LAC (Lupus Anticoagulante) alto e valori normali

Valori Normali

  • Valori normali inferiori a 1,2 (assenza di LAC)
  • 1,2-1,5 debole presenza di LAC
  • 1,5-2,0 presenza moderata di LAC
  • superiore a 2,0 elevata presenza di LAC

(L’unità di misura è espressa in ratio normalizzata)

(Attenzione, gli intervalli di riferimento possono differire da un laboratorio all'altro, fare quindi riferimento a quelli presenti sul referto in caso di esami del sangue ed urina.)

Descrizione

Il test LAC (Lupus anticoagulante) è un test volto alla ricerca di auto-anticorpi diretti contro i fosfolipidi o il complesso proteina-fosfolipide presenti sulla superficie cellulare; il termine auto-anticorpi indica che sono responsabili di un errato attacco ad elementi nel proprio organismo e, più in particolare, se presenti si rendono responsabili di un aumento della tendenza alla coagulazione del sangue (stato di ipercoagulazione) e relativo sviluppo di trombi.

  • Il termine “anticoagulant” potrebbe trarre in inganno, perché riferito esclusivamente al test di laboratorio in vitro, mentre in vivo la presenza di questi anticorpi comporta un aumento dei fenomeni di tipo trombotico (formazione di trombi, ovvero coaguli in grado di occludere pericolosamente i vasi sanguigni). È tuttavia da notare come la comunità scientifica non sia ancora stata in grado di spiegare il meccanismo attraverso cui questi anticorpi interferiscano con i processi coagulativi, portando ad un maggior rischio di sviluppare episodi trombotici.
  • Anche il termine “lupus” potrebbe originare qualche fraintendimento, la prima attribuzione è infatti avvenuta dopo il loro primo isolamento avvenuto in soggetti affetti da LES (lupus eritematoso sistemico), ma
    • l’utilità dell’esame si estende di fatto anche ad altre condizioni,
    • spesso i soggetti affetti da LES non presentano questo tipo di autoanticorpi.

Gli anticorpi circolanti di tipo lupico sono associati ad un aumento del rischio di sviluppare trombosi venose profonde (il principale agente causale di drammatici eventi cardiovascolari quali ictus, embolia polmonare ed infarto miocardico acuto), aborti spontanei ricorrenti (si ipotizza un possibile duplice meccanismo: il blocco dei vasi della placenta da parte di un coagulo oppure l’attacco diretto dei tessuti placentari da parte di questi autoanticorpi) ed APS (sindrome da anticorpi anti-fosfolipidi, rara sindrome di origine autoimmune caratterizzata da trombosi venose o arteriose ricorrenti e poliabortività).

Gli anticorpi LAC possono originarsi anche in pazienti che non presentano patologie autoimmuni ma altri tipi di condizioni, ad esempio infezioni (come la malattia di Lyme, la lue, infezioni da micoplasmi e virus) o emopatie (malattie del sangue) e tumori, o ancora in persone che subiscono gli effetti indesiderati di specifiche terapie (ad esempio con fenotiazine, penicillina, chinidina, idralazina, procainamide, e fansidar); la stima è che possano essere espressi dal 3-5% della popolazione e non sempre siano indice di patologia né necessariamente associati ad altri sintomi.

Interpretazione

L’esito del test deve essere interpretato contestualmente al quadro clinico ed all’esito di altri esami di laboratorio e strumentali (lo specialista di riferimento è in questo caso il medico ematologo), in quanto particolarmente complessa.

Il riscontro di una positività agli autoanticorpi LA in presenza di segni e sintomi trombotici associa l’origine degli stessi alla presenza di tali autoanticorpi, al contrario la presenza di questi autoanticorpi in assenza di sintomatologia può non avere alcun significato clinico o essere correlata ad altre patologie o all’uso di farmaci.

Una negatività del test in presenza di segni e sintomi trombotici suggerisce che occorra cercare un’altra causa che possa averli provocati, come ad esempio una carenza di fattori della coagulazione.

Quando viene richiesto l'esame

L’esame è consigliato

  • ogni qualvolta si sospetti un disturbo ipercoagulativo della coagulazione venosa o arteriosa (per esempio in seguito a trombosi inspiegabili o recidive),
  • in presenza di una storia di aborti spontanei ricorrenti,
  • per approfondire situazioni come il riscontro di un aPTT (tempo di tromboplastina parziale attivato) allungato od una sindrome da antifosfolipidi conclamata.

Preparazione richiesta

L’esame si effettua mediante esame di campione ematico da prelievo venoso da una vena del braccio.

Non è richiesto alcun tipo di preparazione, il test si effettua generalmente di prima mattina dopo una notte di digiuno e prima di effettuare la colazione; occorre tuttavia riferire al medico tutti i farmaci di cui si fa abitualmente uso, in quanto una terapia a base di anticoagulanti (eparina o warfarin) potrebbe falsare i risultati del test.

Altre informazioni

Il test Lupus Anticoagulant viene frequentemente richiesto in associazione ad altri esami volti ad accertare la presenza di disordini da ipercoagulazione come:

 

A cura del Dr. Mirko Fortuna, medico chirurgo

Fonti e bibliografia

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Importante

Revisione a cura del Dott. Roberto Gindro (fonti principali utilizzate per le analisi http://labtestsonline.org/ e Manual Of Laboratory And Diagnostic Tests, Ed. McGraw-Hill).

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