- Valori di riferimento
- Descrizione
- Interpretazione
- Valori bassi
- Valori alti
- Fattori che influenzano
- Quando viene richiesto
- Preparazione
Valori Normali
Età (anni) | Valori desiderabili (mg/dl) | Valori limite (mg/dl) | Valori elevati (mg/dl) |
---|---|---|---|
Adulti | Inferiore a 200 | Da 200 a 239 | 240 ed oltre |
Da 2 a 17 | Inferiore a 170 | Da 170 a 199 | 200 ed oltre |
In base all’eventuale presenza od assenza di altri fattori di rischio il valore consigliato potrebbe anche differire da quelli riportati in tabella.
Sono considerate normali fluttuazioni del 10% tra una misurazione e la successiva.
È considerato basso nel caso in cui, per un adulto, sia inferiore a 100 mg/dl.
(Attenzione, gli intervalli di riferimento possono differire da un laboratorio all'altro, fare quindi riferimento a quelli presenti sul referto in caso di esami del sangue ed urina.)
Descrizione
Il colesterolo è una sostanza essenziale per la vita, in quanto costituente delle membrane cellulari in tutti gli organi e tessuti del corpo. Viene inoltre usato dall’organismo per la sintesi di ormoni, sostanze indispensabili per lo sviluppo, la crescita e la riproduzione e permette la sintesi degli acidi biliari che sono necessari per assorbire le sostanze nutrienti dal cibo.
Il corpo produce circa il 75% della quantità necessaria alle diverse funzioni metaboliche, ma il restante 25% è assunto con la dieta. In caso di una predisposizione ereditaria a produrne troppo, oppure quando si consumano quantità eccessive di alimenti ricchi di grassi di cattiva qualità (grassi saturi, soprattutto di origine animale), i livelli circolanti nel sangue aumentano e con essi anche il rischio di avere un impatto negativo sulla salute.
Il colesterolo in eccesso nel sangue può venire quindi depositato sotto forma di placche sulle pareti dei vasi sanguigni e questi accumuli possono diminuire o addirittura arrivare ad impedire del tutto il passaggio di sangue.
L’esame che valuta il colesterolo totale nel sangue fa parte del cosiddetto profilo lipidico, un insieme di parametri che permettono al medico di capire quanti grassi circolano nel sangue e di che tipo: il colesterolo totale rappresenta la somma di questi grassi e permette una stima del rischio di complicazioni cardiovascolari (per esempio ictus ed infarti).
In genere livelli alti non causano alcun sintomo, quindi il paziente non può accorgersi dell’eventuale rischio.

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Interpretazione
Nei casi in cui il valore rilevato sia superiore agli intervalli di riferimento si parla di ipercolesterolemia e, a seconda di eventuali altri fattori di rischio presenti, il medico potrà decidere di intervenire per abbassarne i livelli. Si noti tuttavia che, a differenza del passato, si ritiene più importante la valutazione mirata della tipologia di grassi circolanti, in quanto il valore del colesterolo totale è la somma di:
- colesterolo buono (HDL)
- colesterolo cattivo (LDL)
- trigliceridi
In presenza di ipercolesterolemia il primo approccio deve sempre essere il miglioramento dello stile di vita, attraverso:
- aumento dell’esercizio fisico,
- perdita di peso se necessario,
- abolizione del fumo,
- miglioramento dell’alimentazione, con una riduzione del consumo di grassi di origine animale.
Quando questo non fosse sufficiente è possibile ricorrere all’assunzione di farmaci (le statine sono la classe di medicinali più prescritta allo scopo).
Non c’è invece unanimità di giudizio nei casi di colesterolo basso: anche se viene rilevato spesso nei casi di alcune malattie (malnutrizione, problemi di fegato, tumore, …) al momento non c’è alcuna evidenza che questo valore ne sia la causa.
Valori Bassi
(Ipocolesterolemia)
- AIDS
- Anemia
- Epatite
- Infezioni
- Ipertiroidismo
- Ipolipoproteinemia
- Malassorbimento
- Malnutrizione
- Sepsi
- Stress
Valori Alti
(Ipercolesterolemia)
- Aterosclerosi
- Cirrosi biliare
- Diabete
- Gravidanza
- Ipercolesterolemia
- Iperlipidemia famigliare
- Ipertrigliceridemia
- Ipot
- Malassorb
- Malattie cardiovascolari
- Obesità
- Ostruzione biliare
- Pancreatite
- Preeclamsia
- Sindrome
- Xantomatosi
(Attenzione, elenco non esaustivo. Si sottolinea inoltre che spesso piccole variazioni dagli intervalli di riferimento possono non avere significato clinico.)
Fattori che influenzano l'esame
In genere viene suggerito di attendere sei settimane per il prelievo nel caso di:
- gravidanza (attendere sei settimane dal parto),
- recenti episodi cardiovascolari,
- malattie acute,
- forti stress (incidenti, operazioni, …).
Alcuni farmaci (cortisone, beta bloccanti, pillola anticoncezionale, integrazioni di vitamina D, …) possono infine aumentare i livelli circolanti.
Quando viene richiesto l'esame
Secondo gli specialisti della Mayo Clinic tutti gli adulti dai 18 anni in poi dovrebbero sottoporsi all’esame del colesterolo ogni cinque anni.
Il test diventa particolarmente importante nei casi di:
-
- famigliarità di colesterolo elevato,
- sovrappeso,
- assenza di attività fisica,
- diabete,
- dieta ricca di grassi,
- abitudine a fumare,
- pressione alta,
- precedenti di episodi cardiovascolari (ictus, infarto),
- uomini con più di 45 anni,
- donne con più di 55 anni (il rischio aumenta dopo con la menopausa).
In presenza di uno o più di questi fattori di rischio il medico potrebbe consigliare una frequenza di controllo più elevata, perché il rischio di problemi di cuore aumenta.
L’American Academy of Pediatrics raccomanda una valutazione nei bambini solo nel caso di famigliarità grave di ipercolesterolemia o per coronaropatia prematura, oppure nei casi di presenza di fattori di rischio come pressione alta, sovrappeso, diabete.
Preparazione richiesta
- Nel caso in cui venga richiesta la sola analisi del colesterolo totale non è necessario il digiuno;
- nel caso in cui venga richiesto l’intero profilo lipidico è invece opportuno un digiuno di almeno 12 ore.
Non ci sono controindicazioni all’assunzione di acqua.
Articoli ed approfondimenti
- Esami del Sangue
- Scheda presente nelle categorie: Cuore, Profilo lipidico
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