Apolipoproteina A1, alta, bassa e valori normali

Valori Normali

  • 2-17 anni
    • Basso: < 115 mg/dL
    • Medio-basso: 115-120 mg/dL
    • Accettabile: >120 mg/dL
  • Adulti:
    • Donne: Pari o superiore a 140 mg/dL
    • Uomini: Pari o superiore a 120 mg/dL

Fonte: Mayo

(Attenzione, gli intervalli di riferimento possono differire da un laboratorio all'altro, fare quindi riferimento a quelli presenti sul referto in caso di esami del sangue ed urina.)

Descrizione

Le lipoproteine sono molecole a forma di sfera costituite da una combinazione variabile di proteine e grassi e sono utilizzate dal nostro organismo per trasportare attraverso il sangue trigliceridi e colesterolo.

L’apolipoproteina A1 (ApoA1) è la proteina principale presente nelle lipoproteine ​​ad alta densità (HDL), ovvero il cosiddetto colesterolo buono, che svolge un ruolo di primo piano nel trasporto del colesterolo dalla periferia al fegato (rimuovendolo dai vasi sanguigni e prevenendo così la formazione di placche aterosclerotiche).

Misurare la quantità di apo A1 è quindi una misura indiretta della quantità di colesterolo buono circolante e, secondo alcuni autori, ne rappresenterebbe addirittura una valutazione migliore in termini di salute cardiovascolare.

  • Esiste infatti un numero variabile di proteine Apo-A1 per ciascuna particella di HDL, quindi i due valori non sono necessariamente in rapporto diretto e proporzionale.
  • Allo stesso modo il numero di proteine Apo A1 e la quantità di colesterolo contenuto nella particella di HDL è molto variabile.

La combinazione di questi due fattori è la ragione per cui misurare la quantità di HDL o di Apo A1 non significa valutare indirettamente la stessa quantità, anche se entrambi sono una misura della capacità del nostro organismo di tenere pulite le arterie dal colesterolo in eccesso. Più in particolare

L’aumento delle concentrazioni di Apo A1 è più fortemente associato a una riduzione del rischio di avere un infarto rispetto alle concentrazioni di HDL-C; può quindi essere immaginata come un valore che tiene conto non solo della quantità di colesterolo buono, ma anche della sua efficacia di pulizia.

D’altra parte basse concentrazioni di ApoA1, ma non di HDL-C, sono predittive di aterosclerosi preclinica (presenza di placche aterosclerotiche, che tuttavia non danno alcun segno di sé).

Un aumento delle concentrazioni di Apo A1 è quindi positivo, perché associato a una riduzione del rischio di eventi cardiovascolari tra i pazienti trattati con statine (farmaci prescritti per abbassare il colesterolo cattivo), anche quando LDL-C sia particolarmente basso (inferiore a 60 mg/dL).

 

Apolipoproteina A1

Shutterstock/Jarun Ontakrai

Interpretazione

Bassi livelli di apolipoproteina A1 (ApoA1) suggeriscono un aumentato rischio di malattia cardiovascolare aterosclerotica, ovvero il rischio di sviluppare ad esempio infarti e ictus.

Apo A1 è spesso interpretato come un rapporto con l’apolipoproteina B (ApoB), che rappresenta invece una valutazione più precisa della quantità e dell’impatto del colesterolo cattivo LDL.

L’esame è inoltre utile perché un valore di ApoA1 inferiore a 25 mg/dL è fortemente suggestiva della presenza di una malattia genetica (come la malattia di Tangier).

Quando viene richiesto l'esame

La misura della quantità circolante di Apo A1 è un è un esame di recente introduzione utilizzato quando sia necessario valutare il rischio cardiovascolare di un paziente; secondo alcuni autori rappresenta una miglior valutazione rispetto al tradizionale colesterolo buono (HDL).

Preparazione richiesta

L’esame non richiede una specifica preparazione e consiste in un normale prelievo di sangue dal braccio.

Altre informazioni

Cos’è l’ApoA-1 Milano?

La Apo A-1 Milano è una forma mutata (ovvero leggermente diversa per ragioni genetiche) dell’apolipoproteina A1, che garantisce un’efficacia maggiore nel processo di raccolta e pulizia del colesterolo nella periferia del corpo.

Apo A-1 Milano è quindi ritenuta in grado di contrastare ad esempio l’insorgenza di malattie coronariche, come l’angina e l’infarto.

Scoperta negli anni ’70 dal Dr. Sirtori, farmacologo milanese in servizio presso l’Università cittadina che la isolò negli abitanti di Limone sul Garda, la presenza di questa mutazione conferisce un significativo vantaggio verso i pericoli esercitati da un eccesso di colesterolo cattivo e trigliceridi nel sangue, che si traduce in un potenziale aumento dell’aspettativa di vita.

È curioso notare come la mutazione consista in un’unica sostituzione amminoacidica, ovvero l’arginina con la cisteina in posizione 173: in altre parole cambiando un unico amminoacido sui 243 presenti, si apprezza un sensibile vantaggio in termini di efficacia.

La proteina è attualmente in fase di studio con la prospettiva di poter essere utilizzata come farmaco, seppure si scontri con ostacoli di natura tecnologica (elevato costo di produzione) e pratica (necessità della somministrazione per via endovenosa).

Fonte: Wikipedia

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Importante

Revisione a cura del Dott. Roberto Gindro (fonti principali utilizzate per le analisi http://labtestsonline.org/ e Manual Of Laboratory And Diagnostic Tests, Ed. McGraw-Hill).

Le informazioni contenute in questo sito non devono in alcun modo sostituire il rapporto medico-paziente; si raccomanda di chiedere il parere del proprio dottore prima di mettere in pratica qualsiasi consiglio od indicazione riportata.