Folati bassi e alti nel sangue: cosa sono?

Valori Normali

  • 3.89 – 26.8 ng/mL

(Attenzione, gli intervalli di riferimento possono differire da un laboratorio all'altro, fare quindi riferimento a quelli presenti sul referto in caso di esami del sangue ed urina.)

Descrizione

I folati sono un gruppo di sostanze naturali appartenenti al gruppo delle provitamine, ossia molecole che per effetto di modificazioni di vario genere (metaboliche o legate ad azioni esterne) acquisiscono funzione vitaminica.

I folati vengono introdotti con la dieta e successivamente digeriti e convertiti ad acido folico (talvolta indicato come vitamina B9), molecola dotata di importanti funzioni biologiche.

Come le altre vitamine anche l’acido folico, e quindi i folati, sono alimenti essenziali per la vita dell’uomo e la loro carenza porta a conseguenze sulla salute importanti.

Fra le diverse funzioni dei folati ricordiamo il ruolo rivestito nei processi di:

  • sintesi degli acidi nucleici, ovvero del DNA, quale meccanismo fondamentale nella crescita e riproduzione cellulare,
  • sintesi di emoglobina e di altre proteine importanti per la crescita, la fertilità e il buon funzionamento del sistema nervoso.

Il termine folati deriva da latino “folium” ovvero foglia, ad indicare la presenza di queste provitamine soprattutto nelle verdure a foglia verde. Il nostro corpo non è in grado di produrre folati, per questa ragione ha bisogno di assumerne le quantità necessarie attraverso la dieta; gli alimenti più ricchi di folati sono:

  • spinaci,
  • cavolo,
  • asparagi,
  • broccoli,
  • carciofi,
  • cereali,
  • patate,
  • kiwi.
Alimenti ricchi di folati (soprattutto verdure a foglia verde)

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I folati sono idrosolubili, cioè solubili in acqua, e purtroppo quantità considerevoli vengono a perdersi durante la bollitura delle verdure e degli altri alimenti che li contengono (così come è notevole la depauperazione con il passare dei giorni dalla raccolta della verdura).

È opportuno ricordare come il consumo di alcolici, l’abitudine al fumo, l’uso dei contraccettivi orali (pillola anticoncezionale) e le patologie che provocano malassorbimento intestinale (come la celiachia) possono ridurre notevolmente l’assorbimento di folati e favorire così lo sviluppo di carenza nel tempo.

Folati ed esami del sangue

È possibile diagnosticare l’eventuale carenza di folati attraverso semplici analisi del sangue, raccolto attraverso un prelievo venoso standard. Il dosaggio dei folati è utile in caso di:

  • Determinazione della causa di un’anemia macrocitica megaloblastica (ovvero da carenza nella produzione dei globuli rossi o di emoglobina), condizione che causa la comparsa di:
  • Neuropatia: dolore lungo il decorso dei nervi o parestesie (sensazione di formicolio); rallentamento ideo-motorio.
  • Necessità di valutare lo stato nutrizionale del paziente, soprattutto in:
  • Valutare l’efficacia del trattamento sostitutivo con folati e vitamina B12.

È molto comune osservare la contemporanea richiesta di ulteriori esami strettamente correlati:

  • emocromo completo,
  • vitamina B12,
  • acido metilmalonico,
  • omocisteina,
  • anticorpi anti-fattore intrinseco, test di Schilling e gastrina (più specifici per la carenza di vitamina B12).

Scheda a cura del Dr. Dimonte Ruggiero, medico chirurgo

Provetta di sangue con la scritta "Folati - Test"

iStock.com/jarun011

Interpretazione

Valori bassi

I folati possiedono una funzione biochimica variegata, di cui la più importante è quella di coenzima, ossia la capacità di accelerare notevolmente le reazioni biochimiche a livello cellulare.

A livello biologico questa funzione si traduce in:

  • Sintesi degli acidi nucleici, ovvero del DNA, un’azione fondamentale nella crescita e riproduzione di tutte le cellule dell’organismo.
  • Sintesi di emoglobina, passaggio chiave nella produzione di globuli rossi.
  • Sintesi di svariate proteine importanti per la crescita, la fertilità e il buon funzionamento del sistema nervoso (assieme all’azione della vit. B12).

Le carenze sono più comuni in

  • persone anziane,
  • durante la gravidanza o la crescita, dove il fabbisogno giornaliero aumenta notevolmente.

I depositi di folati nell’organismo sono di circa 5-20 mg; alla luce del fatto che il fabbisogno giornaliero è di 50 µg circa, l’apporto richiesto aumenta anche di molto in alcune situazioni, come la gravidanza, pena una carenza che può svilupparsi, a differenza di quella da B12, entro pochi mesi dalla riduzione dell’apporto dietetico.

Molti casi di carenze vitaminiche, compresi quelli da folati, possono essere facilmente risolti adeguando la propria alimentazione quotidiana e introducendo alimenti ricchi di tali sostanze.

La carenza di folati, soprattutto quando molto grave, è causa di notevoli conseguenze sulla salute, con possibile comparsa di sintomi quali:

  • diarrea,
  • artrite e artrosi  (patologie a carico delle articolazioni),
  • anemia megaloblastica, ovvero riduzione dei livelli di emoglobina e di globuli rossi nel sangue,
  • affezioni dermatologiche come aggravamento della psoriasi,
  • problemi tricologici con capelli che si fanno sempre più fragili e diradati sino alla calvizie,
  • ritardi di crescita nei bambini.

Gravidanza

La carenza di folati e di acido folico durante le prime fasi della gravidanza aumenta il rischio per il feto di sviluppare alterazioni dello sviluppo, soprattutto:

  • spina bifida (malformazione presente sin dalla nascita con la mancata chiusura della colonna vertebrale e midollo spinale che protrude in maniera più o meno evidente),
  • labiopalatoschisi (in gergo si parla di labbro leporino, una malformazione del palato e del labbro superiore che si presentano con una fenditura sagittale)
  • danni cerebrali con gravissimo ritardo mentale e disturbi neurologici,
  • anencefalia, ovvero mancato sviluppo dell’encefalo,
  • malformazioni del tratto uro-genitale,
  • malformazioni agli arti.

Purtroppo spesso la gravidanza rimane misconosciuta durante le prime settimane, con rischio di carenza di acido folico proprio nel periodo più sensibile per lo sviluppo del feto.

Al fine di prevenire queste gravi complicazioni viene attivamente promossa l’assunzione di acido folico non solo durante la gravidanza, ma sin dal momento in cui si inizia a pianificarne la ricerca.

Valori alti

Anche se sporadicamente,è talvolta possibile trovarsi di fronte al riscontro di valori elevati oltre la norma di folati e di vitamina B12; questa evenienza può presentarsi per esempio in caso di:

Valori Bassi

  • Abuso di Alcool
  • Anemia emolitica
  • Anemia falciforme
  • Anemia megaloblastica
  • Anoressia nervosa
  • Carenza di vitamina B
  • Cirrosi
  • Emodialisi
  • Gravidanza
  • Ipertiroidismo
  • Leucemia
  • Malassorbimento
  • Malattia infiammatoria intestinale
  • Malnutrizione
  • Tumore

Valori Alti

  • Anemia perniciosa
  • Dieta vegetariana/vegana
  • Trasfusioni di sangue

(Attenzione, elenco non esaustivo. Si sottolinea inoltre che spesso piccole variazioni dagli intervalli di riferimento possono non avere significato clinico.)

Fattori che influenzano l'esame

  • In pazienti con grave carenza di ferro si possono verificare risultati falsamente elevati.
  • L’assunzione di alcolici porta alla riduzione delle concentrazioni circolanti di folati.
  • Alcuni farmaci possono ridurre i livelli di acido folico, tra cui antibiotici (ampicillina e altre penicilline, cloramfenicolo, eritromicina, tetracicline, trimetroprim), estrogeni e contraccettivi orali (pillola).

Quando viene richiesto l'esame

L’esame è indispensabile quando si voglia approfondire un’accertata anemia, in particolare nel caso di diagnosi di anemia macrocitica, condizione segnalata dall’aumento del volume corpuscolare medio dei globuli rossi e dalla loro carenza, associata alla riduzione dell’emoglobina.

I folati inoltre andrebbero richiesti qualora si presenti un quadro clinico con sintomi quali:

  • astenia, debolezza, facile affaticamento, pallore cutaneo,
  • alterazione del comportamento, depressione, irritabilità, stato confusionale, vertigini,
  • nevralgie, parestesie, formicolio, prurito, intorpidimento degli arti.

Qualora i risultati delle analisi mostrino dei valori normali sia dei folati che della vit.B12, allora i sintomi del paziente saranno da attribuire ad un’altra causa che richiederà un approfondimento diagnostico.

Preparazione richiesta

La preparazione del paziente al prelievo richiede

  • digiuno circa 8-10 ore prima del prelievo,
  • evitamento di sforzi fisici intensi il giorno precedente al prelievo,
  • esecuzione del prelievo prima di altre procedure diagnostiche o terapeutiche.

Altre informazioni

Cosa fare quando i folati sono bassi?

La carenza di folati viene riequilibrata con una dieta ricca di verdure e vegetali consumati molto freschi, soprattutto quelli a foglia verde e preferibilmente crudi, in quanto la cottura può distruggerne le quantità presenti.

Quando una dieta arricchita di questi alimenti non risulti sufficiente a compensare la carenza di folati, si rende necessario l’apporto di integratori per via orale; si noti che, anche quando si dovesse superare la dose consigliata, non vi è danno all’organismo, dal momento che i folati sono idrosolubili e la loro quota in eccesso verrebbe facilmente eliminata dal rene con le urine.

In specifiche situazioni l’assunzione di integratori di folati e di vitamina B12 può richiedere tempi piuttosto lunghi o diventare permanente per il resto della vita.

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Importante

Revisione a cura del Dott. Roberto Gindro (fonti principali utilizzate per le analisi http://labtestsonline.org/ e Manual Of Laboratory And Diagnostic Tests, Ed. McGraw-Hill).

Le informazioni contenute in questo sito non devono in alcun modo sostituire il rapporto medico-paziente; si raccomanda di chiedere il parere del proprio dottore prima di mettere in pratica qualsiasi consiglio od indicazione riportata.