Cianosi centrale e periferica: cause, sintomi e cura

Introduzione

Con il termine “cianosi” si fa riferimento, in ambito medico, al caratteristico aspetto bluastro o violaceo assunto da cute e mucose, tipicamente le dita di mani e piedi, come conseguenza di un apporto insufficiente di ossigeno nel sangue; questo fenomeno, che può comparire in maniera isolata e improvvisa e\o essere associato ad altri sintomi, è di norma causato da patologie che colpiscono il cuore o i polmoni, ma determinando in ogni caso una riduzione dell’ossigenazione ematica.

La quantità di ossigeno nel sangue può essere misurata rapidamente anche a casa attraverso un saturimetro (o pulsossimetro), dispositivo che consente di rilevare la saturazione dell’ossigeno nel sangue (o, più correttamente, la percentuale di emoglobina legata all’ossigeno, rispetto al quantitativo totale disponibile) mediante l’applicazione di un sensore applicato in modo indolore su un dito o sul lobo dell’orecchio.

Saturimetro applicato su un dito

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Alternativamente è possibile valutare l’ossigenazione sanguigna attraverso l’emogasanalisi; questa tipologia di esame, che consiste nel prelievo di un campione ematico attraverso la puntura di un’arteria (non di una vena come normalmente succede per gli esami del sangue), consente di misurare direttamente in laboratorio i livelli di ossigeno circolanti, nonché il quantitativo di anidride carbonica, il pH ematico e altri parametri utili nella valutazione del paziente.

È importante rivolgersi tempestivamente ad un medico, soprattutto quando la cianosi non sia isolata o sporadica, ma associata ad altri sintomi, come:

L’ossigenoterapia rappresenta il trattamento d’elezione nella maggior parte dei pazienti con ridotti livelli di ossigeno nel sangue; a seconda dei casi, inoltre, è possibile attuare interventi terapeutici specifici, mirati alla risoluzione del quadro clinico sottostante.

Cause

La cianosi si verifica quando il sangue povero di ossigeno (e quindi di colorito blu\violastro) raggiunge la cute e le mucose perfondendole; questo fenomeno, può essere dovuto, in particolar modo, alla presenza di tre condizioni di rilevanza medica:

  • Patologie polmonari (asma, BPCO, cancro al polmone) o patologie cardiache di diversa natura, che causino una riduzione della concentrazione di emoglobina ossigenata a livello del torrente circolatorio;
  • Problematiche di natura circolatoria (varici, aritmie come la fibrillazione atriale, insufficienza cardiaca destra) che causano una stasi periferica del flusso ematico, con conseguente aumento dell’estrazione di ossigeno in corrispondenza dei distretti situati perifericamente;
  • Avvelenamenti, come quelli causati dall’assunzione di tossine, metalli o dall’inalazione di monossido di carbonio, possono determinare la comparsa di una cianosi generalizzata, attribuibile alla formazione di intermedi emoglobinici anomali.

È possibile, in virtù di questi meccanismi fisiopatologici, suddividere ulteriormente la cianosi nelle seguenti forme:

  • Cianosi centrale: è attribuibile ad una problematica di natura circolatoria o polmonare che causa una diminuita capacità, da parte dell’organismo, di ossigenare correttamente l’emoglobina; questa forma di cianosi si manifesta generalmente in tutto il corpo ed è attribuibile a malattie come:
  • Cianosi periferica: interessa soltanto le estremità del corpo (come le dita) ed in particolar modo le dita ed è dovuta a malattie di natura per lo più circolatoria, che causano una stasi di sangue a livello dei tessuti periferici, con conseguente aumento dell’estrazione di ossigeno in questi distretti; tra gli esempi più tipici di cianosi periferica ricordiamo il fenomeno di Raynaud, in virtù del quale si assiste alla comparsa di cianosi periferica, come conseguenza dell’esposizione prolungata al freddo ambientale o a stress emotivi.

La cianosi può inoltre essere classificata come

  • “Congenita”, se presente fin dalla nascita; è attribuibile a patologie malformative del cuore (come la trasposizione congenita dei grossi vasi);
  • “Tardiva”, se attribuibile a cardiopatie congenite che non si manifestano subito, ma solo tardivamente, con l’instaurarsi di un’insufficienza cardiaca (come nel caso di difetti congeniti del setto interatriale o interventricolare).

Altre cause

Cause meno comuni di cianosi possono essere

  • beta bloccanti (farmaci per il cuore)
  • altitudine elevata (dove la quantità di ossigeno dell’aria è ridotta)
  • un coagulo di sangue che impedisce lo scorrimento del sangue verso uno specifico distretto
  • esposizione all’aria/acqua fredda (la cianosi è un sintomo di ipotermia)
  • anelli o vestiti troppo stretti, che impediscono un normale afflusso di sangue.

Sintomi

Cianosi sulle dita di una mano

By WaltFletcher – Own work, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=36444014

La cianosi viene in genere facilmente evidenziata su

  • mucose
    • labbra
    • lingua
    • gengive
  • pelle, in particolar modo sulle estremità, come
    • orecchie
    • sotto le unghie

Nei soggetti con un colore della pelle particolarmente scuro è possibile individuarla soprattutto su

  • labbra, lingua e gengive
  • sotto le unghie
  • intorno ai tuoi occhi.

Diagnosi

L’iter diagnostico di valutazione del paziente con cianosi prevede l’esecuzione di:

  • Visita medica con valutazione obiettiva (osservazione delle estremità, rilevazione dei sintomi, …) ed accurata anamnesi (per ricercare, specificatamente, pregressa storia di patologie cardiache e\o polmonari, assunzione di farmaci, esposizione a sostanze con potenziale tossico);
  • Misurazione dei livelli di ossigeno nel sangue: è possibile misurare la quantità di ossigeno presente nel sangue avvalendosi di uno strumento medico noto come “pulsossimetro” che, attraverso l’applicazione di un sensore a livello di un dito o in corrispondenza del lobo dell’orecchio, consente di ottenere informazioni circa il livello di saturazione di ossigeno nel sangue (valutando in particolare la percentuale di emoglobina legata all’ossigeno, rispetto al quantitativo totale della proteina nel torrente circolatorio).

In ambiente ospedaliero, infine, è possibile valutare l’ossigenazione sanguigna attraverso l’emogasanalisi; questa tipologia di esame, che consiste nel prelievo di un campione ematico attraverso la puntura di un’arteria, consente di misurare direttamente in laboratorio i livelli di ossigeno circolanti, nonché il quantitativo di anidride carbonica, il pH ematico e altri parametri utili nella valutazione del paziente.

La cianosi si manifesta generalmente quando i livelli di emoglobina deossigenata presenti nel torrente circolatorio raggiungono valori di circa 4-6 mg\dl o quando la saturazione ematica, misurata attraverso il pulsossimetro, è pari a circa l’80-87%.

A seconda dei casi ed in virtù del sospetto diagnostico, potrebbero essere prescritti ulteriori esami, come:

Cura

Nel caso in cui la cianosi non fosse presente sporadicamente e si associasse ad altri sintomi (dolore al petto, difficoltà respiratoria di nuova insorgenza e\o la sussistenza di stato confusionale) è bene rivolgersi tempestivamente ad un medico, perché il quadro clinico potrebbe rappresentare la spia di una patologia clinica grave e potenzialmente fatale.

L’ossigenoterapia, generalmente, rappresenta il primo trattamento messo in atto nel paziente con ridotti livelli di saturazione del sangue; altre tipologie di cura, come interventi chirurgici o altre procedure, possono essere prese in considerazione, a seconda dei casi, per risolvere la patologia di base, in modo da ripristinare la corretta ossigenazione del sangue e l’appropriata colorazione di cute e mucose.

 

A cura della Dott.ssa Chiara Russo, medico chirurgo

 

Fonti e bibliografia

  • Cyanosis
  • Rugarli, medicina interna sistematica, Masson

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Importante

Revisione a cura del Dott. Roberto Gindro (fonti principali utilizzate per le analisi http://labtestsonline.org/ e Manual Of Laboratory And Diagnostic Tests, Ed. McGraw-Hill).

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