- Introduzione
- Quando rivolgersi al ginecologo
- Cause comuni di perdite marroni in gravidanza
- I campanelli d’allarme
- Cosa fare se si verificano perdite marroni
- Riposo in gravidanza
Introduzione
Durante la gravidanza ogni cambiamento può suscitare preoccupazione, specialmente quando si tratta di perdite. Tra queste, le perdite marroni sono comuni, ma è fondamentale sapere quando sono normali e quando possono indicare un problema.
È infatti relativamente frequente osservare secrezioni vaginali durante la gravidanza, ma quella fisiologica (normale) è liquida e trasparente oppure bianca (leucorrea gravidica) e ha la funzione di ridurre il rischio di infezioni vaginali e uterine.
Le secrezioni diventano più abbondanti nelle ultime settimane di gravidanza, quando possono contenere tracce di muco rosa, ma la produzione di perdite marroni è al contrario molto meno comune, seppure non necessariamente indicative di qualcosa di grave; le perdite marroni sono secrezioni vaginali che possono variare da un leggero color caramello a un marrone più scuro. Questo colore è generalmente il risultato del sangue vecchio che ha impiegato tempo per uscire dall’utero, ossidandosi e cambiando quindi tonalità dal più caratteristico rosso vivo.
Quando rivolgersi al ginecologo
Si raccomanda di segnalare al proprio ginecologo o alla propria ostetrica QUALSIASI perdita vaginale non prevista.
Cause comuni di perdite marroni in gravidanza
Prima parte della gravidanza
- Impianto: All’inizio della gravidanza, indicativamente 1-2 settimane dopo il concepimento, è possibile notare delle perdite rossastre o marroni dovute all’annidamento dell’embrione nella parete uterina. Non sono motivo di preoccupazione.
- Esami o rapporti sessuali: Le perdite marroni possono verificarsi dopo un esame pelvico o dopo rapporti sessuali a causa della maggiore sensibilità del collo dell’utero durante la gravidanza. Se limitate nel tempo e nella quantità non sono in genere motivo di preoccupazione.
- Cambiamenti cervicali: Durante la gravidanza il collo dell’utero può passare attraverso cambiamenti sostenuti da modifiche ormonali che possono provocare lievi sanguinamenti, conseguenti all’aumentata sensibilità delle mucose.
- Gravidanza extrauterina: Una gravidanza ectopica si verifica quando l’embrione si impianta fuori dall’utero, solitamente in una tuba di Falloppio. Questo può causare perdite marroni accompagnate da dolore unilaterale acuto.
Seconda parte della gravidanza
- Polipi cervicali: I polipi sono piccole escrescenze benigne che possono formarsi sul collo dell’utero e sanguinare facilmente, soprattutto durante la gravidanza a causa delle fisiologiche variazioni ormonali.
- Minaccia di aborto: Se accompagnate da crampi, le perdite marroni possono essere un segno di minaccia di aborto. Sebbene non sempre portino a un aborto, è cruciale consultare immediatamente un ginecologo o il Pronto Soccorso.
- Placenta previa o distacco di placenta: In casi rari, le perdite marroni possono essere un segno di problemi con la placenta, come la placenta previa o il distacco di placenta, entrambi potenzialmente pericolosi per madre e bambino.
I campanelli d’allarme
Nonostante le perdite marroni possano essere normali, ci sono situazioni in cui possono indicare condizioni che richiedono attenzione medica immediata:
- Dolore addominale acuto o crampi: Il dolore può variare da lieve a severo e potrebbe indicare una gravidanza ectopica o una minaccia di aborto.
- Sanguinamento o perdite ematiche abbondanti: Mentre le perdite marroni sono spesso dovute a sangue vecchio e non fresco, un cambiamento nel colore verso il rosso vivo o un aumento significativo del flusso può essere un segnale di allarme.
- Dolore alla schiena: Particolarmente se è intenso e non associato a tensioni o stress fisico, il dolore alla schiena può essere preoccupante se si verifica insieme a perdite marroni.
- Sintomi di shock come pallore, sudorazione fredda, vertigini o svenimenti. Questi possono indicare una perdita di sangue interna o altre complicazioni gravi.
- Febbre e brividi: Se accompagnati da perdite, possono indicare un’infezione all’interno dell’utero, come una corioamniosite.
- Modifiche nella visione o mal di testa severi: Questi sintomi possono essere legati a condizioni più serie come la preeclampsia, specialmente se si verificano dopo la 20ª settimana di gravidanza.
- Riduzione dei movimenti fetali: Una diminuzione dell’attività del bambino o una sensazione che il bambino si muova meno del solito può essere un segno di distacco placentare o altre complicanze.
Se si sperimentano uno o più di questi sintomi insieme a perdite marroni durante la gravidanza, è essenziale consultare immediatamente un medico o recarsi in un Pronto Soccorso per una valutazione completa.
Cosa fare se si verificano perdite marroni
- Consultare un medico: È sempre consigliabile consultare un medico se si verificano perdite marroni, soprattutto se sono accompagnate da altri sintomi. Non esitare a cercare assistenza medica per una valutazione approfondita.
- Monitoraggio: Tenere traccia delle perdite, annotando la quantità, la frequenza e eventuali sintomi associati come dolore o crampi.
- Evitare rapporti sessuali: Se le perdite si verificano dopo i rapporti sessuali, potrebbe essere utile evitarli fino a quando il medico non avrà valutato la situazione.
Riposo in gravidanza
Riposare in caso di perdite marroni durante la gravidanza è forse la prima strategia terapeutica che può venirci in mente, ma la letteratura scientifica più recente non fornisce evidenze solide che questo possa migliorare significativamente gli esiti della gravidanza, al contrario, potrebbe esporre la gestante a rischi aggiuntivi come la trombosi venosa.
Diversi studi hanno esaminato l’effetto del riposo sul letto nelle donne con sanguinamenti in gravidanza o altri rischi di parto pretermine, spesso senza rilevare una significativa differenza significativa negli esiti tra donne che osservano riposo a letto e quelle che continuano con le normali attività quotidiane, suggerendo che il riposo esteso potrebbe non essere sempre necessario.
Le linee guida attuali suggeriscono quindi cautela nell’ordinare il riposo a letto, soprattutto se prolungato, a causa della mancanza di prove solide sulla sua efficacia e possibili effetti collaterali.
In presenza di perdite marroni e altri sintomi preoccupanti, è perciò essenziale una valutazione medica per determinare se, quando e come il riposo sia appropriato. Il medico potrebbe suggerire un riposo moderato o attività limitata piuttosto che riposo a letto completo, a seconda della situazione specifica.
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