Introduzione
Il bruciore avvertito durante la minzione è un sintomo molto comune, che può interessare chiunque; generalmente è indicativo di un disturbo a carico dell’apparato uro-genitale e le cause possono essere numerose, ma la più frequente è rappresentata da un’infezione delle vie urinarie.
Spesso le manifestazioni cliniche non si limitano al bruciore, ma possono accompagnarsi a
- necessità di urinare frequentemente (urgenza minzionale),
- difficoltà a urinare (disuria),
- dolore durante la minzione (stranguria),
- sangue nelle urine (ematuria),
- emissione di urine torbide e scure,
- dolore nella parte inferiore dell’addome o della pelvi (sia nell’uomo che nella donna);
se la causa è legata ad un’infezione a trasmissione sessuale, altri sintomi possono includere perdite anomale dalla vagina o dal pene.

Il bruciore mentre si urina è spesso causato dalla presenza di un’infezione delle vie urinarie (iStock.com/VectorMine)
Cause
Il bruciore durante la minzione è un sintomo che può interessare sia uomini che donne, ma nel sesso femminile è più frequente a causa della conformazione anatomica del tratto urinario, maggiormente predisposto allo sviluppo d’infezioni: la donna presenta infatti un’uretra più corta e dritta rispetto all’uomo e, di conseguenza, i batteri possono raggiungere più facilmente la vescica avendo una distanza minore da percorrere. La stretta vicinanza tra la regione anale e l’uretra rappresenta poi un ulteriore fattore di rischio.
Tra le diverse cause possibili troviamo:
- Infezione delle vie urinarie:
- La cistite è un infezione comune nelle donne, soprattutto nell’età compresa dai 20 ai 50 anni, mentre nell’uomo solitamente dopo i 50, in associazione a un ingrossamento o a un’infezione della prostata. Il batterio più frequentemente coinvolto è l’Escherichia coli, meno frequentemente lo Stafilococco epidermidis e lo Streptococcus fecale.
- La pielonefrite è un’infezione che coinvolge uno o entrambi i reni e solitamente è secondaria ad una cistite: i batteri risalendo lungo le vie urinarie raggiungono il rene. È più comune nelle donne che negli uomini. Si verifica più frequentemente in presenza di:
- gravidanza,
- ipertrofia prostatica benigna (nell’uomo),
- diabete,
- calcoli renali persistenti
- reflusso anomalo di urina dalla vescica ai reni (reflusso-vescico-ureterale) o con un’ostruzione correlata allo sviluppo anormale del tratto urinario (nei bambini).
- La prostatite è un’infiammazione della ghiandola prostatica, di natura batterica. Può derivare da un’infezione delle vie urinarie che successivamente coinvolge anche la prostata, solo raramente invece non ha natura infettiva.
- L’uretrite è un’infiammazione dell’uretra, generalmente secondaria a malattie a trasmissione sessuale come l’infezione da clamidia, gonorrea e sifilide. Può anche derivare dal contatto con una sostanza chimica irritante (antisettici, bagnoschiuma o alcuni spermicidi) o dall’irritazione di un oggetto come un catetere vescicale.
- La vaginite è un’infiammazione della vagina. Può essere causata da una reazione allergica a una sostanza chimica irritante (spermicida o bagnoschiuma), un basso livello di ormoni estrogeni dopo la menopausa oppure da un oggetto come un tampone che non è stato rimosso precocemente. Talvolta, può derivare da un’infezione tra cui:
- vaginosi batterica, una condizione legata ai cambiamenti della flora batterica normale vaginale
- candidosi, in genere provocata dal fungo Candida albicans
- tricomoniasi, provocata da un protozoo, il Trichomonas vaginalis
- Calcoli renali: agglomerati costituiti da diverse sostanze, in particolare ossalato di calcio, fosfato di calcio, colesterolo e acido urico. Se tali elementi sono presenti in eccessiva quantità nell’urina, tendono a depositarsi e formare dei composti solidi che possono migrare lungo le vie urinarie. Più frequenti nell’uomo e a un’età compresa tra i 30 e i 50 anni
- Cisti ovariche: possono svilupparsi su una o entrambe le ovaie che, comprimendo la vescica, causano bruciore e dolore durante la minzione.
- Gravidanza: le cause per cui provoca maggiori disturbi urinari sono da ricercare nei cambiamenti a livello anatomico e ormonali che si verificano durante il periodo di gestazione.
Segni e sintomi
I segni e i sintomi che accompagnano il bruciore dipendono sempre dalla causa responsabile
- cistite:
- aumento della frequenza di minzione e urgenza (anche notturna),
- dolore nella parte inferiore dell’addome,
- emissione di urine torbide e maleodoranti,
- ematuria (raramente);
- pielonefrite:
- febbre elevata con brividi,
- nausea e/o vomito,
- dolore alla schiena,
- urine torbide,
- minzione frequente;
- prostatite:
- dolore pelvico,
- eiaculazione precoce,
- urgenza minzionale,
- febbre e brividi;
- uretrite (può rimanere priva di sintomi per lunghi periodi):
- secrezione dall’uretra,
- arrossamento ai genitali,
- minzione frequente;
- vaginite:
- prurito e perdite vaginali,
- odore intimo sgradevole,
- dolore o disagio durante i rapporti sessuali (dispareunia);
- calcoli renali:
- forti dolori al fianco e alla schiena che non regrediscono cambiando posizione,
- urine torbide,
- nausea e/o vomito,
- febbre e brividi;
- cisti ovariche:
- sanguinamento vaginale anomalo,
- dolore pelvico e nella porzione bassa della schiena,
- senso di pesantezza a livello del seno.
Diagnosi
Per arrivare a una diagnosi corretta è necessario raccogliere e valutare non solo segni e sintomi, ma anche la storia del paziente e i fattori di rischio che presenta, come ad esempio:
- una pregressa calcolosi renale o infezioni delle vie urinarie,
- traumi,
- recenti procedure urologiche;
nelle donne è opportuno valutare un’eventuale gravidanza, l’assunzione di contraccettivi ormonali (pillola, cerotto, anello vaginale) oppure infezioni vaginali.
In entrambi i casi importante richiedere informazioni riguardo l’attività sessuale.
È importante comprendere e conoscere:
- segni e sintomi associati al bruciore (febbre, nausea/vomito, dolori locali, ematuria, perdita di secrezioni, …)
- se è il primo episodio
- se il bruciore si presenta all’inizio o al termine della minzione
- se il bruciore è insorto gradualmente o improvvisamente
Successivamente si procede alle analisi di laboratorio mediante un prelievo di sangue e allo svolgimento di un esame chimico-fisico delle urine per la valutazione dei seguenti parametri,:
- emocromo con formula (probabile aumento dei leucociti)
- indici di flogosi (infiammazione): tipicamente si osservano VES e PCR aumentati
- elettroliti: sodio, potassio e cloro potrebbero essere alterati in caso di vomito prolungato
- funzionalità renale: i livelli di creatinina potrebbero essere alterati in caso di pielonefrite
- emocolture: solo in caso di pazienti con febbre alta e rischio di infezione sistemica
- esame chimico-fisico delle urine: in caso d’infezione è possibile rilevare la presenza di leucociti, nitriti e talvolta, eritrociti nelle urine
- esame colturale delle urine, alla ricerca del microrganismo responsabile dell’infezione associandolo ad un antibiogramma (test di laboratorio che permette di valutare la sensibilità batterica ad un antibiotico)
Test strumentali (ecografia o TC) possono essere utili per evidenziare in modo più dettagliato le vie urinarie per poter identificare la causa del bruciore, soprattutto se si sospetta un’ostruzione da calcoli.
Cura e rimedi
La terapia dipende sempre dalla causa responsabile: in caso d’infezione delle vie urinarie è opportuna la somministrazione dell’antibiotico più adatto in base alla sede coinvolta. In associazione alla terapia diventa particolarmente importante bere abbondantemente durante il giorno, così da diluire la carica batterica e favorire l’eliminazione dei batteri responsabili.
Se la causa è rappresentata da una calcolosi renale, possono essere prese in considerazione varie opzioni di trattamento a seconda delle dimensioni e della posizione dei calcoli:
- quelli più piccoli di 5 mm solitamente vengono espulsi spontaneamente;
- quelli invece di dimensioni superiori sono trattati con altre modalità che, a seconda delle necessità, possono essere:
- litotrissia extracorporea ad onde d’urto (ESWL),
- nefrolitotomia percutanea (PCNL)
- oppure la chirurgia a cielo aperto.
Prevenzione
Per ridurre al minimo il rischio di infezioni delle vie urinarie si consiglia di:
- idratarsi adeguatamente,
- evitare cibi e alimenti che favoriscono la proliferazione batterica o che possono irritare maggiormente la vescica come alcol, bevande ricche di zuccheri e caffeina, cibi piccanti,
- condurre un’adeguata igiene personale.
Fonti e bibliografia
- What can make urination painful?
- Dysuria: Evaluation and Differential Diagnosis in Adults
- Bothersome lower urinary symptoms during pregnancy
- Best Ways to Help Prevent UTIs
A cura del Dr. Francesco Netto, medico chirurgo
Articoli ed approfondimenti
- Sintomi
- Scheda presente nelle categorie: Apparato uro-genitale femminile, Apparato uro-genitale maschile