- Valori di riferimento
- Descrizione
- Interpretazione
- Valori bassi
- Valori alti
- Fattori che influenzano
- Quando viene richiesto
- Preparazione
- Altro
Valori Normali
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Debolmente positivo: Minore di 20 GPL/MPL/APL unità
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Positive: Uguale o superiore a 20 GPL/MPL/APL unità
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Fortemente positivo: Uguale o superiore a 80 GPL/MPL/APL unità
Fonte: MedScape
(Attenzione, gli intervalli di riferimento possono differire da un laboratorio all'altro, fare quindi riferimento a quelli presenti sul referto in caso di esami del sangue ed urina.)
Descrizione
La cardiolipina è un fosfolipide (un acido grasso legato ad un gruppo fosfato) che costituisce da solo circa un quarto delle molecole che formano la membrana interna dei mitocondri, minuscoli organelli che si occupano della produzione energetica all’interno della cellula.
Il suo nome è dovuto al fatto che fu scoperta per la prima volta nelle cellule cardiache, anche se è stato poi dimostrato in seguito che è in realtà presente in qualsiasi cellula dell’organismo.
Gli anticorpi antifosfolipidi sono anticorpi, ossia molecole del sistema immunitario, che per errore si attivano contro i fosfolipidi che costituiscono le membrane cellulari e alcuni complessi di specifiche proteine; circa il 50% delle persone affette da lupus sviluppa questi anticorpi e mediamente, su un periodo di 20 anni, si stima che metà di essi andranno incontro ad almeno un episodio di formazione di coaguli sanguigni con relativo rischio di trombosi venosa profonda ed eventualmente embolia.
Anche soggetti non affetti da lupus possono produrre questo tipo di anticorpo e, anche in questo caso, la conseguenza è un aumentato rischio di trombosi.
Tra gli anticorpi anti-fosfolipidi più rilevanti troviamo gli anti-cardiolipina, che attaccano in modo specifico questa molecola.
I coaguli di sangue (trombi) possono formarsi in qualsiasi parte del corpo e possono essere causa di:
- ictus,
- cancrena,
- infarto,
- embolia polmonare,
- e altre gravi complicazioni.
Nelle persone affette da lupus il rischio di trombosi non è necessariamente in correlazione con l’attività della malattia, quindi la presenza di questi anticorpi può causare problemi anche quando i sintomi del lupus sono tenuti efficacemente sotto controllo.
La presenza di questi anticorpi è inoltre associata ad altri rischi, a prescindere dalla presenza di lupus:
- aborti ricorrenti,
- parto prematuro,
- preeclampsia (gestosi).
- carenza piastrinica,
- ipertensione polmonare.
Gli anticorpi anti-cardiolipina sono spesso presenti insieme ad altri anticorpi antifosfolipidi, come l’anticoagulante lupico e gli anti-beta2 glicoproteina I. Talora si trovano anche in pazienti affetti da infezioni acute, HIV/AIDS, alcuni tipi di tumore oppure che assumono determinati farmaci (come la fenitoina, la penicillina e la procainamide) e anche negli anziani.
In caso di formazione di coaguli del sangue, frequenti aborti spontanei, presenza di anticorpi anti-cardiolipina o altri anticorpi antifosfolipidi nel sangue si può formulare una diagnosi di sindrome da anticorpi antifosfolipidi (APS). L’APS è associata, anche se non necessariamente, con un altro disturbo autoimmune collegato.

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Interpretazione
I risultati di un test di anticorpi cardiolipina sono facili da comprendere:
La normalità è rappresentata dall’assenza degli anticorpi, ossia un esame negativo (potrebbe però capitare che la concentrazione sia troppo bassa per essere rilevata al momento del prelievo).
In caso di esito positivo significa che sono presenti nel sangue e verrà in questo caso consigliato di ripetere il dosaggio dopo qualche settimana, per capire se possa essere un aumento transitorio o meno. Poiché sono i più comuni tra gli anticorpi antifosfolipidi non è insolito che emergano momentaneamente, a causa di un’infezione o dell’assunzione di qualche farmaco, oppure ancora in maniera asintomatica, semplicemente come segno dell’età. Le concentrazioni da basse a medie riscontrabili in queste situazioni spesso non sono significative, ma devono comunque essere valutate congiuntamente ai sintomi e alle altre informazioni cliniche riguardanti il paziente.
Un risultato positivo NON significa che si è affetti da lupus.
Se il livello degli anticorpi anti-cardiolipina rimane da moderato ad alto anche dopo un secondo test eseguito a distanza di sei settimane, probabilmente gli anticorpi rappresentano una presenza costante e questo può essere collegato a manifestazioni quali un’eccessiva coagulazione del sangue, causa tra l’altro di possibili aborti spontanei.
La rilevazione di questi anticorpi è infatti uno dei criteri principali per la diagnosi della sindrome da antifosfolipidi e sono presenti in una buona parte dei pazienti affetti da lupus eritematoso sistemico; in entrambi i casi la presenza è correlata ad un aumento del rischio di trombosi e delle conseguenze descritte nell’introduzione, mentre NON sono indicativi quantitativamente della gravità dei sintomi del lupus (i sintomi possono essere gravi in presenza di livelli moderati e viceversa).
In donne in età fertile, affette o meno da lupus, la presenza è indicativa di un aumentato rischio di aborti ricorrenti.
Valori Bassi
Valori Alti
- Artrite psoriasica
- Artrite reumatoide
- Lupus eritematoso sistemico
- Porpora trombocitopenica idiopatica
- Sindrome da anticorpi antifosfolipidi
- Sindrome di Sjögren
(Attenzione, elenco non esaustivo. Si sottolinea inoltre che spesso piccole variazioni dagli intervalli di riferimento possono non avere significato clinico.)
Fattori che influenzano l'esame
- Il saggio immunologico utilizzato per questo esame non distingue tra autoanticorpi e anticorpi prodotti in risposta ad agenti infettivi o a seguito di fenomeni trombotici, per questo motivo un singolo test positivo non è sufficiente a porre una diagnosi di sindrome da antifosfolipidi (APS).
- Possono essere rilevati momentanei valori alti in caso di infezioni e/o tumori.
- A volte l’esame serve a scoprire le cause di un risultato positivo al test della sifilide. I reagenti usati per l’esame della sifilide contengono dei fosfolipidi e possono causare un falso positivo nei pazienti che hanno gli anticorpi anti-cardiolipina.
Quando viene richiesto l'esame
L’esame viene spesso prescritto per individuare la causa dei seguenti fenomeni:
- sospetto di lupus eritematoso o altre malattie in grado di colpire i tessuti connettivi,
- sospetto di sindrome antifosfolipidi,
- eventi neurologici,
- disturbi della gravidanza (aborti ricorrenti, trombosi, …),
- trombocitopenia (carenza di piastrine) inspiegabile,
- episodi di trombosi (formazione di coaguli nel sangue) senza cause evidenti.
Se la trombosi colpisce le vene profonde della gamba, tra i sintomi si possono avere:
- dolore o indolenzimento, di solito a una sola gamba,
- gonfiore o edema,
- cambiamento di colore della gamba.
Se il coagulo è nel polmone (embolia polmonare), i sintomi possono essere:
- fiato corto improvviso, respiro affannoso,
- tosse,
- emottisi (presenza di sangue nel catarro espulso con la tosse),
- dolore al petto causato dai polmoni,
- accelerazione del battito cardiaco,
Se l’esame rivela la presenza di anticorpi anti-cardiolipina, viene ripetuto almeno sei settimane dopo, per stabilire se la loro presenza è costante oppure temporanea. I pazienti che soffrono di disturbi autoimmuni e che risultano negativi all’esame a volte ripetono l’esame qualche tempo dopo, poiché tali anticorpi possono svilupparsi anche in seguito.
A volte insieme agli esami per gli anticorpi anti-cardiolipina si effettuano anche altri test, come quello dell’anticoagulante lupico e quello per gli anti-beta2 glicoproteina I.
Nel sangue si possono trovare tre tipi diversi di anticorpi anti-cardiolipina:
- IgG,
- IgM
- e IgA.
Di solito si fanno gli esami per i primi due, ma se risultano negativi e c’è comunque un sospetto clinico allora possono essere prescritti anche i test per gli anticorpi lgA.
Preparazione richiesta
Per quest’esame non serve alcuna preparazione particolare; il campione viene raccolto attraverso un normale prelievo venoso, ad esempio ottenuto da una vena del braccio.
Altre informazioni
Anticorpi anti-cardiolipina e sifilide
Nel 1940, quando hanno iniziato a diffondersi gli esami prematrimoniali e preconcezionali, i medici si resero conto che alcune donne affette da lupus risultavano positive in modo sistematico anche per la sifilide. Ulteriori studi indicarono che, più precisamente, 1 soggetto su 5 (20%) affetto da lupus risultato falsamente positivo anche per la sifilide.
Si è poi scoperto che i reagenti chimici utilizzati per il test della sifilide contengono in alcuni casi dei fosfolipidi che possono causare un risultato falsamente positivo in pazienti con anticorpi anticardiolipina.
Articoli ed approfondimenti
- Esami del Sangue
- Scheda presente nelle categorie: Coagulazione
sito molto molto chiaro, grazie e complimenti!
Avendo un artrite reumatoide lunedì ho subito un intervento al polso destro prima fatto esame del sangue e l APTT mi da 42,2 tempo e ratio 1,37 potrebbe essere condizionato dal artrite grazie mille!!
Non mi risulta.
buonasera dottore.
mi chiamo Francesca e da circa 2anni soffro di dolori molto forti a mani piedi ginocchia ,polsi e via dicendo.sono sempre molto stanca e faccio a fatica anche le cose più semplici come salire le scale.ho ripetuto tante volte gli esami x lemalattie reumatiche.
il punto è questo ho solo gli ana positivi e ora un bordeline x gli anticorpi anticardiolipina.
le mani ora mi si gonfiano come le uso e sto sempre peggio mi da un suo parere?
i medici mi dicono che non é possibile porre diagnosi ma sto male e l arcoxia non aiuta
È seguita da un reumatologo?
Buonasera dottore,
si mi sono rivolta ad un reumatologo e ad un internista ma continuano a dire che x ora ho un quadro troppo sfumato.sfortunatamente sto sempre poco bene.
Consideri che soffro anche di maniere con perdita totale del udito dalla parte destra e crisi vertiginose non indifferenti e il tutto compromette la qualità della mia vita.
Mi sento vecchia prima di esserlo.
Grazie x la sua attenzione
Secondo lei dovrei rivolgermi ad altre figure mediche oltre al reumatologo?la ringrazio ancora
Al di là di una diagnosi specifica, non è stata prescritta almeno una cura che possa dare sollievo ai sintomi?
Solo l arcoxia al bisogno.
Ma non trovo sia efficace.
Avvolte provo con del aulin ma sono sempre punto e a capo.
Lei mi consiglia di prendere qualcos altro?
Purtroppo non vedo alternative agli antinfiammatori.
salve dott guido nel 2012 dopo 2 aborti conseguitivi feci esami genetici tra le quali immunologiche, trovarono l’anti-cardiopilina igm a 28, oggi a distanza di 3 anni l’ho ripetuta ed è a 13,8…devo ripetere visita immunologica e cosaa posso aspettarmi? io ho 36 anni
Valori di riferimento?
Buongiorno dottore, ho fatto gli esami per accingermi ad una Fivet ( tube chiuse)
sono risultati positivi gli anti-cardiolipina IgG 38.0 su un valore di massimo di 20.0
Mi devo preoccupare? Io per via ereditaria (sia mio padre che mio fratello) siamo risultati positivi all’omocisteina. Adesso però prendendo acido folico tutti i giorni sono rientrata nei valori normali. Ma mi chiedevo se le due cose sono collegate.
Grazie mille
È un aumento non elevatissimo, è possibile che venga suggerito di ridosare l’anticorpo; che io sappia non è legato all’omocisteina alta.
Buongiorno. Il mio ginecologo mi ha prescritto diverse analisi x potermi prescrivere la pillola. Risultati:
IgG anti-cardiolipina 27
IgM anti-cardiolipini 0.8
Omocisteina 11
DRVVT 0.99
Lupus anticoag assente.
le igG sono in valore dubbio. Cosa stanno ad indicare?sono una ragazza sana e al momento del.prelievo avevo un herpes labiale che curavo con aciclovir sciroppo.
grazie!
Valori di riferimento? L’aumento potrebbe non essere così significativo.
Buonasera!il range è 40 positivo. Questo x le IgG e le IgM. Gli altri valori sono normali. Grazie
Da 20 a 40 è dubbio e sotto il 20 è negativo. Sempre x le IgG e IgM
Probabilmente verrà considerato come se fosse negativo, privo cioè di significato patologico, ma chiaramente raccomando di verificare con il medico.
buon giorno ieri ho ritirato gli esami che mi sono stati prescritti a causa di 3 aborti consecutivi tutti entro la quinta settimana, i soli valori alterati sono le Anti-CardiolipinA iGm 91 con valori di riferimento 40 Positivo e le Anti Beta 2- glicoprot.Igm 29 con valori di riferimento 10 Positivo, prima delle analisi mi era stata prescritta aspirinetta una al giorno e al momento delle analisi l’assumevo da circa 15 giorni, secondo lei in una situazione del genere si potrebbe parlare di sindrome da anticorpi fosfolipidi? e se fosse realmente così la sola aspirinetta basterebbe?
Mi dispiace, ma sono situazioni che vanno al di là delle mie competenze (anche se la sola Cardioaspirin sembra adeguata).