- Valori di riferimento
- Descrizione
- Interpretazione
- Fattori che influenzano
- Quando viene richiesto
- Preparazione
Valori Normali
Sono considerati normali valori inferiori a 1.o U (negativo), ma laboratori differenti potrebbero adottare unità di misura diverse (talvolta espresse come diluzioni, successive, ad esempio in forma di 1:1600, in cui un numero più alto indica una concentrazione maggiore).
Fonte: Mayo
(Attenzione, gli intervalli di riferimento possono differire da un laboratorio all'altro, fare quindi riferimento a quelli presenti sul referto in caso di esami del sangue ed urina.)
Descrizione
Un anticorpo è una proteina, prodotta dal sistema immunitario, che contribuisce alla difesa dell’organismo.
Un autoanticorpo è un anticorpo difettoso, che attacca una cellula sana od un tessuto dell’organismo stesso anziché una reale minaccia (un batterio, un virus, una cellula tumorale, …).
Gli anticorpi anti-U1 RNP o semplicemente anti-RNP sono autoanticorpi che hanno come bersaglio alcune proteine contenute nella parte più interna delle cellule (nucleo, in particolare a livello dell’RNA dove svolgono attività di trascrizione, traduzione e regolazione dell’espressione genica e del metabolismo dell’RNA); la loro presenza è associata a numerose malattie autoimmuni, tra cui il lupus eritematoso sistemico, l’artrite reumatoide, la sclerodermia e, soprattutto, la connettivite mista (di cui costituisce anche uno dei criteri diagnostici, quando rilevabile in concentrazione particolarmente elevata).
La loro presenza è associata inoltre alla presenza di manifestazioni di natura psichiatrica (sia nel lupus che nella connettivite mista).
Gli anticorpi anti-RNP fanno parte dei cosiddetti anticorpi anti-ENA.
Interpretazione
Un risultato negativo (assenza di anticorpi anti-RNP) in genere consente di escludere la diagnosi di connettivite mista (il 95-100% dei pazienti risulta positivo), mentre un valore particolarmente elevato ne rappresenta un significativo indicatore.
Valori moderati sono talora riscontrati in caso di:
- Lupus eritematoso sistemico (LES): 38%-44%
- Lupus eritematoso discoide: 20%-30%
- Sclerodermia: 20%-30%
- Artrite reumatoide: 10%
- Sindrome di Sjogren: 1%
Un risultato positivo per la presenza di anticorpi RNP è quindi suggestivo della presenza di una malattia del tessuto connettivo, ma di per sé non consente una diagnosi, con un’unica importante eccezione, ovvero nei pazienti in cui anticorpi anti-dsDNA e anticorpi anti-Sm non siano rilevabili (viene generalmente posta diagnosi di connettivite mista).
In nessun caso il grado di positività (o il titolo rilevato, ovvero la quantità riscontrata) è necessariamente indicativa della gravità o della durata della malattia.
Fattori che influenzano l'esame
Non sono noti fattori specifici in grado di alterare l’esito del’esame.
Quando viene richiesto l'esame
La ricerca degli anticorpi anti-RNP viene in genere richiesta in presenza di sintomi suggestivi di connettivite mista, come ad esempio:
- Sensazione generale di malessere.
- Fenomeno di Raynaud: in risposta al freddo o allo stress, le dita delle mani o dei piedi potrebbero diventare bianche e poi blu, per virare sul rosso a seguito del riscaldamento.
- Dita o mani gonfie.
- Dolori muscolari e articolari.
- Eruzioni cutanee sulle nocche (in forma di macchie rosse o bruno-rossastre).
Preparazione richiesta
L’esame non richiede alcuna preparazione e consiste in un normale prelievo di sangue venoso (ad esempio da una vena del braccio).
Articoli ed approfondimenti
- Esami del Sangue
- Scheda presente nelle categorie: Patologie autoimmuni