Setto nasale deviato: sintomi, pericoli e operazione

Introduzione

Il setto nasale è la sottile parete che separa le due narici; un setto nasale deviato è una condizione anormale caratterizzata da uno spostamento verso destra o sinistra di questa struttura, che perde quindi la sua simmetria.

Nella maggior parte dei casi la deviazione del setto nasale non porta alla manifestazione di sintomi, tanto che il soggetto potrebbe nemmeno accorgersi di soffrirne, ma in alcuni casi la deviazione è in grado di compromettere la normale dinamica del flusso d’aria che entra ed esce dalle narici, perché uno dei due passaggi diventa inevitabilmente più stretto, con conseguente sensazione di “naso chiuso”.

Nelle deviazioni più severe sul lungo periodo si sviluppano sintomi in grado di peggiorare sensibilmente la qualità della respirazione, fino a richiedere una soluzione definitiva e curativa al problema (chirurgica).

La deviazione del setto nasale può avere due ordini di cause:

  • Congenite, con il setto nasale che risulta essere deviato sin dalla nascita e gli eventuali disturbi respiratori che si manifestano fin dai primi mesi di vita; in questi casi la deviazione può essere insorta durante il parto (parto distocico), oppure avere radici genetiche (sindrome di Ehlers-Danlos o la sindrome di Marfan).
  • Causa acquisita, quando la deviazione del setto nasale si presenta secondariamente ad un evento traumatico (aggressione, caduta accidentale, sport di contatto come il pugilato o alcune arti marziali, incidenti stradali, …).

Il quadro clinico di un soggetto con una deviazione del setto nasale può comprendere sintomi quali:

  • Difficoltà respiratorie
  • Difficoltà deglutitorie (soprattutto nei bambini molto piccoli)
  • Epistassi, ovvero sanguinamento dal naso
  • Disturbi del linguaggio
  • Bocca secca
  • Disturbi del sonno con possibile russamento

La condizione può interessare qualsiasi individuo e nei soggetti con deviazione particolarmente grave riduce la qualità della respirazione e con essa anche il riposo notturno, con ripercussioni sulla qualità della vita.

La diagnosi del setto nasale deviato prevede l’esecuzione di un’attenta anamnesi, fondamentale nel distinguere una causa congenita da una acquisita e traumatica, e sul riconoscimento dei sintomi provocati da tale condizione mediante un dettagliato esame obiettivo. In aggiunta è possibile confermare la diagnosi con alcuni esami strumentali come la rinoscopia o la fibrolaringoscopia.

La cura per il setto nasale deviato può prevedere inizialmente un trattamento esclusivamente sintomatico, ovvero mirato ad alleviare i sintomi più fastidiosi del naso chiuso, ma la risoluzione definitiva non può prescindere da un intervento chirurgico di correzione che prende il nome di settoplastica.

La prognosi è positiva poiché l’intervento è quasi sempre risolutivo, con un ridotto tasso di complicanze e con un ripristino della normale dinamica respiratoria.

Come capire se si ha il setto nasale deviato

Nella maggior parte dei casi è necessario ricorrere alla visita specialistica (presso un otorinolaringoiatra), perché solo mediante rinoscopia è possibile osservare deviazioni non gravi; nei casi più eclatanti è invece possibile apprezzare la deviazione (in forma di mancanza di simmetria) osservando osservando il naso dal basso, in direzione delle due narici.

Quando è necessario ricorrere all’operazione?

Si valuta l’intervento di settoplastica quando i sintomi hanno un impatto eccessivamente significativo sulla qualità di vita del paziente, valutazione che tuttavia richiede di essere fatta caso per caso (uno sportivo agonista può beneficiare della risoluzione anche nel caso di deviazioni minime, ad esempio).

Richiami di anatomia

Il naso è composto da 2 parti ben distinte:

  • Parte esterna, costituita dalla piramide nasale
  • Parte interna, costituita dalle cavità nasale (anche chiamate fosse)

Le due fosse nasali sono in comunicazione con l’esterno attraverso le narici, due aperture presenti sulla parte esterna del naso, e sono divise tra di loro dal setto nasale; tale setto è rappresentato istologicamente da tessuto fibrocartilagineo che possiede una parte ossea posteriormente ed una cartilaginea anteriormente.

Il setto nasale è ricoperto dalla mucosa nasale con epitelio di tipo respiratorio, esattamente come le restanti parti del naso.

Normalmente il naso assolve a tre funzioni principali, filtra, riscalda e umidifica l’aria che viene inspirata durante ogni atto respiratorio.

Cause

La deviazione del setto nasale è una condizione patologica di tipo anatomico e strutturale, responsabile dell’ostruzione di una delle due fosse nasali (la destra o la sinistra, a seconda del lato verso cui viene a deviarsi il setto) con conseguenze sulla dinamica respiratoria che provoca un’alterazione dei flussi d’aria che normalmente entrano ed escono dalle narici con la respirazione.

Dalla deviazione iniziale si viene a creare un quadro clinico sovrapponibile a quello della congestione nasale, ovvero del cosiddetto “naso chiuso”.

È tuttavia opportuno specificare che, mentre la gran parte delle cause del naso chiuso sono delle condizioni temporanee che possono facilmente risolversi con l’adeguata terapia, il setto nasale deviato è una condizione permanente, la cui risoluzione potrà essere definitiva solo con l’intervento chirurgico.

Eziologicamente la deviazione del setto nasale può avere due principali cause:

  • Causa congenita, con il setto nasale che risulta essere anatomicamente alterato e deviato sin dalla nascita ed i sintomi presenti fin dai primi mesi di vita. A sua volta, la causa congenita può prevedere una problematica
    • insorta durante il parto (parto distocico),
    • genetica, come per i soggetti che soffrono di alcune malattie quali la sindrome di Ehlers-Danlos o la sindrome di Marfan. Tali patologie sono responsabili un’anomalia nella composizione del tessuto connettivale, che a livello del setto nasale può estrinsecarsi con una deviazione patologica e significativa.
  • Causa acquisita, quando la deviazione del setto nasale si presenta, durante l’infanzia o la vita adulta, come secondaria ad un evento traumatico (aggressione o colluttazione, caduta accidentale, sport di contatto come il pugilato, calcio o rugby, incidenti stradali, …).

Sintomi

La deviazione del setto nasale risulta essere nella maggior parte dei casi una condizione asintomatica, ovvero che non è in grado di provocare la manifestazione di sintomi o segni particolari, tanto che il soggetto che ne soffre può essere del tutto inconsapevole dell’anomalia.

Tuttavia, col passare del tempo e nei casi più gravi con deviazioni quasi complete del setto nasale, è possibile che si sviluppino i sintomi tipici del naso chiuso, con presenza di:

  • Difficoltà respiratorie, sia durante l’inspirazione che l’espirazione. Tali difficoltà si accentuano ogni qualvolta il soggetto incorre in raffreddore, episodio influenzale o in caso di reazione allergica, poiché la mucosa nasale si infiamma e si congestiona, con ulteriore riduzione dello spazio respiratorio a livello nasale, ed ostruzione quasi completa delle fosse nasali.
  • Difficoltà deglutitorie, soprattutto nei neonati o nei bambini molto piccoli.
  • Epistassi, ovvero sanguinamento dal naso. L’alterata dinamica dei flussi respiratori provoca la secchezza della mucosa respiratoria nasale, che diventa perciò più fragile e per questo acquisisce maggiore probabilità di andare incontro a sanguinamento.
  • Disturbi del linguaggio, con emissione di una voce “nasale”.
  • Cefalea (mal di testa), legata all’alterazione della dinamica respiratoria.
  • Bocca secca, secondaria al fatto che con la difficoltà alla respirazione nasale, i soggetti che soffrono di setto nasale deviato tendono a respirare principalmente dalla bocca anziché dal naso.
  • Disturbi del sonno con possibile russamento (con complicazioni particolarmente gravi nei neonati e nei bambini piccoli).

Complicazioni

Nei casi più gravi e duraturi è possibile sviluppare complicazioni anche gravi, quali ad esempio:

Diagnosi

La deviazione del setto nasale è una diagnosi non sempre agevole che si ottiene quando, riconosciuti i sintomi del naso chiuso, si escludono progressivamente le altre possibili cause in grado di spiegare il quadro clinico del paziente, sino ad arrivare alla conferma della presenza di un setto nasale deviato.

Lo specialista che si occupa della condizione è l’otorinolaringoiatra.

Il percorso diagnostico non può prescindere dall’anamnesi, che consiste nella ricostruzione clinica recente e passata del soggetto, tramite la risposta a diverse domande poste dal medico. Nel caso della deviazione del setto nasale saranno dirimenti alcuni quesiti quali:

  • Presenza di difficoltà respiratorie sin dalla nascita
  • Abuso di decongestionanti nasali senza un particolare sollievo dai sintomi
  • Praticare determinati tipi di sport, come il pugilato, il rugby, arti marziali o altri sport da contatto
  • Presenza di un evento traumatico a livello facciale che possa essere passato come inosservato sino a quel momento
  • Presenza di altre patologie sottostanti, indagando anche la presenza in famiglia di patologie genetiche come la sindrome di Marfan o la sindrome di Ehlers-Danlos
  • Pregressi interventi chirurgici

Per confermare la deviazione del setto nasale come causa della sindrome da naso chiuso, bisogna escludere altre diverse possibilità eziopatogenetiche (diagnosi differenziale), quali:

  • Allergie
  • Influenza, raffreddore od altra affezione delle prime vie aeree
  • Ipertrofia delle adenoidi
  • Malformazioni nasali, come atresia delle coane ed altre strutture del naso, o la presenza di diaframmi tra le coane
  • Polipi nasali
  • Tumori maligni del naso e del rinofaringe
  • Presenza di corpi estranei nel naso, evenienza frequente in età infantile

Terminata la fase dell’anamnesi, il medico inizierà un meticoloso ed attento esame obiettivo che mira al riconoscimento dei sintomi riferiti dal paziente e dei segni clinici oggettivi.

La terza fase, spesso dirimente, consiste nell’esecuzione di esami strumentali, quali ad esempio:

  • Rinoscopia anteriore e posteriore: con uno strumento particolare chiamato speculum, il medico divarica le narici e grazie ad una fonte luminosa osserva direttamente le fosse nasali, potendo constatare l’eventuale deviazione verso destra o sinistra del setto nasale.
  • Fibrolaringoscopia: rappresenta il gold standard per lo studio delle prime vie aeree; la visione diretta avviene grazie ad una videocamera installata all’estremità di uno strumento endoscopico flessibile e di una fonte luminosa; le strutture anatomiche vengono riconosciute nella loro integrità anatomica o in caso di alterazioni; tale esame è fondamentale oltre che nel riconoscimento di una deviazione del setto nasale, anche nel repertare la presenza di adenoidi ipertrofiche o per la valutazione completa e globale delle strutture anatomiche del faringe sino alle corde vocali. Tale esame non è doloroso ma può risultare particolarmente fastidioso, soprattutto per i bambini. Dura all’incirca una decina di minuti e prevede sempre l’impiego di un anestetico locale sotto forma di spray che viene spruzzato all’interno delle narici qualche minuto prima dell’introduzione dello strumento.
  • Test allergici per escludere una componente allergica che si sovrappone al naso chiuso da deviazione del setto
  • TC e risonanza magnetica, utili solo in casi rari e selezionati

Cura

La cura risolutiva e quasi sempre definitiva per chi soffre di setto nasale deviato è un intervento chirurgico di correzione che prende il nome di settoplastica.

Solo per un intento sintomatico e del tutto temporaneo, è possibile ricorrere ad un trattamento basato su terapia medica farmacologica che riduce la congestione nasale, soprattutto quando su un quadro di deviazione del setto nasale si sovrappongano altre condizioni in grado di peggiorare il quadro, ad esempio mediante spray decongestionanti nasali, in grado di offrire un netto sollievo, seppure per un periodo limitato di tempo. È molto importante evitare l’abuso di questi farmaci, poiché il loro utilizzo cronico porta rapidamente ad una concreta dipendenza, alla comparsa di atrofia della mucosa nasale e sviluppo della “sindrome del naso vuoto”.

Tra i rimedi complementari più efficaci è poi possibile

  1. Praticare suffumigi con bicarbonato o sostanze balsamiche.
  2. Effettuare lavaggi nasali con acqua fisiologica o soluzione salina ipertonica (particolarmente importante nei bambini molto piccoli, per drenare il muco e liberare il naso chiuso).
  3. Dormire con testa sollevata rispetto al corpo, utilizzando un cuscino in più.

Operazione

L’intervento chirurgico di settoplastica può essere eseguito in anestesia generale (con intubazione del paziente) o in anestesia locale.

L’obiettivo è essenzialmente una plastica del setto nasale, per correggere il più possibile la deviazione dello stesso, e può essere effettuato secondo diverse tecniche:

  • Resezione del setto secondo Kilian (tecnica ormai obsoleta)
  • Resezione sottopericondrale del setto con successiva riposizione (tecnica maggiormente utilizzata)
  • Settoplastica laser

L’intervento ad oggi risulta essere del tutto sicuro e con risultati quasi sempre ottimali, il tasso di complicazioni è relativamente basso e dopo l’intervento saranno necessari controlli seriati per medicazioni del sito chirurgico che vengono reiterate per qualche settimana.

Le eventuali complicanze dell’intervento di settoplastica sono quasi sempre risolvibili e gestibili e possono prevedere:

  • Ematoma del setto nasale, per cui si dovrà ricorrere al drenaggio di tale sangue accumulato
  • Perforazione del setto, che può causare problemi respiratori, perdite di sangue e sensazione di naso chiuso
  • Modifiche della struttura anatomica del naso con disturbi prettamente estetici
  • Persistenza dei sintomi da ostruzione nasale, soprattutto nei casi di grave deviazione del setto
  • Riduzione del senso dell’olfatto, di solito temporanea

 

A cura del Dr. Dimonte Ruggiero, medico chirurgo

 

Fonti e bibliografia

  • Manuale di Otorinolaringoiatria. A.Quaranta – R.Fiorella. Ed. McGraw-Hill srl.

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Importante

Revisione a cura del Dott. Roberto Gindro (fonti principali utilizzate per le analisi http://labtestsonline.org/ e Manual Of Laboratory And Diagnostic Tests, Ed. McGraw-Hill).

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