Epatite B: test, marker ed esami

Valori Normali

I valori di riferimento seguenti si basano su una misurazione qualitativa dei marcatori sierologici in una popolazione non infetta e non vaccinata.

  • HBsAg: negativo
  • Anti-HBs: negativo; un livello superiore ai 10-12 miU/mL è considerato protettivo
  • Immunoglobuline M (IgM) contro l’antigene core dell’epatite B (anti-HBc): negativo
  • Immunoglobuline G (IgG) anti-HBc: negativo
  • Antigene E dell’epatite B (HBeAg): negativo
  • Anticorpo E dell’epatite B (anti-HBe): negativo
  • HBV DNA: Negativo

Fonte: MedScape

(Attenzione, gli intervalli di riferimento possono differire da un laboratorio all'altro, fare quindi riferimento a quelli presenti sul referto in caso di esami del sangue ed urina.)

Descrizione

Il virus responsabile dell’insorgenza dell’epatite B (HBV) è un virus a DNA appartenente alla famiglia degli Hepadnavirus. Ogni anno nel mondo circa 350-400 milioni di persone soffrono di epatite cronica e da 500.000 a 1 milione muoiono a causa di questo virus.

Nel corso della malattia le concentrazioni di bilirubina e di enzimi epatici (come le transaminasi) nel sangue possono aumentare; gli esami del sangue relativi alla salute del fegato possono suggerire al medico che il paziente soffra di epatite, ma non consentono da soli una diagnosi esatta.

Gli esami specifici che riguardano direttamente o indirettamente la ricerca del virus dell’epatite B (HBV) sono quindi importanti per

  • la diagnosi,
  • la classificazione
  • e la gestione terapeutica della malattia.

I risultati dei marcatori sierologici (marker) dell’HBV possono essere descritti qualitativamente o quantitativamente, ma non esiste uno standard valido per tutti i laboratori e i valori di soglia tendono a variare tra i produttori delle varie apparecchiature. Il paziente di solito riceve quindi un risultato che può essere “negativo” o “positivo”. Per caratterizzare l’eventuale stato di infezione sono necessari più esami diversi, vediamo uno ad uno.

  • HBsAg, o antigene di superficie: si tratta di una proteina presente sulla superficie del virus e rilevabile nel sangue in caso di epatite acuta o cronica. In molti casi quest’esame viene usato per lo screening e la diagnosi dell’infezione da HBV; è uno dei primi indicatori dell’infezione da epatite B acuta e spesso è in grado di identificare i pazienti infetti prima ancora della comparsa dei sintomi; durante il periodo di guarigione non è più individuabile nel sangue, mentre rappresenta la principale modalità di diagnosi delle infezioni croniche.
  • anti-HBs, o anticorpo anti-antigene di superficie: è un anticorpo prodotto dall’organismo in risposta all’antigene di superficie del virus e la quantità circolante aumenta durante la fase di guarigione. Quest’esame è usato per capire se il paziente sia stato stato esposto al virus, esposizione che tuttavia può anche derivare dalla vaccinazione.
    Quando positivo significa che il paziente è vaccinato o guarito dall’infezione ed è quindi ormai immune dal virus, cioè non può più essere contagiato.
  • IgM anti-HBc, o anticorpi contro l’antigene core: gli anticorpi IgM sono quelli contro l’antigene core dell’epatite B (è rilevabile solo nelle cellule del fegato infette, e non nel sangue). Sono i primi anticorpi prodotti dopo l’infezione, l’esame viene usato per scoprire un’infezione acuta.
  • anti-HBc totali, o anticorpi totali (IgM e IgG) contro l’antigene core. Quest’esame può essere usato nella diagnosi delle infezioni acute e croniche. Questi anticorpi sono prodotti in risposta all’antigene core e di norma rimangono rilevabili per tutta la vita.
  • HBeAG, o antigene E: è una proteina prodotta e rilasciata nel sangue dal virus dell’epatite B durante la fase di replicazione. Diversamente dall’antigene di superficie, l’antigene E è rilevabile nel sangue solo quando il virus HBV si sta replicando. L’antigene E spesso viene usato come marcatore della capacità di contagio (infettività). Può anche essere usato per tenere sotto controllo l’efficacia della terapia, tuttavia ci sono alcuni tipi (ceppi) di virus che non producono l’antigene E e sono diffusi soprattutto in Medio Oriente e in Asia. Nelle zone in cui sono diffusi questi ceppi di HBV, l’esame dell’HBeAG non è molto utile.
  • anti-HBe, o anticorpo dell’epatite B: nei pazienti guariti dall’epatite B acuta sono presenti gli anti-HBe, gli anti-HBc e gli anti-HBs. Nei pazienti affetti da epatite B cronica, gli anti-HBe possono essere usati per tenere sotto controllo il decorso dell’infezione e l’efficacia della terapia.
  • HBV DNA, o DNA del virus dell’epatite B: quest’esame può diagnosticare un’infezione attiva. Viene usato perlopiù per monitorare la terapia antivirale nei pazienti affetti dall’epatite cronica.

La produzione di anticorpi e la variazione dei marcatori sono diversi nei differenti stadi clinici, quindi capire la risposta fisiologica è essenziale per comprendere questi marker.

Il periodo di incubazione dell’epatite B può variare tra 45 e 180 giorni (6 mesi), ma tipicamente si attesta fra 60 e 90 giorni; in questa fase, chiamata periodo finestra, gli esami non rilevano né gli HBsAg né gli anti HBs, quindi gli anti-HBc (immunoglobuline M) possono essere l’unico marcatore positivo.

Provetta di sangue per l'analisi del virus dell'epatite B

iStock.com/jxfzsy

Interpretazione

Nel complesso gli esami dell’epatite non sono basati su un singolo valore, ma sull’interpretazione simultanea dei vari marcatori sierologici, dell’HBV DNA e degli enzimi epatici. Questi parametri possono differenziare i vari stadi dell’infezione, come indicato nella tabella.

HBsAg Anti-HBs (o HBsAb) Anti-HBc IgM (o HBcAb IgM) Anti-HBc IgG+IgM (o HBcAb tot) HBeAg Anti-Hbe (o HBeAb) Interpretazione
Infezione non attiva o contratta in passato; il paziente non è immune, può essere un buon candidato per il vaccino; può trovarsi nella fase di incubazione
+ + Prime fasi dell’infezione acuta
+ + o – + o – + Infezione acuta; di solito accompagnata da sintomi; paziente contagioso
+ + + + Stadio successivo della fase acuta (sieroconversione)
+ + + L’infezione acuta sta guarendo (convalescenza)
+ + + Di norma indica un’infezione cronica attiva (con probabile lesioni epatiche)
+ + + Infezione cronica, ma basso rischio di lesioni al fegato: il paziente è portatore dell’infezione
+ + + L’infezione è guarita (guarigione); il paziente è immune a seguito di un’infezione naturale
+ Immunità dovuta al vaccino.

L’HBsAg di solito è rilevabile circa 4 settimane dopo l’esposizione al virus, ma potrebbe fare la sua comparsa in quantità misurabili in qualsiasi momento a partire dalla prima settimana. Il paziente positivo all’HBsAg è considerato infetto e quindi potenzialmente contagioso. La persistenza del marker è usata per discriminare l’infezione acuta da quella cronica, infatti la presenza dell’antigene per più di sei mesi dopo l’esposizione indica un’infezione cronica. La quantità di antigene non sembra correlata alla gravità della malattia. L’HBsAg può essere eliminato dalla normale risposta immunitaria dell’organismo e si stima che soltanto l’1% dei pazienti con esposizione acuta all’HBV progredisca verso lo stadio di malattia cronica.

Se l’anti-HBs è rilevato nel siero significa che il paziente ha acquisito un’immunità attiva (da infezione) o passiva (da vaccino) che di solito vale per tutta la vita.

L’anti-HBc è il primo anticorpo che può essere rilevato durante la malattia. L’IgM anti-HBc indica che è in corso un’infezione acuta ed è l’unico marcatore sierologico individuabile durante il cosiddetto “periodo finestra”, quando invece gli esami non rilevano né l’HbsAg né l’anti-HBs. Le immunoglobuline G anti-Hbc rimangono nel siero del paziente per tutta la vita. Se l’esame le rileva, significa che il paziente è infetto o ha contratto l’infezione in passato.

Le ricerche indicano che chi risulta positivo all’HbeAg presenta un tasso maggiore di trasmissione virale, quindi l’antigene viene usato come marcatore della replicazione virale e dell’infettività. L’esame viene consigliato più per il follow-up dell’infezione cronica che per l’infezione acuta, perché il livello del marcatore può variare di molto durante la fase acuta.

L’HBV può essere presente negli epatociti in due forme: come virus replicante che produce particelle contagiose oppure come forma non replicante, dopo che si è integrato nel DNA dell’ospite.

L’HBeAg è prodotto solamente durante la replicazione del virus, quindi può anche essere usato per determinare indirettamente la forma assunta dall’HBV nelle cellule del fegato.

La scomparsa dell’HBeAg e la comparsa dell’anti-HBe nel siero identifica la cosiddetta fase di sieroconversione, un evento clinico importante nel decorso dell’epatite. La sieroconversione può verificarsi già dopo due settimane dall’infezione acuta, oppure dopo anni nel caso dell’infezione cronica. La sieroconversione è associata a un livello inferiore dell’HBV DNA o a uno stato di scarsa replicazione del virus: se avviene è indice di miglioramento clinico e serve per predire la clearance virale a lungo termine. Tuttavia nel momento della sieroconversione, il livello di HBV DNA può essere variabile. L’anticorpo HBe può anche essere usato per tenere sotto controllo la risposta alla terapia e l’eventuale remissione dell’epatite.

La carica virale quantitativa (HBV DNA) indica la quantità di virus presente e la replicazione virale. È usata per capire se il paziente è guarito e candidabile alla terapia antivirale, per capire se è portatore inattivo oppure se è affetto da epatite attiva cronica in caso di infezione cronica. La soglia proposta per la terapia antivirale è di 100.000 copie/mL, oppure di 20.000 IU/mL nei pazienti positivi all’HbeAg affetti da epatite cronica e di 10.000 copie/mL o 2.000 IU/mL nei pazienti negativi all’HbeAg. Si noti che le indicazioni per la terapia sono basate non solo sull’HBV DNA, ma anche sui valori dell’ALT (alanina amino-transferasi) e sulla gravità delle lesioni del fegato.

L’HBV DNA può essere misurato sia dal punto di vista qualitativo sia da quello quantitativo usando la PCR (reazione a catena della polimerasi) o il metodo dell’ibridazione. L’assenza di HBV DNA nel campione per l’ibridazione è uno degli indicatori più immediati della risposta alla terapia antivirale rispetto all’assenza di HBeAg. La PCR è il metodo più preciso per la rilevazione dell’HBV DNA. Tuttavia non è chiara la significatività clinica della positività all’HBV DNA ricavata dalla sola PCR nei pazienti contagiati in passato. La soglia dell’HBV DNA per la definizione della risposta virologica non è stata ancora specificata e varia a seconda dei tipi di terapia antivirale.

 

Fattori che influenzano l'esame

I falsi positivi all’esame dell’HBsAg possono verificarsi nel periodo immediatamente successivo al vaccino. Fino a 4 settimane dopo il vaccino sono stati riportati casi di antigenemia temporanea. In questo periodo occorre osservare una particolare cautela nell’interpretazione dei risultati.

È consigliabile non eseguire l’esame dell’HBsAg nel primo mese dopo la vaccinazione per l’epatite B.

Quando viene richiesto l'esame

Gli esami dei marker dell’epatite B possono essere prescritto se il paziente manifesta i sintomi connessi all’epatite acuta, al fine di capire se sono realmente causati dal virus HBV. Tra i sintomi dell’epatite acuta ricordiamo:

I sintomi possono comparire in combinazione variabile tra loro, in altre parole non è necessario che si presentino tutti.

Alcuni valori possono inoltre essere richiesti come follow-up quando i risultati degli esami di routine (come l’ALT e l’AST) siano elevati. In alcuni casi le forme di epatite acuta vengono scoperte così, perché causano soltanto simili lievi che vengono scambiati per quelli di malattie transitorie come l’influenza.

Anche l’epatite cronica in molti casi è asintomatica, per questa ragione viene quasi sempre diagnosticata in seguito a risultati anomali degli esami di routine.

Preparazione richiesta

Per questa batteria di esami non è necessaria alcuna preparazione.

Altre informazioni

Come si trasmette l’epatite B?

Il virus dell’epatite B viene trasmesso quando sangue, sperma o altri fluidi corporei di un paziente infetto riescono a penetrare in un soggetto sano, ad esempio attraverso rapporti sessuali, condivisione di aghi/siringhe od in caso di trasmissione verticale durante la gravidanza.

Vaccino

Il modo più sicuro per proteggersi dal contagio è sottoporsi alla vaccinazione, obbligatoria in Italia per tutti i nuovi nati fin dal 1991.

Cosa significa portatore sano?

L’espressione “portatore inattivo” o “portatore sano” è riferita ai pazienti in cui l’HBsAg è positivo, ma non c’è nessun’altra prova dell’attività della malattia, ad esempio le transaminasi alte o l’HBV DNA più alto del normale; viceversa nell’epatite cronica attiva, l’ALT sierica e l’HBV DNA risultano aumentati.

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Importante

Revisione a cura del Dott. Roberto Gindro (fonti principali utilizzate per le analisi http://labtestsonline.org/ e Manual Of Laboratory And Diagnostic Tests, Ed. McGraw-Hill).

Le informazioni contenute in questo sito non devono in alcun modo sostituire il rapporto medico-paziente; si raccomanda di chiedere il parere del proprio dottore prima di mettere in pratica qualsiasi consiglio od indicazione riportata.


Commenti, segnalazioni e domande

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  1. Anonimo -

    Grazie Dottore! Gli scrivo per bene io sono 25 anni e vogliamo fare un bambino per questo gli o fatto questi esami perché non gli o fatto mai,mio marito resulta negativo io come mai positivo,perché lui è il primo uomo nella mia vita?

    1. Anonimo -

      Ho ritirato gli esami del sangue e volevo capire se ci sono problemi se ho anticorpi anti hbsag 766. E 10 negativo cosa significa grazie attendo con ansia una vostra risposta buona serata

    2. Dr.ssa Fabiani (Medico Chirurgo) -

      Significa che è immune, se è il solo valore positivo è immunità dovuta al vaccino.

    3. Anonimo -

      Quindi secondo lei posso stare tranquillo perché sono molto preoccupato

    4. Dr. Guido Cimurro (farmacista) -

      Se l’HBsAg è negativo può stare ragionevolmente tranquillo.

    5. Anonimo -

      Anche se ho avuto una relazione non del tutta sicura posso stare tranquillo… non è per caso che questi valori hbsag 766 e 10 negativo possono peggiorare grazie attendo una vostra risposta sono veramente in ansia

    6. Anonimo -

      Ho avuto un rapporto sessuale non troppo protettivo posso essere stato contagiato dal epatite b se i miei valori sono hbsag 766 e 10 negativo e volevo sapere se possono peggiorare nel tempo

    7. Dr.ssa Fabiani (Medico Chirurgo) -

      Mi scusi, si tratta del valore dell’HBsAg o degli anticorpi anti-HBsAg?

    8. Anonimo -

      Hbsab anticorpi anti hbsag 766. E negativo 10

    9. Dr.ssa Fabiani (Medico Chirurgo) -

      E quindi è come le ho già detto, sono anticorpi, significa che è protetto, e avere un valore alto è un bene, significa protezione elevata, è immune.

    10. Anonimo -

      Ho letto su un altro sito che il mio risultato è stato modificato sono preoccupato i miei valori sono nella normalità oppure devo rivolgermi a un medico anti anticorpi hbsag 766 e 10 negativo non so più cosa pensare aiutatemi grazie

    11. Anonimo -

      Buona sera se i miei valori sono anti hbsag 700! E 10negativo sono a rischio e devo fare un richiamo del vacccino e se è si più o meno fra quanto tempo grazie per la vostra dipsponibilita’ buona serata

    12. Dr.ssa Fabiani (Medico Chirurgo) -

      Che significa che ha letto su un sito che i suoi risultati sono stati modificati?

    13. Anonimo -

      il dottore mi aveva scritto che potevo stare tranquillo che non correvo nessun rischio mentre adesso ha cambiato versione visto che i miei anticorpi hbsag sono 766 e poi sono 10 negativo dice che nel tempo possono solamente diminuire…. volevo capire che cosa dovevo fare?

    14. Dr. Guido Cimurro (farmacista) -

      Mi dispiace, ma la situazione non è chiara e rischieremmo di darle informazioni errate.

    15. Anonimo -

      I miei valori sono hbsag 766 e 10 negativo devo preoccuparmi oppure posso stare tranquillo non so più cosa pensare secondo lei i valori sono nella normalità? GRAZIE attendo una vostra risposta

    16. Anonimo -

      Buongiorno se i miei valori sono anti anticorpi hbsag 700 e 10 negativo ogni quanto devo controllarli grazie buona giornata

    17. Dr. Guido Cimurro (farmacista) -

      Come già detto più volte è una situazione non sufficiente chiara e le raccomandiamo di fare il punto con il medico.

  2. Anonimo -

    Siamo 6 Ani sposati e da due anni vogliamo fare un bambino,si capisce quando o prezzo questo epatite b?

  3. Dr. Cracchiolo (Medico Chirurgo) -

    Salve, potrebbe essere una infezione recente ma alcuni risultati mancano o sono poco chiari, bisogna far vedere al medico i risultati per fare chiarezza sulla situazione. saluti

  4. Anonimo -

    Dottore ma quando fa il esame per epatite b ti dicono la causa

    1. Dr.ssa Fabiani (Medico Chirurgo) -

      No, l’epatite B si trasmette per contatto con sangue o altri liquidi biologici infetti comunque.

  5. Anonimo -

    Grazie mille dottoressa!

  6. Anonimo -

    Buonasera mia moglie ha hbv DNA 6 ui ml cosa significa X favore alt sat sono normali

    1. Dr. Cracchiolo (Medico Chirurgo) -

      Salve, indica la presenza di virus nel sangue, potrebbe essere affetta da epatite o essere portatrice. Dovrebbe fare le altre analisi specifiche per valutare meglio la situazione. Ne parli con il suo medico. saluti

  7. Anonimo -

    Salve,io ho scoperto che ho il virus del’epatite B 4 anni fa,al inizio quando ho scoperto HBV DNA quantitativo era 600 ,adesso ho ritirato gli ultimi riferti degli esame che ho fatto e HBV DNA quantitativo e aumentato a 8500,sono un po preocupata ,qualcuno mi puo aiutare ,mi puo dire cosa devo fare in questo caso,grazie

    1. Dr. Guido Cimurro (farmacista) -

      L’aumento va segnalato all’epatologo.

    2. Anonimo -

      Grazie,ma é preocupante che il valore é cresciuto cosi tanto???

    3. Dr.ssa Fabiani (Medico Chirurgo) -

      Probabilmente c’è una riacutizzazione, concordo col sentire l’epatologo quanto prima.

  8. Anonimo -

    Salve, ho fatto gli esami del sangue la mia dottoressa dice che non ho l’epatite ma io non sono del tutto convinto dai valori riportati dagli esami vi scrivo i miei valori sperando che voi mi potete chiarire le idee.
    igG ANTI HAV 17,6 IU/L
    igM ANTI HAV 0,31 index
    HBsAg (Antigene Australia) 0,37 index
    HBcAb (Anticorpi anti-core dell’ HBV) 21,2 index
    HBcAb igM ( core M ) 4,1 UI/ml
    HCV (Antic. anti – virus epatite c ) 0,14 index
    questi sono i risultati la bilurbina e a 1,15 totale.
    mi potete dire come sono questi analisi Grazie.

    1. Dr.ssa Fabiani (Medico Chirurgo) -

      Quali sono i valori di riferimento riportati nel referto? da quello che posso valutare concordo con la sua dottoressa, non c’è infezione in atto.

    2. Anonimo -

      l’unico mio dubbio era HBcAb (Anticorpi anti-core dell’HBV) 21,2 negli analisi nei valori normale mi porta che se il valore fosse superiore a 1,0 e positivo essendo che 21,2 mi sono preoccupato.

    3. Dr. Guido Cimurro (farmacista) -

      Potrebbe averla superata in passato; ha anche i valori di Anti-HBs (o HBsAb)?

    4. Anonimo -

      no i valori sono tutti quelli che o scritto nella prima email, comunque sto facendo questo tipo di analisi in quanto ho fatto una ecografia addominale e mi hanno riscontrato la milza ingrossata di 15cm e stiamo vedendo tramite analisi quali possono essere le cause, adesso facendo tutti gli analisi chieste dall’ematologo li ha controllati la dottoressa e mi dice che sono tutti regolari e che quindi non trovando un colpevole per questo ingrossamento della milza l’ematologo la vorrebbe asportare, solo che io prima di farla asportare vorrei approfondire con altri medici il mio caso

    5. Dr. Guido Cimurro (farmacista) -

      OK! Se ci tiene al corrente ci fa piacere.

    6. Anonimo -

      ok! grazie

  9. Anonimo -

    Salve volevo chiedere cosa vuol dire
    HBsAg Quantitativo Architect(Abbot) 138,90
    Positivo
    HBV DNA reale Time (Roche) 1.857
    Grazie

    1. Dr. Guido Cimurro (farmacista) -

      È la prima volta che fa queste analisi o è già seguito ed è una ripetizione?

  10. Anonimo -

    Buongiorno
    io ho fatto l’esame del sangue è il risultato e questo
    ANTICORPI ANTI-HBsAg QUANTITATIVO Ris:39 mUI/mL <10: Negativo

    ma non ricordo di aver fatto il vaccino, è normale ?

    Grazie

    1. Dr. Guido Cimurro (farmacista) -

      Senza gli altri marker è difficile esprimere giudizi, ma in base a solo questo risultato potrebbe anche aver fatto e superato la malattia in passato.

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