IgE (allergie) alte, basse e valori normali

Valori Normali

I valori di riferimento sono molto variabili tra un laboratorio e l’altro, si raccomanda quindi di fare riferimento al referto consegnato.

A titolo esemplificativo si può fare riferimento a questa classificazione (peraltro relativa ai passati metodi RAST):

classe RAST livello IgE KU/L commento (IgE specifiche)
0 <0 – 0.1 IgE specifiche assenti
1 0.1 – 0.35 Livello molto basso
2 0.35 – 0.7 Livello basso
3 0.7 – 3.5 Livello moderato
4 3.5 – 17.5 Livello alto
5 17.5 – 50.00 Livello molto alto
6 50 – 100 Livello altissimo
7 >100 Livello di IgE specifiche abnorme

Fonte: Wikipedia

(Attenzione, gli intervalli di riferimento possono differire da un laboratorio all'altro, fare quindi riferimento a quelli presenti sul referto in caso di esami del sangue ed urina.)

Descrizione

Le immunoglobuline E (IgE) sono un gruppo di anticorpi (proteine facenti parte del sistema immunitario) coinvolte nelle reazioni allergiche e ai meccanismi di difesa verso alcuni parassiti intestinali (ossiuri, ascaridi, …).

Negli individui allergici queste molecole, quando vengono in contatto con l’allergene (sostanza verso cui si manifesta l’allergia), sono in grado di innescare la cascata di reazioni responsabile dei sintomi caratteristici, come ad esempio

La valutazione del livello di IgE allergene-specifiche nel siero di un paziente, in combinazione con una valutazione clinica basata sulla storia clinica e altri test, può aiutare il medico a confermare una diagnosi di allergia atopica e prescrivere una terapia mirata.

In condizioni normali questi anticorpi sono presenti nel sangue solo in piccole quantità. L’esame per le allergie misura la quantità di IgE specifiche che vengono liberate in seguito al contatto con uno specifico allergene, per scoprire se il paziente soffra di allergia a quella determinata sostanza.

La sensibilizzazione verso uno specifico allergene, sia esso alimentare (un cibo) o inalante (per esempio un polline) o da contatto (pelo degli animali), avviene sempre in due fasi distinte:

  1. Quando una persona predisposta alle allergie si espone a un potenziale allergene per la prima volta si verifica la sensibilizzazione. L’organismo percepisce il potenziale allergene come una sostanza estranea, e produce l’immunoglobulina E specifica, che si lega ai mastociti, cellule specializzate della pelle, dell’apparato respiratorio e dell’apparato digerente, e ai basofili (un tipo di globuli bianchi) nel sangue. Durante questo primo contatto NON si osserva alcun sintomo.
  2. Nelle esposizioni successive alla sostanza gli anticorpi IgE riconoscono l’allergene e innescano il rilascio di istamina e altre sostanze chimiche da parte dei mastociti e dei basofili, causando una reazione allergica (e i relativi sintomi) che ha origine nel sito d’esposizione.

Per ogni anticorpo IgE relativo ad un determinato allergene esiste un esame specifico, perché ad esempio le IgE prodotte in reazione alle arachidi sono diverse da quelle prodotte in reazione ai crostacei.

Gli esami possono essere eseguiti in gruppo, ad esempio i test per le allergie alimentari o per le allergie ai pollini, alle erbe o alle muffe. In alternativa il medico può scegliere da un elenco di allergeni sospettati di causare i sintomi nel paziente.

Può essere prescritto per verificare:

  • allergeni inalanti (pollini, acari, allergia agli animali domestici, muffe, …),
  • allergeni alimentari (arachidi, crostacei, soia, …),
  • farmaci,
  • veleno di insetti,
  • lattice.

Sia il test sul sangue che quello sulla pelle (prick test) sono tesi alla diagnosi delle allergie IgE-mediate; con i test cutanei il risultato è pressoché immediato, mentre per l’analisi sul sangue serve in genere qualche giorno, ma con il vantaggio di non richiedere la sospensione dei farmaci antistaminici e la possibilità di essere eseguito anche su pazienti con estese eruzioni cutanee.

Il metodo tradizionale di esame del sangue per le allergie era il RAST (test di radioallergoassorbimento), che attualmente però è stato in gran parte sostituito da nuovi metodi di immunodosaggio specifici. Alcuni medici continuano a chiamare RAST tutti gli esami del sangue per le allergie, anche se in realtà il laboratorio usa un altro metodo per il test.

I due metodi (test cutanei e test sul sangue) sono raccomandati dalle più importanti linee guida internazionali perché mostrano risultati molto affidabili in termini di sensibilità e specificità, anche se poi la diagnosi non può prescindere da una valutazione combinata di sintomi e segni; in altre parole:

  • un esito positivo dell’esame non è sufficiente alla diagnosi di allergia,
  • un esito negativo non esclude la presenza di un’altra forma di reazione verso l’allergene in questione.

L’esame può essere prescritto ad adulti e bambini di qualsiasi età e, per pazienti anziani e neonati, il singolo prelievo può consentire una maggior collaborazione da parte del paziente.

Fotografia con provette piene di sangue

iStock.com/danez

Interpretazione

Il risultato dell’esame deve essere inteso come probabilità di manifestare un’allergia verso quella specifica sostanza, in quanto:

  • Un risultato positivo non implica necessariamente che il soggetto sia allergico,
  • un risultato negativo non esclude completamente che il soggetto manifesti problemi verso questo specifico allergene.

L’esito è quindi inteso come un tassello informativo che l’allergologo interpreterà insieme ad altri fattori (familiarità, sintomi, segni, stagionalità, …) al fine di formulare una diagnosi definitiva.

Allo stesso modo il risultato numerico NON permette di fare previsioni sull’entità delle eventuali reazioni allergiche; un risultato numericamente modesto non esclude la possibilità di sviluppare sintomi molto gravi e viceversa.

È importante essere consapevoli che una percentuale variabile tra il 50-60% dei test IgE sul sangue produrrà un risultato “falso positivo”, ossia un valore elevato anche in assenza di reazioni allergiche a quello specifico alimento e questo perché:

  • L’esame misura la risposta alle proteine come si trovano negli alimenti, ma la digestione a livello di stomaco e intestino può intervenire modificandone la struttura e prevenendo quindi la reazione allergica.
  • L’esame può risultare positivo per proteine simili tra loro (cross-reazione), anche se non tutte scatenano la reazione allergica in vivo.

Nonostante l’elevata probabilità che

  • il test sul sangue o il test cutaneo possano essere positivi anche in assenza di allergia,
  • o, raramente, negativi nonostante il soggetto possa essere effettivamente allergico,

il test risulta di grandissima utilità nell’orientare la diagnosi in associazione al contesto fornito dall’esperienza del paziente stesso, che dovrà dire al medico se e quali alimenti creano problemi.

In alcuni casi il medico controllerà anche altri esami del sangue per avere un’indicazione indiretta del fatto che sia in corso una reazione allergica. Tra questi esami ci possono essere l’emocromo completo e la conta differenziale dei globuli bianchi (in particolare degli eosinofili e dei basofili). Valori più alti della norma in questi due esami possono indicare che il paziente è allergico, ma possono essere più alti della norma anche per altri motivi.

Limiti del test

  1. Una diagnosi definitiva non può essere formulata in base al solo risultato dell’esame IgE sul sangue.
  2. L’inizio di un’eventuale percorso di desensibilizzazione immunoterapica (vaccino per le allergie) dovrebbe essere iniziato solo dopo la verifica di tollerabilità con un test sulla pelle.
  3. Nel caso di allergie alimentari gli anticorpi IgE in circolo possono rimanere bassi nonostante l’evidenza pratica di reazioni allergiche a seguito del consumo degli alimenti dubbi, perché l’attivazione del sistema immunitario può avvenire verso allergeni che in qualche modo vengono modificati dalla preparazione/cottura/digestione del cibo.
  4. Quando si parla di allergeni alimentari i falsi positivi possono portare a restrizioni dietetiche inappropriate e inutili (con rischio di privazioni ingiustificate e carenze), mentre risultati falsi negativi possono esporre al rischio di reazioni anafilattiche di varia gravità.
  5. Un risultato positivo può essere dovuto alla cross-reattività con altri allergeni simili e non all’allergene specifico testato, ad esempio gli anticorpi IgE specifici verso il lattice possono mostrare reattività crociata con ambrosia e alcuni alimenti come banane, avocado, kiwi e castagne.
  6. Risultati negativi indicano l’assenza di livelli misurabili dell’anticorpo specifico, ma questo può verificarsi anche nel caso in cui il soggetto non sia mai stato esposto a quello specifico allergene pur essendone allergico (durante l’esame si è quindi verificata la sensibilizzazione).
  7. Un risultato numerico identico tra due allergeni diversi non implica che l’entità dei sintomi sarà la stessa e, più in generale, l’esito numerico non consente di prevedere l’intensità della reazione (che può oltretutto cambiare nel tempo).

Valori Bassi

Valori Alti

  • Allergia

(Attenzione, elenco non esaustivo. Si sottolinea inoltre che spesso piccole variazioni dagli intervalli di riferimento possono non avere significato clinico.)

Quando viene richiesto l'esame

Di solito sono prescritti uno o più esami delle IgE se il paziente presenta sintomi che fanno pensare a un’allergia a una o più sostanze specifiche, o se nella famiglia del paziente ci sono altri casi di allergia. Tra i segni e i sintomi delle allergie si possono avere:

Questi esami sono particolarmente utili quando il test cutaneo è impraticabile, per esempio in presenza di eczema tanto esteso da rendere impossibile i test cutanei o nel caso di pazienti non collaborativi (ad esempio bambini).  Sono inoltre utili quando non sia possibile interrompere l’assunzione di farmaci antistaminici.

L’esame può anche essere prescritto in rari casi per valutare l’efficacia dell’immunoterapia o per capire se un bambino è guarito da un’allergia.

Preparazione richiesta

Il campione di sangue è ottenuto tramite prelievo da una vena del braccio.

Per quest’esame non serve alcuna preparazione specifica, né digiuno, né sospensione dei farmaci antistaminici.

Altre informazioni

Ci sono altri esami per le allergie?

Ci sono altri approcci che possono essere utilizzati, ma soprattutto per quanto riguarda le allergie e le intolleranze alimentari sono purtroppo proposti molti test senza alcun fondamento scientifico e che non garantiscono quindi alcuna affidabilità dei risultati (per sensibilità, specificità e riproducibilità); per approfondire può essere utile la lettura di un documento pubblicato dalle più importanti società mediche italiani coinvolte nella gestione dei paziente allergici.

I sintomi della mia allergia sono lievi. Posso stare tranquillo?

Sì e no. Le reazioni allergiche dipendono dal paziente. Possono essere lievi o gravi, variare a seconda dell’esposizione, peggiorare (o non peggiorare) con il passare del tempo, colpire tutto l’organismo e in alcuni casi diventare potenzialmente letali.

Si può guarire dalle allergie?

Alcuni bambini guariscono da alcuni tipi di allergie, ma gli adulti di solito no. Le allergie che causano le reazioni più gravi, ad esempio lo shock anafilattico causato dalle arachidi, di solito non guariscono spontaneamente. Evitare gli allergeni e prepararsi in anticipo all’esposizione accidentale, assumendo ad esempio farmaci come gli antistaminici e portando con sé l’adrenalina iniettabile è la cosa più sicura da fare. L’immunoterapia può essere utile per diminuire i sintomi per alcune allergie che non si possono evitare, ma non funziona per le allergie alimentari e la terapia, che di solito consiste in anni di iniezioni regolari, probabilmente dovrà essere continuata per tutta la vita.

Chi è guarito da un’allergia da bambino può rimanere positivo all’esame delle IgE anche per molti anni dopo la guarigione.

Articoli ed approfondimenti

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Importante

Revisione a cura del Dott. Roberto Gindro (fonti principali utilizzate per le analisi http://labtestsonline.org/ e Manual Of Laboratory And Diagnostic Tests, Ed. McGraw-Hill).

Le informazioni contenute in questo sito non devono in alcun modo sostituire il rapporto medico-paziente; si raccomanda di chiedere il parere del proprio dottore prima di mettere in pratica qualsiasi consiglio od indicazione riportata.


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  1. Anonimo -

    Le ige possono aumentare in seguito ad infezione di herpes labiale?

  2. Anonimo -

    Durante un intervento di ablazione per aritmia (2005 in trattamento con ASA+Sotalolo) mi e’ stata diagnosticata una gammopatia IgM K. Sono in osservazione da allora (all’inizio ogni 3 mesi, poi, ogni sei, poi annualmente) all’I.E.O. Dr. A. emato oncologo; all’ultimo controllo fine Febbr. 2015, la malattia e’ stata definita silente, sempre comunque da controllare annualmente. Ad aprile sono andato al P.S. del S. Raffaele con edama alle gambe e evidente confiore (alla sera prima avevo fatto una fiala di BENTELAN prescritta dal mio medico curante) Ho iniziato esami prescritti dalla D.sa C. allergologa del S. Raffaele. Dopo aver esaminato gli esami del P.S. dove IGE T erano 337 e la Triptasi 13.50, diagnosticato una forma di grafismo cutaneo, altri esami sono risultati piu’ o meno nella norma; ho fatto test alimentari scartando tutti gli alimenti che contengono istamina, sempre assumento lo Zirtac (per circa 3/4 mesi 2 al g. poi scomparso ogni prurito o rossore una al g.) gli ultimi esami portano IGE T 970 e Trisptasi 19.60. Devo ancora ritirare il ristato di test relativo ai conservanti e all’aspirina per poi mostrarli all’D.ssa C. e al Dr. A.
    Vorrei un Suo parere . GRAZIE TANTE Antonio

    1. Dr. Guido Cimurro (farmacista) -

      Mi dispiace, ma temo che sia una situazione al di là delle mie competenze.

  3. Anonimo -

    Il miglior centro diagnostico?per scoprire l allergia di mia nonna che ha sentito più di 6 medici diversi ma nessuno é stato capace di aiutarla!

    1. Dr. Guido Cimurro (farmacista) -

      È sicura che si tratti di allergia?

  4. Anonimo -

    Posso capire dai valori dell’ ige Se sono allergica alla resina odontoiatrica ?

    1. Dr. Guido Cimurro (farmacista) -

      IgE totali? No, non si possono fare considerazioni.

  5. Anonimo -

    Salve…ho fatto giorni fa l’esame del sangue…emocromo alla norma sensa alterazioni…ige totali a 190….ho 47 anni…devo fare ulteriori accertamenti a riguardo?…grazie

    1. Dr. Guido Cimurro (farmacista) -

      Valori di riferimento? Sintomi al momento del prelievo?

  6. Anonimo -

    Salve, ho avuto la cheratocongiuntivite da marzo a settembre (curata con vari farmaci)…scompariva e tornava. Niente lacrimazione copiosa ma molta fotofobia. Adesso gli occhi non sono x nulla rossi ma ho le palpebre superiori gonfie. Per capire se possa essere un’allergia senza eseguire tutti i test x alimenti… esiste un esame del sangue generale che dica se il mio corpo sta reagendo ad un allergia? Esiste un igE generale o instamina?! (Ho eosinofili normali)

    1. Dr. Guido Cimurro (farmacista) -

      Esiste l’esame delle IgE totali, ma raccomando di evitare l’autoprescrizione di questi esami, continui a farsi seguire dall’oculista.

    2. Anonimo -

      L oculista purtroppo adesso non sa che dire del gonfiore e mi ha liquidata con del cortisone… io non so piu come rimediare e ahime cerco di documentarmi ma capisco che non sia il massimo!laringrazio davvero

  7. Anonimo -

    145.09 valori su 0-150 cm sn

    1. Dr. Guido Cimurro (farmacista) -

      Sembra tutto OK, ma chiaramente il medico potrà valutarlo nel contesto degli altri esami.

  8. Anonimo -

    Gentile Dottore, ho appena ritirato le analisi del sangue con un valore di globuli rossi 5,35 e con un IGE (PRIST) di 155. Secondo il suo giudizio lIGE è così alto per la mia intolleranza al lattosio o potrei avere un’altra allergia (Nikel alimentare)? In attesa di un suo riscontro le invia i miei più cordiali saluti.

    1. Dr. Guido Cimurro (farmacista) -

      Valori di riferimento?

  9. Anonimo -

    si sono mai osservati valori di IGE superiori a 20.000?

    1. Dr. Guido Cimurro (farmacista) -

      Non glielo so dire, mi dispiace.

  10. Anonimo -

    Salve dalle mie analisi ho gli IGE molto bassi cosa mi comporta ?

    1. Dr. Guido Cimurro (farmacista) -

      Risultato e valori di riferimento?

  11. Anonimo -

    Salve i mie valori sierologia ige totali sono di 116.00 devo preoccuparmi cosa significa sono ancora molto inesperta grazie

    1. Dr. Guido Cimurro (farmacista) -

      Valori di riferimento?
      Sintomi?

  12. Anonimo -

    Salve Dr Guido Cimurro.
    Ho 64 anni.
    Ho fatto gli esami per sospetta allergia.
    Risultato S-Ig totali 267 valori riferimento laboratorio <100.
    Sintomi:
    Congestione nasale e catarro, diagnosticata asma senza manifestazioni tipiche dell'asma, reflusso gastrico, abbassamento voce (motivo per cui sto ricercando cause), accertate manifestazioni allergiche ad alcuni farmaci non ben identificati ( a volte a principi attivi, a volte sembra a metodi di lavorazione dei farmaci vedi farmaci generici).
    Sono a dieta per capire cause reflusso gastroesofageo (esclusi tutti gli alimenti che causano alta acidità gastrica, latticini, carne suina ecc.) .
    In questo momento non prendo farmaci, solo Omeprazolo.
    Secondo Lei sé probabile che io sia allergico ad alimenti o ad altri fattori?
    Grazie.

    1. Dr. Guido Cimurro (farmacista) -

      L’abbassamento della voce potrebbe essere causato dal reflusso.
      Se la congestione nasale dura da molto viene il dubbio che possa essere allergico a inalanti.

  13. Anonimo -

    Salve,il mio bimbo da 5 anni a IgE 28,che cosa può essere,che tipo di allergie può avere?grazie mille

    1. Dr. Guido Cimurro (farmacista) -

      Sintomi? Per quale motivo è stato richiesto l’esame?

    2. Anonimo -

      Li si gonfie le orecchie e diventano rosse,e alla sera prurito sul corpo

    3. Dr. Guido Cimurro (farmacista) -

      Valori di riferimento IgE?

    4. Anonimo -

      28

    5. Dr. Guido Cimurro (farmacista) -

      Uguale al risultato?

    6. Anonimo -

      Il risultato e 28,però dovrebbe essere 20

    7. Dr. Guido Cimurro (farmacista) -

      Il valore non è elevatissimo, non sono così convinto che il pediatra la riterrà una reazione allergica.

  14. Anonimo -

    Salve, ho 44 anni e da un anno ho iniziato ad avere disturbi di natura gastrica come bruciore, senso di vomito e nausea poi mattone sullo stomaco,e lingua bruttissima per vari mesi. Feci la gastroscopia con biopsia e non venne fuori nulla se non il cardias modestamente continente e dalla biopsia modesta duodenite di natura aspecifica. Trattato, con pantoprazolo, poi nexium, procinetici ma niente, inizio pure l’intestino non mangiavo piu dalla nausia, da 85 kg divenni 73. Il gastroenterologo mi fece eseguire esami per la celiachia, emocromo, esame sangue occulto ,parassitologico negativi. Poi iniziai ad avere attacchi di diarrea ,non digerivo niente sempre gonfiore addominale,gas cosi mi fece eseguire la calprotectina che risulto 450 valore normale meno di 100 e da li colonscopia dove si rilevavano diverticolite del colon e sigma con diverticolosi e dalla biopsia infiammazione intestinale cronica di grado lieve. Fui trattato per 6 mesi con Mesavancol e solo da li reiniziai a mangiare, migliorarono i disturbi di stomaco e intestinali ,ma poi ho continuato a fare visite su visite e avere ansia e panico ho ripreso anche psicoterapia e in trattamento da anni con paroxetina e xanax ,ma continuo a spendere soldi dal dietologo e seguire una dieta food map che non e servita a nulla dopo 6 mesi. Il gastroenterologo sostiene prima colon irritabile ,poi pero ultimamente visto che continuo ad avere formazione di gas continui e saltuari mal di pancia attacchi di diarrea mi prescrive un mese fa un antistaminico Kestine, che mi fa passare dopo 6 giorni molto il problema intestinale ma mi causa piu fastidio allo stomaco nonostante il Nexium ,vado avanti un paio di mesi e ora dinuovo da capo con l’intestino gonfio, saltuarie feci non formate e frustrazione e non so piu cosa pensare ,ho pensato anche all’omeopata ma non credo molto in questo e non vorrei cadere nella rete di psicologi psichiatri gastroenterologi e dare a loro un mucchio di soldi come sto facendo senza risultati. Continuano a dirmi che e un problema multifattoriale, ma tanto io sto sempre male e vivo nella preoccupazione e o paura di mangiare qualsiasi cosa perche non so se possa causarmi disturbi o meno, nonostante eliminano i dolci,formaggi,latticini ecc sono tornato 90 kg. Accetto qualsiasi suggerimento potra darmi e la ringrazio molto perche sono disperato ,nemmeno il mio medico sa cosa dirmi.

    1. Dr. Guido Cimurro (farmacista) -

      Ha già provato a rivolgersi in un centro ospedaliero specializzato?

  15. Anonimo -

    Il xolair è un sicuro rimedio per orticaria cronica? Sono all ottava iniezione e ancora non trovo giovamento? Posso sperare? Ige totale 267

  16. Dr.ssa Fabiani (Medico Chirurgo) -

    Salve, il trattamento potrebbe richiedere fino a 16 settimane per manifestare i primi benefici. Si consulti col medico prescrittore, che valuterà il da farsi nello specifico. Saluti.

    1. Anonimo -

      GRAZIE faccio due iniezioni da 150 mensili e sono già 32settimane Dal ottobre scorso senza giovamento, pensa che ce la faccia? Grazie

    2. Dr. Guido Cimurro (farmacista) -

      Quando l’ultima visita di controllo?

    3. Anonimo -

      Visita controllo fatta alla fine del primo ciclo della sesta puntura 9/3/2016. Che dveva essere l ultima. Inizio secondo ciclo 13 maggio fatta seconda 13giugno.GRAZIE

    4. Dr. Guido Cimurro (farmacista) -

      Se il medico ha suggerito di continuare nonostante l’assenza di risultati prosegua con fiducia, significa che c’è ancora speranza di risolvere.

  17. Anonimo -

    Salve dottore mi chiamo miriam ho 29 anni ho fatto i test allergici e risulta che sono allargica dermatophagoides farinae 8.20 u/l
    Ma non ho nessun sintomo devo preoccuparmi .????????

    1. Dr. Guido Cimurro (farmacista) -

      No, non deve preoccuparsi; il medico interpreterà il valore nel contesto dei sintomi che l’hanno indotto alla richiesta dell’esame e della storia clinica.

  18. Anonimo -

    Salve mio figlio ha quasi quattro anni stamatt ritirato gli esami e risultano immunoglobuline E(IGE) 950 con 150 cosa succede??lui ha sempre prurito in tutto il corpo

    1. Dr. Guido Cimurro (farmacista) -

      Verranno probabilmente consigliati approfondimenti verso possibili cause allergiche.

  19. Anonimo -

    Grazie. Ma cmq di allergie si tratta? Nn di altro??grazie

    1. Dr. Guido Cimurro (farmacista) -

      Al momento è l’ipotesi più probabile.

  20. Anonimo -

    Salve, ho appena ritirato gli esami fatti in ospedali per verificare se ho qualche allergia, visto che nonostante due cicli di antibiotici e antistaminici non riesco a curare l’alluce e i palmi delle mani da una specie di disidrosi che si è trasformata in infezione (l’alluce è gonfio, rosso e spesso sento pulsare) mentre le mani mi prudono e non riesco a trovare una cura. Mi sono sottoposta al prelievo per Ige totali e il referto dà un valore di 1196, a mio parere altissimo. Cosa mi sta succedendo? Mi devo preoccupare? Grazie

    1. Dr. Guido Cimurro (farmacista) -

      Valore di riferimento?

    2. Anonimo -

      Mi dà <100

    3. Dr. Guido Cimurro (farmacista) -

      Sì, il valore significativamente aumentato ci dice che alla base del disturbo potrebbe esserci una reazione allergica.

  21. Anonimo -

    Ritirati analisi e i valori IgE è145 con il riferimento di 0-100…cosa dovrei fare e pensare? grazie

    1. Dr.ssa Fabiani (Medico Chirurgo) -

      Salve, le IgE sono correlate all’allergia, di vario tipo, o a parassitosi, cosa che escluderei se non ci sono altri sintomi; se è allergica è possibile rilevare anche un aumento degli eosinofili nella formula leucocitaria.

  22. Anonimo -

    Buongiorno,
    io ho ritirato oggi il mio referto è ho le Ige a > 5000.
    Valore di riferimento 0-100 totale Ige.
    Sono stata in cura ovunque, con ciclosporina, xolair ecc..
    Il dato aumenta ogni anno di più e ho 30anni.
    Sapete consigliarmi un centro dove è possibile un mio ricovero?
    Grazie

    1. Dr.ssa Fabiani (Medico Chirurgo) -

      Salve, intanto serve una diagnosi, non c’è motivo di ricovero per un valore isolato delle IgE, sebbene alto. Per quale motivo ha fatto le suddette terapie? per quale diagnosi?

    2. Anonimo -

      Grazie per la gentile risposta.
      Soffro di asma bronchiale e eczema atopico.
      Il prurito ,l’eczema ormai è presente in ogni mia giornata.
      Ho allergie alimentari e anche a molte piante.
      Sto provando qualsiasi terapia con scarsi risultati.

    3. Dr.ssa Fabiani (Medico Chirurgo) -

      Salve, avrà già fatto una visita allergologica suppongo o più di una…quando si hanno allergie multiple può essere lunga e difficile la strada verso la giusta terapia. Non posso che consigliarle ulteriori accertamenti specialistici, magari in centri di riferimento.

  23. Anonimo -

    Salve Dottore ho fatto degli esami x la prova di allergia ..i risultati sono questi, Può dirmi gentilmente se sono allergica? cupressus sempervirens c2 1,55 dermatoph. farinae c4 18,30 epitelio di gatto c3 4,03 epitelio del cane c0 < 0,10 mix graminacee fioritura tardiva G1 G5 G7 G12 G 13 C4 22,60 olea europaea c2 1,44 parietaria judaica c3 16,60 mix graminacee G3 G4 G5 G6 G8 c4 31,90

    1. Dr. Guido Cimurro (farmacista) -

      Valori di riferimento?

  24. Anonimo -

    Buongiorno Dottore, oggi ho ritirato gli esami del sangue prescritti dal medico allergologo con i seguenti risultati:
    IgE totali °° 779.0 * KU/L [0.0 – 100.0]
    rPhl p 1 Timothy – Phleum pratense°° 23.80
    rPhl p 12 Profilin Timothy – Phleum pratense°° 1.28
    rPhl p 5b Timothy – Phleum pratense 3.22
    rOLE e 1 Olive – Olea europaea °° 2.43
    n Amb a 1 Ragweed – Ambrosia elatior°° 0.01
    Vorrei gentilmente sapere se la situazione è preoccupante dato i valori lgE totali 7 volte sopra il massimo consentito? Grazie!

    1. Dr. Guido Cimurro (farmacista) -

      Ci sono i valori di riferimento per i diversi allergeni?

  25. Anonimo -

    Buonasera, non so cosa siano … ho semplicemente fatto copia incolla dal referto con i risultati del sangue. Altro non saprei dove andare a cercare…grazie per la sua risposta!

    1. Dr.ssa Fabiani (Medico Chirurgo) -

      Salve, è sicuramente un soggetto allergico, nello specifico non riesco a interpretare i singoli valori senza i range di riferimento, sono da far valutare all’allergologo.

  26. Anonimo -

    Maschio 42 anni, 174 per 70 kg, non fumatore non bevitore. Allergia agli acari e polvere, diagnostica a gennaio 2016. Ora mi trovo in ospedale per Polmonite. Dopo due giorni di Comune febbre sono andato in dispnea e Medrol e Amoxicillina e ventolin non davano Nessuno Effetto…Ospedale. Qui mi stanno curando con Levoxicillina e, mi stanno facendo appunto l’ige per la mia allergia. Che cosa mi devo aspettare e come devo interpretare i valori (se alti? se bassi?) Grazie!

    1. Dr. Guido Cimurro (farmacista) -

      Vorranno probabilmente verificare quanta componente allergica c’è in questo momento (eventuale risultato elevato) di malattia.

  27. Anonimo -

    Ho fatto gli esami del sangue per mio figlio di 1, 8 mesi , perché mi confronto con un problema abbastanza difficile. Non mangia niente e lo alato ancora. Rifiuta il cibo.. e anche acqua beve molto poco. Specifico che e un bambino sano, non ho mai avuto problemi di salute, apparte qualche raffreddore lieve e la 6 malattia, fata a giunio scorso. Al momento dei esami aveva un po di naso intasato, niente di più. La mia preoccupazione e che i valori delle Immunoglobuline igE sono un po alte per la sua eta pari a 72 e il valore di riferimento e < 23 . Mi devo preoccupare? cosa devo fare? Grazie

    1. Dr. Guido Cimurro (farmacista) -

      L’età è 18 mesi?
      Il pediatra come giustifica il rifiuto del cibo?

    2. Anonimo -

      non sa nemmeno Lei cosa dire. mi ha proposto il svezzamento, ma lui rifiuta mangiare da quando ho iniziato con la diversificazione… un periodo l ho forzato ma poi inizia proprio rifiutare qualunque cosa, non perché non gli piace, proprio non apre la bocca. Io li do ancora seno perché altrimenti non mangia e non beve ( aparte un po di acqua fino a 100 ml al giorno)

    3. Dr. Guido Cimurro (farmacista) -

      Siamo al di là delle mie competenze, ma sul piano psicologico e comportamentale ci sono difficoltà o situazioni anomale?

  28. Anonimo -

    No,è un bambino normale per la sua età, non ho visto differenza tra lui e altri bambini . L unica pecca è il peso che è anche ben spiegabile, d’atto che non si alimenta con cibi normali per la sua età. Se ci sono dei consili utili e come posso aiutarlo ,le ricevo volentieri, grazie

    1. Dr. Guido Cimurro (farmacista) -

      È un problema anomalo, da valutare con il pediatra, che se fosse d’accordo potrebbe avallare la possibilità di rivolgersi a una neuropsicomotricista per una prima valutazione.

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