Anti beta 2 glicoproteina (B2GP1): valori normali e alti

Valori Normali

  • Anti beta2 glicoproteina IgG:
    • Negativo: inferiore a 15.0 SGU
    • Debolmente positivo: 15.0-39.9 SGU
    • Positivo: 40.0-79.9 SGU
    • Fortemente positivo: pari o superiore a 80.0 SGU
  • Anti beta2 glicoproteina IgM:
    • Negativo: inferiore a 15.0 SGU
    • Debolmente positivo: 15.0-39.9 SGU
    • Positivo: 40.0-79.9 SGU
    • Fortemente positivo: pari o superiore a 80.0 SGU

(Attenzione, gli intervalli di riferimento possono differire da un laboratorio all'altro, fare quindi riferimento a quelli presenti sul referto in caso di esami del sangue ed urina.)

Descrizione

La sindrome da anticorpi antifosfolipidi (APS) è una malattia autoimmune sistemica caratterizzata dallo sviluppo di

I requisiti di laboratorio per la diagnosi della condizione comprendono la presenza di almeno uno dei seguenti anticorpi attraverso esami del sangue:

Più in particolare sono ricercabili tre categorie di autoanticorpi: IgG, IgM e IgA.

Inizialmente viene in genere effettuata la ricerca di IgG e IgM e solo in caso di esito negativo, ma persistente sospetto di sindrome antifosfolipidi, si procede alla ricerca degli anticorpi IgA (eventualmente insieme ad altri anticorpi anti-fosfolipidi meno comuni, come l’anti-fosfatidilserina e l’anti-protrombina). L’utilità clinica dei risultati relativi agli anticorpi anti-fosfolipidi di classe IgA è tuttavia ancora oggetto di discussione.

Cos’è la sindrome da anticorpi anti-fosfolipidi?

La sindrome da anticorpi antifosfolipidi è una trombofilia autoimmune:

  • trombofilia: condizione caratterizzata dalla formazione di trombi, coaguli di sangue che possono diventare causa di trombosi arteriosa e venosa (occlusione dei vasi sanguigni) con elevato rischio cardiovascolare;
  • autoimmune: la natura autoimmune indica lo sviluppo di auto-anticorpi, ovvero anticorpi che anziché attaccare minacce per l’organismo si attivano contro tessuti sani (nel caso specifici gli anticorpi anti-fosfolipidi attaccano le membrane cellulari delle piastrine, frammenti cellulari in circolo nel sangue coinvolte nei meccanismi di coagulazione del sangue, interferendo in modi che restano da chiarire).

Può manifestarsi in modo isolato o come parte di una sottostante malattia autoimmune sistemica, come il lupus eritematoso sistemico.

Tra i sintomi più comuni figurano:

  • trombosi arteriosa o venosa inspiegabile, ovvero in grado di verificarsi in assenza di altri fattori di rischio,
  • complicanze ostetriche come aborti precoci ricorrenti, preeclampsia e perdita tardiva del feto.

Ai fini della diagnosi sono necessari entrambi i fattori, ovvero:

  • manifestazioni cliniche (sintomi),
  • conferma di laboratorio (presenza di auto-anticorpi):
    • lupus anticoagulante,
    • anticardiolipina,
    • anti-beta-2 glicoproteina I.
Provetta di sangue con la scritta "B2GP1"

Shutterstock/Pixel-Shot

Interpretazione

La scoperta di valori positivi per gli anticorpi IgG e IgM beta-2 glicoproteina 1 (B2GP1), in associazione ai sintomi specifici, possono essere diagnostici per la sindrome da antifosfolipidi (APS).

La scoperta di bassi livelli, soprattutto se non corroborati dalla presenza di altri anticorpi tipici, dovrebbe invece essere valutata con un alto grado di sospetto ed eventualmente ripetuti a distanza di 12 settimane (la persistenza di valori positivi è considerata essenziale ai fini della diagnosi).

Si noti che:

  • un risultato negativo per gli B2GP1, ma positivo per altri anticorpi anti-fosfolipidi e presenza di segni/sintomi caratteristici, è un quadro fortemente suggestivo di sindrome anti-fosfolipidi;
  • un risultato debolmente positivo per B2GP1 e debolmente positivo o negativo per altri anticorpi anti-fosfolipidi suggerisce invece di escludere l’ipotesi di sindrome anti-fosfolipidi.

Fattori che influenzano l'esame

Al fine di evitare il rischio della sovradiagnosi, ad esempio in pazienti con aumenti solo temporanei di questi anticorpi, le linee guida prevedono in genere la ripetizione dell’esame a distanza di almeno 12 settimane dopo la valutazione iniziale (è per esempio relativamente comune osservare un aumento transitorio in pazienti affetti da malattie autoimmuni, prima fra tutte il lupus eritematoso sistemico).

Si ritiene che le infezioni siano un importante fattore in grado di spiegare una temporanea produzione di anti beta2 glicoproteina, come nel caso di parte dei pazienti affetti da:

Sono poi stati isolati in pazienti affetti da malattie sistemiche come:

Il significato di queste associazioni rimane poco chiaro, in quanto la presenza di anti-B2GPI non è sempre associata alle manifestazioni caratteristiche della sindrome anti-fosfolipidi.

Anche alcune forme di tumore nonché diversi medicinali (fenitoina, penicillina, procainamide, …) potrebbero condurre a falsi positivi.

Quando viene richiesto l'esame

L’esame viene in genere prescritto a pazienti con sintomi altrimenti inspiegabili e caratteristici della sindrome anti-fosfolipidi, adesempio:

Preparazione richiesta

L’esame viene condotto su un campione di sangue venoso generalmente prelevato dal braccio. Non è richiesta alcuna specifica preparazione.

Altre informazioni

Se sono negativo devo ripetere l’esame?

In pazienti con malattie autoimmuni e risultato negativopotrebbe essere necessario ripetere periodicamente perché il corpo potrebbe iniziare a produrli in qualsiasi momento durante il decorso della malattia.

Fonti e bibliografia

Articoli ed approfondimenti

Link sponsorizzati

Importante

Revisione a cura del Dott. Roberto Gindro (fonti principali utilizzate per le analisi http://labtestsonline.org/ e Manual Of Laboratory And Diagnostic Tests, Ed. McGraw-Hill).

Le informazioni contenute in questo sito non devono in alcun modo sostituire il rapporto medico-paziente; si raccomanda di chiedere il parere del proprio dottore prima di mettere in pratica qualsiasi consiglio od indicazione riportata.