Sindrome della cauda equina: cause, sintomi, pericoli e cura

Cos’è la sindrome della cauda equina

La sindrome della cauda equina è un insieme di sintomi e segni che derivano da un’improvvisa compressione dei nervi spinali della zona lombare (parte bassa della schiena), ad esempio in conseguenza di un’ernia del disco.

I gravi sintomi neurologici che ne derivano includono:

  • sciatalgia avvertita su entrambi i lati
  • debolezza e/o intorpidimento in entrambe le gambe (severo e tendente al peggioramento)
  • intorpidimento avvertito intorno o sotto i genitali/ano
  • ritenzione urinaria seguita poi da incontinenza (per la perdita del controllo volontario)
  • incontinenza fecale.

La sindrome della cauda equina è una condizione di emergenza che richiede il ricovero ospedaliero ed un intervento chirurgico d’urgenza, perché un ritardo nel trattamento aumenta il rischio di sviluppo di paralisi ed incontinenza permanenti.

Richiami di anatomia

Il midollo spinale rappresenta la porzione del sistema nervoso centrale che dal cervello decorre protetta all’interno della colonna vertebrale (nel cosiddetto canale vertebrale) e da cui si dipartono i nervi responsabili dei collegamenti con la periferia del corpo; i diversi nervi sono responsabili della comunicazione in entrambi i sensi, ovvero:

  • dalla periferia al centro (ad esempio trasmettono al cervello le sensazioni raccolte attraverso il contatto delle mani con una superficie rovente),
  • dal centro alla periferia (ad esempio comunicano dal cervello al muscolo del braccio di spostare la mano per evitare ustioni).

Lo stesso scambio di informazioni e controllo delle funzioni avviene anche in modo involontario sugli organi interni, sempre mediante la preziosa intermediazione dei nervi.

Cauda equina

Getty/MedicalRF.com

Il fascio di nervi che si estende dalla parte terminale midollo spinale attraverso le ossa della regione lombare è chiamato cauda equina, termine latino usato in virtù della sua somiglianza con una coda di cavallo.

Qualsiasi fattore in grado di compromettere il corretto scambio di informazioni mediante i nervi della cauda equina può essere causa di sviluppo della relativa sindrome.

Cause

La cauda equina può

  • venire compressa a causa di:
    • ernia del disco (la causa più comune)
    • rottura della struttura ossea
    • tumore (comprese le eventuali metastasi)
    • ascesso (accumulo di pus)
    • un progressivo gonfiore, ad esempio in conseguenza dell’infiammazione dovuta alla spondilite anchilosante, malattia di Paget, …
  • essere danneggiata da una lesione traumatica (incidenti automobilistici, ferita da coltello, colpo di arma da fuoco, puntura lombare, frattura vertebrale, anestesia spinale, …)

I pazienti affetti da una congenita stenosi (restringimento) del canale vertebrale sono più soggetti allo sviluppo della sindrome della cauda equina, così come nel caso di pazienti affetti da spina bifida.

Sintomi

I sintomi caratteristici della sindrome della cauda equina comprendono:

  • dolore lombare (mal di schiena) severo
  • debolezza delle gambe, che può evolvere in difficoltà di deambulazione ed infine paralisi
  • inizialmente ritenzione urinaria (incapacità di urinare), seguita da incontinenza
  • incontinenza fecale
  • disfunzione erettile
  • intorpidimento, perdita di sensibilità e successiva vera e propria anestesia a sella (così definita perché comprendente sostanzialmente le zone anatomiche che appoggiano su di un’ipotetica sella), perdendo la capacità di avvertire tocco, dolore, temperatura, vibrazioni.

Si guarisce?

Il trattamento della sindrome della cauda equina richiede grande tempestività, perché il recupero dipende da fattori quali gravità e durata della compressione nervosa, che nei casi più gravi può condurre a danni permanenti.

In alcuni pazienti il tempo necessario al recupero può invece richiedere anche anni.

Diagnosi e test

La diagnosi, suggerita dall’osservazione dei segni e dei sintomi valutati al momento della visita, è solitamente confermata mediante esami di imaging avanzati (risonanza magnetica nucleare e/o TAC).

Durante la visita medica è possibile ad esempio ricorrere alla verifica del segno di Lasègue, che risulterà positivo; è un test non specifico, ma utile ad evidenziare una sofferenza del nervo sciatico; il paziente si trova disteso in posizione supina e il medico ne estende la gamba tesa sul bacino, determinando uno stiramento del nervo sciatico che, se già compresso o irritato, provoca l’esacerbazione di un vivo dolore.

Purtroppo si tratta in ogni caso di una diagnosi non banale, sia in termini di diagnosi differenziale (condivide diversi sintomi con altre patologie) che quanto a diffusione (è una condizione rara).

Cura e rimedi

Il trattamento può richiedere un duplice approccio, alternativo o complementare a seconda delle cause:

  • farmacologico, soprattutto sfruttando l’effetto antinfiammatorio dei cortisonici (usati ad esempio per ridurre il gonfiore dovuto ad infiammazione, oltre che del dolore percepito),
  • chirurgia, allo scopo di correggere la causa scatenante (tipicamente per correzione di un’ernia del disco, ma non solo).

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Importante

Revisione a cura del Dott. Roberto Gindro (fonti principali utilizzate per le analisi http://labtestsonline.org/ e Manual Of Laboratory And Diagnostic Tests, Ed. McGraw-Hill).

Le informazioni contenute in questo sito non devono in alcun modo sostituire il rapporto medico-paziente; si raccomanda di chiedere il parere del proprio dottore prima di mettere in pratica qualsiasi consiglio od indicazione riportata.