- Valori di riferimento
- Descrizione
- Interpretazione
- Valori bassi
- Valori alti
- Fattori che influenzano
- Quando viene richiesto
- Preparazione
Valori Normali
La quantità normalmente presente nel sangue è pari a 0.2–0.8 miliardi per litro di sangue, rappresentando il 2-8% dei leucociti totali.
Fonte: MedScape
(Attenzione, gli intervalli di riferimento possono differire da un laboratorio all'altro, fare quindi riferimento a quelli presenti sul referto in caso di esami del sangue ed urina.)
Descrizione
I globuli bianchi sono cellule del sistema immunitario che si occupano della difesa dell’organismo; la loro concentrazione nel sangue rappresenta un utile parametro indicativo dello stato di salute di un individuo, perché un aumento significativo è generalmente suggestivo di infezione in corso; rappresentano quindi una sorta di marker d’infiammazione.
Tra i diversi tipi di globuli bianchi, i monociti sono quelli più voluminosi; è possibile misurarne la quantità circolante ed il risultato viene in genere espresso
- sia in termini percentuali (ossia quanti monociti ci sono rispetto a tutti i globuli bianchi),
- sia in termini assoluti (ossia quanti monociti ci sono per ogni litro di sangue).
Si tratta di cellule prodotte dal midollo osseo e che, attraverso il torrente sanguigno, raggiungono ogni tessuto dove venga richiesto il loro intervento, che consiste principalmente nel proteggere l’organismo dall’aggressione dei batteri.
Sono anche coinvolti nella riparazione dei tessuti e in altre funzioni, come per esempio la difesa verso parassiti intestinali (vermi).

iStock.com/Eraxion
Interpretazione
I monociti aumentano in caso di infezioni di ogni genere, oltre che in presenza di condizioni infiammatorie, ma valori alti fanno in genere pensare alla presenza di malattie croniche più che episodi acuti; possono aumentare anche in presenza di malattie intestinali come il colon irritabile.
Valori bassi non sono in genere significativi, ma se sistematicamente ripetuti nel tempo ed in presenza di altri sintomi dubbi possono indicare la presenza di malattie del midollo osseo o di alcune forme di leucemia.
Valori Bassi
(Monocitopenia)
- Infezione acuta e severa
- Stress
Valori Alti
(Monocitosi)
- Brucellosi
- Colite ulcerosa
- Endocardite
- Linfoma di Hodgkin
- Malattie infiammatorie croniche
- Malattie mieloproliferative
- Malattie virali
- Sifilide
- Tubercolosi
(Attenzione, elenco non esaustivo. Si sottolinea inoltre che spesso piccole variazioni dagli intervalli di riferimento possono non avere significato clinico.)
Fattori che influenzano l'esame
- Nei bambini l'intervallo di riferimento può variare per età e sesso.
- In caso di asportazione della milza si può rilevare un persistente e moderato aumento della conta totale.
- È comune per gli anziani avere un sistema immunitario non più in perfetta efficienza, quindi i valori potrebbero essere più bassi.
- Numerosi farmaci possono alterare l'esame, tra i più comuni ricordiamo per esempio il cortisone.
Quando viene richiesto l'esame
Questo esame viene utilizzato per valutare e gestire alcuni disturbi del sangue, evidenziare problemi con il sistema immunitario e tumori, compresa la leucemia monocitica, ma si tratta di un parametro esaminato anche nelle indagini di routine essendo compreso nelle analisi previste dall'emocromo.
Può essere talvolta usato anche per valutare il rischio di complicazioni dopo un infarto.
Preparazione richiesta
Non è necessaria alcuna preparazione specifica né digiuno; il prelievo avviene in genere da una vena del braccio.
Articoli ed approfondimenti
- Esami del Sangue
- Scheda presente nelle categorie: Emocromo
Commenti, segnalazioni e domande
La sezione commenti è attualmente chiusa.