- Valori di riferimento
- Descrizione
- Interpretazione
- Valori bassi
- Valori alti
- Fattori che influenzano
- Quando viene richiesto
- Preparazione
- Altro
Valori Normali
- 200-285 mcmol/L
Fonte: Mayo Laboratoires
(Attenzione, gli intervalli di riferimento possono differire da un laboratorio all'altro, fare quindi riferimento a quelli presenti sul referto in caso di esami del sangue ed urina.)
Descrizione
La fruttosamina è una proteina glicata, ossia una molecola che deriva della combinazione tra uno zucchero e una proteina.
Questo esame nasce nell’ambito della gestione del paziente diabetico, anche se in realtà è poco usato; si tratta infatti di un test simile alla molto più comune emoglobina glicata (a sua volta una proteina glicata), in grado di fornire un’approssimazione della glicemia media nelle ultime 2-3 settimane (ossia della quantità circolante media di zuccheri nel sangue).
Riuscire a mantenere un buon controllo glicemico permette al paziente diabetico di ridurre il rischio di sviluppare molte delle complicazioni e dei danni progressivi connessi alla glicemia alta (iperglicemia).
Il vantaggio principale del dosaggio della fruttosamina rispetto all’emoglobina glicata è la possibilità di rilevare variazioni medie relative a poche settimane, rispetto ai due mesi circa dell’emoglobina glicata, permettendo quindi un’osservazione più tempestiva a seguito di eventuali modifiche alla terapia.
L’esame della fruttosamina misura la quantità di questa proteina glicata nel sangue. Se la glicemia rimane alta per un certo periodo di tempo, le molecole di glucosio si combinano con le proteine nel sangue in modo permanente, attraverso un processo detto glicazione; tra le proteine coinvolte ci sono l’albumina, la principale proteina del sangue, altre proteine sieriche e l’emoglobina, la proteina principale che si trova all’interno dei globuli rossi (RBC) e responsabile del legame con l’ossigeno.
Più la glicemia è alta, maggiore è la quantità di proteine glicate che si andranno a formare. Queste molecole combinate continuano ad esistere finché la proteina o il globulo rosso non si degradano e sono quindi un indice affidabile della quantità media di glucosio presente nel sangue nel periodo d’esame.
- Poiché la vita media dei globuli rossi è di circa 120 giorni, l’emoglobina glicata (emoglobina A1C) rappresenta la misura della glicemia media nei 2 o 3 mesi precedenti l’esame.
- Le proteine sieriche hanno una vita media inferiore, che varia dai 14 ai 21 giorni, quindi le proteine glicate, e l’esame della fruttosamina, rispecchiano la glicemia media nelle 2-3 settimane precedenti l’esame.
Interpretazione
Glicemia media (mg/dl) | Fruttosamina (mcmol) | HbA1c (%) |
90 | 212.5 | 5.0 |
120 | 250 | 6.0 |
150 | 287.5 | 7.0 |
180 | 325 | 8.0 |
210 | 362.5 | 9.0 |
240 | 400 | 10.0 |
270 | 437.5 | 11.0 |
300 | 475 | 12.0 |
330 | 512.5 | 13.0 |
360 | 550 | 14.0 |
390 | 587.5 | 15.0 |
I livelli di fruttosamina rappresentano un affidabile indice proporzionale al valore medio della glicemia durante le ultime 2-3 settimane.
Negli individui affetti da diabete mellito, un valore alto di fruttosamina nel siero è quindi associata ad iperglicemia prolungata e più alto è il risultato, peggiore è il controllo glicemico e maggiore è il rischio di complicazioni.
Una tendenza verso valori elevati può anche indicare che
- le eventuali modifiche terapeutiche non hanno sortito gli effetti sperati,
- il paziente potrebbe non seguire uno stile di vita sufficientemente attento e/o potrebbe consumare troppi zuccheri,
- che la terapia in corso non è più sufficientemente efficace.
A seconda del contesto un risultato nella norma indica che
- il paziente non è diabetico (ma ricordiamo che questo esame NON è previsto dalle linee guida per la diagnosi del diabete),
- la malattia è ben controllata,
- le modifiche alla terapia hanno sortito i risultati sperati.
Non essendo un esame particolarmente utilizzato, si raccomanda di valutarlo sempre in un contesto più ampio e possibilmente con ulteriori dati a disposizione.
Valori Bassi
Valori Alti
- Diabete
- Iperglicemia
(Attenzione, elenco non esaustivo. Si sottolinea inoltre che spesso piccole variazioni dagli intervalli di riferimento possono non avere significato clinico.)
Fattori che influenzano l'esame
- La vitamina C (acido ascorbico) alta e l’ipertiroidismo possono interferire con i risultati dell’esame.
- Malattie in fase acuta e forti stress possono far aumentare temporaneamente i livelli del glucosio e quindi gravare anche sul dosaggio della fruttosamina.
- Valori falsamente bassi possono essere riscontrati in caso di proteine totali basse o albumina bassa, in caso di malattie che causano un aumento della perdita di proteine con l’urina o nell’apparato digerente, oppure se ci sono cambiamenti nel tipo di proteina prodotta dall’organismo. In questo caso si può evidenziare una discordanza tra i risultati ottenuti dal controllo quotidiano della glicemia e quelli dell’esame della fruttosamina.
Più in generale tutte le condizioni in grado di alterare l’equilibrio delle proteine nel sangue possono interferire sul risultato dell’esame, quindi per esempio:
- malattie epatiche come la cirrosi,
- malattie renali,
- problemi alla tiroide.
Quando viene richiesto l'esame
L’esame può essere richiesto nei seguenti casi:
- Volontà di valutare l’effetto sulla glicemia di
- variazioni nella dieta,
- quantità di esercizio fisico,
- modifica della terapia a breve termine;
- Condizioni in cui l’emoglobina glicata può essere inaffidabile, come le emoglobinopatie (ad esempio l’anemia falciforme), anemia emolitica o una recente emorragia (perdita di sangue).
L’esame non è molto usato, ma può essere richiesto se il medico necessita di controllare la glicemia media nelle 2 o 3 settimane precedenti l’esame.
L’esame è disponibile dagli anni Ottanta e insieme a quell’emoglobina glicata rappresenta uno strumento a disposizione delle persone diabetiche per monitorare l’andamento della glicemia; l’esame dell’emoglobina glicata (A1C) è tuttavia molto più conosciuto ed utilizzato perché in letteratura troviamo prove convincenti del fatto che un livello di A1C cronicamente elevato sia predittore di un rischio più elevato del normale di alcune delle complicazioni del diabete, come
- retinopatia (malattia che potrebbe causare cecità),
- nefropatia (fino all’insufficienza renale),
- neuropatia (alterazioni a carico dei nervi).
L’American Diabetes Association approva entrambi gli esami e afferma che la fruttosamina può essere utile in situazioni in cui l’A1C non può essere misurato in modo affidabile. Tra i casi in cui la fruttosamina può essere una scelta migliore dell’A1C ricordiamo:
- Modifiche rapide della terapia del diabete. La fruttosamina permette di valutare l’efficacia della dieta o dei farmaci nel giro di poche settimane anziché di pochi mesi.
- Diabete gestazionale (raramente prescritto in Italia a questo scopo, più comune negli USA). Per le gestanti diabetiche è necessario un buon controllo glicemico, e le necessità della madre cambiano di frequente durante la gestazione; l’esame della fruttosamina può quindi essere prescritto insieme a quello della glicemia per il controllo e l’adeguamento della glicemia, dell’insulina o di altri farmaci.
- Vita media dei globuli rossi inferiore al normale. L’esame dell’A1C non è preciso se il paziente è affetto da una malattia che altera la vita media dei globuli rossi, come l’anemia emolitica o le emorragie gravi. Se i globuli rossi non vivono abbastanza a lungo in circolo, i risultati dell’A1C sono falsamente bassi, e non misurano in modo affidabile la glicemia media.
- Varianti anomale dell’emoglobina. La presenza di alcune varianti dell’emoglobina (ad esempio l’emoglobina falciforme) può influire su alcuni dei metodi usati per la misurazione dell’A1C. In questi casi la fruttosamina può essere usata per monitorare il controllo del glucosio.
La concentrazione di fruttosamina nei pazienti con diabete ben controllato può essere simile a quella delle persone sane: l’esame, quindi, non può essere usata come screening per il diabete.
Preparazione richiesta
Il campione di sangue è ottenuto tramite prelievo da una vena del braccio (sangue venoso) o puntura del dito (sangue capillare).
Per l’esame non è necessaria alcuna preparazione e può essere eseguito in qualsiasi momento della giornata senza richiedere il digiuno.
Altre informazioni
Per verificare se sono diabetico devo sottopormi a questo esame?
No, gli esami utili alla diagnosi di diabete (e più in generale per lo screening) sono
- glicemia a digiuno,
- glicemia spot (in qualunque momento della giornata),
- glicemia a seguito di carico di glucosio,
- emoglobina glicata.
Se ho il diabete, devo obbligatoriamente fare l’esame della fruttosamina?
La stragrande maggioranza dei pazienti diabetici può essere efficacemente monitorata mediante il dosaggio dell’emoglobina glicata, che rispecchia il controllo della glicemia nei 2-3 mesi precedenti.
L’esame della fruttosamina è appropriato solo per le gestanti diabetiche, per i pazienti in cui la vita media dei globuli rossi è più breve del normale e in alcuni casi di pazienti con forme anomale di emoglobina.
Articoli ed approfondimenti
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