- Valori di riferimento
- Descrizione
- Interpretazione
- Fattori che influenzano
- Quando viene richiesto
- Preparazione
Valori Normali
I valori considerati normali sono inferiori a 200 ng/mL.
Fonte: Università di Rochester
(Attenzione, gli intervalli di riferimento possono differire da un laboratorio all'altro, fare quindi riferimento a quelli presenti sul referto in caso di esami del sangue ed urina.)
Descrizione
La fosfolipasi A2 associata alla lipoproteina (Lp-PLA2) è un enzima (proteina capace di favorire una specifica reazione chimica) che nel sangue si trova associato principalmente lipoproteine a bassa densità (LDL, spesso conosciute come colesterolo cattivo) e solo una frazione minore (meno del 20%) a lipoproteine ad alta densità (HDL, o colesterolo buono), anche se sembra possa comunque contribuire in modo sostanziale alle attività antiaterogeniche di queste ultime, ovvero proteggere l’organismo dai pericoli dell’aterosclerosi.
L’importanza di questo enzima è tuttavia soprattutto legato alla sua presenza nelle lipoproteine a bassa densità (LDL), dove al contrario esercita un effetto negativo in termini di salute: nelle lesioni aterosclerotiche umane possono infatti essere identificate 2 fonti principali di Lp-PLA2:
- quella che viene portata dalle LDL (dalla circolazione)
- e quella che viene sintetizzata direttamente nella placca da varie cellule del sistema immunitario.
È proprio in quest’ottica che viene talvolta usata come marker per le malattie cardiache; seppure la sua effettiva utilità sia ancora oggetto di discussione:
- esistono forti indizi della sua correlazione con il rischio cardiovascolare, in linea teorica perché correlata all’entità delle placche aterosclerotiche presenti,
- tuttavia tra i dubbi che persistono spicca il fatto che il darapladib, un farmaco inibitore di questo enzima, non si è rivelato in grado di ridurre l’effettivo rischio cardiovascolare.
Più in particolare valori elevati nel sangue della Lp-PLA2 sono considerati un indice di infiammazione vascolare, in teoria quindi più specifico rispetto a indici di infiammazione diffusa come la PCR; rispetto a questa vanta cioè l’indipendenza condizioni cliniche non correlate, come l’artrite.
PLAC test è il nome commerciale spesso attribuito alla misurazione della proteina Lp-PLA2 nel sangue.
Interpretazione
Valori di Lp-PLA2 alti suggeriscono la presenza di un ulteriore fattore di rischio che, a seconda dei casi, potrebbe suggerire la necessità di un trattamento farmacologico più aggressivo.
Livelli bassi o normali indicano al contrario che questo fattore non contribuisce al rischio cardiovascolare complessivo del paziente.
Fattori che influenzano l'esame
Alcuni farmaci potrebbero influenzare i risultati, tra cui beta-bloccanti (prescritto per controllare il battito cardiaco e/o ridurre la pressione del sangue) e i cortisonici.
Quando viene richiesto l'esame
L’esame viene in genere prescritto dallo specialista in cardiologia a pazienti considerati a rischio moderato o alto di malattie cardiovascolari o ictus sulla base dei fattori di rischio più tradizionali e noti:
- pressione alta,
- diabete,
- sindrome metabolica,
- fumo,
- obesità,
- iperlipidemia (con aumento del colesterolo LDL e riduzione di quello HDL).
Preparazione richiesta
L’esame di presentarsi a digiuno ed evitare eccessi alimentari nei giorni precedenti il prelievo; consiste in un semplice prelievo di sangue venoso da una vena del braccio.
È invece permesso il consumo di acqua.
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