- Introduzione
- Cause
- Sintomi
- Gravidanza
- Prognosi e complicazioni
- Quando chiamare il medico?
- Cura e rimedi
Introduzione
La sesta malattia è un’infezione benigna che interessa prevalentemente i bambini attorno all’età di 2 anni e solo occasionalmente gli adulti; è così comune che la maggior parte dei soggetti l’ha contratta e superata ancora prima dell’entrata alla scuola materna.
La malattia è causata da un virus e in alcuni pazienti può decorrere in modo del tutto asintomatico (senza sintomi apparenti).
Quando presenti, i sintomi caratteristici della sesta malattia sono
- febbre (della durata di diversi giorni),
- malessere generale,
- sintomi di raffreddore,
- gola arrossata e che fa male,
- congiuntivite,
- irritabilità e/o nervosismo,
- raramente vomito o diarrea,
- ingrossamento dei linfonodi,
- eruzione cutanea (che non tutti i bambini manifestano).
Una volta superata si acquisisce immunità ed è quindi improbabile ripetere la malattia, anche se in letteratura medica si tra la segnalazione di alcuni casi.
In genere viene diagnosticata semplicemente attraverso l’anamnesi e la visita medica.

By Emiliano Burzagli – Own work, Public Domain, Link
Cause
Il microorganismo che causa la sesta malattia è stato scoperto solo nel 1986 ed è rappresentato da tre varianti di virus (HHV–6A, HHV- 6B e HHV-7) appartenenti al genere herpes virus.
Fattori di rischio
- Uomini/Donne: A titolo di curiosità ricordiamo che un lavoro ha identificato come a maggior rischio le bambine con fratelli/sorelle più grandi (A population-based study of primary human herpesvirus 6 infection. N Engl J Med).
- Età: Diffusa soprattutto tra i 9 (quando sono spariti gli anticorpi materni) ed i 21 mesi di età, ma può colpire in generale nei primi anni di vita. Raramente può interessare anche l’adulto.
- Frequentazione di asilo nido e scuola materna.
- Il contatto con bambini, per esempio per ragioni professionali, può aumentare il rischio di contagio per gli adulti.
- Sistema immunitario indebolito (soggetti trapiantati, in terapia con farmaci immunosoppressivi, AIDS, …).
Contagio
La malattia è contagiosa e si diffonde attraverso le piccole gocce di liquido emesse dal naso e dalla bocca dei pazienti infetti quando questi
- parla,
- ride,
- starnutisce
- o tossisce.
Il contagio avviene quando un bambino sano respira direttamente queste gocce, oppure quando le porta inconsapevolmente a contatto di una mucosa (tipicamente bocca o naso) con le mani venute in precedenza in contatto con superfici contaminate; tipicamente questa modalità si verifica nello scambio di giochi in asili e scuole.
Attualmente si ritiene che il paziente sia contagioso soprattutto nella fase d’incubazione (cioè prima di sviluppare i sintomi) e durante la febbre, non più durante la manifestazione dell’esantema.
Sintomi
Si stima che il periodo d’incubazione sia compreso tra 5 e 15 giorni, ma comunemente si attesta attorno ai 9 giorni.
La febbre della sesta malattia dura 3-7 giorni ed è seguita dalla comparsa di un rash cutaneo che può durare un tempo variabile da alcune ore a pochi giorni.
Fase prodromica
La fase prodromica è caratterizzata da manifestazioni non specifiche della durata di 3-5 giorni.
Il paziente classico affetto da sesta malattia ha frequentemente un’età compresa tra i 9 ed i 12 mesi e manifesta una febbre anche piuttosto alta (fino a 40 °C), con esordio improvviso, della durata di circa tre giorni e accompagnata da disturbi aspecifici. Al termine di questa fase la febbre diminuisce e scompare rapidamente, così com’è comparsa.
Il 15% dei bambini può manifestare convulsioni febbrili.
Nei soggetti immunocompromessi la febbre può essere aggressiva ed accompagnata da severo malessere e coinvolgimento di altri organi.
Altri sintomi che possono comparire in questa fase sono:
- astenia (stanchezza),
- inappetenza (calo appetito),
- irritabilità,
- sintomi respiratori (mal di gola, tosse, naso chiuso).
- raramente sintomi gastrointestinali (diarrea, nausea, …),
- gonfiore degli occhi,
- gonfiore dei linfonodi.
Fase esantematica
In questa fase si manifesta il classico e caratteristico esantema (rash cutaneo) lieve, rosato e simile a quello del morbillo, che può persistere da qualche ora a qualche giorno (alcuni bambini possono tuttavia non manifestare i puntini).
Compare di norma prima sul tronco per poi diffondersi su collo e braccia, occasionalmente arriva a manifestarsi anche su viso e gambe. L’eruzione è caratterizzata da molte piccole macchie rosa generalmente piatte, ma alcune possono essere in rilievo. Può comparire un leggero anello bianco attorno alla macchia, ma non dà né prurito né fastidio.
Se premuto, l’esantema tende a diventare bianco.
Gravidanza
Non è facile reperire informazioni relative al rischio in gravidanza, in quanto la quasi totalità delle mamme risultano di fatto immuni al virus e i casi di contagio documentati sono rari e recenti; in genere il consiglio è di evitare quindi rischi inutili, anche se ad oggi non si conoscono casi di complicazioni insorti a seguito di questa malattia.
Prognosi e complicazioni
La malattia, a parte in soggetti immunocompromessi (per esempio a seguito di trapianto renale, oppure pazienti con AIDS), ha decorso benigno e si risolve senza alcuna complicazione.
Solo i soggetti con sistema immunitario compromesso possono andare incontro a complicazioni quali
Quando chiamare il medico?
Chiama il medico se:
- Il bambino è letargico, non beve o la febbre non risponde ai farmaci.
- Il rash cutaneo non sparisce dopo tre giorni.
Vai all’ospedale se:
- Il bambino manifesta convulsioni febbrili.
- Il paziente sembra confuso, letargico o se il rash non tende a sparire in caso di pressione (potrebbe trattarsi di meningite).
Cura e rimedi
La sesta malattia è associata a un decorso benigno senza particolari rischi di complicazioni, quindi il bambino viene in genere efficacemente seguito in casa attraverso il ricorso a farmaci sintomatici che possano dare sollievo ai sintomi lamentati.
Non esiste infatti un trattamento specifico né un vaccino in grado di prevenire la malattia, ma i seguenti rimedi possono aiutare:
- riposo,
- idratazione,
- farmaci per la febbre (paracetamolo o ibuprofene, per esempio, mentre si raccomanda di non somministrare l’aspirina sotto i 16 anni).