Acanthosis nigricans: cause, pericoli e cura

Introduzione

L’acanthosis nigricans, comunemente chiamata acantosi nigricans, è un sintomo che si manifesta sulla cute, che assume un aspetto più spesso e scuro del normale; al cambiamento estetico si associano inoltre un fastidioso prurito ed un cattivo odore.

Le localizzazioni più frequenti sono

  • collo
  • pieghe inguinali
  • pieghe ascellari.

Il disturbo può essere correlato a diabete ed obesità, casi in cui una corretta gestione può permettere una completa remissione, ma più raramente la causa può essere di tipo tumorale (acanthosis nigricans maligna).

L’acantosi NON è contagiosa.

Acanthosis Nigricans su un'ascella

By Mark F. Brady; Prashanth Rawla. – https://www.ncbi.nlm.nih.gov/books/NBK431057/, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=89329542

Cause

L’acantosi è la conseguenza di un aumento della stimolazione della crescita delle cellule dell’epidermide, dovuto ad un eccessiva quantità nel sangue di ormoni o fattori di crescita, condizione che si verifica in alcune patologie di origine endocrinologica e neoplastica come:

La causa più comune è tuttavia l’obesità (fino al 74% dei soggetti obesi può sviluppare la manifestazione).

Fattori di rischio

Sono considerati fattori di rischio:

  • Sesso femminile, che è più a rischio di quello maschile
  • Etnia africana, ispanica e nativi americani
  • Assunzione di farmaci che la annoverano tra i possibili effetti indesiderati (corticosteroidi, anticoncezionali, ormone della crescita, alte dosi di vitamina B3)

Sintomi

L’acantosi è essa stessa un sintomo, non una patologia, che si manifesta attraverso la comparsa di lesioni cutanee rilevate delle dimensioni raggruppate a formare delle placche, di colore grigio-marrone, che fanno assumere alla pelle un aspetto apparentemente sporco.

Si parla quindi di:

  • Iperpigmentazione: le aree di cute colpite assumono un aspetto grigio, marrone o nero.
  • Ipercheratosi: le stesse zone appaiono più spesse e ruvide; le rughe possono apparire più profonde e manifestarsi neoformazioni simili a verruche.

La macchia può essere accompagnata da

  • secchezza della pelle (xerosi)
  • odore insolito
  • prurito

Tali manifestazioni possono essere bilaterali o monolaterali (acanthosis nigricans unilaterale) e le aree più comunemente interessate sono

  • Ano
  • Ascelle
  • Genitali
  • Inguine
  • Collo
  • Schiena

Più raramente può manifestarsi su

  • fronte
  • cosce
  • gomiti
  • ginocchia
  • addome
  • palmo delle mani e pianta dei piedi
Acantosi nigricans familiare sul petto

By Vandana Mehta Rai MD DNB, C Balachandran MD – http://dermatology-s10.cdlib.org/126/case_presentations/acanthosis/2.jpg, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=9742950

Complicazioni

Il sintomo di per sé non è associato ad alcun rischio di complicazioni, salvo un eventuale disagio psicologico e sociale per l’aspetto estetico; è tuttavia importante non sottovalutarne la manifestazione fino ad aver escluso la possibile insorgenza come sintomo di altre condizioni di salute più severe.

Diagnosi

Lo specialista di riferimento è, almeno inizialmente, il dermatologo, che già dalla visita clinica preliminare e dalla raccolta dell’anamnesi riesce a diagnosticare questo disturbo. Potranno poi occorrere ulteriori test ed esami (di laboratorio e strumentali) per indagare l’eventuale presenza di malattie sottostanti; ad esempio nei soggetti in sovrappeso è comune uno screening relativo a diabete e sindrome metabolica:

Cura

Per la terapia dell’acantosi nigricans è necessario intervenire per correggere la patologia responsabile, azione che spesso consente di portare ad una remissione completa della sintomatologia:

  • Obesità: Perdita di peso, raggiungimento e mantenimento del peso forma, mediante una dieta equilibrata e la pratica regolare di attività motoria
  • Diabete: Raggiungimento di un controllo ottimale di glicemia e insulinemia
  • Farmaci: Eventuale sospensione/sostituzione dei farmaci responsabili
  • Tumore: Poiché l’acantosi non è una manifestazione in alcun modo pericolosa, in questo contesto passa in secondo piano.

Per ridurre l’impatto estetico, schiarendo/ammorbidendo la pelle e coprendo il cattivo odore, si possono applicare numerosi prodotti e cosmetici che, tuttavia, purtroppo non curano la patologia sottostante:

  • Creme emollienti e idratanti per ammorbidire le zone colpite
  • Saponi antibatterici o antibiotici topici per ridurre il cattivo odore
  • Preparazioni a base di alfa idrossiacidi come acido glicolico e acido lattico
  • Lozioni con acido salicilico
  • Creme cortisoniche per alleviare il prurito
  • Creme a base di urea, con concentrazioni del 20%
  • Retinoidi: sono degli esfolianti e servono per sbiancare la zona trattata. Sono tretinoina, tazarotene o adapalene
  • Isotretinoina: è un farmaco molto potente che va usato con cautela. Si usa in genere per trattare cicatrici ed acne.

Si può infine ricorrere anche a trattamenti di medicina estetica come:

  • Dermoabrasione, un processo meccanico di raschiamento della cute che aiuta a ridurre la consistenza delle aree affette
  • Terapia laser, che distrugge gli strati superficiali riducendo così lo spessore della pelle

 

A cura del dr. Mirko Fortuna, medico chirurgo

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Importante

Revisione a cura del Dott. Roberto Gindro (fonti principali utilizzate per le analisi http://labtestsonline.org/ e Manual Of Laboratory And Diagnostic Tests, Ed. McGraw-Hill).

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