TMAO: cos’è e perché viene misurato nel sangue

Valori Normali

  • Rischio basso: inferiore a 6,2 uM
  • Rischio intermedio: da 2 a 9,9 uM
  • Rischio alto: pari o superiore a 10 uM

Fonte: ClevelandClinic

(Attenzione, gli intervalli di riferimento possono differire da un laboratorio all'altro, fare quindi riferimento a quelli presenti sul referto in caso di esami del sangue ed urina.)

Descrizione

TMAO è l’acronimo che indica la TriMetilAmmina-N-Ossido, un comune sottoprodotto del metabolismo umano e di molti animali (curioso notare che nel pesce si decompone in trimetilammina, molecola responsabile del caratteristico benché sgradevole odore quando in decomposizione).

Studi pubblicati negli ultimi 10 anni suggeriscono che il riscontro di elevati livelli di TMAO nel sangue sono associati ad un aumentato rischio di eventi avversi cardiovascolari maggiori (come infarti e ictus).

Il TMAO è in grado di interferire con il metabolismo del colesterolo a livello dell’intestino, del fegato e soprattutto delle pareti delle arterie (dove favorisce un aumento della deposizione del colesterolo stesso).

La concentrazione di TMAO nel sangue aumenta a seguito del consumo di alimenti contenenti carnitina o lecitina, soprattutto in presenza di una specifica flora batterica intestinale in grado di convertire queste sostanze in TMAO (ad esempio le specie di Acinetobacter):

  • La carnitina è una molecola presente esclusivamente negli alimenti di origine animale e aggiunta artificialmente in alcune bevande energetiche (rientra inoltre nella formulazione di specifici integratori alimentari);
  • la lecitina si trova invece nella soia, nelle uova o come aggiunta industriale ad alcuni alimenti trasformati.

Un’altra possibile fonte di TMAO è la (fosfatidil)colina alimentare (presente nei tuorli e in alcune carni), sempre a seguito di processi di trasformazione intestinale.

Secondo alcuni autori la TMAO potrebbe quindi rappresentare un fattore dietetico chiave indicativo di una dieta non adeguata (ovvero una delle ragioni dell’accertato aumento di rischio proprio di una dieta eccessivamente ricca di alimenti animali), peraltro associato anche allo sviluppo di diabete di tipo 2, complicazioni renali, pressione alta e altre patologie.

Va tuttavia detto che il ruolo esatto è nel complesso ancora controverso e oggetto di dibattito, mancando cioè di evidenze chiare di un ruolo attivo rivestito dalla sostanza (che potrebbe invece essere semplicemente una sorta di marker di una cattiva alimentazione o di un’imperfetta flora batterica).

Immagine concettuale di un ricercatore affiancato dalla rappresentazione grafica di stomaco/intestino.

Shutterstock/FOTOGRIN

Interpretazione

Il dosaggio delle TMAO nel sangue è un esame relativamente recente, la cui corretta interpretazione è tuttora oggetto di dibattito; dalla letteratura disponibile si pensa che valori elevati costituiscano un indicatore affidabile del rischio cardiovascolare del soggetto, ma non è ancora chiaro se la relazione sia una mera associazione o un rapporto di causa-effetto.

Fattori che influenzano l'esame

La dieta seguita è per definizione strettamente correlata ai valori circolanti, con un consumo di alimenti animali che aumenta i valori.

Quando viene richiesto l'esame

Il dosaggio della TMAO è in genere richiesto da specialisti cardiologi con l’obiettivo di stabilire un profilo di rischio cardiovascolare del paziente verso eventi maggiori (come infarti e ictus).

Preparazione richiesta

Si consiglia l’adozione di una dieta normale nei giorni precedenti il prelievo, preferibilmente da discutere con lo specialista che ha richiesto l’esame (l’ultimo pasto può influire notevolmente sulla produzione intestinale di TMAO).

Altre informazioni

Come abbassare i livelli di TMAO?

Una delle possibili strategie consiste nell’adozione di una dieta plant-based, ovvero fortemente orientata al consumo di alimenti di origine vegetale e limitando il più possibile i cibi animali.

Si noti che non è indispensabile una dieta vegetariana/vegana, ma è considerato spesso sufficiente aderire a un modello di alimentazione mediterranea, in cui gli alimenti di origine animale (e la carne in particolare) rappresentino solo una frazione ridotta dei cibi consumati.

La carnitina è un nutriente essenziale?

La carninita è una sostanza che si trova solo negli alimenti di origine animale, ma NON è un nutriente essenziale (a meno di specifiche condizioni di salute), in quanto l’organismo umano è perfettamente capace di produrne le quantità necessarie.

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Importante

Revisione a cura del Dott. Roberto Gindro (fonti principali utilizzate per le analisi http://labtestsonline.org/ e Manual Of Laboratory And Diagnostic Tests, Ed. McGraw-Hill).

Le informazioni contenute in questo sito non devono in alcun modo sostituire il rapporto medico-paziente; si raccomanda di chiedere il parere del proprio dottore prima di mettere in pratica qualsiasi consiglio od indicazione riportata.