

Alcuni test e manovre effettuate sul piede consentono invece di valutare la possibile presenza di artrosi o altre infiammazioni articolari.

In caso di dubbi è possibile ricorrere alla radiografia per la diagnosi di certezza, mentre è raro che si renda necessario ricorrere ad ecografia o risonanza magnetica.

Cura

Inizialmente si opta, tutte le volte che sia possibile, per un approccio tipicamente conservativo:

  • Tenere il piede sollevato da terra tutte le volte che questo sia possibile.
  • Impacchi di ghiaccio.
  • Assunzione di antinfiammatori ed antidolorifici.
  • Perdita di peso se necessario.
  • Riduzione delle attività fisiche ad alto impatto, come la corsa ed i salti in genere.
  • Maggior attenzione nella scelta delle calzature, evitando tacchi alti e scarpe strette, e privilegiando suole morbide, al fine di alleviare la pressione sul sul nervo. Specifici inserti possono essere prescritti allo stesso scopo.

Qualora questi trattamenti non fossero sufficienti e il dolore peggiorasse il medico potrebbe valutare di ricorrere a

  • infiltrazioni di cortisone, con l’obiettivo di ridurre il gonfiore e l’infiammazione del nervo,
  • infiltrazioni con alcool,
  • ablazione a radiofrequenza,

Qualora questi interventi non fossero sufficienti è possibile valutare la chirurgia; si procede in genere resecando una piccola porzione del nervo (escissione del neuroma) o del tessuto circostante (ad esempio il legamento che tiene insieme alcune delle ossa nella parte anteriore del piede), intervento eseguito in day hospital con un’anestesia periferica che comprende la porzione compresa tra il ginocchio e il piede. La rimozione dei punti è programma generalmente dopo circa 2 settimane e si ottiene un completo recupero nelle successive 4. Sebbene l’intervento chirurgico di solito abbia successo, la procedura può provocare l’insorgenza di un intorpidimento permanente delle dita dei piedi interessate.

 

Fonti e bibliografia

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Importante

Revisione a cura del Dott. Roberto Gindro (fonti principali utilizzate per le analisi http://labtestsonline.org/ e Manual Of Laboratory And Diagnostic Tests, Ed. McGraw-Hill).

Le informazioni contenute in questo sito non devono in alcun modo sostituire il rapporto medico-paziente; si raccomanda di chiedere il parere del proprio dottore prima di mettere in pratica qualsiasi consiglio od indicazione riportata.