Bruciore agli occhi: cause, pericoli e rimedi

Cause più comuni

Il bruciore agli occhi è un sintomo comune che tutti quanti abbiamo, almeno una volta nella vita, avvertito. Si tratta di un fastidio che percepiamo come bruciore nella zona interna attorno all’occhio.

Questo sintomo può derivare da cause altamente eterogenee, ma le più comuni sono:

  • Esposizione a sostanze irritanti: fumo di sigaretta, polveri, inquinanti, detersivi e prodotti per la pulizia della casa, cloro nelle piscine, osservazione diretta del sole, shampoo, spray e tinture per capelli, …
  • Eccessivo uso di dispositivi elettronici retroilluminati come computer, smatphone, televisori, tablet.
  • Uso non corretto o prolungato di lenti a contatto.

Da un punto di vista più prettamente medico sono ovviamente numerose le patologiche in grado di manifestarsi anche attraverso questo disturbo, tra cui ricordiamo ad esempio:

Donna che si tocca gli occhi a causa di bruciore

iStock.com/Pheelings Media

Può essere sintomo di COVID-19?

Come visto nel paragrafo precedente il bruciore agli occhi può essere espressione di infezioni delle vie respiratorie, ed in questo senso la COVID-19 non fa eccezione, ma certamente non può rappresentarne l’unico sintomo (in altre parole la sola presenza di bruciore agli occhi non è suggestiva di malattia da nuovo coronavirus).

Sintomi associati

Spesso non si tratta di un sintomo isolato, può essere infatti accompagnato da uno o più dei seguenti rilievi:

  • lacrimazione
  • secrezioni oculari
  • fotofobia (ovvero una maggior sensibilità alla luce)
  • iperemia congiuntivale (arrossamento dell’occhio)
  • sensazione di corpo estraneo all’interno dell’occhio
  • visione annebbiata
  • prurito
  • dolore oculare.

In gravidanza

Durante la gravidanza il corpo della donna subisce grandi cambiamenti, per esempio da un punto di vista ormonale si osserva un aumento dei livelli di progesterone e una quasi completa soppressione della produzione di ormoni androgeni.

Questi cambiamenti ormonali possono portare ad una secchezza oculare che rende l’occhio più sensibile agli agenti esterni.

Si rileva inoltre anche un leggero aumento della curvatura della cornea che, associata ad una ridotta lubrificazione, porta ad una maggior frizione da parte delle palpebre che possono irritare l’occhio e causare così l’insorgenza di bruciore oculare.

Si tratta tuttavia di una situazione temporanea ed autolimitante, ovvero in grado di regredire spontaneamente dopo il parto con la ripresa del corretto assetto ormonale.

Quando preoccuparsi e rivolgersi al medico

Se il bruciore agli occhi rappresenta in genere un disturbo autolimitante e spesso dovuto a condizioni ambientali cui chiunque può essere esposto, possono costituire motivo di preoccupazione sintomi che non regrediscono in un paio di giorni o che si associano a disturbi più severi.

Seppur non frequentemente, il bruciore agli occhi può essere spia di patologie anche molto gravi che richiedono un immediato intervento, si raccomanda quindi di rivolgersi al medico o al Pronto Soccorso in caso di:

  • Sanguinamento oculare
  • Secrezioni purulente giallo/verdastre
  • Miodesopsie (corpi mobili che fluttuano all’interno del campo visivo)
  • Improvvisa alterazione visiva: diplopia (vedere doppio), visione offuscata, …
  • Incapacità a muovere l’occhio nello spazio
  • Proptosi (protusione di un occhio)
  • Febbre, brividi e malessere generale

Cura e rimedi

Il trattamento del bruciore agli occhi cambia a seconda della causa che l’ha generato, ma in ottica di prevenzione è utile:

  • Evitare l’esposizione ad irritanti, che consente la regressione del fastidio nell’arco di qualche ora; si consiglia quindi di:
    • Evitare fattori accidentali: fumo di sigaretta, polvere, …
    • Arieggiare i locali aprendo le finestre almeno un paio d’ore al giorno
    • Evitare l’uso di trucchi, detergenti e prodotti che possono essere irritanti
  • Riposare gli occhi: se si è costretti a passare molte ore davanti uno schermo stabilire delle pause e sbattere le palpebre più volte per garantire una corretta lubrificazione dell’occhio; può essere d’aiuto la regolare del 20:20:20, che prevede di guardare un oggetto a 20 piedi di distanza (circa 6 metri) per 20 secondi consecutivi ogni 20 minuti di lavoro.
  • Rimuovere le lenti a contatto ed usare occhiali da vista finché il dolore non passa.

Il ricorso a lacrime artificiali, anche in termini di prevenzione, può essere d’aiuto in quasi tutte le circostanze viste, così come sottoporsi a risciacqui con soluzioni saline e praticare impacchi freddi sulla palpebra per una decina di minuti.

È poi possibile, spesso necessario, ricorrere a rimedi specifici in caso di patologie all’origine del disturbo:

  • Antistaminici se si sospetta una patologia su base allergica.
  • Antibiotici se si sospetta una patologia infettiva di origine batterica.

 

A cura del Dr Mirko Fortuna, medico chirurgo

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Importante

Revisione a cura del Dott. Roberto Gindro (fonti principali utilizzate per le analisi http://labtestsonline.org/ e Manual Of Laboratory And Diagnostic Tests, Ed. McGraw-Hill).

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