- Introduzione
- Quali sono le cause dello stress?
- Risposta dell’organismo allo stress
- Sintomi
- Diagnosi
- Cura e rimedi
- Prevenzione
- Fonti e bibliografia
Introduzione
Con il termine “stress” si fa riferimento ad una reazione dell’organismo attuata in risposta a stimoli di diversa natura (che possono essere fisici, chimici, psichici, …) percepiti da chi ne è interessato come dannosi o spropositati rispetto alle proprie possibilità di affrontarli.
Il soggetto che vive una condizione di stress avverte una discrepanza tra gli impulsi ricevuti e la capacità di farvi fronte, che normalmente garantirebbe una sindrome generale di adattamento (SGA) volta a ristabilire la normale condizione di equilibrio e caratterizzata da tre fasi:
- Reazione di allarme: viene percepita la fonte di stress e si attuano le prime risposte involontarie (ad esempio aumento del battito cardiaco, pressione sanguigna, tono muscolare, …).
- Resistenza: l’organismo prova a far fronte all’affaticamento prolungato.
- Esaurimento o recupero.
È bene sottolineare che nella maggior parte dei casi lo stress può essere considerato uno stimolo fisiologico non necessariamente dannoso, ma necessario a stimolare un cambiamento e un adattamento dell’individuo all’ambiente circostante e alle situazioni che vive; in quest’ottica è possibile distinguere:
- Uno stress “positivo” (eustress): può essere considerato come fonte di consumo di un’elevata quantità di energia in risposta a momenti particolari della vita (nuove attività lavorative, relazioni affettive, gare sportive, esami da superare) durante le quali si rende necessaria una risposta di adattamento da parte dell’organismo.
- Uno stress “negativo” (distress): in questo caso lo stimolo che è fonte di stress è particolarmente intenso o prolungato e l’organismo, nel corso del tempo, non riesce più a raggiungere una condizione di adattamento; si parla anche di stress cronico che potrà trasformarsi in un disturbo d’ansia o sfociare in una vera e propria condizione di esaurimento.
È importante notare come il meccanismo evolutivo alla base dello stress e della capacità di farvi fronte si poggi su un passato in cui stimolo stressante e risposta andavano ad esaurirsi nell’arco di breve tempo, mentre l’attuale società è purtroppo spesso vittima di fonti di stress croniche, verso cui l’organismo non è biologicamente preparato a rispondere.
I sintomi, di natura non solo psicologica ma anche organica, riferiti dal paziente sono molteplici e includono:
- Disturbi fisici, tra cui
- Disturbi del comportamento, tra cui
- inappetenza ed anoressia,
- bulimia,
- aumento di assunzione di sostanze d’abuso,
- ritiro sociale;
- Disturbi emotivi tra cui
- ansia,
- depressione,
- irritabilità,
- senso di impotenza,
- tensione;
- Disturbi cognitivi tra cui
- senso di agitazione e di preoccupazione costante,
- incapacità di concentrazione,
- sensazione di pensiero offuscato,
- ridotta capacità decisionale.
Risulta quindi di fondamentale importanza considerare sempre nell’iter diagnostico la durata, la gravità e l’intensità dei disturbi correlati ad una situazione di stress, per intervenire al meglio con interventi di psicoterapia e\o farmaci specifici, soprattutto quando la condizione è causa di ansia o stati di reale depressione.
Quali sono le cause dello stress?
I molteplici fattori in grado di indurre una condizione di stress sono indicati con il termine inglese “stressor” (in italiano “stressante”) e includono stimoli di diversa natura in grado di sottoporre l’organismo e la psiche ad una situazione di difficoltà per l’organismo; l’entità della risposta è variabile da soggetto a soggetto e un evento molto stressante per una persona, potrebbe risultare indifferente per un’altra.
Tra i più comuni ricordiamo ad esempio
- Avvenimenti della vita
- Matrimonio
- Nuova attività lavorativa
- Lutto
- Nascita di un figlio
- Separazione dal coniuge o da una persona cara
- Pensionamento
- Traslochi
- Fattori fisici
- Freddo
- Caldo intenso
- Malattie organiche
- Sostanze d’abuso (fumo, alcol)
- Fattori ambientali
- Luoghi particolarmente rumorosi
- Alti livelli di inquinamento.
Risposta dell’organismo allo stress
È possibile individuare tre diverse fasi dell’organismo in risposta ad un evento stressante:
- Fase di allarme: una volta individuato lo stimolo stressante, s’innesca un cambiamento nell’equilibrio psico-fisico del soggetto; questi cambiamenti sono generalmente di supporto per la valutazione della situazione, in quanto aumentano il livello di attenzione dell’individuo e la sua capacità decisionale.
- Fase di tensione o di adattamento: l’individuo attua una risposta fisica e comportamentale per fronteggiare lo stimolo stressante.
- Fase di esaurimento: se non c’è adattamento dell’organismo, lo stimolo fonte di stress continua ad esercitare la propria azione, causando uno stato di esaurimento fisico e psicologico.
L’insieme di questi eventi delinea la condizione nota come “sindrome generale di adattamento (SGA)”, volta a ristabilire la normale condizione di equilibrio presente nell’organismo, che può svilupparsi secondo due modalità:
- Reazione da stress acuta: è di breve durata e, ad una prima fase di resistenza, segue un repentino ritorno alla normalità (per esempio, quando si corre per non perdere il treno e ci si rilassa una volta raggiunto).
- Reazione da stress prolungata: la durata è maggiore e la condizione di stress evolve verso la cronicità, raggiungendo una durata di giorni, settimane, ma anche anni.
In queste reazioni il sistema nervoso, il sistema endocrino e quello immunitario, agiscono in sinergia per porre il soggetto in una “condizione di combattimento o fuga” verso lo stimolo stressante, volta a garantire l’attuarsi di una risposta psico-fisica efficace.
Sintomi
I sintomi riferiti dal paziente, in risposta ad un evento stressante, possono essere suddivisi in alcuni gruppi:
- Sintomi fisici:
- mal di testa,
- mal di schiena,
- senso di indigestione,
- aumentata tensione muscolare (specialmente nel collo e nelle spalle),
- tachicardia,
- dolore al petto,
- aumento della sudorazione delle mani,
- agitazione,
- disturbi del sonno,
- alterazioni sessuali (riduzione del desiderio, impotenza maschile, …);
- Sintomi comportamentali:
- alimentazione compulsiva,
- dimagrimento,
- assunzione di alcolici,
- aumento del consumo di sostanze d’abuso (legali e non),
- comportamenti di ritiro sociale;
- Sintomi emozionali:
- tensione,
- rabbia,
- ansia,
- depressione,
- nervosismo,
- pianto frequente,
- agitazione,
- senso di impotenza;
- Sintomi cognitivi:
- difficoltà a pensare in maniera lucida,
- ridotta capacità decisionale,
- preoccupazione costante,
- mancanza di creatività e di senso dell’umorismo.
Diagnosi
Nei periodi prolungati di stress è molto importante ricorrere ad un medico, ad uno psichiatra o ad uno psicologo, per identificare, in prima istanza attraverso un colloquio individuale, la causa dello stato d’animo del paziente e attuare la terapia più appropriata, nonché gli esami laboratoristici e\o strumentali volti ad escludere che la sintomatologia definita dal paziente, possa essere attribuita ad altre cause di pertinenza medica.
Cura e rimedi
Lo stress non può essere considerato una vera e propria malattia bensì una risposta, spesso fisiologica, adottata dall’organismo per rispondere a stimoli percepiti come dannosi.
- Se lo stress è una condizione transitoria o di breve durata è possibile avvalersi di tecniche di rilassamento (yoga, training autogeno, tecniche di respirazione, …) e modifiche dello stile di vita, come ad esempio la pratica di regolare attività fisica all’aria aperta;
- Se o stress è perpetuato nel corso del tempo e si accompagna a stati d’ansia persistenti o periodi di vera e propria depressione, potrebbe essere necessario intervenire attraverso tecniche specialistiche di psicoterapia e\o mediante l’assunzione di psicofarmaci.
Prevenzione
Spesso lo stimolo stressante è improvviso e non prevedibile, non è quindi sempre possibile intervenire in maniera preventiva per evitarne l’insorgenza.
Per il paziente maggiormente predisposto a reagire negativamente a situazioni di stress, potrebbe risultare utile adottare alcuni accorgimenti volti ad alleviare eventuali sintomi di stress, come:
- Mangiare sano ed equilibrato;
- Praticare esercizio fisico;
- Ridurre il consumo di fumo e alcol;
- Dormire regolarmente;
- Limitare l’assunzione di caffeina;
- Individuare i fattori che innescano lo stress (la psicoterapia cognitivo comportamentale si propone, tra l’altro, di aiutare il paziente ad identificare lo stimolo stressante per poi aiutarlo a sviluppare strumenti e abilità per controllare le proprie emozioni o fronteggiare l’eventuale stressor).
- Dedicare tempo a sé stessi e ai propri interessi.
Fonti e bibliografia
A cura della Dr.ssa Chiara Russo, medico chirurgo
Articoli ed approfondimenti
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