Sindrome del piriforme: cause, sintomi e rimedi

Introduzione

La sindrome del piriforme è una rara patologia dovuta alla compressione che il muscolo piriforme (un muscolo delle natiche localizzato in prossimità dell’anca) esercita a livello del nervo sciatico.

Sebbene ci siano molteplici fattori che potenzialmente possono contribuire alla genesi della sindrome, la presentazione clinica è abbastanza coerente e prevedibile, con i pazienti che spesso riferiscono

  • Dolore localizzato nella regione glutea (inizialmente riferito in corrispondenza delle natiche, si irradia progressivamente verso il basso, fino ad interessare la porzione posteriore della coscia e del polpaccio e, nei casi più gravi, il piede)
  • Formicolio e senso di intorpidimento(riferito sia localmente che irradiato all’arto inferiore)
  • Bruciore (può peggiorare in particolar modo se si effettuano movimenti dell’anca o si mantengono a lungo posizioni statiche, come per esempio stando seduti sul water o sul sedile di una bicicletta)
  • Dolore durante il cammino o quando si salgono le scale
  • Riduzione del movimento dell’articolazione dell’anca.

Poiché il nervo sciatico corre adiacente al muscolo piriforme, che è coinvolto nei movimenti di rotazione dell’anca, ogni volta che il muscolo piriforme sia irritato o infiammato anche il nervo ne viene coinvolto, manifestandosi in forma di dolori paragonabili a quelli della sciatalgia.

La diagnosi della sindrome del piriforme non è facile e si basa sulla storia clinica e sulla presentazione.

Il trattamento include riposo a breve termine (non più di 48 ore), somministrazione di miorilassanti, antinfiammatori e fisioterapia (stretching del muscolo piriforme, esercizi di movimento e massaggi dei tessuti profondi); in alcuni pazienti l’iniezione di cortisonici intorno al muscolo piriforme può aiutare a ridurre l’infiammazione e il dolore. Le recidive sono rare.

La chirurgia, in forma di decompressione del nervo, è presa in considerazione solo in caso di fallimento dell’approccio conservativo.

Muscolo piriforme, richiami di anatomia

Anatomia semplificata del muscolo piriforme

iStock.com/Eraxion

Il muscolo piriforme è un piccolo muscolo di forma triangolare che si trova in corrispondenza della natica, dietro il muscolo grande gluteo.

È composto da fasci di fibre che originano dalla superficie interna dell’osso sacro e si inseriscono a livello dell’estremità superiore del femore, assistendo i movimenti di rotazione esterna e interna dell’anca, nonché la rotazione della gamba e del piede verso l’esterno.

Cause

Il nervo sciatico decorre al di sotto del muscolo piriforme; ne consegue che in alcune circostanze, come durante la corsa o quando si mantiene la posizione seduta, questo muscolo può comprimere il nervo, causando l’insieme di manifestazioni cliniche che caratterizzano l’omonima sindrome.

Anatomia semplificata della sindrome del piriforme

iStock.com/JFalcetti

Fattori di rischio

La sindrome del piriforme tende a colpire maggiormente le donne, con un rapporto femmine\maschi di 6:1, a causa del fatto che la superficie del bacino femminile risulta essere più ampia, per cui il muscolo piriforme delle donne appare naturalmente più lungo e predisposto a sostenere un eventuale sovraccarico.

Altri fattori di rischio per lo sviluppo di questa patologia, sono:

  • Traumi in corrispondenza della regione glutea, della porzione inferiore della schiena o in corrispondenza dell’anca
  • Microtraumi da utilizzo eccessivo del muscolo piriforme (come quelli generati effettuando attività che richiedono il mantenimento protratto della posizione seduta, come canottaggio o ciclismo
  • Disfunzioni posturali: possono determinare un movimento anomalo dell’anca e generare un sovraccarico del muscolo piriforme;
  • Spasmi del muscolo piriforme: in risposta ad eventi traumatici o sforzi troppo intensi
  • Interventi chirurgici effettuati in corrispondenza di bacino o regione addominale, che possano aver determinato la formazione di aderenze in corrispondenza del muscolo piriforme.

Sintomi

I sintomi più caratteristici della sindrome del piriforme includono

  • Dolore localizzato nella regione glutea
  • Formicolio e senso di intorpidimento
  • Bruciore
  • Riduzione del movimento dell’articolazione dell’anca.

Il dolore viene percepito a livello del gluteo, ma tende ad irradiarsi progressivamente verso il basso, fino ad interessare la porzione posteriore della coscia e del polpaccio, talvolta addirittura fino al piede.

Il dolore peggiora quando si mantiene la posizione seduta, ma  viene avvertito anche camminando e salendo le scale.

Lo stesso formicolio può essere avvertito localmente, ma in alcuni pazienti decorre lungo la coscia; il bruciore può infine peggiorare quando si effettuano movimenti dell’anca o si mantengono a lungo posizioni statiche (per esempio stando seduti sul water o sul sedile di una bicicletta).

Diagnosi

La diagnosi è clinica e si basa su un’attenta valutazione dei sintomi e dei reperti emersi attraverso l’esame obiettivo; poiché indagini strumentali come ecografia o risonanza magnetica non sono dirimenti per rilevare la presenza di questa sindrome, durante la visita il medico potrebbe condurre alcune manovre specifiche per evocare la sintomatologia dolorosa, tra queste:

  • Test di attivazione del muscolo piriforme: il paziente è rivolto a pancia in giù sul lettino, con il ginocchio piegato a 90° e gli si chiede di ruotare l’anca verso l’esterno; se il movimento genera dolore, il test è considerato positivo.
  • Palpazione del muscolo piriforme: in alcuni casi è possibile rilevare uno spasmo del muscolo piriforme.
  • Eventuali accertamenti strumentali, come tomografia computerizzata (TC) o risonanza magnetica (RM), potrebbero tuttavia essere utilizzati per escludere altre patologie in grado di causare sintomi simili alla sindrome del piriforme (come, per esempio, una lombosciatalgia, ma anche stenosi del canale lombare, infiammazione del disco o cause pelviche.).

Cura e rimedi

Il trattamento si basa principalmente su:

  • Riposo, ma limitato a non più 48 ore (se prolungato diventa controproducente)
  • Terapia educazionale: la modifica dello stile di vita è in grado di apportare un notevole beneficio al paziente, riducendo la sintomatologia dolorosa; è consigliabile evitare l’assunzione di posizioni che inneschino l’insorgenza dei sintomi e osservare un periodo di riposo, al termine del quale è comunque auspicabile la ripresa di una regolare attività fisica, in grado di favorire la corretta mobilità dell’anca e l’adozione di posture ergonomiche e simmetriche.
  • Terapia manuale: la compressione ischemica, in associazione alla massoterapia, è una delle tecniche manuali più adottate per favorire l’afflusso di sangue nella zona del piriforme, riducendo gli spasmi muscolari e l’entità del dolore.
  • Impacchi freddi e caldi
    • l’applicazione di un impacco freddo nella zona in cui compare il dolore (più volte al giorno, per circa 15 minuti), può risultare utile per alleviare i sintomi, attenuando l’infiammazione;
    • fonti di calore (come la borsa d’acqua calda), invece, possono favorire il rilassamento muscolare e avere effetti benefici in alcuni pazienti.
  • Esecuzione di esercizi terapeutici: si consiglia l’esecuzione di un programma personalizzato di esercizi in grado di ridurre la pressione in corrispondenza del nervo sciatico e favorire l’allungamento del muscolo piriforme.
  • Farmaci: FANS (ibuprofene o naprossene) possono essere assunti, sotto consiglio medico, per alleviare il dolore nella fase acuta; se il dolore non si riduce, potrebbero essere prescritti farmaci corticosteroidei, somministrati tramite iniezione locale, per favorire una riduzione della contrattura muscolare.
  • In alcuni casi selezionati, è utile ricorrere all’iniezione di tossina botulinica per il suo effetto decontratturante a livello muscolare e di riduzione pressoria sul nervo sciatico.

Un trattamento combinato, che preveda l’integrazione di questi approcci terapeutici, è in genere risolutivo per la maggior parte dei pazienti affetti da sindrome del piriforme, mentre l’intervento chirurgico di decompressone del nervo sciatico si esegue raramente, solo nel caso in cui la patologia si manifesti in forma grave e persistente senza rispondere agli approcci conservativi.

 

A cura della Dott.ssa Chiara Russo, medico chirurgo

 

Fonti e bibliografia

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Importante

Revisione a cura del Dott. Roberto Gindro (fonti principali utilizzate per le analisi http://labtestsonline.org/ e Manual Of Laboratory And Diagnostic Tests, Ed. McGraw-Hill).

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