Introduzione
I polipi delle corde vocali sono una comune lesione della laringe.
Sono generalmente la conseguenza di infiammazioni e sforzi fonatori (abuso della voce) che sollecitano eccessivamente le corde vocali, per questo si tratta di una patologia comune nei cantanti e più in generale nei soggetti che usano la voce per ragioni professionali (sono tuttavia osservabili anche nei bambini, in caso di un utilizzo sbagliato di produzione fonatoria).
Traumi e irritazioni alle corde vocali possono provocare l’insorgenza di polipi, noduli e granulomi, ossia intumescenze a carattere benigno i cui sintomi principali sono raucedine e voce soffiata, disturbi in grado di compromettere la qualità della voce sia in termini di timbro che di potenza e profondità.
La differenza tra polipi, noduli e granulomi può essere così definita:
- Polipi: sono presenti su un solo lato delle corde vocali e si presentano a livello del terzo medio delle corde membranose;
- Noduli: si presentano su entrambi i lati, a livello della giunzione tra terzo anteriore e terzo medio delle corde vocali;
- Granulomi: si possono formare sia bilateralmente che unilateralmente a livello dei processi vocali delle cartilagini aritenoidee.
La problematica, se di lieve entità, può risolversi spontaneamente, in caso contrario potrebbe diventare necessario ricorrere all’intervento di asportazione tramite chirurgia (a differenza dei noduli in genere non rispondono a logopedia ed altre misure conservative), nonostante non siano rare recidive.
Un’attenta diagnosi deve infine escludere l’eventualità di un cancro.
Richiami di anatomia
Le corde vocali (dette anche pieghe vocali) sono due lembi triangolari e di colore bianco perlaceo, composti da cartilagine, muscoli, legamenti, fasce connettive, mucose, che vibrano al passare dell’aria, producendo suoni e parole. Le differente individuali di lunghezza e spessore rendono conto dell’infinita variabilità dei toni di voce.
Dove si trovano le corde vocali?
Si trovano all’interno della laringe al di sopra della trachea e, quando in stato di riposo, sono tra loro separate a consentire il passaggio dell’aria; quando si attivano, invece, si tendono grazie alla muscolatura di cui sono fornite.
Quante sono le corde vocali?
Le corde vocali sono soltanto due e, nei soggetti di sesso maschile, sono più lunghe e più spesse rispetto a quelle delle donne, rilievo che spiega la produzione di una voce più profonda (e quelle dei bambini sono più corte di quelle degli adulti).
Le corde vocali in contesti specialistici sono indicate come “vere pieghe vocali”, con l’obiettivo di distinguerle dalle cosiddette “false corde vocali”, due ulteriori spesse pieghe della mucosa che tuttavia rivestono un ruolo minimo nella normale produzione vocale (vengono sfruttate da alcuni cantanti attivi nel canto tibetano e nella musica metal).
Cause
La causa in grado di spiegare la formazione dei polipi delle corde vocali, così come dei noduli e dei granulomi, risiede in un’eccessiva sollecitazione meccanica delle stesse, contestualmente ad un’infiammazione.
L’impatto tra le superfici delle pieghe vocali può comportarne un’eccessiva stimolazione, come avviene principalmente a causa di un utilizzo scorretto della voce: le lesioni delle corde vocali, a seguito dei cedimenti di piccoli capillari e conseguenti emorragie intra-cordali, generano il rimodellamento tissutale che comporta l’insorgenza dell’escrescenza.
Tali lesioni possono avvenire, oltre che per l’utilizzo scorretto, anche per eccessivi sforzi vocali: non stupisce quindi come i soggetti più colpiti siano coloro che tendono ad alzare frequentemente la voce, ad esempio i cantanti, ma anche agli spettatori dei concerti, attori, speaker o tifosi che frequentano gli stadi e che incoraggiano i giocatori.
Non è raro che gli sforzi fonatori vengano esacerbati quando sia già presente un’infiammazione delle corde vocali, aumentando il rischio di insorgenza dei polipi cordali, come può avvenire in contesti in cui sia richiesto un uso continuativo della voce (insegnanti, call-center, …).
Fattori di rischio
Rappresentano fattori di rischio per l’insorgenza di polipi e noduli cordali:
- Età pediatrica, a causa di uno scorretto utilizzo della voce
- Impegni professionali che implichino un eccessivo utilizzo della voce e, conseguentemente, una continua sollecitazione delle corde vocali
- Fumo, a causa della continua infiammazione dell’apparato faringeo
- Consumo di alcol
- Squilibri endocrini e problemi tiroidei
- Reflusso gastrico
- Infezioni o infiammazioni delle vie respiratorie
- Allergie
Sintomi
I sintomi classici dei polipi alle corde vocali, che possono gradualmente peggiorare nei giorni successivi all’insorgenza se non adeguatamente trattati, sono:
- Disfonia (alterazioni della voce che riguardano il timbro, la tonalità, l’inflessione)
- Raucedine (difficoltà ad emettere suoni vocali limpidi)
- Afonia (la difficoltà di produzione dei suoni vocali, intesa come perdita della voce)
- Voce bisbigliata
- Sensazioni di fastidio o dolore alla gola
- Tosse secca
Diagnosi
La visita medica, effettuata da uno specialista in otorinolaringoiatria, prevede la raccolta anamnestica della storia clinica del paziente e l’ascolto attento della sintomatologia riportata. L’equipe che fornisce la diagnosi può prevedere il supporto di un pediatra e di un logopedista, per individuare le eventuali modalità disfunzionali di produzione del suono nei bambini.
La laringe viene osservata dal medico tramite l’utilizzo di uno specchietto o di un laringoscopio (un dispositivo a fibre ottiche che permette una valutazione della laringe) per permettere l’osservazione ravvicinata, discriminando tra la presenza di polipi, noduli o granulomi.
Ai fini diagnostici possono essere richiesti
- Laringoscopia
- Biopsia per escludere un carcinoma.
La diagnosi differenziale dev’essere effettuata con:
- cancro della laringe
- edema di Reinke (disturbo causato dal fumo): corde vocali di volume aumentato che non si uniscono perfettamente in fase di chiusura.
È importante che il paziente contatti il proprio medico nel caso di disfonie che persistono da un tempo superiore alle 2 settimane.
Cura e rimedi
Lesioni recenti possono essere trattate in maniera farmacologica favorendo la riduzione dell’infiammazione, contestualmente al riposo vocale: il paziente dovrà evitare sforzi eccessivi della voce.
In base alla diagnosi clinica che avrà definito le cause scatenanti dell’insorgenza dei polipi, si valuterà un trattamento comportamentale e l’eventuale rimozione degli stessi, effettuata in microchirurgia. Alcune lesioni di lieve entità non richiedono l’asportazione chirurgica, a patto di attenersi scrupolosamente alla terapia comportamentale e ad un assoluto riposo delle corde vocali.
Il trattamento comportamentale, volto ad evitare l’utilizzo erroneo della voce, prevede l’intervento di un logopedista che imposti una terapia riabilitativa per allenare il paziente all’utilizzo corretto:
- allenamento del soggetto alle tecniche corrette di produzione vocale,
- addestramento su tecniche specifiche.
Il paziente dovrà apprendere come evitare di parlare in apnea e come dosare correttamente il fiato evitando l’inaridimento delle pieghe vocali.
L’asportazione in microchirurgia avviene in anestesia generale, così da assicurare il passaggio dell’aria ed una completa assenza di dolore.
Nei casi dubbi, successivamente all’asportazione, può essere richiesta una biopsia per accertarsi della natura dell’escrescenza.
Il trattamento chirurgico dovrà comunque essere seguito da una riabilitazione logopedica e dal riposo vocale. È bene rendere il paziente consapevole della possibilità di eventuali recidive e dei rischi legati all’eccessiva stimolazione delle corde vocali, suggerendo la cessione dei comportamenti scatenanti o facendosi affiancare stabilmente da una terapia logopedica nel caso di lavori che richiedono attivamente l’utilizzo di toni di voce estremamente alti.
Prevenzione
La prevenzione dei polipi delle corde vocali richiede l’adozione persistente di alcuni accorgimenti in grado di evitarne, o quantomeno rendere meno probabile, l’insorgenza:
- Smettere di fumare per evitare infiammazioni e per evitare la secchezza delle fauci
- Apprendere gli esercizi fonatori con l’aiuto di un logopedista
- Apprendere la respirazione diaframmatica
- Bere frequentemente
A cura del Dr. Enrico Varriale, medico chirurgo
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