- Valori di riferimento
- Descrizione
- Interpretazione
- Fattori che influenzano
- Quando viene richiesto
- Preparazione
- Altro
Valori Normali
L’esame non è ad oggi diffuso né standardizzato, possono quindi rilevarsi differenze nell’analisi e nei valori normali tra i diversi laboratorio; a titolo indicativo si riporta l’intervallo di normalità riportato dalla National Lipid Association americana, secondo cui LDL-P viene misurato attraverso la risonanza magnetica nucleare:
- Ideale: inferiore a 1000 nmol/L
- Moderato: compreso tra 1000-1299 nmol/L
- Normale-alto: compreso tra 1300-1599 nmol/L
- Alto: superiore a 1600 nmol/L
Poiché metodiche differenti provvedono a separare le diverse sotto-frazioni di lipoproteine sulla base di altre caratteristiche chimico-fisiche e non esiste standardizzazione, i risultati di esame condotti in laboratori diversi e con metodi diversi non sono confrontabili tra loro.
(Attenzione, gli intervalli di riferimento possono differire da un laboratorio all'altro, fare quindi riferimento a quelli presenti sul referto in caso di esami del sangue ed urina.)
Descrizione
Le lipoproteine possono essere immaginate come i trasportatori necessari a veicolare i grassi in tutto il corpo, alla luce del fatto che non potrebbero essere disciolti come tali nel sangue (proprio come non è possibile sciogliere l’olio d’oliva in acqua).

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Costituite da una sfera formata da fosfolipidi, presentano sulla loro superficie specifiche proteine che ne determinano il comportamento (apolipoproteine), mentre colesterolo e trigliceridi vengono custoditi all’interno. Circolando nel flusso sanguigno la loro composizione subisce tuttavia dei cambiamenti e alcune molecole vengono infine eliminate e riciclate.
Tra le numerose lipoproteine circolanti, spiccano per importanza le cosiddette LDL, lipoproteine a bassa dentistà (low density protein), spesso indicate come colesterolo cattivo perché la concentrazione circolante è stato dimostrato essere correlata al rischio di sviluppare eventi cardiovascolari: un aumento del valore di LDL è cioè predittivo del rischio di sviluppare, ad esempio, infarto o ictus.
Le lipoproteine LDL, con il loro carico di grassi, tendono a persistere in circolo troppo a lungo e nel loro peregrinare potrebbero infiltrarsi nella parete delle arterie (i vasi sanguigni che portano il sangue ossigenato ai tessuti) e lì depositarsi, formando una placca grassa (aterosclerosi).

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Nel corso del tempo queste placche possono diventare via via più voluminose, ostruendo il flusso di sangue fino a causare infarti e ictus (per, rispettivamente, ostruzione delle coronarie e delle arterie che portano sangue al cervello).
Maggiore è la quantità di LDL circolante, maggiore è il rischio di formazione di placche.
È stato tuttavia evidenziato che alcuni pazienti, pur presentando valori nella norma di LDL, sono associati ad un aumento del rischio cardiovascolare rispetto alla popolazione generale e in questi soggetti valutare il numero di particelle LDL circolanti potrebbe offrire una valutazione più affidabile.
Il numero di particelle LDL (LDL-P) misura cioè il numero effettivo di particelle di colesterolo LDL nel sangue, mentre il tradizionale valore di LDL (talvolta indicato come LDL-C) riflette la concentrazione di colesterolo all’interno di tutte le particelle LDL (alla luce della possibilità di un contenuto variabile di colesterolo all’interno di ogni lipoproteina LDL).
Alcuni pazienti con livelli relativamente bassi di LDL-C, ma che hanno un numero di particelle aumentato, possono essere maggiormente a rischio di malattie cardiache. Si noti in ogni caso che, ad oggi, l’effettiva utilità di questo test è incerta e ancora oggetto di dibattito nella comunità medica.
Interpretazione
Un valore aumentato potrebbe costituire un fattore di rischio cardiovascolare a prescindere dal valore di LDL-C (il valore di LDL più comunemente misurato).
Fattori che influenzano l'esame
Il conteggio dei trigliceridi può influenzare la misurazione della frazione LDL-P: nella maggior parte dei casi, più alti sono i trigliceridi, maggiore è il numero di particelle LDL.
Tra gli altri fattori collegati a un possibile aumento figurano:
- sovrappeso,
- livelli elevati di zucchero nel sangue (glicemia).
Quando viene richiesto l'esame
L’esame viene in genere prescritto nei pazienti giovani e privi di evidenti fattori di rischio che abbiano sviluppato eventi cardiovascolari, soprattutto quando l’esame del LDL rientra nell’intervallo di normalità. Si tratta tuttavia, ad oggi, di un esame specialistico sulla cui utilità c’è ancora dibattito.
Non è raccomandato come esame di screening della popolazione generale.
Preparazione richiesta
L’analisi viene condotta su un normale campione di sangue prelevato da una vena del braccio; viene in genere richiesto di presentarsi a digiuno da almeno 12 ore (è invece permessa l’acqua).
Altre informazioni
È possibile abbassare i valori di LDL-P?
Le statine, i farmaci più usati per trattare i pazienti con colesterolo alto, sono in grado di ridurre i valori di LDL-P al pari di tutti i farmaci in grado di abbassare più genericamente il valore di LDL.
Dal punto di vista dello stile di vita è invece indispensabile:
- migliorare la propria alimentazione, evitando gli eccessi e riducendo l’apporto di grassi di origine animale (con l’eccezione del pesce)
- perdere peso se necessario
- praticare regolare attività fisica.
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