Aldolasi alta, bassa e valori normali

Valori Normali

  • Bambini e adolescenti: inferiore a 14.5 U/L
  • 18 anni o più: inferiore a 7.7 U/L

Potrebbero verificarsi sottili differenze tra uomo e donna.

Fonte: MayoClinic

(Attenzione, gli intervalli di riferimento possono differire da un laboratorio all'altro, fare quindi riferimento a quelli presenti sul referto in caso di esami del sangue ed urina.)

Descrizione

La fruttosio 1,6-bisfosfato aldolasi, o più semplicemente aldolasi, è una proteina che agisce da enzima, è cioè capace di favorire una specifica reazione chimica e in particolare è coinvolta nella glicolisi, la cascata di reazioni che estrae energia dallo zucchero.

Grazie a questa capacità non stupisce il fatto di trovarla soprattutto nei muscoli (cuore compreso), nel tessuto epatico e nel cervello; è composto da due subunità, che si aggregano in modo caratteristico a seconda del sito di produzione:

  • forma A nel muscolo scheletrico,
  • forma B nel fegato,
  • forma C nel cervello ed in altri tessuti.

Valori elevati si riscontrano quando le cellule che producono aldolasi vanno incontro a rottura e riversano l’intero contenuto nel sangue; in particolare si osserva un aumento dell’aldolasi nelle malattie muscolari, come la distrofia muscolare di Duchenne, la dermatomiosite, la polimiosite e la distrofia dei cingoli.

L’esame è stato in larga parte sostituito da indici più sensibili, ma risulta ancora utile in specifiche condizioni.

Fonti e bibliografia

Provetta di sangue con la scritta "Aldolasi"

Shutterstock/luchschenF

Interpretazione

Quando elevati, gli enzimi muscolari come l’aldolasi permettono di pensare la causa dei sintomi (dolore? debolezza) abbia causa muscolare e non legata al sistema nervoso; valori particolarmente elevati sono tipici della distrofia muscolare progressiva di Duchenne, mentre aumenti minori sono suggestivi di di

  • dermatomiosite,
  • polimiosite
  • distrofia dei cingoli.

Per una corretta interpretazione potrebbero essere richieste ulteriori analisi del sangue per isolare l’origine del problema:

  • transaminasi (ALT/AST potrebbero essere aumentati in caso di sofferenza del fegato)
  • CPK e LDH (aumentati in caso di sofferenza muscolare; si noti che in alcuni casi di miosite infiammatoria, specialmente dermatomiosite, il livello di aldolasi può essere elevato anche con CPK è normale).

Valori di aldolasi bassi non hanno generalmente alcun significato clinico (spesso gli intervalli di riferimento non riportano nemmeno un limite inferiore).

 

Valori Bassi

Valori Alti

  • Dermatomiosite
  • Distrofia muscolare
  • Polimiosite
  • Rabdomiolisi
  • Tumore al fegato
  • Tumore al pancreas
  • Tumore alla prostata

(Attenzione, elenco non esaustivo. Si sottolinea inoltre che spesso piccole variazioni dagli intervalli di riferimento possono non avere significato clinico.)

Fattori che influenzano l'esame

Oltre alle malattie muscolari, l’aldolasi potrebbe risultare aumentata in caso di:

Si noti che nelle condizioni che causano lo sviluppo di valori alti di aldolasi, l’entità dell’aumento è in parte proporzionale alla massa muscolare del paziente (maggiore la massa, più drammatico sarà l’aumento dei valori).

L’assunzione di alcuni farmaci potrebbe influire con il risultato ottenuto (ad esempio le statine, medicinali usati per il trattamento del colesterolo alto).

Quando viene richiesto l'esame

La misurazione dei cosiddetti enzimi muscolari sierici è utile in presenza di pazienti che lamentino debolezza muscolare e/o dolore muscolare diffuso senza causa nota, con l’obiettivo di evidenziare l’eventuale presenza di danno muscolare.

A seguito di diagnosi di malattia muscolare trova inoltre applicazione nel monitoraggio della stessa nel tempo, ad esempio per verificare la risposta alla terapia.

Preparazione richiesta

In preparazione al prelievo di sangue è in genere necessario:

  • digiuno di almeno 8-12 ore (l’acqua è permessa),
  • astensione dall’attività fisica per almeno 12 ore.

È poi necessario valutare con il proprio medico i farmaci in uso.

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Importante

Revisione a cura del Dott. Roberto Gindro (fonti principali utilizzate per le analisi http://labtestsonline.org/ e Manual Of Laboratory And Diagnostic Tests, Ed. McGraw-Hill).

Le informazioni contenute in questo sito non devono in alcun modo sostituire il rapporto medico-paziente; si raccomanda di chiedere il parere del proprio dottore prima di mettere in pratica qualsiasi consiglio od indicazione riportata.