- Valori di riferimento
- Descrizione
- Interpretazione
- Valori bassi
- Valori alti
- Fattori che influenzano
- Quando viene richiesto
- Preparazione
Valori Normali
- Troponina I: inferiore a 10 µg/l
- Troponina T: inferiore a 0.1 µg/l
Fonte: MedLinePlus
Livelli normali a 12 ore dall’inizio dei sintomi lamentati dal paziente (per esempio il dolore al petto) suggeriscono che la diagnosi di attacco di cuore sia fortemente improbabile.
(Attenzione, gli intervalli di riferimento possono differire da un laboratorio all'altro, fare quindi riferimento a quelli presenti sul referto in caso di esami del sangue ed urina.)
Descrizione
La troponina è un complesso proteico presente principalmente nei muscoli volontari e nel cuore, dov’è responsabile del meccanismo alla base della contrazione muscolare; è formata da tre proteine distinte
- dominio I,
- dominio C,
- dominio T.
Nei pazienti sani questa molecola non è dosabile nel sangue o, più correttamente, i valori sono nulli o molto bassi; un aumento della concentrazione è generalmente indicativa di infarto miocardico e per questo l’esame è tipicamente prescritto in Pronto Soccorso quando il paziente lamenti sintomi suggestivi di attacco cardiaco.

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Interpretazione
In seguito ad un danno cardiaco, indipendentemente dalle cause che l’hanno provocato, la troponina viene rilasciata nel sangue ed i valori aumentano in modo rilevabile entro 4-8 ore dall’episodio (a seconda della sensibilità dello strumento può servire più o meno tempo); i valori raggiungono il picco dopo 1-2 giorni e si mantengono a livelli elevati per circa 10-14 giorni.
Quando si rilevano quantità aumentate è sempre necessaria attenzione medica perché, nonostante alcuni movimenti dei valori possano essere spiegati per esempio da un intenso esercizio fisico, soprattutto in pazienti a rischio sono spesso associati ad un aumento della probabilità di sviluppare eventi cardiovascolari e/o con una prognosi peggiore rispetto alla popolazione di riferimento di pari età; tra gli altri disturbi non cardiaci in grado di alterare i valori ricordiamo inoltre:
- ictus,
- malattie polmonari (BPCO, embolia polmonare, …),
- malattie renali croniche.
Valori Bassi
Valori Alti
- Abuso di Alcool
- Dermatomiosite
- Embolia polmonare
- Infarto
- Insufficienza cardiaca congestizia
- Insufficienza renale
- Miocardite
- Pericardite
- Polimiosite
(Attenzione, elenco non esaustivo. Si sottolinea inoltre che spesso piccole variazioni dagli intervalli di riferimento possono non avere significato clinico.)
Fattori che influenzano l'esame
L’aumento dei valori può anche essere dovuto a:
- battito cardiaco eccessivamente veloce (tachicardia),
- aumentata pressione sanguigna nelle arterie polmonari (ipertensione polmonare),
- embolia polmonare,
- insufficienza cardiaca congestizia,
- spasmo coronarico,
- infiammazione del muscolo cardiaco a causa di un virus (miocardite),
- eccessivo esercizio fisico,
- trauma con impatto fisico sul cuore, come un incidente d’auto,
- indebolimento del muscolo cardiaco (cardiomiopatia),
- malattie renali croniche.
Anche alcune procedure mediche possono spiegare livelli anomali:
- angioplastica,
- defibrillazione o cardioversione,
- chirurgia a cuore aperto,
- ablazione con radiofrequenza del cuore.
Quando viene richiesto l'esame
Il dosaggio della troponina viene in genere richiesto in regime di urgenza (ad esempio in Pronto Soccorso) quando i sintomi siano suggestivi di un possibile infarto:
- dolore toracico,
- senso di costrizione e/o oppressione,
- fastidio alle spalle e/o alle braccia sul lato inferiore,
- sudorazione fredda,
- nausea,
- senso di stanchezza,
- affanno,
- sensazione di svenimento.
Il test viene in genere ripetuto nell’arco di 6-24 ore, per monitorare l’andamento dei valori.
Può anche essere prescritto in caso di angina, condizione caratterizzata da un dolore toracico dovuto alla carenza di ossigeno del cuore, in fase di peggioramento, anche in assenza di altri sintomi.
Può infine essere richiesto dopo l’evento con l’obiettivo di:
- Quantificare il danno cardiaco (i livelli sono proporzionali all’estensione del tessuto cardiaco colpito ed alla gravità del danno),
- Valutare la prognosi (l’aumento della troponina correla bene sia con la mortalità a 30 giorni che con la mortalità a lungo termine; diversi studi hanno dimostrato che il grado di aumento sia della troponina I che della troponina T è proporzionale a rischi maggiori).
Preparazione richiesta
Per questo esame, che consiste in un normale prelievo di sangue da una vena del braccio, non è richiesta alcuna preparazione.
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