HDW alto, basso e valori normali: cosa significa?

Valori Normali

I valori considerati normali sono compresi tra 2.2 e 3.2 g/dL.

(Attenzione, gli intervalli di riferimento possono differire da un laboratorio all'altro, fare quindi riferimento a quelli presenti sul referto in caso di esami del sangue ed urina.)

Descrizione

HDW è l’acronimo inglese di Hemoglobin Distribution Width ed è tipicamente tradotto in italiano come Indice di distribuzione della concentrazione emoglobinica; si tratta di un parametro utilizzato soprattutto nella diagnosi delle anemia e, in assenza di altri valori fuori norma dell’emocromo, piccole alterazioni rispetto al valore di riferimento non sono considerate significative.

Un indice di distribuzione, in generale, è una misura che valuta la variabilità o la dispersione dei dati in un insieme di osservazioni, ovvero volto a comprendere quanto siano differenti o simili i dati all’interno di un campione o di una popolazione. L’indice di distribuzione fornisce cioè informazioni sulla forma della distribuzione dei dati, se siano concentrati o dispersi, e quanto possano variare rispetto a un valore centrale.

Nel contesto medico ed ematologico, l’indice di distribuzione dell’emoglobina (HDW)  misura la variabilità della quantità di emoglobina all’interno dei globuli rossi; è considerato un indice di anisocromia, utile a valutare un’alterazione del globulo rosso caratterizzata da una marcata variazione di colore, che può essere

  • ridotto nell’ipocromia
  • o più intenso nell’ipercromia

proprio in virtù della quantità di emoglobina contenuta.

I globuli rossi esprimono in genere una colorazione rosa scuro alla periferia e rosa pallido al centro dovuta all’emoglobina e si possono osservare due diversi fenomeni:

  • Ipocromia: i globuli rossi hanno una colorazione molto più chiara rispetto al normale (suggestiva di una ridotta presenza di emoglobina e, di conseguenza, spesso, anche di ferro).
  • Ipercromia: i globuli rossi si presentano con un colore rosso intenso, senza la tipica zona rosa pallido al centro.
Provetta di sangue

Shutterstock/angellodeco

Il colore dei globuli rossi

L’emoglobina si trova in genere nello spazio più periferico dei globuli rossi, ben evidenziata dalla presenza di una caratteristica area più pallida al centro (nucleo, che occupa circa 30-45% del diametro delle cellule).

I globuli rossi di dimensioni e contenuto di emoglobina normali sono chiamate rispettivamente normocitiche e normocromiche e si presentano con questa netta distinzione di colore.

I globuli rossi con un’area di pallore centrale che occupi più del 50% del diametro sono definiti ipocromici (traducibile come “a ridotto colore”). Un’anomala ed eccessiva variabilità delle dimensioni dei globuli rossi è definita anisocitosi, mentre differenze significative di colore sono indicate dal termine anisocromia.

In altre parole anisocromia significa che ci sono globuli rossi di colori diversi anziché essere più o meno tutti uniformi (uguali).

Cos’è l’emoglobina?

L’emoglobina è una proteina presente nei globuli rossi (eritrociti) del sangue e svolge un ruolo fondamentale nel trasporto dell’ossigeno dai polmoni ai tessuti e negli scambi di anidride carbonica dai tessuti ai polmoni. È responsabile del caratteristico colore rosso del sangue. L’emoglobina è composta da quattro subunità proteiche, ciascuna delle quali lega un atomo di ferro. Questo ferro è ciò che permette all’emoglobina di legare e rilasciare l’ossigeno in modo efficace.

Quando l’ossigeno viene inspirato nei polmoni, si lega alle molecole di emoglobina presenti nei globuli rossi e forma l’ossiemoglobina. L’ossiemoglobina viene quindi trasportata attraverso il sistema circolatorio verso i tessuti del corpo, dove rilascia l’ossigeno per il metabolismo cellulare. In seguito, l’emoglobina lega l’anidride carbonica prodotta come sottoprodotto del metabolismo cellulare e la riporta ai polmoni, dove può essere espulsa dal corpo attraverso l’atto della respirazione.

L’equilibrio tra emoglobina, ossigeno e anidride carbonica è essenziale per il corretto funzionamento del sistema circolatorio e per garantire che le cellule del corpo ricevano l’ossigeno di cui hanno bisogno per sopravvivere e svolgere le loro funzioni.

Interpretazione

In assenza di altre variazioni significative dell’emocromo spesso non si tiene conto del valore di HDW, soprattutto se eventuali spostamenti rispetto al valore di riferimento sono minimi.

Un HDW alto indica una più ampia variabilità della quantità di emoglobina all’interno dei globuli rossi (ipocromia, si presentano cioè più chiari) ed è considerato suggestivo di

Un HDW basso è invece più spesso conseguenza di anemie ipercromiche (o megaloblastiche), come ad esempio quelle legate a carenze vitaminiche (tipicamente vitamina B12 e/o acido folico) o conseguenza di effetti collaterali di alcuni farmaci.

Vale la pena notare che il termine “anemia ipercromica” tende ad essere considerato desueto e sostituito da “anemie megaloblastiche”, a sottolineare la caratteristica differenza di colore tra nucleo e resto della cellula

In presenza di un valore alterato è necessaria la correzione dell’anemia sottostante per ottenere un miglioramento del risultato.

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Importante

Revisione a cura del Dott. Roberto Gindro (fonti principali utilizzate per le analisi http://labtestsonline.org/ e Manual Of Laboratory And Diagnostic Tests, Ed. McGraw-Hill).

Le informazioni contenute in questo sito non devono in alcun modo sostituire il rapporto medico-paziente; si raccomanda di chiedere il parere del proprio dottore prima di mettere in pratica qualsiasi consiglio od indicazione riportata.